Halloween smascherato: dalle origini al perché molti non lo festeggiano.

In occasione di questo fenomeno culturale -che non chiamerei festa perché collide con il significato etimologico della parola festa dal latino festus ‘gioioso, felice’– ti spiegherò perché Halloween non è una tradizione Cristiana e tanti decidono di non festeggiare.

In origine era… 

Halloween è una festa di origine celtica anche se molti credono abbia origini americane.

Si celebra il 31 ottobre e i suoi protagonisti sono fantasmi, zombie, streghe e zucche indemoniate ma per molti continua ad essere una festa innocua, per divertire adulti e bambini.

Si diffonde in Italia attraverso la cultura di massa con film, serie Tv e la strategia dell’up selling, incoraggiando i consumatori a comprare prodotti commerciali che sponsorizzano Halloween.

Per diverso tempo, e ancora oggi, questo evento è stato camuffato e offerto come una festa di tradizione cristiana, parafrasando il nome in All Hallows’ Eve e cioè vigilia di Ognissanti così coinvolgendo credenti e non, a partecipare.

Per quanto alcuni siano inconsapevolmente attirati dal mondo dell’occulto, l’esoterismo e rituali vari, vi sfido a trovare un solo elemento che colleghi la santità a vampiri assetati di sangue, licantropi feroci e  morti putrefatti che ti perseguitano di notte sotto l’effetto di un incantesimo.

Beh, nessuno!

Credo che chiunque, soprattutto i promotori di questo evento, possa dire che ci troviamo in uno scenario antitetico.

Questo non è uno scritto medievale trasportato nel XXI secolo, al contrario, questa premessa è confermata e supportata dall’origine della stessa ricorrenza.

I Druidi- sacerdoti celtici. Fonte: Studiarapido.it
I Druidi- sacerdoti celtici nella notte di Samhain. Fonte: Studiarapido.it

 

…la notte di Samhain

Halloween coincide con la notte di Samhain, una festa mitico-rituale considerata come il capodanno celtico, in cui si inaugurava la stagione delle tenebre e del freddo, le persone lanciavano in omaggio ai morti cibo affinché questi, uniti a fate ed elfi, non facessero dispetti agli abitanti. I druidi, sacerdoti celtici, si mascheravano per eseguire riti in tutto il paese spesso accompagnati da sacrifici di bambini e vergini.

Nel tempo del Samhain i sacerdoti praticavano la divinazione per connettersi al mondo degli spiriti, evento che per gli stessi celti era piuttosto pericoloso perché permetteva facilmente l’attraversamento degli spiriti con conseguenze rilevanti per chi partecipava.

I simboli di Halloween 

Ben presto Halloween si diffuse in tutto il popolo americano, diventando quasi una festa nazionale.

Tra i simboli di Halloween vi è la zucca personificata dalla storia di Stingy jack, un uomo poco raccomandabile con un brutto carattere e a cui piaceva bere, che una sera contrattò con il Diavolo, venuto per prendere la sua anima, affinché gli concedesse un ultimo bicchierino ma non appena il diavolo si rese conto di essere stato preso in giro, si vendica condannando Jack ad essere per sempre un tizzone acceso e passare alla storia come Jack O’Lantern.

 

Halloween
Zucca di Halloween, simbolo di Jack O’lantern. Fonte: hvmag.com

 

Altro simbolo, il vampiro, quale essere immortale, uno spirito turbato che si può trasformare in un animale, si nutre di sangue e viene associato alla morte e alla malattia; la strega, una donna anziana maestra nei rituali e porzione magiche. 

Luce e… 

…tenebre

In conclusione

Elena Zappia
Fonti: https://www.corriere.it/tecnologia/22_ottobre_30/halloween-etimologia-significato-origini-e-la-vera-storia-della-festa-del-31-ottobre-842ce0cf-0701-4e4f-b781-10842e062xlk.shtml
https://www.ilpost.it/2022/10/31/halloween-festa-storia/
https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19183/samhain/
https://gianfrancoamato.it/la-festa-delle-tenebre/
https://www.adi-rc.org/blog/?halloween–cosa-c-e-dentro-la-zucca
Pastore della chiesa evangelica di Messina Phil Cannavò

https://www.tuttoamerica.it/cultura-e-societa-americana/feste-negli-stati-uniti/halloween/#:~:text=Ben%20presto%2C%20questa%20usanza%20si,che%20ne%20era%20rimasta%20estranea. https://www.focusjunior.it/comportamento/feste/halloween/halloween-quando-si-festeggia-e-perche/ https://www.irlandando.it/halloween/storia/

Incastrati: un giallo siculo

 

Un giallo comico, dipinto con i colori della Sicilia – Voto UVM: 5/5

 

Anno nuovo vita nuova. Lo stesso vale per il duo comico Ficarra e Picone, che sono sbarcati su Netflix il 1 gennaio con la loro prima serie TV.

Un nome una garanzia:  i due siciliani sono sempre pronti a deliziarci col loro umorismo- non quello banale e volgare alla Pio e Amedeo– ma quello che fa riflettere e porre domande, sempre pronti a difendere i diritti degli italiani con l’arma dell’ironia.

 

Ficarra e Picone in una scena della serie Fonte: tvserial.it

Una storia ricca di imprevisti

“Voglio una vita piena di imprevisti”. Queste sono le parole che pronuncia Salvatore che voleva sfuggire dalla monotonia, avere una vita come il commissario di una serie tv, in cui non esiste la parola noia, ma solo tante avventure. Come non detto, il suo desiderio verrà esaudito, ma di certo non come aveva immaginato. Il caro Salvatore dovrà ricredersi. Per quale motivo? Andiamo a scoprirlo. 

Incastrati è una serie scritta e diretta da Ficarra e Picone- composta da sei puntate di 30 minuti ciascuna- e racconta l’avventura di Salvatore (Ficarra) e Valentino (Picone), due riparatori di elettrodomestici che col loro furgoncino girano di casa in casa.

Da un lato abbiamo Salvatore, sposato con Ester (Anna Favella), ossessionata dallo yoga e dalla vita salutista, che impone pure al povero marito, dall’altro Valentino (fratello di Ester e cognato di Salvatore), un uomo ingenuo ma dal cuore d’oro, che vive ancora con la mamma morbosa, che vuole il figlio tutto per sé e fa di tutto per tenerlo lontano dalle donne, viziandolo come un bambino.

I due, oltre ad essere cognati, sono pure grandi amici e, un giorno come un altro, si recano in una casa per lavoro, ma finiscono nei guai: si ritroveranno dentro la dimora di un ex mafioso, ammazzato dalla mafia stessa in quanto pentito.

Da quel momento in poi per i protagonisti inizierà veramente una vita piena di avventure e imprevisti. I due per non essere incolpati si cacceranno ancor di più nei guai e da semplici testimoni rischieranno di passare per probabili assassini.

Non piangere,  che le lacrime contengono DNA


Cast, luoghi e folklore

La serie è ricca di personaggi, interpretati da: Leo Gullotta (Procuratore Nicolosi), Marianna di Martino (Agata Scalia), Anna Favella (Ester), Tony Sperandeo (Tonino Macaluso), Maurizio Marchetti (il Portiere Martorana), Mary Cipolla (Antonietta), Domenico Centamore (Don Lorenzo), Sergio Friscia (il giornalista Sergione), Filippo Luna (vicequestore Lo Russo), Sasà Salvaggio (Alberto Gambino) e Gino Carista (Frate Armando).

Un cast che con il talento fa divertire il telespettatore, utilizzando un’ironia tutta siciliana.

Ficarra e Picone in una scena della serie Fonte: Today

La mafia viene descritta per quello che è: una barzelletta fatta di uomini stolti, privi di etica, un’organizzazione poco furba ma allo stesso tempo pericolosa.

Nota di merito va per la sceneggiatura che descrive nei minimi dettagli la terra del sole: Ficarra e Picone disseminano i tipici luoghi comuni che il sud è condannato a indossare a causa delle menti più arretrate. I due comici però ci offrono anche paesaggi immensi, strade abbellite da cittadini col loro accento, i loro colori, il cibo, e tanto altro che solo il mezzogiorno può offrire.

Un messaggio nascosto?

Usiamo il crimine per farvi ridere

Cosa vuol dire questa frase? Cosa vogliono farci intendere i due attori? La serie va vista non solo come una produzione comica, ma bisogna avere un occhio critico. Come citato sopra, al centro vi è il tema della mafia, un morbo della nostra società.

Forse i due comici ci vogliono portare un esempio di “pornografia del dolore”, che ipnotizza gli individui anche con scene drammatiche, scene agrodolci che deliziano gli animi delle persone, facendole rimanere inermi davanti alla prepotenza? I due protagonisti però non rimarranno di certo immobili e faranno trionfare la giustizia. Un dovere a cui pochi riescono ad adempiere.

Una serie così piacevole, che la si vede tutta in un colpo solo. Ci erano mancati Ficarra e Picone, due comici che hanno portato su Netflix non solo la loro ironia, ma anche la sicilianità, fatta di arancini(e), culture e paesaggi da far invidia al mondo intero.

                                                                                                 Alessia Orsa