Solstizio d'inverno a Stonehenge Fonte: https://www.ilpuntoquotidiano.it/wp-content/uploads/2023/12/solstizio-d’inverno-2.jpg

Il solstizio d’inverno – Origini e Tradizioni

Antonella Sauta
ANTONELLA SAUTA
Cultura
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Il solstizio d’inverno, che quest’anno è caduto il 21 dicembre alle ore 10:21, è un evento astronomico che segna il momento in cui il Sole raggiunge la sua posizione più bassa nel cielo rispetto all’orizzonte, ed è quindi il giorno più corto dell’anno.

Nel corso dei secoli, questo evento è stato celebrato da numerose civiltà, rappresentando la “rinascita” del dio Sole e la vittoria della luce sulle tenebre.

Tradizioni antiche

Il solstizio d’inverno ha ispirato molte tradizioni antiche in diverse culture.

Yule

Yule è una delle festività nordiche più antiche legate al solstizio d’inverno. Viene celebrata dal 21 dicembre al 6 gennaio, e segna il ritorno della luce e la nascita del nuovo Sole, simboleggiando così speranza, rinnovamento e l’arrivo della primavera.

Fra le tradizioni più conosciute, troviamo quella del “ceppo di Yule”, un grande tronco di legno che veniva bruciato durante la notte del solstizio, in segno di accoglienza della luce e della prosperità. Le sue ceneri venivano anche utilizzate per proteggere la casa.

Nel tempo, la tradizione si è trasformata nel “tronchetto di Natale“, dolce tipico natalizio.

Anche l’albero di Yule, decorato con luci, è alla base dell’albero di Natale odierno.

Heliopolis

La festività Heliopolis era una celebrazione religiosa che si svolgeva a Eliopoli, antica città Egizia, importante centro di culto del dio sole Ra.

Questa festività celebrava la rinascita del Sole, un evento fondamentale nella religione egizia.

Difatti, si credeva che Ra, il dio del Sole, morisse ogni notte e rinascesse ogni mattina. Durante il solstizio, la sua “rinascita” era particolarmente significativa, perché il Sole cominciava a crescere di intensità e la luce iniziava a prevalere sulle tenebre.

Questa festività celebrava, quindi, il ciclo di morte e rinascita, con riti e cerimonie che simboleggiavano la vittoria della luce e della vita sulle tenebre e sulla morte. Inoltre, i riti erano legati al concetto di rinnovamento e fertilità, dunque producevano un forte impatto sulla vita agricola e sociale dell’Egitto.

Il culto del Sole di Ra ebbe un’influenza duratura sulle religioni Egizie.

Heliopolis
Helipolis, Solstizio d’inverno. Fonte: toriaefantasydotcom1.wordpress.com/2016/08/05/antico-egitto-il-culto-del-sole/

Yalda

Il solstizio d’inverno in Persia antica, viene conosciuto come Yalda e si collega alla figura di Mitra, divinità solare.

Le tradizioni di Yalda includono riunioni familiari, durante le quali si mangiano cibi simboli di abbondanza, fertilità e prosperità.

Yalda è anche un momento di preghiera e celebrazione del rinnovamento del mondo e della speranza per il futuro.

Saturnali

I Saturnali erano una delle festività più importanti dell’antica Roma, dedicate al dio Saturno, il dio dell’agricoltura, della prosperità e del raccolto. Originariamente, i Saturnali venivano celebrati dal 17 al 23 dicembre, ma successivamente la durata delle festività fu estesa. La festa segnalava il ritorno della luce solare e il rinvigorirsi della natura, in un periodo di fine anno che anticipava la stagione del raccolto primaverile.

Durante i Saturnali, l’ordine sociale veniva temporaneamente capovolto. I ruoli tra padroni e schiavi venivano invertiti: gli schiavi potevano sedere a tavola con i loro padroni, ricevere cibi e regali, prendere parte ai festeggiamenti e ai banchetti.

Le celebrazioni erano caratterizzate da banchetti sfarzosi, giochi pubblici, doni e scambi di auguri, che si concentravano sull’allegria, l’abbondanza e la convivialità. Le case venivano decorate con luci e ghirlande.

Un altro aspetto interessante dei Saturnali era il “rex saturnalis”, il “re di Saturno”, una figura che veniva scelta tra gli schiavi o tra i membri più giovani della società e che governava per un breve periodo con autorità simbolica, guidando i festeggiamenti.

I Saturnali avevano una forte componente religiosa. Erano un’occasione per rendere omaggio a Saturno, con sacrifici nei templi e cerimonie in suo onore.

Influenze odierne

Le tradizioni antiche continuano ad influenzare la celebrazione del Natale. Lo scambio di doni, l’idea di rinnovamento e speranza, le cene festive, le decorazioni luminose sono stati e sono tutt’ora elementi fondamentali di questa festività, che affondano le loro radici in riti pagani legati al solstizio d’inverno.

 

Fonti:

https://www.ilgiardinodeilibri.it/speciali/yule-il-magico-solstizio-d-inverno-celtico.php?srsltid=AfmBOopA7FX1lsjF1nbM-DBXOmW_YZNjmr5c6ush59582Vm2DHmiBojE

“Le tradizioni del solstizio d’inverno” di Lucia Bottini