Armando Falliti candidato al Senato Accademico

 

Sono Armando Falliti, studio Giurisprudenza e sin dall’inizio del primo anno di università faccio parte ad “Atreju-La Compagnia degli Studenti”, un’associazione che da più di quindici anni si occupa di tutelare il diritto allo studio.

Alle scorse elezione del Novembre del 2016 sono stato eletto alla carica di Consigliere di Dipartimento di Giurisprudenza occupandomi prevalentemente di Didattica, affinché si potesse superare la maggiore problematica del nostro corso di laurea, gli studenti fuori corso.

Nel Marzo del 2017 il gruppo mi ha dato l’onore di investirmi della Carica di Presidente.

Insieme abbiamo portato avanti numerose iniziative sia dal punto di vista sociale, attraverso campagne di sensibilizzazione, che universitario.

Ci siamo occupati di didattica, trasporti, servizi, ambiente, cultura e tantissime altri temi.

Crediamo fortemente nel concetto di “Messina Città Universitaria”, l’università deve tornare ad essere cuore pulsante dell’economia cittadina.

Ouahib Droussi candidato al Senato Accademico

 

Sono Ouahib Droussi, studente di Infermieristica.

Amo socializzare con le persone in generale, e ho sempre cercato di aiutare gli altri da qualsiasi punto di vista.

Ho trovato tali caratteristiche in molti componenti di Orum, quindi ho accettato di candidarmi al senato perché è l’organo che mi offre più possibilità di incidere sull’organizzazione del sistema universitario, e quindi impegnarmi a sostegno delle esigenze dei colleghi studenti.

Vorrei pure coinvolgere e rendere attivi gli studenti alla politica universitaria, perché penso sia fondamentale per la crescita dell’intero sistema universitario.

“Da soli si va veloce, ma insieme si va lontano!”

Taglio dei parlamentari, via libera dalla Camera

taglio parlamentari

Approvato in prima lettura il testo costituzionale che riduce del 37% il numero dei parlamentari. Ad agosto il voto definitivo.

 

Si è conclusa con l’approvazione della proposta di legge costituzionale la seduta della Camera di ieri, 9 maggio. 310 i voti favorevoli, 107 i contrari; tanti gli assenti.

La proposta di legge costituzionale n. 1585 – definita storica dal M5S – ha ad oggetto una corposa riduzione del numero dei parlamentari: 230 i parlamentari in meno alla Camera e 115 quelli in meno al Senato.

Il numero dei deputati passerebbe così da 630 a 400 e il numero dei senatori da 315 a 200, con un tasso di riduzione del quasi 37%.

La proposta, la cui paternità è stata fieramente rivendicata dal senatore della Lega Roberto Calderoli, è stata approvata con l’appoggio di Lega, M5S e Forza Italia.

I benefici derivanti dalla revisione sarebbero il taglio di una buona fetta della spesa pubblica dedicata al Parlamento (con un conseguente risparmio per le casse dello Stato) e la velocizzazione delle funzioni di Camera e Senato (i cui tempi e meccanismi sono da sempre oggetto di un acceso dibattito).

I “benefit”, però, non hanno convinto PD e LeU. La sinistra reputa irrisorio il risparmio che deriverebbe dalla manovra e inadeguato lo strumento del taglio per rendere più efficiente il Parlamento.

Una riduzione così drastica potrebbe rappresentare un serio rischio per la rappresentanza dei cittadini: il numero minimo di senatori eletti per ogni regione passerà da sette a tre (confermandone due per il Molise e uno solo per la Valle d’Aosta).

I membri del partito di Zingaretti ritengono molto più produttivo optare per l’eliminazione del bicameralismo perfetto e l’istituzione di un’unica Camera.

Mentre il PD definisce quindi la proposta di legge costituzionale uno spot elettorale, per le imminenti elezioni europee, Di Maio rilancia: “È la vera natura del PD”. E aggiunge: “Il PD stia all’opposizione, perché in maggioranza continuerebbe a sperperare i nostri soldi per i loro privilegi”.

La proposta di legge costituzionale dovrà adesso – come previsto dalla nostra Costituzione – passare nuovamente sia al Senato che alla Camera per la seconda lettura, presumibilmente in agosto.

Questa volta sarà necessaria la maggioranza assoluta, ovvero il 50% + 1 dei membri (e non solo dei presenti) delle Camere.

Dopodiché il testo potrebbe essere sottoposto a referendum, a meno che non venga approvato con il favore dei due terzi di Camera e Senato.

 

Francesco D’Agostino

Storie di Ordinaria Follia – Charles Bukowski

 

42 racconti di “ordinaria follia”. Voto UvM: 5/5

 

 

 

 

Charles Bukowski ci presenta una raccolta di 42 racconti, molte parti sono un racconto della vita disordinata dello scrittore.

Nel libro incontriamo le cosidette minoranze, come prostitute, vagabondi e alcolisti, persone piegate dalla società.

Lo scittore americano come sappiamo è sempre stato un Don Giovanni, egli infatti conquisterà molte donne anche all’interno della storia, ma ognuna di loro per lui rappresenta una storia d’amore, non si sofferma superficialmente solo alla parte fisica.

 

 

Poche sono le persone che riescono a rendere il volgare qualcosa di meraviglioso e Bukowski ne è la prova perfetta.

Alessia Orsa

 

Pietro Di Certo candidato al Consiglio d’amministrazione dell’ERSU

 

“La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.”
SANT’AGOSTINO

Sono Pietro Di Certo al secondo mandato consecutivo come consigliere del patimento  di Patologia umana, candidato al Consiglio di amministrazione dell’ERSU in lista ORUM.

Sono molteplici le attività svolte in questi due mandati come consigliere di dipartimento, appelli straordinari, servizio navetta, orario continuato della biblioteca, sessione di laurea di marzo in corso eec.

Sono stato definito “la sorpresa” di queste elezioni, questo appellativo mi lusinga.

Non farò promesse, al di fuori di quella di IMPEGNARMI con tutto me stesso.
Chiedo a tutti voi di aiutarmi e supportarmi ancora una volta.

FORZA UNIME

#DiCertoallersu #lasorpresa

Manuel Morabito candidato al Consiglio d’amministrazione dell’ERSU

 

Sono Manuel Morabito consigliere del dipartimento ChiBioFarAm, candidato al Consiglio d’amministrazione dell’ERSU nella lista ORUM.

La mia avventura politica nasce quando nel 2014 sono entrato a far parte di Gea Universitas, gruppo di studenti che vivono quotidianamente l’ambiente universitario e che si impegnano con dedizione e costanza nel risolvere le problematiche degli studenti.

Nei due anni passati al Consiglio di dipartimento, insieme ai miei colleghi consiglieri, abbiamo ottenuto numerosi risultati: da opere di ristrutturazione a svariate richieste didattiche, dall’introduzione di una piattaforma online per gli studenti di Farmacia e CTF alla realizzazione di una carta sconti dipartimentale: la ChiBioFarAm CARD.

 

Ora la mia sfida è riuscire a ripristinare l’eccellenza dell’ente dopo il lungo periodo di assenza di rappresentanza studentesca e ci posso riuscire solo grazie al vostro aiuto!

 

Nell’oggi cammina già il domani. (S.T.C.)

 

Giuseppe Tancredi Patanè candidato al Consiglio d’amministrazione dell’ERSU

 

Sono Giuseppe Tancredi Patanè, iscritto al secondo anno di Chimica e Tecnologia Farmaceutica, candidato al consiglio d’amministrazione E.R.S.U.

– Non c’è nulla d’immutabile, tranne l’esigenza di cambiare. –

Parto da questo mio punto fermo, perché credo fortemente che sia sempre necessario lottare per un cambiamento favorevole.

Ritengo innanzitutto che ognuno di noi debba cercare sempre di migliorare se stessi.

Io per farlo, ho sempre cercato di spendermi, sin da quando facevo parte dell’ambiente studentesco liceale, in prima persona, per migliorare la realtà in cui viviamo quotidianamente.

Per questo motivo ho deciso di candidarmi quest’anno.

Voglio cercare di non rimanere indifferente di fronte alla necessità di cambiamento necessario per ognuno di noi, che ne siamo più consapevoli o meno.

Appartengo all’associazione universitaria GEA, un ambiente ricco di studenti con voglia di fare, che si impegnano quotidianamente in onore delle idee in cui credono, e che mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco.

Se me ne darete la possibilità, prometto che mi impegnerò ogni giorno per non deludere voi, ma soprattutto per superare qualsiasi ostacolo e raggiungere gli obiettivi che io stesso Vi propongo e mi impongo.

Kevin Bonasera candidato al Consiglio d’amministrazione dell’ERSU

 

Sono Kevin Bonasera. Nasco a messina il 22 febbraio del 1998.

Fin da bambino mi appassiono alla politica. Ma la mia prima vera esperienza la vivo a scuola dopo l’elezione a Rappresentante della Consulta per il liceo scientifico Seguenza.

Conseguito il diploma, 3 anni fa decido di iscrivermi all’università al dipartimento di Giurisprudenza.

La passione per la politica non si arresta.

Affronto le amministrative e arrivo ad un passo dall’elezione nella 4 circoscrizione.

Ricordo ancora la delusione iniziale, ma poco dopo, con grande entusiasmo, mi sono tuffato in una nuova sfida: in quel momento decido, con un gruppo di amici, di creare una associazione universitaria.

Fondiamo S.U.D( studenti universitari democratici ): un approccio nuovo alla vita universitaria fondato su ideali e valori condivisi, internamente tra i membri dell’associazione, e “all’esterno” con altri gruppi insieme ai quali formiamo la coalizione Maestrale.

La stessa che oggi mi offre la possibilità di candarmi per l’Ersu, unico ente regionale eleggibile dagli studenti.

L’Ersu è l’ente che garantisce il diritto alla studio per tutti gli studenti.

Mette a bando servizi come borse di studio, premi di laurea, alloggi o servizio mensa.

Aspira ad un approccio inclusivo e quindi rivolto a tutti senza esclusioni.

La mia candidatura incarna i principi che hanno ispirato la nascita di S.U.D. e l’unione di intenti tra tutti i soggetti che animano la coalizione Maestrale: quei valori che spingono i giovani a credere che un futuro in questa terra sia possibile, a combattere la rassegnazione e a proteggere la cultura e il diritto allo studio.

Grazie a chi avrà la voglia di sposare il nostro progetto.

La Royal Family si allarga: ecco Archie, figlio di Harry e Meghan

 

Con una settimana di ritardo, proprio quando si stava iniziando a pensare di portarla in ospedale ecco che Meghan Marcle, nelle prime ore martedì, esattamente alle 05.26, ha partorito in casa l’attesissimo Royal Baby. È un maschio di 3,2 kg.

Con il tipico viso di chi ha dormito solo due ore, ma felice come ogni padre, il principe Harry ha fatto una breve dichiarazione davanti alla residenza di Frogmore Cottage:

“E’ stata – ha detto – la più straordinaria esperienza che avrei potuto immaginare. Quello che le donne fanno va al di là della comprensione”. E ancora: “Sono orgoglioso di mia moglie. Come direbbe ogni papà questo bimbo è fantastico. È bello da morire, siamo entrambi entusiasti”.

La notizia del nome non è però stata subito palesata dal principe 34enne, creando scalpore nelle menti di tutti.

Soltanto due giorni dopo la nascita attraverso una comunicazione di corte il nome viene finalmente annunciato.

Il nome completo deciso dai genitori è Archie Harrison, per l’esattezza si chiamerà Archie Harrison Windsor-Mountbatten (dove Windsor-Mountbatten è il cognome completo della dinastia britannica, ossia quello che associa il casato della regina Elisabetta e quello del principe consorte Filippo).

Insieme è stata pubblicata anche una foto in bianco e nero del momento che ritrae la regina Elisabetta II e il marito, il duca di Edimburgo, nel momento in cui conoscono il loro ottavo bisnipote avvolto da una copertina bianca, settimo nella linea di successione al trono.

L’incontro, a cui era presente anche la mamma di Meghan, Doria Ragland, è avvenuto al castello di Windsor dove la coppia si è rifugiata dopo il parto.

Archie è il diminutivo di Archibald ossia coraggioso; mentre Harrison è chiaramente un tributo al padre (“figlio di Harry”).

La coppia ha scelto nomi che non comparivano nella tradizione reale accomunando l’ultimo arrivato, al cuginetto George (primogenito di William) che in casa si diverte ad esser soprannominato “Archie”.

La notizia ha fatto si che la città di Londra entrasse in clima di festa, poiché i figli di Diana sono amatissimi in patria, soprattutto in ricordo della madre, ancora nelle menti di tutto il popolo britannico.

                                                                                  Antonio Gullì

Salvatore Marchiafava candidato al C.d.A

 

Sono Salvatore Marchiafava frequento il secondo anno di scienze biologiche al dipartimento di CHIBIOFARAM.

Candidato al consiglio di amministrazione dell’ateneo nella coalizione ORUM.

La mia avventura politica inizia sin dalle scuole superiori dove ho ricoperto la carica di rappresentante di istituto, non appena arrivato qua a Messina mi imbatto subito nella realtà universitari e venendo a contattato con tante persone conosco i ragazzi dell’associazione ORUM di cui mi affascina subito il progetto, le loro iniziative ed il modo in cui aiutano gli studenti, venendo a contatto con alcune problematiche riscontrate a livello didattico, mi metto in prima linea con la mia associazione nel risolverli, ed è li che hanno visto in me uno studente pronto a dare una mano agli studenti e ad essere sempre presente per migliorare le piccole cose che costituiscono la realtà universitaria, ed è per questo che con l’impegno e la dedizione che mi contraddistinguono farò di tutto per ripagare la loro fiducia ed essere all’altezza dell’incarico.