Una rivoluzione che parte dalle storie: stereotipi e identità di genere alla masterclass di Maura Gancitano

Una riflessione  profonda e trasversale sul potere delle narrazioni nella costruzione e decostruzione degli stereotipi di genere ha animato l’Aula Magna del Rettorato della nostra università mercoledì 23 aprile. Protagonista della masterclass Maura Gancitano, filosofa, saggista e cofondatrice insieme ad Andrea Colamedici del progetto culturale Tlon

Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito della consolidata partnership tra l’Ateneo e Taobuk – Taormina International Book Festival e che mira a intensificare il dialogo tra la cultura contemporanea e la formazione accademica, attraverso momenti di confronto aperto e interdisciplinare.

L’evento si è aperto con i saluti della Magnifica Rettrice Giovanna Spatari, che ha espresso la sua soddisfazione nell’inaugurare un’iniziativa come quella del Taobuk, diventato ormai “un punto di riferimento nel panorama culturale internazionale“, sottolineando come la masterclass di Maura Gancitano affronti “un tema di grande rilevanza in relazione all’attuale costruzione sociale degli stereotipi“. Dopo l’intervento della Presidente e Direttore artistico Taobuk Antonella Ferrara e delle prof.sse Unime Vittoria Calabrò, Storica delle istituzioni politiche e presidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia) e Milena Meo, Sociologa politica e vicepresidente del CUG, la saggista ha esplorato il ruolo delle narrazioni nella genesi degli stereotipi di genere, evidenziando le strategie per decostruirli a partire dalla consapevolezza del loro impianto narrativo.

I saluti istituzionali della Magnifica Rettrice Giovanna Spatari, della Presidente del Taobuk Antonella Ferrara e delle prof.sse Vittoria Calabrò e Milena Meo
I saluti istituzionali della Magnifica Rettrice Giovanna Spatari, della Presidente Taobuk Antonella Ferrara e delle prof.sse Vittoria Calabrò e Milena Meo. Crediti: UniVersoMe.

RISCRIVERE CIO’ CHE CI HANNO INSEGNATO

“ Tutti gli stereotipi non sono sempre negativi, ma sono una costituzione sociale. Sono qualcosa che tutte le comunità umane inventano, e che la nostra società complessa ha inventato più di altre”

Come ha osservato Maura Gancitano, noi siamo animali narrativi. Abbiamo bisogno di credere a delle storie. Perché cerchiamo l’ invenzione per dare un senso, capire come funzionano determinate strutture per poi cambiare, modificare la nostra immaginazione. Tuttavia, è fondamentale saper distinguere tra ciò che è frutto dell’immaginazione e ciò che riflette la complessità del reale. Fin da piccoli, attraverso le fiabe, impariamo a leggere le dinamiche della realtà. E per rendere più chiaro questo concetto la saggista porta spesso l’esempio di Maleficent e della sceneggiatrice Linda Woolverton. Nella rilettura del classico Disney, La bella addormentata nel bosco, la Woolverton stravolge la prospettiva tradizionale: Malefica non è raffigurata come la cattiva per eccellenza, ma è la donna che reagisce alla violenza subita, il taglio delle ali. In questo modo, viene mostrato come gli stereotipi possano nascere da narrazioni parziali o distorte, e come sia possibile decostruirli attraverso nuove storie.

DECOSTRUIRE LE NARRAZIONI SOCIALI

Quali sono quelle strutture invisibili che stanno gradualmente emergendo e diventando evidenti? Quali sono i segreti, gli stereotipi collettivi che si celano nelle narrazioni sociali? Si tratta di  quei comportamenti che abbiamo sempre considerato influenti e che esercitano un forte impatto, soprattutto nella nostra società. Il mito della bellezza e dell’estetica femminile ne sono un esempio. La vita delle donne nell’antica Grecia, società ideale ma estremamente misogina. Il Medioevo, che considerava le donne come degli esseri aberranti. E poi la società della post rivoluzione industriale, in cui le persone potevano immaginare o sperare di cambiare la propria condizione, che ha portato ad ansie sociali, numerose spinte per adeguarsi e dimostrare di saper stare al mondo. Questi stereotipi sociali diventano “un limite invalicabile quando si irrigidiscono a tal punto da soffocare la domanda interiore. Chi sono io? Cosa desidero realmente?”

Tutto ciò che non rientra nelle categorie di genere in cui siamo stati socializzati, spesso in modo frammentario e superficiale, viene percepito come estraneo, come una perdita della propria identità di genere. Ciò che è emerso dal dibattito è che le idee che abbiamo sui ruoli di genere, su cosa sia ‘da uomo’ e cosa ‘da donna’, non sono affatto verità eterne, ma piuttosto costruzioni sociali nate in un certo momento storico.

Anche un sentimento che ci sembra così naturale come l’amore di una madre per il proprio figlio, in realtà, ha una sua storia. Ci sono stati periodi in cui le cose andavano diversamente, e l’idea di una madre totalmente dedita alla prole è stata in qualche modo “inventata” e diffusa attraverso storie e racconti, tanto da cambiare profondamente le emozioni e le aspettative.

Questi stereotipi si vedono ancora oggi nel modo in cui consideriamo certi lavori. La saggista ricorda due storie drammatiche di fine ottocento, quelle di Italia Donati e Filomena Mauro, le maestre che vivevano in condizioni terribili e hanno subito ingiustizie indicibili. Queste storie ci mostrano come le regole invisibili della società, quelle legate al potere e al genere, possano fare male davvero.

Spesso, però, ci accorgiamo di questi problemi solo quando c’è una vittima “perfetta”, qualcuno che non ha colpe apparenti. Facciamo più fatica a vedere le ingiustizie quando la situazione è più complessa. Ma la verità è che queste idee sbagliate sui generi influenzano profondamente le nostre vite e limitano la nostra libertà di essere noi stessi. Per cambiare le cose, dobbiamo prima capire come queste “regole” sono state create e come continuano a operare, spesso in modo nascosto, nella nostra società.

Elisa Guarnera

 

L’Amore salverà il mondo: torna il Premio Internazionale “Maria Celeste Celi”

Al via la quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia, Narrativa e Arti “Maria Celeste Celi“, poetessa e benefattrice messinese, madre dell’attuale Presidente del C.I.R.S , ente fondato dalla scrittrice nel 1957 come Casa Famiglia per donne e bambini in stato di disagio socio economico o vittime di violenza.

L’iniziativa benefica, promossa dal Comitato Italiano per il Reinserimento Sociale (C.I.R.S.), si terrà il 28 marzo 2025 al Palacultura di Messina, con il patrocinio dell’Università di Messina e del Comune di Messina, con la collaborazione degli Assessorati all’Istruzione e alle Politiche Sociali, nonché dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il concorso è aperto a poeti, scrittori e artisti maggiorenni di qualsiasi nazionalità, agli studenti  universitari e delle scuole d’istruzione secondaria che dovranno inviare, entro il 15 marzo 2025, un elaborato (sezioni: poesia, narrativa, fotografia, prodotti multimediali ecc.), seguendo le indicazioni del bando.

L’amore come forma artistica

«L’amore salverà il mondo». Le parole che fanno bene al cuore

Questo è  il tema prescelto per il concorso, che si pone come obiettivo la prevenzione della violenza in ogni sua forma, in particolare quella di genere, attraverso «l’approfondimento e la consapevolezza di emozioni, sentimenti e azioni positive, in contrasto con l’attuale, pessima comunicazione, descrittiva e particolareggiata, di efferati delitti che servono solo a rendere “normali” la violenza e l’omicidio e provocano nelle menti malate emulazione».

Il concorso si propone di valorizzare gli artisti contemporanei, ma anche di sensibilizzare le giovani generazioni all’arte e alla cultura in generale. L’ obiettivo è quello di riaccendere la speranza nel cambiamento attraverso il contributo di ciascuno, di manifestare sentimenti positivi senza paura di mostrarsi deboli e di mostrare che nel mondo esiste l’amore, in un mondo in cui odio e aggressività sembrano essere le uniche armi possedute dall’uomo.

 

Modalità del concorso

Il concorso si articola nelle seguenti sezioni:

  • poesia
  • narrativa
  • pittura
  • fotografia
  • grafica
  • social

Il tema potrà essere sviluppato con qualsiasi modalità: frasi, filmati, disegni, progetti di classe che dimostrino cos’è l’amore, come si manifesta quello sano e quando, invece, si trasforma in amore malato, quello che vuole possedere anziché liberare.

Al primo classificato di ogni sezione saranno assegnati una targa e/o altri premi, tra cui il corso per conseguire l’Eipass (certificazione europea informatica), buoni libro e corsi attinenti alle sezioni in concorso che saranno tenuti da esperti dei vari settori.

Un’iniziativa quella del C.I.R.S che mette al centro i giovani e le emozioni. Maria Celeste Celi rappresenta il più grande esempio di una vita spesa per gli altri, attraverso la cura e l’attenzione necessari per donarsi senza misura. In una società dove questo messaggio è più che mai necessario, è fondamentale formare una generazione attenta ai sentimenti altrui e che si faccia promotrice di una sana intelligenza emotiva.

 

Elisa Guarnera

 

Qui il bando completo: https://www.unime.it/notizie/cirs-premio-internazionale-di-poesia-narrativa-e-arti-maria-celeste-celi-0

“Ospita un Erasmus a Natale anche tu”: il progetto targato ESN Trento

Erasmus Student Network (ESN) Trento lancia a livello nazionale il progetto “Ospita un Erasmus a Natale anche tu”. Lo scopo principale del progetto è quello di promuovere l’integrazione e la comprensione reciproca tra culture, valorizzando il patrimonio culturale e le tradizioni locali.

La storia e le motivazioni dietro al progetto

Ospita un Erasmus a Natale anche tu” nasce per tutti quegli studenti e quelle studentesse in mobilità che non hanno la possibilità di tornare a casa durante il periodo natalizio o che, per tradizione, non festeggiano il Natale nella loro terra natia.

Logo del progetto

Il progetto diventa dunque un occasione per conoscere da vicino le usanze natalizie, in particolare quelle locali e regionali. Prende ispirazione da un’esperienza vissuta da uno dei soci di ESN Trento durante il suo periodo di mobilità in India, quando una famiglia locale lo ospitò per il giorno di Pasqua. Dopo l’incontro è nata l’idea di replicare tale forma di accoglienza anche in Italia.

ESN Trento fu la prima associazione ad organizzare il progetto a livello locale. A partire da quest’anno, grazie al successo delle prime due edizioni, l’iniziativa si estenderà a livello nazionale. Parteciperanno 11 Sezioni: ESN Siena GES, ESN Brescia, ESN Bologna, ESN Trieste, ESN Trento, ESN Palermo, ESN Milano-Bicocca, ESN Ancona, ESN L’Aquila, ESN Messina.

Come iscriversi al progetto?

Progetto Erasmus

Le famiglie locali, studenti e studentesse in mobilità che desiderano vivere quest’esperienza di scambio culturale possono iscriversi entro il 13 dicembre, compilando i rispettivi moduli online:

  • Form per le famiglie [Link]
  • Form per gli studenti e le studentesse [Link]

Dopo la chiusura delle iscrizioni, i volontari delle 11 Sezioni partecipanti metteranno in contatto le famiglie con gli studenti e le studentesse nei giorni successivi, assicurando un match ideale per entrambe le parti, tenendo conto delle varie necessità.

ESN Italia: impegno verso l’inclusione

ESN Trento è una delle sezioni della più ampia associazioni di volontariato ESN Italia. Attraverso le proprie Sezioni presenti in 53 città universitarie della Penisola, ESN Italia fornisce supporto a studenti e studentesse stranieri/e ospiti nelle università italiane. Così facendo, promuove l’integrazione delle  studenti e delle studentesse internazionali nel tessuto culturale locale.

Con il progetto “Ospita un Erasmus a Natale anche tu”, ESN rinnova dunque il proprio impegno per la creazione di un ambiente accogliente e inclusivo, arricchendo sia le famiglie italiane che studenti e studentesse stranieri/e attraverso il contatto diretto e personale con culture differenti.

Antonino Nicolò

 

UniMe Recruiting Day 2024: il programma e come prenotarsi

Martedì 26 novembre si terrà la seconda edizione dell’UniMe Recruiting Day, l’evento di orientamento al lavoro e placement organizzato per favorire l’incontro tra imprese e studenti e laureati dell’Università di Messina. La manifestazione avrà luogo nella Sede centrale dell’Ateneo (Rettorato e Dipartimento di Economia). In questa occasione, studenti e laureati potranno sostenere colloqui di selezione con oltre 60 aziende interessate all’assunzione di nuovi talenti.

IL PROGRAMMA DELL’UNIME RECRUITING DAY

L’UniMe Recruiting Day si aprirà alle 9:30 con i saluti della Magnifica Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, salvo poi continuare a partire dalle ore 10:00 fino alle ore 18:00 in due luoghi distinti.

Mappa dell’evento, fonte: unime.it

Al Rettorato dell’Università sarà dedicato uno spazio alle aziende presenti per entrare in contatto con gli studenti e laureati, ricevere materiale promozionale ed offrire informazioni sulle posizioni ricercate.

Il Dipartimento di Economica, invece, sarà l’ area dedicata ai colloqui One-to-One, nella quale le imprese incontreranno studenti e laureati per approfondire le informazioni contenute nei CV ricevuti.

COME PRENOTARSI?

Per poter prenotare il tuo colloquio con le aziende partecipanti all’Unime Recruiting Day è necessario prenotarsi attraverso la piattaforma Almalaurea. Se sei uno studente Unime, entra con le credenziali in tuo possesso nel portale Esse3 e individua la voce dal menu a destra, “tirocini e stage”, quindi vai su “Almalaurea”.

Procedi pertanto con la registrazione. Finiti i processi per la registrazione, controlla la casella “spam” della tua posta elettronica istituzionale per verificare la prenotazione ai colloqui. Qui il link per prenotare il tuo colloquio.

Antonino Nicolò

 

Domani il Welcome Day, l’evento dedicato alle matricole

Domani, presso il Cortile del Rettorato a Piazza Pugliatti, si terrà il Welcome Day di UNIME, una giornata di festa dedicata all’accoglienza delle matricole. Il Welcome Day sarà arricchito dal contributo delle associazioni studentesche e dalla partecipazione di figure di spicco all’interno dell’Università di Messina. L’accoglienza inizierà a partire dalle ore 17.30 e continuerà fino a tarda serata con il Welcome Party.

Chi interverrà al Welcome Day?

Gli interventi inaugurali del Welcome Day, fonte: Unime.it

L’evento sarà inaugurato dalla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, che darà il benvenuto ai nuovi studenti. Successivamente interverranno il prof. Antonino Germanà, Prorettore ai servizi agli studenti, la prof.ssa Candida Milone, Prorettrice alla Didattica e la prof.ssa Maria Grazia Sidoni, Prorettrice ai Percorsi interculturali e plurilinguistici. Modera la prof.ssa Cinzia Ingratoci, Delegata alla Promozione e sviluppo dell’offerta formativa sul territorio.

Quali opportunità offerte dal Welcome Day?

A partire dalle 18:30 i nuovi studenti riceveranno un gadget di benvenuto e potranno visitare i gazebo informativi per scoprire le seguenti opportunità offerte dall’Università di Messina:

  • Servizio mensa e alloggi.
  • Trasporti e mobilità internazionale.
  • Certificazioni linguistiche.
  • Informazioni sulle attività sportive.
  • Collaborazioni retribuite e sgravi sulle tasse.
  • Servizi digitali esclusivi (Wi-Fi, App Unime, Chat Studenti e Pacchetti Microsoft).

Saranno inoltre fornite informazioni su biblioteche, orientamento agli studi e al lavoro e gruppi di supporto allo studio, nonché sulle modalità per affrontare i TOLC, sui servizi mirati per le fragilità psicologiche, disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento.

Il Welcome Party e Retro Computing Museum

Alle ore 19 inizierà il Welcome Party, che vedrà la partecipazione della radio di ateneo UniVersoMe, di DJ e gruppi musicali.

Cortile del Rettorato, Piazza Pugliatti, fonte. Unime.it

Sarà inoltre allestita una mostra di cimeli e computer storici, promossa da Retro Computing Museum di Messina, un’associazione che contribuisce alla divulgazione del patrimonio informatico e alla preservazione delle console per il retrogaming.

Antonino Nicolò

Il successo della terza edizione degli UniMe Games!

Si conclude con successo la terza edizione degli UniMe Games, la manifestazione sportiva universitaria che anche quest’anno ha riunito studenti dell’ Università di Messina di diversi dipartimenti, permettendo loro di competere in una vasta gamma di discipline sportive ed offrendo così opportunità di aggregazione, socializzazione e divertimento.

Ospitata dalla Cittadella Sportiva Universitaria, presso il polo universitario Annunziata, quest’edizione si è svolta dal 4 al 6 ottobre ed ha ottenuto un’ampia partecipazione da parte degli studenti. Quest’edizione, inoltre, ha offerto anche ai docenti ed al personale la possibilità di gareggiare.

Attività

Il programma degli UniMe Games include lo svolgimento di varie discipline sportive come calcio, tennis, nuoto… ma non solo! Infatti, propone anche temi di sensibilizzazione nei confronti delle disabilità grazie al progetto “Try This Ability” che permette di comprendere ed immergersi nella quotidianità di una persona affetta da una disabilità attraverso lo sport. In particolare sono state svolte le attività sportive paralimpiche di tennis tavolo, baseball per ciechi, calcio balilla e sitting volley.

Durante la seconda giornata, sabato 5 ottobre, la manifestazione si è spostata nel centro di Messina, dove si è svolta la “Unime Run”, gara podistica degli studenti e docenti che hanno partecipato agli UniMe Games, seguita da “UniMe corre in città con la città”, gara podistica aperta alla cittadinanza messinese, conclusa con una premiazione.

Classifica finale

L’ultima giornata dell’evento ha accolto le finali dei giochi, vediamo la classifica delle varie discipline:

Calcio:

  1. Patologia Umana
  2. Veterinaria
  3. Mift

Basket:

  1.  Patologia Umana
  2. Mift
  3. Biomorf

Pallavolo:

  1. Patologia Umana
  2. Veterinaria
  3. Ingegneria

Tennis:

  1. Patologia Umana
  2. Giurisprudenza
  3. Chibiofarm

Nuoto

  1. Patologia Umana
  2. Ingegneria
  3. Veterinaria

Podismo:

  1. Patologia Umana
  2. Ingegneria
  3. Veterinaria

Cerimonia di chiusura

L’evento si è concluso con una cerimonia di chiusura presso l’anfiteatro della cittadella sportiva durante la quale sono stati premiati i vincitori. Successivamente la festa si è spostata presso i locali dell’Officina con dj-set.

Conclusioni

Come ogni anno, anche la terza edizione degli UniMe Games ha riscosso un grande successo, grazie soprattutto alla straordinaria organizzazione e all’ampia partecipazione da parte degli studenti.

UniVersoMe è stato presente durante l’intero evento con il proprio stand, accanto a quelli di Crescendo incubatore e di Safe u. Tra radio, interviste e tante altre attività abbiamo raccontato questa magnifica esperienza di condivisione, sensibilità e sano divertimento, con la certezza che la prossima edizione non ci deluderà!

 

Antonella Sauta

Oggi la presentazione del Rapporto di Ricerca: “Turismo delle radici e promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani. Un focus sul settore olivicolo oleario”

Oggi, alle ore 15.00, si terrà un seminario per la presentazione del Rapporto di Ricerca intitolato “Turismo delle radici e promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani. Un focus sul settore olivicolo oleario”, presso l’Aula Magna del Rettorato in Piazza Pugliatti. L’evento si inserisce nel contesto delle celebrazioni dell’Anno del Turismo delle Radici, proclamato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Rappresenta, inoltre, un’importante occasione per confrontarsi sulle strategie di promozione internazionale dei prodotti agroalimentari italiani, con un’attenzione particolare al settore olivicolo e oleario, e per approfondire il ruolo del turismo delle radici nel valorizzare e commercializzare le eccellenze italiane all’estero.

Origine e scopo della ricerca

La ricerca mira ad indagare sul fenomeno della promozione delle produzioni agroalimentari italiane all’estero, ma anche sull’interesse delle attività olivicole dal punto di vista turistico e, in particolare, dal punto di vista di coloro che hanno legami profondi con l’identità culturale italiana. A tal proposito, giocano un ruolo determinante i turisti delle radici, ovvero emigrati e loro discendenti che vogliono ricongiungersi con la terra d’origine propria o della famiglia durante le vacanze.  L’idea di approfondire questi fenomeni nasce da una riflessione che i dati dell’ Enit-Agenzia Nazionale del Turismo hanno alimentato. Il 30% del turismo delle radici, equivalente a circa 3 milioni di viaggiatori, copre infatti un target che va dai 25 ai 34 anni (25,7%) e dai 55 ai 64 anni (24%). Ciò genera un indotto economico di interesse che si stima abbia mosso oltre 4,2 miliardi di euro nel 2021.

L’evento

Organizzato dal Consorzio Messina Tourism Bureau (Università di Messina e Città Metropolitana di Messina), l’evento è aperto a tutti gli studenti e le studentesse universitarie, nonché a docenti universitari, istituzioni locali e metropolitane, cultori delle discipline turistiche ed enogastronomiche, professionisti e operatori turistici, produttori e imprenditori della filiera corta, e a tutti coloro che operano nel settore delle aree rurali. Ad illustrare il rapporto saranno il Prof. Carlo Vermiglio dell’Università di Messina e coloro che hanno realizzato la ricerca: la Prof.ssa Sonia Ferrari e la Dott.ssa Tiziana Nicotera dell’Università della Calabria, e la Dott.ssa Gabriella Lo Feudo del CREA. I lavori saranno infine moderati dall’Avv. Gaetano Majolino, presidente del Consorzio, mentre le conclusioni affidate al Prof. Filippo Grasso dell’Ateneo Peloritano.

Locandina dell’evento, fonte: unime.it

Antonino Nicolò

Stasera all’Officina l’evento sociale “LoveSafe Night” sui comportamenti sessuali sicuri

Dopo il successo di “Touch Look Dance” dello scorso 8 marzo, continuano i progetti di marketing sociale realizzati al Centro Multiculturale Officina. Il titolo della serata odierna sarà “LoveSafe Night“, che ha come scopo quello di sensibilizzazione in tema di comportamenti sessuali sicuri.

“LoveSafe Night”: gli obiettivi del progetto

Il progetto di marketing sociale “LoveSafe night” nasce da una collaborazione didattica tra le studentesse e gli studenti nell’ambito del corso “Benessere psicologico e salute mentale nelle organizzazioni“, tenuto dal prof. Alessandro De Carlo all’interno del Corso di Laurea Magistrale “Psicologia Clinica e della Salute nel Ciclo di Vita dell’Università di Messina”. L’obiettivo è quello creare una campagna di informazione e sensibilizzazione circa le pratiche sessuali sicure e incoraggiare i rapporti protetti. A tal proposito, il progetto ha ricevuto la fondamentale collaborazione da parte di alcune associazioni di volontariato ed organismi del territorio vicini alla tematica della prevenzione, quali Croce Rossa Italiana e Arcigay Messina. Il progetto ha avuto anche l’appoggio di Crash3D, agenzia di comunicazione e stampa digitale, e I Parenti, attività ristorativa cittadina.

Organizzatori e collaboratori dell’evento

Come funzionerà la serata?

L’evento si svolgerà stasera alle 22:30 presso il Centro Multiculturale Officina. Si prevedono momenti di leggerezza e divertimento, all’interno dei quali transiteranno messaggi sociali importanti di sensibilizzazione. Il barman distribuirà dei preservativi per ogni cocktail acquistato, contenuti in un cartoncino con il logo della serata e scritte sul tema del consenso. Nella parte interna del cartoncino saranno presenti i loghi dei collaboratori e degli sponsor, con accanto un QR-code che riporterà alla pagina internet sulle malattie sessualmente trasmissibili dell’Istituto Superiore di Sanità. Durante il prosieguo della serata, inoltre, si svolgerà il LoveSafe Talks, dove i partecipanti volontari dovranno rispondere a domande di conoscenza generale sul sesso sicuro e sull’utilizzo del preservativo. Dopo l’evento, l’account ufficiale dell’Officina reposterà le storie più belle, pubblicati i reels LoveSafe Talks e si potrà procedere al monitoraggio dei risultati della serata.

Le infezioni sessualmente trasmissibili: alcuni dati

L’importanza del progetto è data dall’incidenza delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST), in continuo aumento a causa dell’aumentata mobilità e tendenza ad avere rapporti sessuali con più partners. Alcuni dati riportati dall’OMS ci dicono che ogni giorno vengono contratte più di 1 milione di infezioni a trasmissione sessuale. Un altro dato significato sono le circa 374 milioni di nuove infezioni (1 su 4 risulta una malattia sessualmente trasmessa). Inoltre, la maggior parte delle IST non presenta sintomi o ne presenta di lievi e, quindi, non subito riconducibili alle IST. Se a questi dati aggiungiamo quelli che l’osservatorio “Giovani e Sessualità” Durex riporta in merito all’utilizzo del preservativo tra i giovani (meno della metà ha dichiarato di utilizzarli), capiamo bene come la tematica meriti ancora oggi di essere fortemente trattata.

Antonino Nicolò

“Touch Look Dance”: l’Università di Messina e il Centro Multiculturale Officina insieme per la prevenzione del tumore al seno

L’Università di Messina ha ospitato il management del Centro Multiculturale Officina nell’ambito del corso “Benessere psicologico e salute mentale nelle organizzazioni“, tenuto dal prof. Alessandro De Carlo all’interno del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute nel Ciclo di Vita. Questa iniziativa è nata dalla volontà di superare la canonica lezione dai connotati teorici fatta dal docente agli studenti, andando dunque a favorire la pratica del settore. Ne è conseguita una stretta collaborazione tra gli studenti e il management del Centro Officina per la realizzazione di diverse simulazioni di progetti di marketing sociale, con il fine di sviluppare e diffondere idee e concetti prosociali.

Il progetto “Touch Look Dance”: in cosa consiste?

Tra i due progetti selezionati durante la simulazione abbiamo quello denominato “Touch Look Dance”, il cui tema centrale è la prevenzione del tumore al seno. Il progetto verrà realizzato tramite la collaborazione attiva degli studenti e della Fondazione Siciliana per l’Oncologia E.T.S. Inoltre, la direzione artistica del Centro Multiculturale Officina ha già fissato sul calendario la serata della Giornata Internazionale della Donna (8 marzo) per proporre il tema della prevenzione, un dettaglio non di poco conto se si considera l’importanza che la tematica riveste nei confronti della donna. Per quanto riguarda il format, invece, alla base ci sarà la classica serata incentrata sul divertimento, a partire dalle 22.30, con l’aggiunta di dettagli in linea con gli obiettivi di prevenzione del progetto. Una sfida importante è quella di portare temi rilevanti senza stravolgere i contesti ma aggiungendo valore. In questa prospettiva, nel corso della serata, saranno i dettagli a fare la differenza (magliette a tema ecc.). “Un modo nuovo e diverso per portare all’interno di un Club tematiche di grande rilevanza, con lo scopo di indirizzare verso giusti valori una giornata, come lo è la giornata dedicata alla donna, troppo spesso sottovalutata.” Ha fatto sapere il Centro Multiculturale Officina tramite un post di Facebook.

“Sinergia tra divertimento, prevenzione e sensibilizzazione”: la voce degli studenti sul progetto

La peculiarità del progetto risiede certamente nell’unire concetti apparentemente diversi tra loro, come il divertimento e la sensibilizzazione, per il raggiungimento di un unico risultato: la prevenzione e la cura.

La studentessa Giulia Tavilla, a nome del gruppo di studenti che ha lavorato attivamente sul progetto, richiama questa unione come obiettivo della serata:  “L’idea è quella di far andare a braccetto divertimento, prevenzione e sensibilizzazione, di far capire che si possono mettere in atto entrambe, senza che una escluda l’altra. Siamo fieri di potervi presentare un lavoro che ci ha permesso di andare oltre alla semplice simulazione d’aula e di provare a fare qualcosa di concreto”. Non manca, inoltre, la piena soddisfazione per il lavoro svolto in collaborazione con il Centro, ma anche la vicinanza di idee con la Fondazione siciliana per l’oncologia che ha permesso la nascita del progetto: “Abbiamo avuto modo di confrontarci con la realtà del centro multiculturale Officina e scelto la Fondazione sentendoci sin da subito vicini al loro lavoro”.

Antonino Nicolò

Il Museo MAXXI di Roma aprirà una sede in riva allo Stretto di Messina

Messina ospiterà il Polo della creatività del Mediterraneo. Questo è quanto emerso lunedì 23 ottobre dall’incontro tra il sindaco della città Metropolitana Federico Basile e il presidente della Fondazione MAXII Alessandro Giuli, alla presenza del direttore generale del comune Salvo Puccio.

Federico Basile - fonte: Instagram
Federico Basile – fonte: Instagram

La firma

Dopo i primi contatti e gli accordi stabiliti dal Protocollo di Intesa firmato a Roma lo scorso 20 luglio tra Comune, Università di Messina e la fondazione sopracitata, è stata resa ufficiale la realizzazione di una sede distaccata del Museo delle Arti contemporanee di Roma, importantissima realtà italiana ed europea che ospita mostre di arte, architettura, design e fotografia, ma anche progetti di moda, cinema, musica, performance di teatro e danza.

Il distaccamento, voluto fortemente non solo dal presidente Giuli ma anche da Fabio Longo, consigliere del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e dal Senatore della Lega Nino Germanà, sorgerà in due zone distinte della città. L’atto integrativo prevede, infatti, la creazione di un distaccamento nei pressi di Torre Faro, precisamente nell’edifico di archeologia industriale noto come “Torri Morandi” di proprietà del Comune dal 2021, e a Villa Pace, edificio storico risalente al 1853, di proprietà dell’Università.

Il progetto

La realizzazione del MAXII Med sarà possibile grazie ai fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rientrerà nel finanziamento per il Piano Urbano Integrato. Il costo si aggirerà intorno agli 8 milioni di euro. La Fondazione MAXXI si farà carico dello studio preliminare per definire il progetto museale da realizzare e avrà l’edificio in comodato d’uso per 15 anni.

I lavori del polo, che sarà dedicato alla scena artistica contemporanea del Mediterraneo e delle culture dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e  punta a divenire un punto d’incontro tra Europa, Maghreb e Medio Oriente, facilitando il dialogo interculturale e formando nuove professionalità di settore, dovrebbero concludersi entro la fine del 2025, anche se durante l’incontro avvenuto nel Salone delle Bandiere, a Palazzo Zanca, vi è stata la promessa di impegnarsi affinché terminino nel minor tempo possibile.

Torri Morandi – Fonte: gazzettadelsud.it

Le parole dei protagonisti

Il sindaco Federico Basile si è detto molto contento della realizzazione di tale progetto, dichiarando che:

Questa collaborazione è molto importante, è una grande opportunità per tutta l’area di Capo Peloro e per la città che ribadisce il ruolo strategico. Si tratta di una operazione che rientra nell’ambito degli interventi di rigenerazione urbana finalizzata a trasformare il volto della città e della provincia in una visione di lungo termine, attraverso la nascita di un centro di ricerca e di formazione per le nuove professionalità nel settore della cultura per restituire a Messina il ruolo di baricentro del Mediterraneo.

Anche Giuli ha espresso la propria felicità per l’accordo raggiunto, affermando:

Ringrazio Messina e l’invito che l’Amministrazione comunale ha rivolto al MAXXI, nell’ottica della volontà del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di irradiare la propria azione a livello internazionale. Per questa ragione non potevamo non essere qui, perché il MAXXI del Mediterraneo non può non nascere proprio a Messina, capitale naturale del Mediterraneo. La firma di oggi è la prova di quanto crediamo in questo progetto.

Infine, anche il senatore della Lega Nino Germanà ha rilasciato parole di ringraziamento per coloro che hanno reso possibile la realizzazione del progetto:

Un grazie al sindaco della città metropolitana di Messina, Alessandro Basile, e a Salvatore Cuzzocrea, (ex rettore dell’Università, ndr,) per aver colto questa opportunità. Avanti così collegando la Sicilia all’Europa: questo è il potere delle infrastrutture e dell’Italia del sì.

L’attesa

Adesso non resta che attendere la realizzazione del progetto ufficiale e l’apertura dei cantieri che avranno il compito di dare alla luce questo nuovo Polo museale che diverrà una vera e propria attrazione per tutto il Mediterraneo.

Giuseppe Cannistrà