Una rivoluzione che parte dalle storie: stereotipi e identità di genere alla masterclass di Maura Gancitano

Una riflessione  profonda e trasversale sul potere delle narrazioni nella costruzione e decostruzione degli stereotipi di genere ha animato l’Aula Magna del Rettorato della nostra università mercoledì 23 aprile. Protagonista della masterclass Maura Gancitano, filosofa, saggista e cofondatrice insieme ad Andrea Colamedici del progetto culturale Tlon

Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito della consolidata partnership tra l’Ateneo e Taobuk – Taormina International Book Festival e che mira a intensificare il dialogo tra la cultura contemporanea e la formazione accademica, attraverso momenti di confronto aperto e interdisciplinare.

L’evento si è aperto con i saluti della Magnifica Rettrice Giovanna Spatari, che ha espresso la sua soddisfazione nell’inaugurare un’iniziativa come quella del Taobuk, diventato ormai “un punto di riferimento nel panorama culturale internazionale“, sottolineando come la masterclass di Maura Gancitano affronti “un tema di grande rilevanza in relazione all’attuale costruzione sociale degli stereotipi“. Dopo l’intervento della Presidente e Direttore artistico Taobuk Antonella Ferrara e delle prof.sse Unime Vittoria Calabrò, Storica delle istituzioni politiche e presidente del CUG (Comitato Unico di Garanzia) e Milena Meo, Sociologa politica e vicepresidente del CUG, la saggista ha esplorato il ruolo delle narrazioni nella genesi degli stereotipi di genere, evidenziando le strategie per decostruirli a partire dalla consapevolezza del loro impianto narrativo.

I saluti istituzionali della Magnifica Rettrice Giovanna Spatari, della Presidente del Taobuk Antonella Ferrara e delle prof.sse Vittoria Calabrò e Milena Meo
I saluti istituzionali della Magnifica Rettrice Giovanna Spatari, della Presidente Taobuk Antonella Ferrara e delle prof.sse Vittoria Calabrò e Milena Meo. Crediti: UniVersoMe.

RISCRIVERE CIO’ CHE CI HANNO INSEGNATO

“ Tutti gli stereotipi non sono sempre negativi, ma sono una costituzione sociale. Sono qualcosa che tutte le comunità umane inventano, e che la nostra società complessa ha inventato più di altre”

Come ha osservato Maura Gancitano, noi siamo animali narrativi. Abbiamo bisogno di credere a delle storie. Perché cerchiamo l’ invenzione per dare un senso, capire come funzionano determinate strutture per poi cambiare, modificare la nostra immaginazione. Tuttavia, è fondamentale saper distinguere tra ciò che è frutto dell’immaginazione e ciò che riflette la complessità del reale. Fin da piccoli, attraverso le fiabe, impariamo a leggere le dinamiche della realtà. E per rendere più chiaro questo concetto la saggista porta spesso l’esempio di Maleficent e della sceneggiatrice Linda Woolverton. Nella rilettura del classico Disney, La bella addormentata nel bosco, la Woolverton stravolge la prospettiva tradizionale: Malefica non è raffigurata come la cattiva per eccellenza, ma è la donna che reagisce alla violenza subita, il taglio delle ali. In questo modo, viene mostrato come gli stereotipi possano nascere da narrazioni parziali o distorte, e come sia possibile decostruirli attraverso nuove storie.

DECOSTRUIRE LE NARRAZIONI SOCIALI

Quali sono quelle strutture invisibili che stanno gradualmente emergendo e diventando evidenti? Quali sono i segreti, gli stereotipi collettivi che si celano nelle narrazioni sociali? Si tratta di  quei comportamenti che abbiamo sempre considerato influenti e che esercitano un forte impatto, soprattutto nella nostra società. Il mito della bellezza e dell’estetica femminile ne sono un esempio. La vita delle donne nell’antica Grecia, società ideale ma estremamente misogina. Il Medioevo, che considerava le donne come degli esseri aberranti. E poi la società della post rivoluzione industriale, in cui le persone potevano immaginare o sperare di cambiare la propria condizione, che ha portato ad ansie sociali, numerose spinte per adeguarsi e dimostrare di saper stare al mondo. Questi stereotipi sociali diventano “un limite invalicabile quando si irrigidiscono a tal punto da soffocare la domanda interiore. Chi sono io? Cosa desidero realmente?”

Tutto ciò che non rientra nelle categorie di genere in cui siamo stati socializzati, spesso in modo frammentario e superficiale, viene percepito come estraneo, come una perdita della propria identità di genere. Ciò che è emerso dal dibattito è che le idee che abbiamo sui ruoli di genere, su cosa sia ‘da uomo’ e cosa ‘da donna’, non sono affatto verità eterne, ma piuttosto costruzioni sociali nate in un certo momento storico.

Anche un sentimento che ci sembra così naturale come l’amore di una madre per il proprio figlio, in realtà, ha una sua storia. Ci sono stati periodi in cui le cose andavano diversamente, e l’idea di una madre totalmente dedita alla prole è stata in qualche modo “inventata” e diffusa attraverso storie e racconti, tanto da cambiare profondamente le emozioni e le aspettative.

Questi stereotipi si vedono ancora oggi nel modo in cui consideriamo certi lavori. La saggista ricorda due storie drammatiche di fine ottocento, quelle di Italia Donati e Filomena Mauro, le maestre che vivevano in condizioni terribili e hanno subito ingiustizie indicibili. Queste storie ci mostrano come le regole invisibili della società, quelle legate al potere e al genere, possano fare male davvero.

Spesso, però, ci accorgiamo di questi problemi solo quando c’è una vittima “perfetta”, qualcuno che non ha colpe apparenti. Facciamo più fatica a vedere le ingiustizie quando la situazione è più complessa. Ma la verità è che queste idee sbagliate sui generi influenzano profondamente le nostre vite e limitano la nostra libertà di essere noi stessi. Per cambiare le cose, dobbiamo prima capire come queste “regole” sono state create e come continuano a operare, spesso in modo nascosto, nella nostra società.

Elisa Guarnera

 

Atene contro Melo, l’importanza di correggersi

Voce e archi, narrazione e musica, storia e arte in Atene contro Melo rappresentato al Teatro Antico di Taormina domenica 23 giugno.

Protagoniste la voce e la musica che si fondono in un duetto in cui l’una accompagna l’altra.

Ideato e narrato da Alessandro Baricco, lo spettacolo rievoca le pagine de La Guerra del Peloponneso di Tucidide  interpretate dalle attrici Stefania Rocca e Valeria Solarino con le musiche composte e suonate da Giovanni Sollima insieme a cento violoncellisti, i 100cellos diretti da Enrico Melozzi.

 

Alessandro Baricco e Enrico Melozzi. © Alessandro Fucilla, Ernesto Ruscio, Cristina Mikhaiel

 

Un dialogo tra note e parole in cui le immagini si susseguono vivide nella mente dello spettatore. A cominciare dal ritratto di Atene e Sparta, delle loro usanze e della loro identità. La prima dedita alla cultura e alle arti, la seconda dedita alla guerra.

“Arrendetevi o vi distruggeremo” è l’ultimatum dato dagli ateniesi agli abitanti dell’isola di Melo nel 416 a.C. che si rifiutavano a prendere parte alla guerra contro gli spartani. I meli volevano pace, non violenza. Volevano libertà, non guerra e sottomissione.

 

Dettaglio spettacolo Atene contro Melo. © Alessandro Fucilla, Ernesto Ruscio, Cristina Mikhaiel

 

La disputa si conclude con l’arroganza e la sicurezza della superiorità bellica di Atene che rade al suolo l’isola di Melo.  Baricco non lascia questa ultima impresa come conclusione dell’intera rappresentazione. Decide di narrare al pubblico un’altra vicenda che assume il volto della speranza: la rivolta di Mitilene contro Atene. E l’immagine di due navi, la prima inviata con l’ordine di distruggere Milo e la seconda con l’ordine contrario. La seconda si getta nel mare alla ricerca della prima con l’intento di salvare gli uomini dalla loro stessa decisione di morte.

Un invito, dice Baricco, ad avere la “capacità di correggersi in continuazione, di pensare con forza e di ripensare, poi, con forza anche maggiore, di armare una nave dopo l’altra, e spedirle a attraversare il mondo portando il nostro instancabile tentativo di capire la realtà e noi stessi”.

Alessandra Cutrupia 

Taobuk 2024: un gala tra identità e arte

Anche quest’anno il Taobuk ha regalato al pubblico grandi emozioni. Tra ospiti di spessore del calibro di Marina Abramovic, Paolo Sorrentino, Ferzan Ozpetek, Alessandro Baricco e tanti altri, il festival si è incentrato quest’anno su un nuovo tema: L’Identità.

Una magica serata alla ricerca dell’Identità

L’identità al centro delle manifestazioni artistiche di questi grandi ospiti si è manifestata anche nel magico, suggestivo e spettacolare contesto della Serata di Gala del Taobuk (momento più atteso del festival), tenutosi il 22 giugno.

La serata è stata presentata dal conduttore Massimiliano Ossini e Antonella Ferrara, ideatrice del festival. Qui l’identità è stata presentata in svariate forme: dalla danza con le coreografie strepitose del gruppo Momix, ideato dal coreografo Momes Pendleton e della prima ballerina del Teatro alla Scala Nicoletta Manni, alla musica con la magnetica esibizione di Noemi.

Ogni grande artista presente han espresso il proprio concetto di identità e dove la ritrovano nel proprio mondo, aprendoci così una finestra nel loro spirito più profondo.

Coreografia svolta da una delle ballerine del corpo di ballo dei Momix
Coreografia svolta da una delle ballerine del corpo di ballo dei Momix

A tu per tu con i Giganti

Da Jon Fosse a Kasia Smutniak, da Sorrentino a Baricco, le più grandi personalità presenti al festival hanno ricevuto un prestigioso premio alla carriera e si sono raccontati, affrontando temi importanti e sotto certi aspetti delicati.

Come nel caso di Jonathan Safran Foer che ha trattato lo spinoso tema della guerra tra Israele e Palestina, oppure come Ferzan Ozpetek che ha centrato il focus sulla sua identità omosessuale e in generale su questo tema  ancora oggi fin troppo delicato. C’è stato poi chi ha mostrato per l’occasione il lato più profondo della propria identità, come ad esempio Jon Fosse, che ha raccontato la sua conversione religiosa o come Paolo Sorrentino che ha dichiarato come trova se stesso all’interno della sua filmografia, soprattutto nel suo ultimo film E’ stata la mano di Dio e in quello che uscirà prossimamente nelle sale, Parthenope.

L’apice è raggiunto con un affascinante racconto di Marina Abramovic sulla sua brillante ed eccentrica vita performativa, basata sul rapporto tra arte e corpo.

Il tutto accompagnato dalle melodie dell’orchestra sinfonica del Teatro Massimo Bellini di Catania e dal dolce ricordo di una delle personalità più importanti di questo festival, ovvero Franco di Mare.

Il Teatro Antico: il ritorno alla nostra identità

Tra i grandi artisti presenti a questa grande serata di Gala, vi è stato anche lo scrittore Alessandro Baricco, che nel presentare il suo spettacolo del 23 giugno, rappresentato proprio al Teatro Antico, tratto dagli scritti dello storiografo Tucidide, Atene contro Melo, ci ha donato a tutti una delle più grandi riflessioni sull’identità di tutta la serata, legata prettamente alle nostre origini. Egli ha infatti dichiarato che:

il Teatro Antico di Taormina continua a vivere grazie alle sue rappresentazioni e al suo pubblico. Ed è proprio lì, alle origini della nostra Storia che risiede la nostra identità collettiva.

Su queste parole il Gala giunge al suo gran finale.

Antonella Ferrara conversa con Marina Abramovic
Antonella Ferrara conversa con Marina Abramovic

Taobuk: dove emozione e cultura si sposano

Anche quest’anno il Taobuk ha immerso il suo pubblico in un vortice di grandi emozioni e di grande cultura, donando l’opportunità di camminare tra i giganti e ascoltare le parole dei maestri.

Anche stavolta l’attesissima serata di Gala ha rappresentato il punto più alto di questo festival dove l’arte e la bellezza regnano, e che non vediamo l’ora di rincontrare il prossimo anno.

 

Marco Castiglia

Rosanna Bonfiglio

 

Intervista a Giampiero Massolo, ex capo dei servizi segreti

Nel corso di Taobuk 2024 abbiamo avuto il piacere di ascoltare l’ambasciatore ed ex capo dei servizi segreti Giampiero Massolo durante l’appuntamento intitolato «La concretezza della Realpolitik contro le insidie dello scacchiere mondiale». L’incontro, che si è tenuto presso il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, ha avuto al suo centro una conversazione a tre in cui hanno partecipato Viviana Mazza, corrispondente negli Stati Uniti per il Corriere della Sera, e Andrea Montanari, direttore di Rai Radio 3.

Chi è Giampiero Massolo

Giampiero Massolo è attualmente presidente della società Mundys, del settore delle infrastrutture autostradali e aeroportuali. Il gruppo gestisce, fra le altre cose, lo scalo di Roma-Fiumicino (primo aeroporto italiano per traffico passeggeri) e quello di Nizza Costa Azzurra. È stato inoltre presidente di Fincantieri e dal 2017 al 2024 presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). La parte più consistente della sua carriera è però occupata dal suo ruolo di diplomatico. Dopo aver lavorato presso l’ambasciata della Santa Sede e a Mosca, dal 2007 al 2012 è stato Segretario Generale del Ministero degli affari esteri. Successivamente, dal 2012 al 2016, è stato direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), la più alta carica di coordinamento dell’Intelligence italiana. Inoltre è stato sherpa durante il G8 dell’Aquila.

Data la notevole esperienza diplomatica e conoscenza della geopolitica, i suoi interventi sono stati ricchi di aneddoti e analisi degli equilibri internazionali. Nell’affrontare i diversi argomenti proposti da Mazza e Montanari, l’ambasciatore ha parlato soprattutto dei rapporti fra Cina e Stati Uniti, del ruolo dell’Unione Europea all’interno del quadro politico ed economico occidentale e di una nuova definizione di “Mediterraneo”. Inoltre ha discusso di altri temi che stanno spesso all’ombra delle maggiori crisi internazionali, come la crescente influenza militare ed economica Russa in Africa (specie dopo la disgregazione del gruppo Wagner) e dei fragili equilibri dell’area Indo-Pacifica.

Giampiero Massolo (centro), Viviana Mazza e Andrea Montanari al Taobuk 2024

L’intervista all’ambasciatore Massolo

Dopo l’appuntamento abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda all’ambasciatore Massolo, volgendo la nostra attenzione soprattutto sui due grandi fronti bellici del momento: l’Ucraina e la Striscia di Gaza.

Buonasera ambasciatore Massolo, come sa il tema di quest’anno del Taobuk è “identità”. In Occidente sono state molte le manifestazioni universitarie contro l’aggressione israeliana in Palestina. Tuttavia sembra essersi diffuso un sentimento di sfiducia contro le establishments occidentali. Viene percepito un uso di “doppi standard” nei confronti della questione israeliana e russa. Secondo lei questa visione è legittima? Se sì, rappresenta un problema di fiducia nei confronti delle istituzioni?

Va intanto detto che la reazione israeliana, legittima dal punto di vista del diritto internazionale, fa seguito a un’aggressione terroristica da parte di Hamas che ha provocato delle vittime e un trauma terribile nell’opinione pubblica israeliana. Ciascun governo parametra le proprie reazioni sulla base di ciò che la propria opinione pubblica si aspetta e sulla base degli obiettivi che persegue. L’obiettivo, che è essenziale, del primo ministro Netanyahu di annientare Hamas e mettere in sicurezza Gaza sta costando molto a Israele in termini di isolamento nella comunità internazionale e chi ha aggredito Israele ha contato anche su questo: ha contato sulla reazione della comunità internazionale, dei giovani, su questo isolamento in cui Israele è entrato.

Non so per quanto il primo ministro Netanyahu continuerà quest’iniziativa, ma so che la sua opinione pubblica è d’accordo con gli obiettivi che persegue. Lo sforzo della comunità internazionale è invece quello di evitare di pregiudicare i futuri sviluppi, ovvero il ritorno agli accordi di Abramo e di dare al Medio Oriente una sistemazione pacifica di segno occidentale e basata sulla cointeressenza su questi temi. Per quanto riguarda la “legittimità”, io trovo che l’espressione di forti opinioni pubbliche entrano nell’equazione con cui i governi portano avanti le loro decisioni. Sarebbe quindi un errore pensare che conti solo un fattore: quando fanno i loro atti di sintesi entrano in gioco una pluralità di fattori. È molto importante il ruolo delle opinioni pubbliche, ma aspettarsi che le decisioni dei governi si basino solo su queste istanze sarebbe eccessivo.

Riguardo invece al conflitto russo-ucraino, recentemente è arrivata una proposta della Russia che include un cessate al fuoco in cambio della cessione di quattro delle regioni orientali e delle aspirazioni di ingresso nella NATO dell’Ucraina. Secondo lei è una proposta credibile o è soltanto un tentativo da parte della Russia di apparire aperta al dialogo rispetto all’opinione pubblica occidentale?

Putin dice: “mi siedo al tavolo della pace se si fa come dico io”. Questo è inaccettabile sia per la resistenza degli ucraini che per l’esistenza dell’Ucraina. Ma anche per i futuri equilibri politici europei. Se gliela dessimo vinta, la Russia farebbe con ogni probabilità in tre o quattro anni nuovi tentativi di politica di potenza ed espansione. C’è però una cosa interessante in questa proposta. Putin ammette implicitamente che la sostituzione del governo ucraino con uno fantoccio di pertinenza russa, uno dei primi obiettivi, non è più perseguibile. Sarebbe poi un errore negoziare come se la situazione sul campo non esistesse. Attendiamo quindi il prossimo anno, quando il campo stesso ci dirà fino a che punto sia possibile arrivare a un tavolo.

Se domani, per assurdo, Israele cessasse le sue ostilità in Palestina e si ritirasse dai territori occupati, considerando anche l’Iran e le milizie affiliate, la situazione in Medio Oriente si stabilizzerebbe oppure no?

Io credo che questa ipotesi sia del tutto irrealistica, perché la situazione in Medio Oriente dipende da interessi contrapposti. L’interesse dell’Iran, di Hamas, di Hezbollah e degli Houthi è che un’ipotesi di questo tipo non si avveri.

Francesco D’Anna

 

Taobuk 2024: i protagonisti e gli eventi in programma

Anche quest’anno, torna Taobuk, emblematico festival culturale della città di Taormina.

Nato dodici anni fa dal genio creativo di Antonella Ferrara, ora presidentessa e direttrice artistica dello stesso, il Taobuk è sempre stato intima espressione del fare arte. Un luogo di incontro fra letteratura, scienza e filosofia, ma anche musica, legalità, spettacolo e tanto altro, dove il confronto è ben accolto e la libera conoscenza e divulgazione sono solidi baluardi e motivo di orgoglio.

Negli anni, il festival ha proposto una serie di topic, tramite cui coagulare l’impegno attivo di varie personalità autorevoli.

Mentre nel 2023, abbiamo visto l’evento portare avanti disparati interventi, mostre, tavole rotonde e spettacoli incentrati sulla tematica della libertà, nel 2024, Taobuk presenta: Identità.

Per capire chi siamo – e perché siamo – il passaggio fondamentale è uscire da se stessi, percorrendo quella straordinaria esperienza che è la conoscenza e accettazione dell’altro. Vivere nella consapevolezza che non c’è identità senza alterità significa contribuire a piantare il seme del rispetto reciproco e plurale. È la vera grande missione della Cultura.

riporta la sinossi del programma.

Tramite grandi pensatori, Taobuk intende quindi veicolare un importante messaggio, cruciale alla luce delle recenti – e sanguinose – vicissitudini che hanno afflitto il panorama globale negli ultimi anni: ogni identità ha diritto di esistere ed estrinsecare se stessa, senza per questo limitare la libera espressione delle altre.

L’identità è un’impronta che non cancella quelle degli altri.

Bisogna riconoscerla, accettarla, accoglierla e rispettarla. È la sola speranza che ci rimane per non fare di ogni incontro uno scontro.

Questa edizione guarda all’ identità non come “io” ma come “noi” e pertanto identità che si pone coraggiosamente in relazione con l’altro, che accetta le diversità, che privilegia la capacità di ascolto, nella consapevolezza che si può affermare e difendere la propria identità senza dover ritenere che l’altro, il diverso da noi, costituisca una minaccia.

La XIV edizione inizierà giovedì 20 giugno e proseguirà fino alla giornata del 24. Fra gli oltre duecento ospiti d’eccezione, ricordiamo personaggi del calibro di Marina Abramović, Alessandro Baricco, Luciano Fontana, Jon Fosse e Ferzan Özpetek.

 

Eventi che segnaliamo: 

  • Giovedì 20 giugno, ore 18.00, giardino Palazzo Duchi di Santo StefanoQuanto è arrogante questo Occidente, con protagonista Piergiorgio Odifreddi.
  • Venerdì 21 giugno, ore 10.00, Palazzo CorvajaL’eterno divenire delle identità, intervento di Roberta Scorranese.
  • Venerdì 21 giugno, ore 11.00, Palazzo CorvajaIdentità come arma geopolitica, con Viviana Mazza, David Scharia, Roger Hearing, Alessandro Sallusti e Alessandro De Pedys.
  • Sabato 22 giugno, ore 10.00, Palazzo CorvajaQuale futuro?, ospiti Massimo Sideri e Andrea Prencipe.
  • Sabato 22 giugno, ore 15.00, Palazzo CorvajaAlgoritmi e lotta di classe, Paolo Landi in dialogo con Giuseppe De Belli.
  • Domenica 23 giugno, ore 12.00, Palazzo Duchi di Santo StefanoLe infinite possibilità di essere altro, con Fernando Arambaru.

Come ogni appuntamento, il sabato, giorno 22, si terrà presso il Teatro Antico la serata di Gala e la presentazione dei vincitori dei Taobuk Award. 

 

Un’ottima occasione per gli studenti di Unime per prender parte a questo prodigioso divenire e fluire di idee.

 

 

 

Fonte: https://www.taobuk.it/wp-content/uploads/2024/06/LOW_Programma-generale_12-giu.pdf

Taobuk Festival 2023, un inno alle libertà

L’azione umana, la potenza creativa, l’espressione personale sono la più diretta manifestazione dell’essenza umana dettate dalla condizione di libertà o dalla sua ricerca.

Per lo scrittore Luis Sepulveda la libertà è uno stato di grazia, e si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla.

Le lotte per la conquista dei diritti fondamentali hanno scritto pagine della storia di ogni Paese. Alcuni capitoli sono conclusi, altri sono ancora in fase di stesura, ma anche quando la storia sembra compiuta bisogna ricordarsi di custodire il libro, affinché quelle pagine così importanti, scritte con il sangue e bagnate dalle lacrime, non vengano strappate via.

Se la conquista è fondamentale, la salvaguardia è altrettanto necessaria. Godere delle libertà fondamentali è diritto di ogni individuo, proteggerle è il proprio compito.
 
Quello delle libertà è il tema scelto per la XIII edizione del Taormina Book Festival, evento che dal 15 al 19 giugno ha ospitato scrittori autorevoli, artisti, registi e divulgatori per una serie di incontri in cui importanti personalità provenienti da tutto il mondo hanno reso ancora una volta Taormina polo di cultura, scienza e sapere. 

libertà
Le libertà, Palazzo dei Duchi di Santo Stefano. © UVM

Una libertà declinata al plurale

La libertà è un concetto che racchiude in sé molteplici sfumature e che, come affermava Benedetto Croce, è raggiungibile solo attraverso l’acquisizione delle varie forme di libertà, individuali e collettive. È questo il motivo della declinazione al plurale della tematica di quest’anno, il cui simbolo è la mongolfiera di Velasco Vitali, mezzo che permette di librarsi per osservare il mondo da un’altra prospettiva e superare i confini tra i popoli.
 
La concezione personale di libertà è differente per ogni individuo ed è intorno a queste varie forme che ha orbitato il festival, i cui diversi punti di vista hanno contribuito a plasmare un’idea sempre più ricca e diversificata del concetto di libertà.

 

La libertà è donna

“Siamo nel posto in cui l’acqua può essere trasformata in vino” ha esordito così la scrittrice iraniana Azar Nafisi, autrice di Leggere Lolita a Theran, da sempre impegnata nella lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne in Iran e contraria a ogni forma di censura letteraria. La Nafisi ha dichiarato di aver conosciuto l’Italia molto tempo prima di visitarla, grazie a Dante, Calvino, Eco e Montale e ai più famosi cineasti, Pasolini, Fellini e Rossellini, ricordando il potere del diritto all’immaginazione.

Il mio popolo si è connesso al mondo così quando il mondo gli è stato portato via, attraverso le vostre grandi opere di immaginazione, la vostra musica, la vostra arte, i vostri libri. 
Un buon film è di per sé politicamente sovversivo, mette in dubbio la morte, conferma la vita e combatte le menzogne.

Le menzogne sono la base su cui si erge ogni sistema totalitario, compreso quello presente in Iran.
Per controllare la popolazione i regimi sottraggono l’identità storica, sociale, culturale, l’identità delle donne.
Le donne in Iran combattono la violenza con l’immaginazione, cantano e danzano per le strade per coprire il rumore dei proiettili.

Tra gli ospiti la scrittrice francese Annie Ernaux, vincitrice del premio Nobel per la letteratura 2022. Per l’autrice la scrittura diventa atto politico di denuncia dei vincoli sociali e delle sovrastrutture che intralciano la libertà. In questo senso l’Ernaux predilige alla parola “libertà” il termine liberazione che presuppone l’azione concreta e la continua ricerca di quest’ultima.
 
Per l’autrice statunitense Joyce Carol Oates, la libertà è come l’aria che respiriamo, nel momento in cui viene a mancare ne soffriamo la privazione.

 

Taobuk
I redattori con l’autrice Joyce Carol Oates. © Giulia Cavallaro

 

Sotto il cielo di Taormina: cultura…

Fra gli eventi più attesi il tradizionale appuntamento con la serata di gala di Taobuk tenutasi sabato 17 giugno al Teatro Antico di Taormina, per una notte palcoscenico dei Taobuk Award, premi conferiti a eccellenze del mondo della letteratura, della scienza, delle arti e dello spettacolo nel corso di un evento diretto da Antonella Ferrara, ideatrice del Festival, e Massimiliano Ossini.

Ospiti d’onore le tre autrici internazionali Annie Ernaux, Azar Nafisi e Joyce Carol Oates. Tre figure femminili distanti nell’itinerario umano e artistico, ma accomunate dall’impegno sociale e dalla lotta per l’emancipazione femminile, premiate col Taobuk Award per l’eccellenza letteraria.

Il Taobuk Award per la scienza è stato conferito a David Quammen, divulgatore scientifico statunitense e giornalista del National Geographic.

 

Le autrici Annie Enaux, Joyce C. Oates e Azar Nafisi alla conferenza stampa. © Giulia Cavallaro

 

…ma anche musica e spettacolo

 
Coinvolgente è stata esibizione del celebre musicista tedesco David Garret, definito il più grande violinista della sua generazione, che si è esibito in un crossover tra musica classica e sonorità pop.
 
Nel corso dell’evento non sono mancati i momenti di commozione, come il monologo di Edoardo Leo sulla libertà di espressione degli artisti, primo bersaglio in una democrazia che vacilla.

Noi siamo le sentinelle della democrazia, parliamo al cuore delle persone e allora ci considerano pericolosi.
In ogni paese dove c’è un rischio di libertà gli artisti sono sempre i primi ad essere imbavagliati, censurati e controllati. La comicità, la satira, l’umorismo si fa sempre dal basso verso l’alto, è sempre una critica all’egemonia, è il compito della commedia. Fare la commedia è fare cultura e la cultura è sempre l’ultimo raggio di sole prima del buio.

Fra i momenti più attesi l’esibizione della cantautrice siciliana Claudia Lagona, in arte Levante, che ha emozionato il pubblico con il brano Mi manchi, ricevendo il Taobuk Award come narratrice di storie di luce e di buio, di gioia e scoramento, con uno stile limpido e intenso che arriva dritto al cuore di tutti.
 
Sono stati premiati nel corso della serata anche attori e registi a livello italiano e internazionale.

L’attrice Valeria Golino, acclamata per il suo ultimo lavoro, la serie Netflix La vita bugiarda degli adulti e Michele Placido, vincitore dell’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino e del premio Federico Fellini 8½ per l’eccellenza artistica.

 

Taobuk
La serata di gala al Teatro Antico di Taormina. © Giulia Cavallaro

 

Taobuk aperto a nuove prospettive

Anche quest’anno il Taobuk Festival, grazie alla sua natura trasversale, è stato capace di spaziare in ambiti e discipline apparentemente diversi coniugandoli in una direzione comune.

Il raggiungimento della libertà come condizione comune a tutti gli esseri umani è un processo in fieri, ostacolato dalle limitazioni delle libertà fondamentali minacciate o addirittura negate in molti Paesi.

Ma una scintilla di speranza si è accesa al centro del Mediterraneo, alimentata da spiriti tanto diversi quanto affini, uniti dall’amore per la cultura, l’arte e la musica. Armati di conoscenza per contrastare la violenza.

Camminando per le strade di un luogo come Taormina durante il Taobuk Festival perfino l’aria sa di speranza e anche la più assurda delle utopie sembra realizzabile, come godere tutti, un giorno, delle stesse libertà. 

 

 

Santa Talia

 

Torna il Taobuk Festival: tutte le attività formative per gli studenti

Il Festival Internazionale del libro Taobuk si rinnova per la XII edizione e come ogni anno, le opportunità per gli studenti UniMe sono numerose e diversificate.

Il Festival avrà come tema la ‘Verità’ e si svolgerà dal 16 al 20 giugno coinvolgendo il centro storico di Taormina e più di 100 autori e ospiti provenienti da diversi Paesi.

Gli eventi delle giornate renderanno possibile l’incontro tra la letteratura, il cinema, il giornalismo, l’arte, la musica e la cultura enogastronomica. Una serata da non perdere sarà di certo quella del 18 giugno in cui verranno presentati i vincitori dei Taobuk Awards 2022: Paul Auster, Michel Houellebecq e Giorgio Parisi, lo scienziato italiano che ha esplorato i ‘sistemi complessi’ ottenendo il Premio Nobel per la Fisica nel 2021.

Per presentare le stimolanti iniziative è stata trasmessa sulle pagine Facebook del Festival e dell’Ateneo una diretta a cui hanno partecipato il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Presidente e Direttore Artistico Taobuk, dott.ssa Antonella Ferrara ed il Direttore esecutivo Taobuk, dott. Alfio Bonaccorso.

Durante l’incontro sono state descritte le attività del campus e degli stage attraverso una presentazione video (clicca qui per vedere). Gli studenti avranno a disposizione una vasta gamma di esperienze formative in cui cimentarsi, oltre al contatto diretto con gli illustri ospiti.

Attività per gli studenti

Partecipare, come volontario al Festival, prevede due diverse aree:

  • Collaborare con la Direzione artistica in un’attività di “Stage”;
  • Dare il proprio contributo alle attività del “Campus”;

Le attività dello Stage inizieranno nei mesi che precedono l’evento per poi continuare nelle giornate dell’evento stesso. Per questo è richiesta disponibilità già da Aprile 2022.

I ruoli da ricoprire, in base alle personali inclinazioni e preferenze, saranno:

  • Segreteria organizzativa ( collaborare con l’ Ufficio del Cerimoniale, affiancamento alla Direzione artistica);
  • Responsabili di progetto (ad. es., Taormina Design Promenade, Taormina Cult, Mostre antologiche e personali);
  • Supporto alle attività dell’Ufficio stampa;
  • Social Media Management;

Le attività del Campus comprendono le seguenti mansioni:

  • Info-point (es. dare informazioni sul calendario e sugli eventi connessi a Taobuk);
  • Assistenza Eventi (essere di supporto agli autori e al pubblico);
  • Squadre Mobili (allestimento e gestione degli appuntamenti, distribuzione di programmi e locandine prima e durante il Festival);
  • Supporto logistica e allestimenti (supporto alle squadre di lavoro);
  • Taobuk Family – attività per i più piccoli: ( intrattenere i più piccoli nelle varie attività);
  • Accompagnamento Autori ( assistenza in caso di problemi di comunicazione, accoglienza dell’autore);
  • I fotografi del Festival;
  • Taobuk Operatori Video;
  • Free-lance (es. affiancare le attività dell’ufficio stampa);

Vitto e alloggio per gli studenti universitari saranno a carico dell’organizzazione.

Come partecipare

Per partecipare basterà registrarsi attraverso un form disponibile sul sito del Festival, a questo seguiranno dei colloqui one-to- one, svolti dall’organizzazione.

Agli studenti che parteciperanno verranno riconosciuti Crediti Formativi (CFU).

Per un’ulteriore presentazione del Taobuk Festival e per coinvolgere maggiormente gli studenti interessati, si terrà un webinar mercoledì 30 marzo alle ore 12:30.  È possibile seguirlo su teams cliccando il seguente link

oppure tramite diretta Facebook.

Per ulteriori domande o dubbi scrivere a: info@taobuk.it.

 

 

Ornella Venuti

 

Taobuk: via agli eventi del Taormina Book Festival

fonte: taobuk.it

Inizia oggi il Taormina Book Festival – Festival Internazionale del Libro, la X edizione.

Nell’anno che celebra la decima edizione del Festival, Taobuk svolge una riflessione intorno al tema dell’entusiasmo: risorsa imprescindibile dell’uomo, linfa vitale degli innovatori, dei creativi, dei visionari, antidoto al tanto dibattuto ‘tramonto dell’Occidente’, energia capace di raccogliere le sfide di un mondo globale in cui si affacciano nuovi attori per ridescrivere radicalmente vecchie egemonie culturali, sociali, politiche ed economiche.

Infatti, è proprio l’entusiasmo il filo conduttore tra gli eventi del festival.

Eventi in evidenza

L’Europa in un mondo post-pandemico

Idee per un dibattito sul futuro dell’Europa nel XXI secolo

La guerra pandemica e la drammatica e conseguente crisi economica e politica ci ha costretti a un bivio storico. Risulta sempre più chiaro che il solo modo per salvare l’EUROPA è ripensarla in modo radicale nella sua essenza, nel metodo che l’ha plasmata, nelle sue istituzioni. Nel 2020, Taobuk e Vision convocano una conferenza dove trenta intellettuali, politici, giornalisti e visionari si ritroveranno a discutere le strategie per costruire un’Unione capace di rispondere alle complessità del ventunesimo secolo.  I dibattiti si avvarranno del coordinamento scientifico di Francesco Grillo, economista, fondatore e direttore del think-tank VisionBill Emmott, saggista ed ex direttore del quotidiano inglese The Economist, e Stefania Giannini, vicedirettrice UNESCO Italia ed ex Ministro dell’Università. I relatori chiamati a discuterne saranno personalità di primo piano del mondo delle istituzioni, dell’economia, della finanza, dell’innovazione e della società civile.

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Incontro con il maestro Pupi Avati

Dal film Il Signor Diavolo al nuovo romanzo, L’archivio del diavolo (Solferino) , le atmosfere della raffinata cinematografia e della graffiante scrittura di Pupi Avati ci regalano storie dal ritmo vorticoso, riconfermandone la potenza e la forza narrativa.

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Serata di gala

Conto alla rovescia per la serata di gala Taobuk che  si svolgerà il 3 ottobre alle 21 al teatro Antico di Taormina. Un appuntamento stellato di musica, danza e opera condotto  dal giornalista del Tg1 RAI Alessio Zucchini e da  Antonella Ferrara presidente di Taobuk, che andrà in onda su Rai3 il prossimo 9 ottobre alle 23,15.

Durante la serata di gala riceveranno i #TaobukAwards i  Premi Nobel per la Letteratura Mario Vargas Llosa e Svetlana Aleksievič;  Giorgio Montefoschi, Premio Strega nel 1994; il regista  Pupi Avati; il musicista  Brunori Sas  e il violoncellista  Mario Brunello.

Ad esibirsi sul palco di Taormina: Brunori Sas e Mario Brunello, il  soprano russo Ekaterina Bakanova accompagnati dall’Orchestra sinfonica siciliana. Non mancherà la danza con  Davide Dato, primo ballerino dell’Opera di Vienna, e con la compagnia  Les Italiens de l’Opera, rappresentata dai ballerini  Alessio Carbone, fondatore della compagnia nonché Étoile dell’Opéra di Parigi, Andrea Sarri e Letizia Galloni. A loro e al soprano Ekaterina Bakanova, saranno consegnati gli speciali premi del Festival, realizzati da Alvaro e Correnti, atelier orafo riconosciuto in ambito internazionale.

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Mappa per raggiungere il luogo dell’evento:

Festival Internazionale del Libro Taobuk: stage, campus e tirocini per studenti Unime

Sono state presentate in diretta Facebook, sulla pagina ufficiale dell’Ateneo peloritano, le iniziative della X edizione del Festival Internazionale del libro Taobuk per gli studenti Unime.

All’incontro, dopo i saluti del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea e del Prorettore ai Servizi agli studenti, prof.ssa Roberta Salomone, è intervenuto anche il Direttore esecutivo Taobuk, dott. Alfio Bonaccorso. Nel corso della diretta, introdotta e moderata dal prof. Francesco Pira, Delegato alla Comunicazione, sono state illustrate le attività del campus e degli stage nelle quali saranno coinvolti gli studenti che decideranno di partecipare. Le collaborazioni col Festival  ogni anno si rivelano un efficace laboratorio per ragazzi con diversi background universitari ma con la medesima voglia di cimentarsi con un grande evento culturale internazionale.

Partecipare al festival come volontario significa:

  • Collaborare con la direzione artistica in un’attività di Stage;
  • Dare il proprio contributo alle attività del Campus;
  • Partecipare agli incontri di Taobuk Lab;

Stage

Gli studenti Unime avranno l’opportunità di effettuare stage formativi nell’ambito del Festival letterario internazionale di Taormina. Tali Stage prevedono un rapporto di collaborazione con la Direzione artistica, che provvederà ad assegnare ad ognuno dei selezionati un ruolo in base alle mansioni richieste e nel rispetto delle inclinazioni e delle preferenze di ciascuno. I ruoli proposti sono:

  • Segreteria Organizzativa (ad. es., Ufficio del Cerimoniale, affiancamento alla Direzione artistica);
  • Responsabili di progetto (ad. es., Taormina Design Promenade, Taormina Cult, Mostre antologiche personali);
  • Supporto alle attività dell’Ufficio Stampa;
  • Social Media Menagement;
Fonte: taobuk.it

Campus

L’Associazione attiverà un Campus, considerato l’officina culturale e creativa del Festival, un’occasione di confronto e crescita condivisa.
Le attività del campus sono svariate, partecipare è il modo per poter entrare nel vivo dell’organizzazione dell’evento. I ruoli da ricoprire sono:

  • Taobuk infopoint;
  • Taobuk assistenza eventi;
  • Taobuk squadre mobili;
  • Taobuk supporto logistica ed allestimenti;
  • Taobuk Family: attività per bambini;
  • Accompagnamento autori;
  • Photobuk: fotografi del festival;
  • Taobuk operatori video;
  • Taobuk free-lance;

Taobuk infopoint

Lungo i percorsi del Festival saranno disposti più punti-info, abilitati a dare informazioni sul calendario e sugli eventi connessi a Taobuk.
I punti informativi saranno gestiti da volontari dotati di una grande predisposizione ai contatti umani, un carattere dinamico e versatile, una dedizione al proprio lavoro sin dall’acquisizione delle informazioni di base apprese dal regolamento e dal calendario del Festival e una capacità pratica nel gestire il punto-info affidato.
In genere l’impegno comincia con incontri formativi, una settimana prima dell’inizio del festival, utili per fare pratica, in vista della settimana di impegno durante la manifestazione, in cui le mansioni di ciascuno dovranno essere ben chiare.
È fondamentale essere affidabili nel rispetto dei turni assegnati e predisposti al contatto col pubblico e alle potenziali situazioni da fronteggiare.
Chi si dedica alle informazioni telefoniche, deve essere altrettanto cordiale e disponibile nel contatto telefonico.

Taobuk assistenza eventi

Scegliere di svolgere il servizio eventi a Taobuk significa lavorare a servizio ed in sintonia con gli altri. I volontari, infatti, lavorano in squadra, perché a Taobuk il lavoro di squadra è il primo ingrediente per l’ottima riuscita di ogni incontro ed appuntamento.
Ogni squadra diviene responsabile di un luogo del Festival. Il volontario lavora insieme alle squadre volanti, alla logistica, alla segreteria, ma soprattutto con gli autori e con il pubblico.
Dovrete occuparvi dell’ingresso e dell’uscita delle persone, dell’assistenza al pubblico ed agli autori, anche in caso di emergenze, come pioggia e variazioni di luoghi ed orari, dell’organizzazione della fase degli autografi, della gestione dei microfoni per gli interventi.

Taobuk Squadre Mobili

I volontari delle squadre mobili non sono vincolati a un luogo o a uno specifico servizio ma devono essere reperibili e a completa disposizione degli organizzatori per varie mansioni, come spostare scatole portare sui vari luoghi cose utili al festival aiuto nell’allestimento e nella gestione degli eventi distribuzione programmi e locandine festival prima e durante il Festival.

Taobuk supporto logistica ed allestimenti

Il gruppo di supporto alla logistica e agli allestimenti assiste le squadre di lavoro nell’allestimento dei luoghi di Taobuk, con i materiali necessari allo svolgimento dell’evento (sedie, palchi, striscioni, e banner).
Si inizia circa una settimana prima dell’inaugurazione del Festival e si finisce qualche giorno dopo la fine del festival.

fonte: taobuk.it

Taobuk Family : attività per bambini

Il vostro compito principale sarà di intrattenere i più piccoli, guidati da un animatore esperto, nelle varie attività proposte: dipingere, colorare, tagliare, incollare, suonare.
I bambini dovranno essere guidati nelle varie attività promosse dall’artista ma anche accompagnati al bagno e seguiti in tutte le loro necessità. Finito il laboratorio, al volontario è richiesto di prestare il suo aiuto nel riordinare e ripulire gli ambienti.

Accompagnamento autori

Il servizio di accompagnamento consiste in quattro funzioni principali:

  • accompagnamento degli autisti che conducono gli autori stranieri da e per l’aeroporto di Catania, intrattenendoli durante il viaggio e rispondendo alle loro domande sul festival;
  • accompagnamento dell’autore dall’hotel al luogo dell’evento;
  • assistenza in caso di semplici problemi di comunicazione;
  • accoglienza e benvenuto all’autore nel momento in cui arriva in hotel.

Photobuk: fotografi del festival

All’aspirante volontario fotografo di Taobuk serve una buona macchina fotografica digitale, il relativo cavalletto, una conoscenza di base dei programmi informatici per la scelta e archiviazione delle proprie foto in cartelle, una disponibilità di tempo durante i giorni del festival. Non si accettano persone che non offrano la propria disponibilità per almeno due giorni interi (mattino, pomeriggio, sera). Il volontario fotografo deve avere dimestichezza con l’uso di Instagram, Facebook e Twitter. Gli aspiranti fotografi, oltre alla compilazione del form presente in questa pagina, devono inviare al seguente indirizzo comunicazione@taobuk.it una scheda tecnica relativa alla macchina fotografica e una breve autopresentazione, specificando eventuali precedenti esperienze.

Taobuk operatori video

I video-reporter Taobuk necessitano di una telecamera digitale propria e di un cavalletto. La loro funzione è di essere degli inviati sugli eventi ma non solo; pronti a cogliere ogni dettaglio delle giornate del Festival, vanno alla ricerca di particolari curiosi, inquadrature strane, situazioni particolari, per catturare l’atmosfera frizzante di Taobuk.
È richiesta la partecipazione a tutto il periodo del Festival. Gli aspiranti videoreporter, oltre alla compilazione del form presente in questa pagina, devono inviare al seguente indirizzo comunicazione@taobuk.it una scheda tecnica relativa alla telecamera digitale e una breve autopresentazione, specificando eventuali precedenti esperienze.

Taobuk free-lance

Il volontario free-lance, detto anche inviato, affianca la redazione testi e ha come mansione principale quella di seguire dal vivo gli eventi che gli vengono assegnati per poi scriverne nel minor tempo possibile una sintetica cronaca che verrà pubblicata in tempo reale sul sito internet e sui canali social del Festival. Nel caso si abbiano particolari conoscenze su un determinato scrittore o romanzo sarà possibile stendere un approfondimento.

fonte: Facebook TAOBUK Taormina book festival

Taobuk Lab

Un’ulteriore possibilità per vivere il Festival come uno straordinario laboratorio culturale a cielo aperto è riservata agli studenti delle Università di Messina e Catania e agli studenti delle scuole superiori, grazie a Taobuk Lab, che nasce da una collaborazione con le Università, gli Istituti di Scuola Superiore e le diverse associazioni culturali operanti sul territorio. I protagonisti saranno gli studenti che avranno l’opportunità di confrontarsi non solo con grandi autori del panorama internazionale, giovani autori e grandi personalità della cultura e delle arti in genere, ma anche di poter beneficiare di incontri informali e workshop che avranno luogo nel corso delle giornate di Taobuk in alcuni tra i luoghi più suggestivi di Taormina. La partecipazione ad almeno il 60% degli incontri Taobuk Lab in programma, darà diritto a CFU validi come “Altre attività formative” o Crediti Scolastici validi per la maturità.
Per richiedere informazioni relative all’accredito Taobuk Lab bisogna contattare la direzione organizzativa tramite email all’indirizzo: taobuklab@gmail.com oppure tramite la pagina Facebook ufficiale : www.facebook.com/taobuklab.

Per poter accedere alle selezioni i volontari dovranno registrarsi attraverso un form disponibile online sul sito del Festival entro e non oltre il 25 settembre. Nei giorni a seguire, colloqui one-to-one tenuti dall’organizzazione di Taobuk completeranno la selezione in base alle figure richieste, valorizzando le inclinazioni di ciascuno.

Da quest’anno, inoltre, il Festival provvederà alla copertura delle spese di ospitalità per gli studenti universitari che seguiranno gli eventi Taobuk.

Fonte: taobuk.it

Ogni anno Taobuk sceglie un tema, attorno al quale prende forma il calendario di incontri, con il concorso di autorevoli scrittori, pensatori ed artisti, in un serrato fluire di idee, novità. Quest’anno, decima edizione del Festival, Taobuk svolge un ragionamento intorno al tema dell’entusiasmo: risorsa imprescindibile dell’uomo.

Al centro della kermesse la letteratura, attraverso il punto di vista di scrittori internazionali. Il cartellone di Taobuk, tuttavia, si impreziosisce anche di mostre, spettacoli teatrali, pièce di danza e retrospettive cinematografiche, in suggestive location.

Taobuk promuove inoltre al suo interno assieme al Think Tank VISION una sezione tematica di due giorni, che si svolgerà a Taormina e a Messina il 2 e 3 ottobre, dal titolo “L’Europa in un mondo post-pandemico”: trenta tra intellettuali, politici, giornalisti e storici portatori di una propria visione si ritroveranno a discutere le strategie per costruire una ‘nuova’ Unione. Gli interventi si avvarranno del coordinamento scientifico di Francesco Grillo, economista, fondatore e direttore del think-tank Vision, di Bill Emmott, saggista ed ex direttore del quotidiano inglese “The Economist”, e di Stefania Giannini, vicedirettrice UNESCO Italia.

Durante tutta la durata del festival (dal 1 al 5 ottobre) sarà possibile visitare due mostre di artisti contemporanei: Giuseppe Patané e Basso Carnassa. Revelations, mostra dell’artista catanese Giuseppe Patané, nata come evoluzione di un percorso di riflessione iniziato durante il periodo del lockdown: una serie di opere che sono un vero e proprio inno al Creato, alla natura, agli animali, a un universo ancestrale e primitivo raccontato con il solo utilizzo delle mani. All’arte pittorica e ‘materica’ farà da complemento la fotografia con Ritratti Eloquenti, 40 fotografie della vasta collezione di Basso Cannarsa, “il fotografo degli scrittori”. Da Primo Levi a Margaret Atwood, da Federico Fellini ad Arundhati Roy, da José Saramago a Natalia Ginzburg. Un allestimento, in collaborazione con Dedica Festival, che dà libero accesso al visitatore alla dimensione più intima dei soggetti ritratti, posti in dialogo con citazioni tratte dalle proprie opere o interviste.

Nella serata di gala del 3 ottobre, presso la cornice unica del Teatro Antico di Taormina, saranno consegnati i Taobuk Awards. I personaggi premiati saranno: la scrittrice Svetlana Aleksievic, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 2015; lo scrittore Mario Vargas Llosa, Premio Nobel per la Letteratura nel 2010; lo scrittore Giorgio Montefoschi, Premio Strega nel 1994; e ancora al regista, produttore e sceneggiatore Pupi Avati, vincitore di tre David di Donatello e di un Nastro d’Argento; al cantautore, musicista e produttore Brunori Sas vincitore, tra gli altri, del Premio Tenco e di un Nastro d’Argento per la miglior colonna sonora; e al violoncellista Mario Brunello, eccellenza della musica italiana esibitosi nelle maggiori sale da concerto del mondo, diretto da nomi quali Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti e Zubin Mehta.

Parteciperanno al gala anche Davide Dato, Primo Ballerino dell’Opera di Vienna, e la compagnia Les Italiens de l’Opera, rappresentata dai ballerini Alessio Carbone, fondatore della compagnia nonché Étoile dell’Opéra di Parigi, Andrea Sarri e Letizia Galloni.

Per maggiori info visitate il profilo Facebook TAOBUK Taormina book festival  o il sito  taobuk.it

Cristina Geraci

Presentazione delle iniziative del Festival Internazionale del Libro Taobuk

Si svolgerà oggi,  giovedì 17 settembre, alle ore 18, sulla piattaforma Teams e in diretta Facebook sul profilo dell‘Università degli Studi di Messina , un webinar per la presentazione delle iniziative della X edizione del Festival Internazionale del libro Taobuk per gli studenti Unime.

All’incontro interverranno il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Prorettore ai servizi agli studenti, prof.ssa Roberta Salomone, il prof. Francesco Pira, Delegato alla Comunicazione, Il presidente Taobuk, dott.ssa Antonella Ferrara e il direttore esecutivo Taobuk, dott. Alfio Bonaccorso.

L’incontro di oggi ha lo scopo di presentare le attività di campus e stage che ogni anno si rivelano un efficace laboratorio per ragazzi con diversi background universitari ma con la medesima voglia di cimentarsi con un grande evento culturale internazionale. I partecipanti potranno svolgere attività di assistenza e guida a scrittori e giornalisti, assistere ed essere protagonisti di incontri con scrittori, giornalisti e attori. Da quest’anno, inoltre, il Festival provvederà alla copertura delle spese di ospitalità per gli studenti universitari che seguiranno gli eventi Taobuk.

Una sinergia, quella tra l’Università e il Taormina International Book Festival, che ha permesso, già da molti anni, la partecipazione di studenti dell’Ateneo che si sono impegnati a stretto contatto con la direzione artistica e la segreteria organizzativa del Festival.

▪Per seguire l’evento su teams:  http://tiny.cc/taobuk2020

▪Per seguire l’evento su Facebook: https://www.facebook.com/messinauniversity