Caos a New York, in 72mila senza luce e metro in tilt

Ha del clamoroso ció che è successo a New York, una delle città più all’avanguardia del mondo.

La notte di sabato 13 Luglio durante lo spettacolo del Manhattanhenge avvenimento che prevede l’allineamento del sole tramontante con le strade e i grattacieli di Midtown si è verificato un colossale black out senza precedenti con Times Square e l’Empire State Bilding rimasti totalmente al buio per parecchie ore, in tilt anche i semafori e le metro, da segnalare anche l’annullamento del concentro di Jennifer Lopez al Madison Square Garden e il relativo intervento di tutte le forze dell’ordine per ristabilire la calma tra i cittadini fino al ritorno della corrente elettrica.

Pietro Inferrera

La “scelta” della felicità!

“Cosa vuoi fare da grande?”
Quante volte ci hanno fatto questa domanda? Cento volte!? Forse duecento!? Diciamo anche mille!
Quando questo quesito ci veniva posto da bambini, la maggior parte di noi iniziava ad elencare i lavori più disparati: dal calciatore alla ballerina, dall’avvocato alla maestra, dal dottore alla modella, e moltissi altri.
Tuttavia, c’era sempre un bambino che non diceva che lavoro volesse fare da grande, ma semplicemente diceva: “Voglio essere felice!”

Questa è la frase che riassume al meglio lo scopo dell’esistenza umana.
Un’esistenza che, citando Arthur Schopenhauer, può essere paragonata ad un pendolo che oscilla incessantemente tra la noia e il dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia (che tristezza Arthur!).
E sono proprio questi intervalli che l’uomo, fin dagli arbori, ricerca durante la sua vita. Seguendo la dottrina dell’eudemonismo, che considera la felicità come principio naturale della vita umana e assegna a questa il compito di raggiugere tale stato d’animo.

L’importanza che viene attribuita a questa emozione così complessa, ma indispensabile nella nostra vita, è così tanta che essa viene celebrata in una giornata ben precisa, il 20 marzo. Infatti, in questo giorno, l’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha istituito nel 2012 la Giornata Internazionale della Felicità, per promuovere tale sentimento e il benessere, sia mentale che fisico, di tutta la popolazione mondiale.
Inoltre, la felicità è talmente rilevante, ed alla base dei principi morali dell’uomo, da essere stata inserita, dai padri fondatori, nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America, con queste parole: “[…] tutti gli uomini sono stati creati uguali, essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità ”.

Ma che cos’è la felicità?
Certamente, ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si sarà posto questa domanda, si sarà chiesto cosa sia realmente questo stato d’animo, e cosa ci rende felici.
Se cerchiamo in internet, la definizione che troveremo reciterà: “La felicità è lo stato d’animo positivo di chi ritiene soddisfatti i propri desideri. L’esperienza di gioia, contentezza e benessere positivo, unito alla sensazione che la propria vita sia buona, significativa e utile ”.

Però definire cos’è la felicità è più complesso di quel che crediamo.
Persino i più grandi filosofi ed i più grandi poeti si sono trovati in difficoltà nel descriverla con una semplice frase.
Tuttavia, alcuni di questi si sono soffermati sull’argomento esprimendo il loro pensiero.

Facendo un excursus storico, si possono citare le parole del filoso greco Epicuro.
Quest’ultimo affermò che la felicità è strettamente correlata al “piacere”, e che questo dovrebbe essere l’unico scopo a cui ogni azione dell’uomo dovrebbe tendere. Piacere inteso come il non patire dolore nel corpo e il non essere turbati nell’anima; quindi essere in salute ed in pace con se stessi.
Ma basta solo questo per essere felici? Certo che no!
La felicità non dipende solo dal non provare alcun tipo di dolore, perché si può essere infelici pur godendo di ottima salute.

Questa ha un significato molto più profondo e intimo.

Per capire bene cosa sia, ho chiesto ad alcuni miei colleghi ed amici cosa fosse per loro la felicità.
Ecco cosa hanno risposto:
-“Per me felicità è sinonimo di libertà. Non avere catene, poter scegliere liberamente, mostrarsi per ciò che si è”.
-“Felicità equivale a star bene con se stessi, bastare a se stessi”.
– “Riuscire a raggiungere e superare i propri limiti, migliorando giorno dopo giorno”.
– “La felicità è amare ed essere amati senza nessun freno, senza nessuna inibizione”.

Voglio soffermarmi un attimo su quest’ultima frase, e sottolineare che, anche se a volte cerchiamo di negarlo, non possiamo non ammettere che la felicità è strettamente correlata all’amore, in qualunque sua forma.
L’amore che porta alla felicità è, innanzitutto, l’amore per la vita; per le emozioni che essa ci fa provare, per le occasioni che ci dà, per le situazioni che ci fa affrontare, per i momenti che ci fa vivere, grazie ai quali cresciamo e maturiamo ogni giorno.

Questo rapporto di simbiosi tra amore e felicità può essere riassunto attraverso una celebre frase di Hermann Hesse: “Felice è chi sa amare“.
Felice è chiunque riesce a donare amore verso il proprio partner, la propria famiglia, i propri amici; senza chiedere nulla in cambio, senza nessuno scopo.
Soltanto con l’intenzione che questo amore così sincero, genuino, disinteressato, che viene dal cuore, riesca a rendere altrettanto felice chiunque lo riceva.

Ritornando alle risposte dei mie amici; queste sono solo alcune delle tante che ho ricevuto, e – com’è evidente – nessuna risulta uguale alle altre.
Ragion per cui mi sento in dovere di citare Aristotele, il più grande filosofo di tutti i tempi, che affermò: “La felicità dipende da noi stessi “; – e aggiungo io – dalle nostre azioni, dalle nostre reazioni, dai nostri pensieri, dal nostro modo di vedere e affrontare la vita.
Ed è per questo che ognuno di noi ha la propria idea di felicità, un’idea soggettiva, unica.

Perciò, definire con una frase “universale” cos’è la felicità è impossibile!

Tuttavia, credo che una definizione che metta tutti d’accordo esiste:                                                                  “La felicità si trova nelle piccole cose”.

Certo, sembra la solita frase fatta (una di quelle che si scrivono sui social per prendere più like possibili); ma se ci fermassimo un attimo a riflettere, capiremmo che questa è la pur verità.
Perché la felicità nasce ed è racchiusa in ogni piccolo gesto: – anche il più semplice e spontaneo – un sorriso ricambiato, un abbraccio inaspettato, un bacio rubato.
La si può trovare nel guardare un tramonto in riva al mare, nel sentire il tepore del sole sulla pelle e la brezza tra i capelli, la si può leggere nel sorriso di un bambino che scarta il regalo di compleanno, la si può scorgere nello sguardo fiero di una madre che guarda i propri figli,  la si può sentire nel suono di una risata, la si può vedere negli occhi della persona che amiamo.

La felicità è fatta di attimi unici, e sono proprio questi che la distinguono dalla normalità, danno senso alla nostra vita e fanno splendere la nostra anima.
Perché come dice Alex Hitchens (àlias Will Smith) nel film “Hitch”:
“[…] Il numero di respiri che fate in vita vostra è irrilevante, quello che conta veramente sono i momenti che il respiro ve lo tolgono ”.

E come afferma Roberto Benigni: “[…] Dobbiamo sempre pensare alla felicità. Se qualche volta essa si scorda di noi, noi non dobbiamo mai scordarci di lei, fino all’ultimo giorno della nostra vita ”.

Perciò, quando vi chiederanno, per l’ennesima volta, “Cosa vuoi fare da grande?
Fate come quel bambino all’inizio dell’articolo, rispondete sempre “Voglio essere felice!
Perchè la felicità è ovunque e in chiunque, basta saper coglierla, alimentarla, proteggerla, viverla!

 

                                                                                                                                                                                 Giuseppe Cannistrà

 

Respirare – Ad una fine esisterà un nuovo inizio?

 

Respirare è il primo libro della trilogia dei romanzi della scrittrice Carmen Caratozzolo (Respirare, Vivere, Impazzire).

Il romanzo è nato ed è stato pubblicato nel 2018 sulla piattaforma online “Wattpad”, per poi essere pubblicato anche in formato cartaceo dalla casa editrice Ilmiolibro.it.

 

La storia tratta di Cara l’adolescente sensibile, difficile, complicata, rimasta invisibile per troppo tempo dentro una società tutta uguale.

Quello di cui aveva bisogno era qualcuno che la riportasse a casa, qualcuno per cui valesse la pena amare ogni dettaglio: espressioni, degli sguardi, di un neo particolare sul viso o su qualsiasi altra parte del corpo.

Un suo particolare era la nostalgia, di tutto quello che non ha mai dato ma che avrebbe voluto ricevere.

Harry al contrario, un ragazzo dannato con un passato alle spalle inciso sulla pelle che cerca di scappare da se stesso, sperando di essere fermato prima o poi da qualcuno.

Tra Harry e Cara nasce un “patto”che li cambierà per sempre, lei così innocente difronte a così tanta violenza, lui senza regole e senza timori.

La passione rovente, paesaggi quasi incantati, chiazze di colori che macchiano la pelle, tutto diventa arte poetica di una vita reale.

Ad ogni inizio c’è sempre una fine, ma ad ogni fine esisterà un nuovo inizio?

 

“Le mani le porti al viso quando piangi o ridi, due opposti ma con qualcosa in comune”.

 

Edizione Wattpad gratuita: https://www.wattpad.com/story/148565673-respirare-ad-una-fine-esister%C3%A0-un-nuovo-inizio 

Edizione Cartacea/Ebook: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/420690/respirare/

 

 

14 Luglio. Francia festeggia la Presa della Bastiglia

La Francia celebra il giorno della Presa della Bastiglia.

La distruzione della Bastiglia, castello parigino adibito a carcere per gli oppositori della monarchia, avvenuta il 14 luglio 1789, segnò l’inizio della Rivoluzione francese.

A Parigi le celebrazioni sono tradizionalmente aperte da una grande parata militare.

Oltre 4.000 soldati, 197 veicoli, 237 cavalli, 69 aerei e 39 elicotteri sfilano sugli Champs Élysées sotto il segno della cooperazione militare europea.

Sono presenti infatti anche i rappresentanti dei 10 Paesi membri dell’Iniziativa Europea d’Intervento creata nel 2018 e voluta dal presidente francese Emmanuel Macron.

Dopo la parata, Macron riceverà a pranzo all’Eliseo una decina di leader europei, tra i quali la cancelliera tedesca, Angela Merkel e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.

Non ci sarà invece la premier dimissionaria britannica, Theresa May, rappresentata dal vicepremier David Lidington.

Il presidente Emmanuel Macron, alla sua terza sfilata dall’elezione nel maggio 2017, è sceso lungo il famoso viale parigino a bordo di un’auto, prima di salire sul palco presidenziale a Place de la Concorde; ed è stato fischiato, al grido di ”dimissioni, dimissioni”, da un gruppo di manifestanti.

Secondo quanto riporta l’emittente televisiva pubblica France 2, a protestare contro il presidente è stato un gruppo di 20-50 persone che si era mischiato alla folla degli spettatori: il gruppetto ha fatto volare i palloncini gialli, come simbolo della protesta dei jilets jaunes.

Secondo le Figaro, fra loro c’era anche Eric Drouet, uno dei leader dei gilet gialli.

L’uomo volante sugli Champs-Elysees, il campione francese di jet-ski, Franky Zapata, ha volteggiato a diversi metri d’altezza, con il fucile tra le mani, sul suo Flyboard, una piattaforma volante azionata da cinque motori a reazione.

Lo spettacolo mozzafiato ha aperto la parata militare.

Secondo il ministero della Difesa, la Flyboard Air potra’ avere un utilizzo versatile per i militari, ‘come piattaforma logistica volante o d’assalto’.

 

Santoro Mangeruca 

Se ti piace il Make up devi assolutamente conoscere Haus Laboratories

 

Ad oggi le Pop Star americane non si limitano più alle sole canzoni ma si sono riversate anche sulla moda, ad esempio, o sul beauty con Inglot di Jennifer Lopez o Fenty di Rihanna.

Proprio a quest’ultima categoria si è aggiunta l’Hause Laboratories di Lady Gaga.

Proprio qualche giorno fa, infatti, la Germanotta ha pubblicato un video che lanciava la sua prima linea beauty che possiamo dire è veramente WOW! Gaga ha voluto creare una linea di prodotti adatta a tutti per fornire alla comunità LGBQTI uno strumento in cui esprimersi e mostrare la propria creatività.

Il Italia sarà possibile acquistare i prodotti tramite Amazon durante il Prime Day, ovvero il 15 e il 16 luglio, o sul sito ufficiale, ma purtroppo bisognerà aspettare settembre 2019 prima di ricevere l’ordine.

Sul sito www.hauslabs.com è stata pubblicato il video della spettacolare campagna della linea, la quale è stata curata dalla make up artist Sarah Tanno, la stessa che ha curato il make up di Lady Gaga per A Star is Born e che collabora con la cantante dal 2009.

 

Il fashion director del video è invece Nicola Formichetti, il founder di Nicopanda.

Per questo primo lancio sono state pensate tre tipologie di prodotti disponibili in vari set.
Ci saranno 6 Haus Collections che comprenderanno un Glam Attack, un cream-to-powder pigmentato e multiuso, un RIP Lip Liner, una matita labbra dalla texture cremosa come quella di un rossetto, e Le Riot Lip Gloss, un lucidalabbra super scintillante.

Le combinazioni disponibili sono le seguenti e avranno un prezzo di 52 euro.

– HAUS of Chained Ballerina;

– HAUS of Goddess;

– HAUS of Rose B*tch;

– HAUS of Rockstar;

– HAUS of Dynasty;

– HAUS of Metal Head.

Saranno inoltre disponibili nove Limited-Time Duo Set di ciascun prodotto nei giorni del 15 e del 16 luglio.

I Glam Attack Shimmer Powder Duos a un prezzo di 36 euro:

– Glam Attack Shimmer Powder Duo – Speed Queen;

– Glam Attack Shimmer Powder Duo – Give ‘Em Heaven;

– Glam Attack Shimmer Powder Duo – Downtown Punk.

i RIP Lip Liner Duos a un prezzo di 26 euro:

– RIP Liner Duo – Floor It;

– RIP Liner Duo – Royalty;

– RIP Liner Duo – Slay Me.

i Le Riot Gloss Duos a un prezzo di 32 euro:

– Le Riot Gloss Duo – Laced;

– Le Riot Gloss Duo – Seductress;

– Le Riot Gloss Duo – Hypocrite.

Andrea Sangrigoli

Referendum bis in Inghilterra?

Jeremy Corbyn, il leader dell’opposizione britannica, si schiera ufficialmente a favore d’un secondo referendum e si impegna a sostenere l’opzione Remain se il prossimo governo Conservatore si arrenderà all’idea di un nuovo voto popolare, contro qualunque ipotesi di divorzio no deal come pure contro qualunque “dannoso” accordo di uscita dall’Ue di marca Tory.

La decisione, rinviata nelle settimane scorse, è stata ratificata oggi dal governo ombra e annunciata in una lettera aperta.

Nella lettera aperta inviata da Corbyn agli iscritti del Partito Laburista, il leader rompe gli indugi superando buona parte delle esitazioni che il fronte anti Brexit (maggioritario, ma non unanime nelle file della sua formazione) gli aveva finora contestato.

E sollecita chi fra Boris Johnson e Jeremy Hunt sia destinato a subentrare a Theresa May come prossimo primo ministro del Regno ad accettare un nuovo voto popolare sulla separazione da Bruxelles.

«Chiunque diventi primo ministro, deve avere la fiducia di tornare dal popolo e sottoporre a un voto pubblico il suo accordo o un no deal», scrive Corbyn.

Fortunato Grillo

Aladdin – Tra realtà e magia

Il remake di un grande classico. Voto UvM: 5/5

 

 

 

Già da un po’ di tempo la Disney ci sta deliziando con un percorso di remake dei grandi classici di animazione che attirano nelle sale cinematografiche grandi e piccoli.

Nel 2019 abbiamo visto Dumbo, ma ci allontaniamo dalla drammaticità tipica di questa fiaba per arrivare a un misto di azione e romanticismo in Aladdin, il live-action diretto da Guy Ritchie basato sul grande classico del 1992.

La storia la conosciamo tutti e inizia con un ladruncolo di città che si innamora di una principessa e percorre una serie di avventure tra bazar di spezie e seta nelle vie della città di Agrabah .

 

 

Aladdin è interpretato da Mena Massoud, che riesce perfettamente a incarnare un personaggio genuino, un ladro gentile dall’animo puro che attraversa momenti tormentati ma riesce ad affrontare le tentazioni rimanendo sempre fedele ai suoi principi e con la furbizia tipica del protagonista.

Nei panni della bellissima principessa Jasmine troviamo invece Naomi Scott, perfetta nel ruolo di donna forte che vuole affermare la sua posizione in un mondo dove il giudizio maschile predomina, affrontando questo importante tema prima ancora di dare spazio alle questioni romantiche.

 

 

Tale romanticismo trova spazio naturalmente nel lieto fine, ma si esprime pienamente nella scena che vede i due protagonisti viaggiare sul tappeto volante sulle note di “Il mondo e mio”, canzone vincitrice del premio Oscar per la migliore canzone nel 92.

Protagonista indiscusso dell’intero film è sicuramente il Genio della Lampada, interpetato da Will Smith, quale degno erede del suo predecessore Robin Williams. Smith sostituisce perfettamente la parlantina spedita di Williams con genuina ironia portando un velo di comicità anche alle scene più drammatiche. L’arrivo del genio introduce anche le scene più spettacolari cantate e ballate con grande spettacolarità.

Personaggi tutti estremamente adatti, compreso Jafar (Marwan Kenzari), inaspettatamente giovane ma capace di dare all’intero film un velo di azione e drammaticità indispensabile, specialmente nelle scene che precedono il lieto fine.

La scenografia coinvolge gli spettatori nel mondo orientale che vede strade ricche di bazar, scenari esotici che includono scimmie, tigri ed elefanti. Il tutto si mescola con la parte magica della storia resa perfettamente attraverso effetti speciali che rendono tappeti volante e incantesimi estremamente reali. In questo modo si mantiene quell’atmosfera incantata necessaria per un film che è principalmente diretto ai più piccoli.

 

 

Nuovamente la Disney non ci delude e riesce ad allontanare i suoi spettatori dalla tradizione, stravolgendo gli elementi tecnici del film, ma rimanendo ancorati alla bassa narrativa e incantata della storia, senza rendere questo distacco traumatico ma anzi estremamente piacevole che ci rende desiderosi di andare al cinema per il prossimo remake che vede nelle sale, a partire dal 21 agosto, la meravigliosa storia de Il re leone.

Federica Cannavo

Messina: blitz all’ex Gil

Nella giornata di ieri sono state fatte delle indagini da parte del sindaco di Messina Cateno De Luca che ha fatto visita al plesso dell’ex Gil sito in via A. Salandra.

Lo scopo della visita del sindaco era quello di capire le reali motivazioni sottostanti al degrado a cui è esposto il centro sportivo nonostante recentemente gli interni e anche la parte esterna del campo siano stati messi a nuovo.

Il nostro sindaco è solito fare i cosiddetti Blitz in luoghi dove ritiene che non vi sia abbastanza cura da parte dei lavoratori preposti; tali blitz anno quindi lo scopo di “smascherare” eventuali mancanze e dunque provvedere spostando il personale incapace in altri luoghi o licenziandolo come avvenuto ieri in seguito alla scena a cui De Luca ha assistito.

Appena arrivato la mancanza di personale al Front office l’ha messo in allarme ed è entrando nella stanza del portiere ha sentito dei rumori provenienti da dietro un armadio, quelli di una televisione. Ha quindi visto il custode rilassato davanti alla TV.

Quasi immediato il video di denuncia su Facebook da parte del sindaco che annuncia severi provvedimenti disciplinari.

Dalle prime ore di questa mattina il dipendente comunale si era posto sul tetto dell’ex Gil minacciando di buttarsi.

Quasi subito è intervenuto il personale del comune che ha provveduto a garantire al ragazzo un incontro con il sindaco per chiarire la situazione.

Si aspettano ulteriori aggiornamenti.

Paola Puleio

Universiadi di Napoli, la medaglia d’oro nella ginnastica porta il nome di Carlotta Ferlito

Alle Universiadi di Napoli, quest’anno, c’è una vittoria tutta siciliana.

Ginnasta catanese, classe ’95, Carlotta Ferlito ha firmato per l’Italia la medaglia d’oro della trentesima edizione delle Universiadi nel corpo libero (ginnastica artistica), sbaragliando la concorrenza e lasciandosi alle spalle, sul podio, la giapponese Aiko Sugihara e la russa Uliana Perebinosova.

«La gara è andata molto bene, forse potevo fare qualche arrivo più pulito ma è bastato per vincere la medaglia d’oro. Io sono terrona dentro, mi trovo meglio con le persone espansive. Il pubblico a Napoli è pazzesco, ho gareggiato in palazzetti più grandi ma il calore che ho provato qui non l’ho mai trovato da nessuna parte» così, a caldo, in un’intervista rilasciata da Alanews, la 24enne catanese ha commentato tutto quello che l’ha visibilmente emozionata al termine dell’esibizione.

Sulle note di un mash-up della colonna sonora di La La Land e Smile di Michael Jackson, la performance di Carlotta – che porta anche il nome di Tiziana Pilato, coreografa dell’Accademia di Milano – ha infatti ricevuto l’acclamazione dell’intero palazzetto, facendo esplodere il già caloroso pubblico della città partenopea.

Oltre all’oro, la ginnasta ha anche conquistato un bronzo nella competizione a squadre con Lara Mori e Martina Razzelli.

Le tre ragazze hanno così, per la prima volta, permesso all’Italia di conquistare un podio alle Universiadi.

La popolarità di Carlotta non si limita però solo all’ambito sportivo.

La 24enne vanta su Instagram quasi 700mila follower e una buona fetta della sua celebrità è stata favorita dalla partecipazione al reality “Ginnaste – Vite parallele”.

E anche, forse, dalla varietà dei suoi interessi.

La Ferlito, infatti, oltre ad essere una studentessa di comunicazione e pubblicità allo Iulm di Milano, in passato ha anche dimostrato il suo amore per la scrittura.

Cosa penso mentre volo e Vola sono i titoli di due suoi libri incentrati sullo sport, che per lei, probabilmente, non si circoscrive solo alle competizioni; bensì si estende, come ha fatto capire, ad un significato più profondo: “la ginnastica, e lo sport in generale, è anche questo: cadere ma sapersi rialzare“.

 

Antonino Giannetto

Marò: All’Aja udienza sulla giurisdizione tra Italia e India

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Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono a casa già da qualche anno, i rapporti tra Italia e India sono lentamente tornati alla normalità, ma la vicenda dei due marò, cominciata nel febbraio del 2012, non è ancora finita.

Oggi si è aperta all’Aja l’ultima udienza davanti al Tribunale arbitrale internazionale chiamato a decidere chi, tra Italia e India, abbia la giurisdizione ad accertare le eventuali responsabilità dei due marò accusati della morte di due pescatori indiani, scambiati per pirati, al largo del Kerala.

Si tratta dell’ultima tappa della procedura arbitrale avviata dal governo Renzi nel giugno del 2015.

L’udienza durerà due settimane, fino al 20 luglio, ma la sentenza arriverà, in base alle norme procedurali, entro sei mesi. L’Italia rivendica la giurisdizione del caso. Il team legale italiano, guidato dall’avvocato Sir Daniel Bethlehem, sosterrà la tesi dell’Italia che rivendica la giurisdizione del caso: e cioè che i due fucilieri di Marina godono dell’immunità all’estero che spetta ad agenti dello Stato nell’esercizio delle loro funzioni.

I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone “sono funzionari dello Stato italiano”, ha detto l’ambasciatore Francesco Azzarello aprendo l’udienza al Tribunale dell’Aja, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni “a bordo di una nave battente bandiera italiana” e “in acque internazionali”, e pertanto “immuni dalla giustizia straniera”.

“Agli occhi dell’India – ha proseguito Azzardello – non c’è presunzione di innocenza: i Marò erano colpevoli di omicidio ancora prima che le accuse fossero formulate”. “Ci sono stati ingiustificabili rinvii del processo – ha ricordato – sono state inventate speciali procedure, in violazione con la stessa Costituzione indiana”.

L’ambasciatore ha poi sottolineato come anche “le considerazioni umanitarie sono rilevanti: alla fine di questo arbitrato, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno stati privati, a vari livelli, della loro libertà senza alcuna imputazione per otto anni”. Considerazioni umanitarie definite “rilevanti” anche nei confronti delle famiglie dei due pescatori, Ajeesh Pink e Valentine Jelastine: per questo, ha aggiunto Azzarello, l’Italia si impegna a “facilitare la loro partecipazione e rappresentanza” in qualunque procedimento successivo, nel caso venga riconosciuta la giurisdizione italiana.

“L’Italia sostiene di avere l’esclusiva giurisdizione” sulla vicende dei marò, “ma bisogna tenere a mente che l’India e due suoi pescatori sono le vittime di questo caso”: “due esseri umani a bordo di una barca indiana sono stati uccisi da individui che erano su una nave commerciale”, ha detto il rappresentante di Delhi, G. Balasubramanian, durante l’udienza.

“L’Italia ha infranto la sovranità indiana nella sua zona economica esclusiva” con i due marò che hanno “sparato con armi automatiche contro un peschereccio indiano, il St. Antony, che aveva pieno diritto a operare in quell’area senza” il timore di “essere fermato, essere oggetto di spari e avere due dei suoi membri di equipaggio uccisi”, ha aggiunto il rappresentante indiano in aula.

Il caso “è materia di tribunali nazionali e non dell’arbitrato internazionale” il cui mandato “si limita all’interpretazione e all’applicazione dell’Unclos (la Convenzione dell’Onu sul diritto del mare, ndr)”, ha concluso Balasubramanian.

 

Santoro Mangeruca