Eventi della settimana

8 febbraio

LA SCIARRA (CAFFÈ FILOSOFICO)

Dove: Libreria Colapesce via Mario Giurba 8/10

Quando: 18:30

Cosa: Colapesce e UDU Messina presentano La Sciarra.

Questa settimana alla “Sciarra” discuteremo di come sia mutato l’uso delle immagini nella comunicazione scritta. Un tempo utilizzate come aiuto nella comprensione dei testi (anche in virtù di una scarsa alfabetizzazione), oggi utilizzate come principale mezzo di comunicazione tanto negli ambienti informatici quanto in quelli gionalistici e pubblicitari. Abbiamo accantonato testi complessi focalizzandoci su illustrazioni e fotografie alle quali alleghiamo poche righe per conferirgli spessore, siamo diventati pigri o ci siamo evoluti in una forma di comunicazione internazionale e più efficace?
Sciarra è un termine quasi onomatopeico.
la sola pronuncia crea confusione e fa rumore.
Nel momento in cui la pronunci tutti improvvisamente accorrono per prenderne parte, far valere le proprie ragioni o semplicemente assistere.
La sciarrà è fondamentalmente un confronto, un dibattito animato durante il quale tutto può accadere.
Dalle peggiori sciarre nascono le migliori amicizie, gli amori travolgenti e le idee più brillanti.
Un attrito che crea energia, che stimola confronto e arricchisce il nostro linguaggio e la nostra sete di sapere.
Ogni due giovedì una parola verrà srotolata dalle nostre/vostre lingue grazia alla Sciarra.
La parola di questa settimana è CULT.
Cosa rende Cult un film, un libro, un oggetto?
Con un buon bicchiere di vino o una rillassante tisana lasciamo a voi il ring di Colapesce.

 

DEED MEETUP REALTÀ VIRTUALE AUMENTATA

Dove: Innesta via università 1

Quando: ore 19 fino alle 20:40

Cosa: Ha finalmente inizio il ciclo di Design & Development meetup (DEED) presso Innesta; il primo degli incontri sarà giorno 8 febbraio 2018, main topic Realtà Virtuale e Aumentata.
Vedremo come si progetta un’esperienza di realtà aumentata usando due strumenti dell’approccio Human Center Design, già utilizzato per la progettazione di User Experience. Parleremo delle interfacce, di come siano completamente diverse rispetto alle normali interfacce web e infine, racconteremo un’esperienza di sviluppo con ARKit di Apple.

PROGRAMMA

[10 min] Introduzione a cura di Francesco Stagno d’Alcontres (Founder di iDIB Group)

[30 min] – “Personas e Scenarios nella creazione di un progetto di Realtà Aumentata”
– Donatella Ruggeri (UX Designer iDIB Group e Psicologa)

[30 min] – “Designing for Augmented Reality”
– Andrea Angemi e Gianluca Cosetta (UI Designer iDIB Group)

[30 min] – “Sviluppo su Apple ARKit: la mia prima volta”
– Davide Sugullo (Developer iDIB Group)

Cos’è DEED?

Il primo meetup di Design & Development in cui Designer e Developer si cercano, si parlano e si confrontano. Un ponte tra silos troppo spesso isolati, per far emergere il vero valore della collaborazione. Tematiche tecniche che incontrano concetti di progettazione visuale e ritorno. Visti gli argomenti birra e taralli sempre presenti, come ogni meetup che si rispetti!

9 febbraio

1 HOUR OGNI ORA UNA FESTA DIVERSA

Dove: Retronouveau via croce rossa 33

Quando: dalle ore 22:30

Cosa: Sul palco, un maxi countdown di 60 minuti detta la durata di uno specifico e delirante party, al termine del conto alla rovescia una sirena, accompagnata da una cascata di coriandoli, accompagneranno l’inizio della nuova tipologia di festa! Tutto cambierà, ogni ora.
(l’ordine lo scoprirete solamente durante la giornata)

ROCK’N’ROLL
90’s
TRASH / ITALIANA
80’s

alla voce il nostro affascinante: Mark David

OGNI ORA UN DRINK DIVERSO SCONTATO AL BAR
Ingresso: 10euro

 

CUNTI SHOW OFF LAUDAMO

Dove: Teatro Vittorio Emanuele via Garibaldi

Quando: ore 21

Cosa: “CUNTI”
Mata e Grifone, Li tri soru, Cronache 1908

SALA LAUDAMO
9/10 FEBBRAIO ORE 21:00
11 FEBBRAIO ORE 17:30

Testi tratti da: “Badiazza” di Giuseppe Cavarra e “Cronache da una città scomparsa” di Valeria Alessi.
Un unico spettacolo, composto da tre testi che raccontano mito, tradizione e fatti storici. La lingua italiana si mescola al dialetto, l’azione teatrale viene arricchita dalla musica dal vivo, dal canto e dalla coralità.
La tradizione popolare è presupposto del racconto e della tecnica della messa in scena.
Lo spettacolo è agile ma ricco di elementi teatrali. Insieme agli attori, maschere e pupi cuntanu li cunti.

Con
Valeria Alessi ,Romana Cardile, Francesco Coglitore, Mariachiara Millimaggi

Costumi a cura di Romana Cardile
Interventi musicali di Mariachiara Millimaggi
Regia di Valeria Alessi

Immagine locandina: particolare da “Mia Mata e Nostro Grifone” di MaCa (Manuela Caruso)

BIGLIETTI AL BOTTEGHINO DEL TEATRO VITTORIO EMANUELE
10,00 €/ridotto 8,00€
Biglietteria tel. 090 2408836

10 febbraio

CARNEVALE 2018

Dove: Perissa via Consolare pompea

Quando: ore 23:00

Cosa: È tempo di elezioni, di campagna elettorale, di scelta tra destra e sinistra, è tempo soprattutto di promesse.
L’unica promessa che vogliamo farvi è il divertimento assoluto!
Dopo il successo del Capodanno 2018, il Perissa si riconferma la venue perfetta per un Carnevale eccezionale.
Ingresso con invito
– 10€ consumazione inclusa IN MASCHERA
– 10€ senza consumazione SENZA MASCHERA
POSSIBILITA’ DI PRENOTAZIONE TAVOLI.

13 febbraio

A CARNEVALE OGNI LIBRO VALE

Dove: Libreria Colapesce via Giurba 8/10

Quando: ore 18:30-21:30

Cosa: Qual è il personaggio letterario più amato che occupa un posto speciale nel vostro cuore e nella vostre librerie?
Jay Gatsby o Daisy Fay? Guendalf o Albus Silente? Benjamin Malaussane o Arturo Bandini? Emma Bovary o Anna Karenina? Josef k o Stephen Dedalus?
La libreria Colapesce in occasione del Carnevale vi invita non solo a svelarci chi sia ma anche ad interpretarlo anima e corpo. Quindi smettete i vostri panni, indossate quelli del vostro eroe o della vostra eroina e gettatevi senza indugio nella lettura del vostro brano più amato.
E chi lo sa magari potrete brindare con James Bond, prendere un caffè con il giovane Holden e bere una birra con Chinaski.

 

Arianna De Arcangelis

 

 

Femminismo non è una cattiva parola

Ho una maglietta che dice “Femminismo non è una cattiva parola”. 
C’è stato un momento della mia vita in cui però l’ho pensato e come me, credo qualche altra ragazza. I ragazzi che incontravo, gli amici, anche qualche amica, quando mi apostrofavano “sei una femminista: è ovvio che dici così” “si seccherà perché è una femminista convinta” mi avevano gettata nello sconforto, quasi convincendomi di essere nel torto.
Non c’era cattiveria in loro, ma il dubbio si era fatto strada nella mia mente. Fortunatamente il periodo adolescenziale è durato pochissimo, i pensieri per me innaturali sono lontani e io sono felice delle convinzioni che si sono imposte e soprattutto di quelle nuove.

Le parole sono potenti, il bisogno umano di definire le cose fisiche e non è impellente, e le parole vengono utilizzare con accezioni differenti, nel caso di “femminista” intesa come “la donna arrabbiata”.
Abbiamo superato il periodo in cui per femminista era intesa una donna che rivendicava la parità fra i sessi e l’emancipazione della donna. Oggi l’ambito è molto più ampio, mantenerci radicati ad una definizione con il mondo che cambia quotidianamente è illusorio.
Io credo che questo sia il momento più bello per essere un/una femminista.
Siamo collegati da una necessità di cambiamento nella visione sociale dell’essere umano femminile e non solo.
Oggi si tratta di vederci come esseri umani e di essere trattati con la stessa dignità.

Il movimento “Women’s march” in USA ha avuto un fortissimo impatto mediatico e politico. Le donne in USA oggi si stanno presentando, in numeri mai visti, per le elezioni politiche che vanno dai seggi locali a quelli del senato.
Qui in Italia il movimento “Non una di meno” ha prodotto “Abbiamo un piano. Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere.” .
Laura Boldrini ha riempito la Camera di donne giorno 25 novembre per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Questi non devono essere eventi sporadici nel nostro paese, le Camere dovrebbero avere una percentuale maggiore di donne sedute. Donne competenti si intende, come d’altronde deve essere per gli uomini.
Rendermi conto che solo 12 anni fa è stato varato il dlgs. confluito poi nel Codice delle pari opportunità uomo donna mi ha infastidito e scoraggiata ma il cambiamento sta soffiando anche qui.

 

Quando ad ottobre 2017 si è scatenata la bufera Weinstein, ero scettica sull’effetto mediatico che avrebbe avuto in Italia ma subito è stato rimpiazzato da una forte rabbia per il modo in cui Asia Argento è stata trattata ed apostrofata.
Perché Asia Argento è una donna come tante, per alcuni indicata come fortunata sotto l’aspetto economico-sociale, ma è una donna in primis che ha subito quello che molte, moltissime altre italiane subiscono quotidianamente.
Mi ha fatto arrabbiare il fatto che alcune donne l’abbiano criticata e le sue colleghe non l’abbiano sostenuta come è successo invece con Rose McGowan, Annabella Sciorra, Rosanna Arquette (la lista è veramente lunga).
E se gli italiani storcono il naso perché si tratta di questioni “contaminate” dagli stranieri, ci sono le testimonianze di diverse donne che lavoravano per “Non è la Rai”  che a 16/17 anni si sono ritrovate sbattute contro una porta, usate come regalo per figli di politici, le agenzie che le prostituivano (perché questo facevano). Sapere che dietro certi ingegni c’erano alcune volte altre donne sdegna e irrita.
E coloro che si rifiutavano vedevano troncate le proprie carriere “hai ancora il rossetto? Non ti vedremo più cara.”.
Le donne dello spettacolo oggi sono i portavoce più potenti insieme ai politici.
In Italia è necessario che il dialogo sia quotidiano e forte, siamo un paese che ha memoria corta.
Asia Argento ha rotto il “glass ceiling” del silenzio in Italia una volta per tutte.

 

https://www.youtube.com/watch?v=VtUWs6muGzg

 

Io sono nata in una famiglia che non ha mai limitato le mie azioni perché femmina ma soprattutto sono cresciuta con una tribù di amiche che mi hanno sempre spalleggiato, se non fosse stato per loro alcune volte non avrei nemmeno provato esperienze.
Sono la mia forza e la mia continua sfida e rappresentano tutto quello che i legami fra donne significano.

Sono una privilegiata in questo paese e in questa città, me ne sono resa conto da troppo poco e questo mi fa arrabbiare ancora di più, per non essermi “svegliata” prima.
Il tempo per questa sonnolenza è scaduto.
Fin da piccole siamo abituate a far finta di non sentire i commenti e i fischi, di fare attenzione la sera tornando a casa, arriva poi l’età in cui bisogna far fronte alle avances fastidiose sul luogo di lavoro da parte dei capi e colleghi. Dal clima scolastico si viene catapultate in questo.
Certo gli abusi sessuali sono ben diversi da quelle che sono avances, ciò non toglie che alcune situazioni siano sgradevoli.
Un mondo al quale ci siamo abituate non vuol dire che sia giusto.

L’altro giorno con un’amica discutevamo del fatto che un ragazzo avesse detto ad un’altra amica, riferendosi al suo abbigliamento che , parafrasando, “si era vestita apposta per far avvicinare i maschi”.
Le ragazze si vestono in primis per sé e anche se il fine fosse altro ciò non giustifica l’altro genere ad arrogarsi il diritto di essere fastidioso ed insistente quando si mostra il disinteresse. Non ho mai visto in vita mia una ragazza insistere nei confronti di un ragazzo o dirgli che si era sistemato per attirare “le femmine”.
Sono sicura di non essere l’unica ragazza che quando mette una maglietta un po’ più scollata nota gli sguardi altrui, anche l’atteggiamento. Mi ha portato ad un istintivo senso di pudore che con difficoltà abbandono.
L’abbigliamento è espressione di sé, non un’autorizzazione per gli altri ad agire liberamente.

Noi ragazze non abbiamo la stessa libertà di espressione nel definire i nostri desideri e voglie per il nostro piacere come i ragazzi. Ragazzi abbastanza lungimiranti, si rifiutano di sentirmi parlare di certi argomenti, che sono invece centro di conversazione fra loro dello stesso sesso. Se ne parla solo dal loro punto di vista ed esigenze. È un limite per entrambi per differenti motivi.

L’anno scorso ho scoperto Alba De Céspedes e la sua corrispondenza con Natalia Ginzburg sul “pozzo” in cui le donne cascano. Dialogo di qualche decennio fa che mai come oggi mi sembra attuale:

“pensavo che gli uomini lo avrebbero letto distrattamente, o con la loro vena di ironia, senza intuire l’accorata disperazione e il disperato vigore che è nelle tue parole, e avrebbero avuto una ragione di più per non capire le donne e spingerle ancora più spesso nel pozzo. Ma poi ho pensato che gli uomini dovrebbero infine tentare di capire tutti i problemi delle donne; come noi, da soli, siamo sempre disposte a tentare di capire i loro. […] del resto – tu non lo dici, ma certo lo pensi – sono sempre gli uomini a spingerci nel pozzo; magari senza volerlo.
Ti è mai accaduto di cadere nel pozzo a causa di una donna? Escludi naturalmente le donne che potrebbero farci soffrire a causa di un uomo, e vedrai che, se vuoi essere sincera, devi rispondere di no. Le donne possono farci cadere nell’ira, nella cattiveria, nell’invidia, ma non potranno mai farci cadere nel pozzo.
Anzi, poiché quando siamo nel pozzo noi accogliamo tutta la sofferenza umana che è fatta , prevalentemente, dalla sofferenza delle donne, siamo benevole con loro, comprensive, affettuose.
Ogni donna è pronta ad accogliere e consolare un’altra donna che è caduta nel pozzo: anche se è una nemica […] uomini a spingerci nel pozzo. I figli pure sono uomini, e i fratelli, i padri; ed essi tutti con le loro parole, e più ancora con i loro silenzi, ci incoraggiano a cadere nel pozzo smemorante ove loro non possono raggiungerci e noi possiamo esser sole con noi stesse”

Ero totalmente ignorante di questa scrittrice italo-cubana e della sua vita incredibile. La persona che me l’ha fatta scoprire l’ha conosciuta grazie al corso di studi in Lettere e filosofia.
Perché in Italia il sistema scolastico non ci fa studiare queste fini penne e menti? Alle due citate possiamo aggiungere Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo e Giovanna Cecchi d’Amico, sceneggiatrice di moltissimi film (Il gattopardo, Ladri di biciclette, Bellissima, Rocco e i suoi fratelli giusto per nominarne un paio).
La scuola è il luogo dove ci formiamo culturalmente , è il luogo che avrà più influenza sulle nostre persone oltre la famiglia. È il luogo in cui si creano anche i legami di amicizia che ci si porterà dietro accomunando persone affini.
È qui che la conoscenza del pensiero femminile dovrebbe avere accesso, non solo all’università.
Virginia Woolf in “Una stanza tutta per sé” notava proprio questa mancanza, con la storia inventata della sorella di Shakespeare.
È la cultura a fare la differenza nella percezione dell’altro.

Siamo il paese in cui la presidente della camera è una donna, di Emma Bonino, Concita De Gregorio, Dacia Maraini, Susanna Camusso ed Emma Mercegaglia, personalità notevoli nei diversi campi di espressione.
Ma siamo anche il paese di Lucia Annibali, Gessica Notaro, Serafina Strano, Sara Dipietrantonio e delle 84 donne uccise in 9 mesi, 8.480 denunce stalking, 3mila violenze sessuali nel 2017.

Il femminismo è solidarietà, accoglienza e supporto.
Gli slogan sono utili, per la chiarezza del messaggio, e le persone che si fanno portavoce ancora di più perché infondono coraggio.
Non siamo tutte Malala ma siamo donne e abbiamo il diritto di dire la nostra e fare il possibile. Anche gli uomini.
Si tratta della nostra crescita come popolo, “ci colpiamo noi mamme” mi ha detto una signora tempo fa. In parte, ci colpiamo noi figli se con il nostro intelletto e volontà non cambiamo questa condizione.
Il cambiamento non sarà immediato si agisce sempre per il futuro.
In questo flusso di parole spero troviate almeno una verità, affermazione a voi vicina che instilli in voi il desiderio del cambiamento e far comune questa battaglia.
Dialogo per raccogliere più opinioni possibili e conseguente azione per non scadere nella ostentazione di buoni propositi.

The Times They Are a-Changin’ non sono gli anni ’60, ma sono tempi di rivoluzione.

 

Arianna De Arcangelis

La maledizione della vita e il benessere della morte

Manji (Takuya Kimura), un “ronin” ricercato dallo shogun per l’uccisione di alcuni samurai con persino una taglia sulla sua testa, scappa insieme alla sorella minore Machi (Hana Sugisaki) per poterla proteggere ed evitare la sua fine ormai certa.

La ragazzina, dopo essere stata testimone degli atti del fratello, subisce un trauma talmente grande dovuto allo shock a tal punto da impazzire e vivere in un pieno stato confusionale, obbligando Manji a doverla salvaguardare non solo da i pericoli incombenti, ma dalle sue stesse azioni sconsiderate. Sarà proprio una di queste a portarla nelle braccia di un gruppo di cacciatori di taglie che porrà fine alla sua vita sotto lo sguardo attonito e inerme del fratello, che colmo di rabbia e spirito vendicativo affronta l’innumerevole gruppo eliminandone fino all’ultimo membro. Le ferite riportate dallo scontro saranno talmente gravi (con un occhio e una mano perse) da lasciare Manji in fin di vita e prossimo alla morte, ma inaspettatamente una donna, annunciatasi con una età superiore ai 700 anni, porrà all’interno del corpo del ronin e contro la sua volontà, delle sanguisughe (kessenchu) che, a detta sua, rigeneranno le sue ferite e lo renderanno immortale

 

Mugen no jūnin” (letteralmente “abitante dell’infinito”), in Italia “L’immortale” vanta il primato di essere la centesima pellicola targata Takashi Miike, noto regista del Sol Levante autore anche di “13 Assassini” (altra recensione che è possibile trovare nella sezione “Recensioni” di UniVersoMe). Lo stile è classico e caratteristico: samurai, ideali, scontri e tanto sangue. Formula sempre vincente, soprattutto per film del genere. Una regia niente male guida tutto il percorso narrativo, con una sceneggiatura non troppo elaborata che nonostante tutto riesce a coinvolgere, tralasciando piccoli cali che vengono notevolmente recuperati grazie agli scontri spada-spada di una certa qualità. Tuttavia vi è da precisare come “L’immortale” sia una trasposizione cinematografica dell’omonimo manga, dunque è assolutamente apprezzabile e lodevole la scelta del regista di preservare l’opera e rimanerne fedele. Complessivamente il lungometraggio risulta piacevole, con cariche di adrenalina concernenti i duelli e un “drama” costante che accompagna il tutto con il perenne quesito di chi sia nel bene e chi nel male, anche se la prevedibilità e il cliché non mancano mai. E per non farci mancare nulla, il film è disponibile su Netflix.

                                                                                                                                                  Giuseppe Maimone

Una settimana dai Golden Globe, cosa rimarrà?

La scorsa domenica si è svolta la manifestazione che viene considerata una sorta di “anticamera”, prima di entrare nel turbinio della premiazione per eccellenza di Hollywood, ovvero l’Academy Award, per gli amici Oscar.

Dopo una settimana, oltre a vincitori e premi a film e serie tv, molti dei quali non sono ancora arrivati in Italia (come spesso accade, grazie alla distribuzione), cosa resta di questa notte a Hollywood?
James Franco e Tommy Wiseau sul palco insieme, sicuramente è un siparietto indimenticabile e simpatico, ma non è la cosa fondamentale da ricordare.

Un red carpet più sobrio e tinto di nero. Uomini e donne tutti uniti nel “lutto”, per dimostrare rispetto in questo anno segnato dagli scandali sessuali decine e decine di confessioni di molestie e abusi, avvenuti anche in passato, ma che nel 2017 hanno visto la luce.
Tutti indossano la spilla dell’associazione Time’s Up che fornisce supporto legale contro la violenza sulle donne e la disuguaglianza in ambito economico e lavorativo.

le attiviste e le attrici che hanno fondato Time’s up.
Gary Oldman vincitore come miglior attore protagonista con la spilla di Time’s up. Moltissimi uomini hanno dimostrato il loro supporto.

 

Ogni intervento, ogni discorso di presentazione e ringraziamento sono volti a spronare chi subisce violenza e ingiustizia a parlare, a non avere paura, e a sottolineare quanto la società dovrebbe ascoltare queste richieste di aiuto.

Una menzione speciale per il Golden Globe alla carriera, ovvero il Cecil B. De Mille Award, ad Oprah Winfrey: è la prima donna afroamericana a ricevere questo onore.
Standing ovation per il toccante discorso, in cui viene ricordata anche Rece Taylor.

https://www.youtube.com/watch?v=fN5HV79_8B8

Forse il mondo patinato di Hollywood sta cambiando, forse hanno deciso di non tenere gli occhi chiusi su questioni che erano a conoscenza di tutti, ma in questa giostra di politicamente corretto e parole toccanti, c’è un barlume di speranza.
Resta da chiedersi, cosa rimarrà tra un anno o due di questi buoni propositi.

Ecco, per onor di cronaca, la lista completa di tutte le categorie (e di tutti i vincitori) in ordine di premiazione:

 

Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione

  • Jessica Biel, The Sinner
  • Nicole Kidman, Big Little Lies
  • Jessica Lange, Feud: Bette and Joan
  • Susan Sarandon, Feud: Bette and Joan
  • Reese Witherspoon, Big Little Lies

 

Miglior attore non protagonista

  • Willem Dafoe, The Florida Project
  • Armie Hammer, Chiamami col tuo Nome
  • Richard Jenkins, La Forma dell’Acqua
  • Christopher Plummer, Tutti i Soldi del Mondo
  • Sam Rockwell, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri

 

Miglior attrice in una serie commedia o musicale

  • Pamela Adlon, Better Things
  • Alison Brie, GLOW
  • Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
  • Issa Rae, Insecure
  • Frankie Shaw, SMILF

 

Miglior attrice in una serie drammatica

  • Caitriona Balfe, Outlander
  • Claire Foy, The Crown
  • Maggie Gyllenhaal, The Deuce – La Via del Porno
  • Katherine Langford, Tredici
  • Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale

 

Miglior attore in una serie drammatica

  • Jason Bateman, Ozark
  • Sterling K. Brown, This Is Us
  • Freddie Highmore, The Good Doctor
  • Bob Odenkirk, Better Call Saul
  • Liev Schreiber, Ray Donovan

 

Miglior serie drammatica

  • The Crown
  • Il Trono di Spade
  • The Handmaid’s Tale
  • Stranger Things
  • This Is Us

 

Miglior attore non protagonista

  • David Harbour, Stranger Things
  • Alfred Molina, Feud: Bette and Joan
  • Christian Slater, Mr. Robot
  • Alexander Skarsgard, Big Little Lies
  • David Thewlis, Fargo

 

Miglior colonna sonora originale

  • Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
  • La Forma dell’Acqua
  • Il Filo Nascosto
  • The Post
  • Dunkirk

 

Miglior canzone originale

  • “Home,” Ferdinand
  • “Mighty River,” Mudbound
  • “Remember Me,” Coco
  • “The Star,” Gli eroi del Natale
  • “This Is Me,” The Greatest Showman

 

Miglior attrice non protagonista

  • Laura Dern, Big Little Lies
  • Ann Dowd, The Handmaid’s Tale
  • Chrissy Metz, This Is Us
  • Michelle Pfeiffer, The Wizard of Lies
  • Shailene Woodley, Big Little Lies

 

Miglior film d’animazione

  • Baby Boss
  • The Breadwinner
  • Coco
  • Ferdinand
  • Loving Vincent

 

Miglior attrice non protagonista

  • Mary J. Blige, Mudbound
  • Hong Chau, Downsizing – Vivere alla Grande
  • Allison Janney, I, Tonya
  • Laurie Metcalf, Lady Bird
  • Octavia Spencer, La Forma dell’Acqua

 

Miglior sceneggiatura

  • La Forma dell’Acqua
  • Lady Bird
  • The Post
  • Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
  • Molly’s Game

 

Miglior film straniero

  • A Fantastic Woman
  • Per Primo Hanno Ucciso mio Padre
  • In the Fade
  • Loveless
  • The Square

 

Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione

  • Robert De Niro, The Wizard of Lies
  • Jude Law, The Young Pope
  • Kyle MacLachlan, Twin Peaks
  • Ewan McGregor, Fargo
  • Geoffrey Rush, Genius

 

Miglior serie commedia o musicale

  • Black-ish
  • The Marvelous Mrs. Maisel
  • Master of None
  • SMILF
  • Will & Grace

 

Miglior attore in una commedia

  • Anthony Anderson, Black-ish
  • Aziz Ansari, Master of None
  • Kevin Bacon, I Love Dick
  • William H. Macy, Shameless
  • Eric McCormack, Will & Grace

 

Miglior regia

  • Guillermo del Toro, La Forma dell’Acqua
  • Martin McDonagh, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
  • Christopher Nolan, Dunkirk
  • Ridley Scott, Tutti i Soldi del Mondo
  • Steven Spielberg, The Post

 

Miglior mini-serie o film per la televisione

  • Big Little Lies
  • Fargo
  • Feud: Bette and Joan
  • The Sinner
  • Top of the Lake: China Girl

 

Miglior attrice in una commedia

  • Judi Dench, Victoria & Abdul
  • Helen Mirren, Ella & John – The Leisure Seeker
  • Margot Robbie, I, Tonya
  • Saoirse Ronan, Lady Bird
  • Emma Stone, La Battaglia dei Sessi

 

Miglior film commedia o musicale

  • The Disaster Artist
  • Scappa – Get Out
  • The Greatest Showman
  • I, Tonya
  • Lady Bird

 

Miglior attore in un film drammatico

  • Timothée Chalamet, Chiamami col tuo Nome
  • Gary Oldman, L’ora più buia
  • Daniel Day-Lewis, Il Filo Nascosto
  • Denzel Washington, Roman J. Israel, Esq.
  • Tom Hanks, The Post

 

Miglior attrice in un film drammatico

  • Jessica Chastain, Molly’s Game
  • Sally Hawkins, La Forma dell’Acqua
  • Frances McDormand, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
  • Meryl Streep, The Post
  • Michelle Williams, Tutti i Soldi del Mondo

 

Miglior film drammatico

  • Chiamami col tuo Nome
  • Dunkirk
  • The Post
  • La Forma dell’Acqua
  • Tre Manifesti a Ebbing, Missouri

 

Saveria Serena Foti

 

Le 25 canzoni da ascoltare durante le feste. La compilation di UniVersoMe

 

Sta per calare il sipario anche quest’anno.
Abbiamo pensato, per aiutare tutti a superare queste feste, tra una fetta di pandoro e una di panettone,  di selezionare 25 canzoni italiane e internazionali di Natale tra le più belle di sempre.

Così da accompagnare la digestione e farci entrare un po’ di più nello spirito natalizio.

O almeno questo è l’auspicio.

Scopriamole a partire dall’ultima, andando a ritroso in un viaggio tra suoni, generi, temi e stili diversi. Ce n’è davvero per tutti i gusti. Pronti? Via!

 

 

  1. Natale allo zenzero – Elio e le storie tese: 

Nella raccolta a tema, pubblicata in album nel Natale 2016, Elio e le storie tese mettono sul piatto gli elementi necessari per scrivere una canzone di Natale. L’ingrediente fondamentale non è il presepe o Gesù bambino, bensì lo zenzero.

 

  1. Last Christmas – Wham!: 

Il brano inizialmente doveva essere intitolato Last Easter ed uscire a Pasqua, ma i Wham!, il cui leader era George Michael, decisero invece di sfornarlo appena in tempo per il Natale del 1984. E ad oggi non può mancare in nessuna compilation.

 

  1. Le luci di natale – 883: 

Una delle canzoni a cui siamo più affezionati. I ricordi di infanzia accessi dalle luci colorate di Natale evocate nel ritornello da Max Pezzali.

 

  1. Xdono (Perdono) – Tiziano Ferro: 

Sono passati 16 anni da quando le radio trasmettevano a profusione la hit di Tiziano, tra le canzoni pop italiane forse più azzeccate dell’ultimo quarto di secolo. Un testo che guarda all’anno appena trascorso; richiamo ai nostri migliori anni che non abbiamo voluto omettere.

 

  1. Christmas Bop – Marc Bolan & T. Rex: https://www.youtube.com/watch?v=YXPTiAuWEew

L’estate è andata e la neve è caduta. Il padrino per eccellenza del glam Marc Bolan non vide mai uscire questo brano che venne pubblicato, solo dopo la sua morte, nel 1982. Ma i “T.Rexmas” invitano tuttora gli ascoltatori a non trascurare il fatto che a natale non si può non ballare.

 

  1. Don’t believe in Christmas – The Sonics:

Il rock scardina certezze. Lo sanno bene i Sonics che nel 1965 vengono drammaticamente a patti con la realtà: Santa Claus non è sceso dal camino, anche se sono rimasti svegli fino a tarda notte ad aspettarlo. Da quel momento in poi Roslie&Co smetteranno di credere al Natale.

 

  1. Sante Nicola – Vinicio Capossela: 

Ve ne avevamo parlato in occasione del concerto a Messina. Nel 2008 venne pubblicato Da Solo, disco in cui Vinicio inserì questa fiaba natalizia su Santo Nicola, personaggio che porta in dono l’eloquenza, cioè la capacità di comunicare e scaldarci il cuore aprendoci agli altri.

 

  1. Merry Something – Devo: 

Poche ciance: un minuto e mezzo bastano per fare gli auguri a tutti a nome dei Devo. “Whether you’re christian, muslim or jew. Happy Holidays!”

 

  1. Blue Christmas – Low: 

Anche gli indie Low nel 1999 hanno fatto uscire, sulla scorta delle grandi compilation del rock, un disco dedicato al riarrangiamento di alcuni brani storici della tradizione natalizia, accompagnati da pezzi originali della band. Blue Christmas è una canzone statunitense scritta nel 1948 da Billy Hayes.

 

  1. Frosty The Snowman – Cocteau Twins: 

Gli alfieri del dreampop non si sono astenuti dal dichiarare un loro tributo alla festività del Natale. Il brano Frosty the Snowman, altro standard del periodo, viene riplasmato attraverso le estensioni vocali di Elizabeth Fraser: la 35 esima migliore canzone delle feste di tutti i tempi per la webzine Pitchfork.

 

  1. All I want for Christmas – The Yeah Yeah Yeahs: 

Una deliziosa canzone su cosa desiderare di più al mondo quando è natale. Per gli Yeah Yeah Yeahs, che nell’occasione sfoggiano una mise natalizia con coniglietti e altri animaletti addobbati per le feste, c’è solo il proprio/a fidanzato/a.

 

  1. Quale Allegria – Lucio Dalla: 

Natale, come sappiamo bene, non è solo allegria e compagnia di parenti e amici. A consumarsi c’è spesso anche la piaga della solitudine che Lucio Dalla, in questo bellissimo brano contenuto in Come è profondo il mare, mette in primo piano attraverso la figura di Andrea, ucciso 15 volte per 15 anni la sera di Natale.

 

  1. Put the lights on the tree – Sufjan Stevens: 

Box interamente dedicato al Natale quello del cantautore americano Sufjan Stevens. Pubblicato nel 2006, Song for Christmas, è un trionfo di armonizzazioni e suoni per le feste composto da 42 pezzi. Da ascoltare d’un fiato almeno una volta entro il giorno della befana.

 

  1. Are you coming over for Christmas? – Belle & Sebastian: 

Programmi fissati per il 25 dicembre? I Belle and Sebastian hanno le idee (abbastanza) chiare. Passarlo tra tetti di ardesia fredda che brillano alla luce delle stelle.

 

  1. Merry Christmas (I don’t want to fight tonight) – Ramones: https://www.youtube.com/watch?v=tN2NNwZ1op8

A Natale sono tutti più buoni. Persino i Ramones. Basta litigare. Peace, love e rock’n roll.

 

    10. Canzone per Natale – Morgan: 

Da Canzoni dell’appartamento, album solista di Marco Castoldi del 2003, un’emozionante brano sull’alienazione personale e il risvolto consumistico delle feste. Per sognare di festeggiare.

 

  1. Leggenda di Natale – Fabrizio de Andrè: 

Il periodo invernale, nella silloge di storie degli sconfitti cantata da De Andrè, è la stagione in cui si consuma un crimine da parte di un babbo natale senza scrupoli nei confronti di una bambina innocente. Capolavoro tratto dall’album Tutti morimmo a stento e ispirato a Brassens.

 

  1. December, 1963 (oh what a night) – The Four seasons: https://www.youtube.com/watch?v=nDxhugRKZ8g

Canzone della nostalgia per le amorose imprese giovanili di un fantomatico dicembre del 1963 (uscito nell’album Who Loves You in piena disco music) del gruppo italo-americano di Frankie Valli, recentemente omaggiato nel film Jersey Boys da Clint Eastwood e noto al grande pubblico giovanile per il brano Beggin’.

 

  1. Natale – Francesco De Gregori: 

    C’è la luna sui tetti, c’è la notte per strada, le ragazze ritornano in tram. Intimo manifesto metropolitano dell’allegra tristezza cantato dal cantautore romano e contenuto nel disco omonimo del 1978.

 

  1. Marshmallow world – Darlene Love (Phil Spector):  

Ancora nel 1963 Phil Spector, noto produttore discografico (lavorò coi Beatles e portò alla ribalta numerose band negli anni ’60, tra cui the Ronettes), fece uscire la compilation di vari autori intitolata A Christmas Gift for you. Una pietra miliare per tutti i dischi natalizi, dal quale abbiamo selezionato Marshmallow world.

 

  1. Il Natale è il 24 – Piero Ciampi: 

Per quinto il tassello abbiamo riservato un posto d’onore a Piero Ciampi. Cantautore di Livorno, ebbe un cammino burrascoso lontano dai riflettori ma cosparso dalla produzione di gemme che hanno ridefinito il concetto stesso di musica d’autore. Come questa, dove c’è Gianna che ha un cuore molto strano.

 

  1. Wonderful christmastime – Paul McCartney: 

Saliamo di un gradino e troviamo Paul McCartney. Pubblicato nel 1980 McCartney II è il quattordicesimo disco solista dell’ex Beatle. L’album fa incetta di sintetizzatori e suoni, sulla scia della coeva elettronica, che il nostro trasferisce magistralmente anche in un brano sul Natale presente nella ristampa del 2011.

 

  1. Silent Night – Can: 

    Il terzo posto del podio spetta ai Can, storica band tedesca che insieme ai Kraftwerk ha posto le basi del krautrock. Ci siamo divertiti scegliendo un’insolita Silent Night, rigorosamente in chiave elettronica.

  1. E’ nato, si dice – Pierangelo Bertoli: 

    Eccoci qui. Alla fine abbiamo eletto la canzone di Pierangelo Bertoli come brano italiano per eccellenza di ogni ricorrenza natalizia. E’ nato, si dice contiene un testo di una lucidità enorme che ridicolizza le ottuse esteriorità e i fronzoli delle feste con grande divertimento e ironia.

 

     1. Little Saint Nick – Beach Boys:


Dalle onde della surf music alla compilation sotto l’albero. I Beach Boys trasposero, con anticipo sulle sinfonie che poi trovarono perfetto compimento in Pet Souds (1966), i cori le armonie e riverberi della loro produzione in un disco di cover di Natale; uno dei più importanti della storia del rock. The Christmas album vide la pubblicazione nel 1964, e questa che abbiamo scelto è la traccia di apertura.

 

Eulalia Cambria

 

 

… la città di Messina ha ricevuto ben tre medaglie d’oro al valore?

Ebbene sì: la città di Messina, troppo spesso criticata dai suoi stessi cittadini, ha dato in più occasioni prova di coraggio, e si è distinta per le capacità di resilienza e le azioni eroiche dei suoi abitanti.

Questo valore è stato più volte premiato, nel corso della Storia, in particolare attraverso l’assegnazione di ben tre medaglie d’oro.

C’è da dire che Messina è sempre stata una città fiera e fin dai tempi della rivolta antispagnola (1674-1678) i suoi cittadini hanno dato prova di essere, per così dire, delle belle teste calde: non stupisce infatti che la città peloritana abbia partecipato attivamente a tutti i moti insurrezionali siciliani dell’epoca risorgimentale.

Sicuramente l’avvenimento più drammatico risale al 1848, quando la città fu bombardata per ben 8 mesi, tanto da far guadagnare al re Ferdinando II di Borbone l’epiteto (senza dubbio poco simpatico) di “Re Bomba”. La risposta di Messina alla repressione fu parecchio vivace e molti personaggi locali si distinsero per il loro eroismo: padre Crimi, Rosa Donato o i più famosi Camiciotti sono solo alcuni degli esempi possibili.

Al 1898 risale quindi la Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento nazionale, che le fu assegnata per decreto regio per commemorarne il valore.

Le altre due medaglie al valor civile e al valor militare (rispettivamente del 1959 e 1978) sono legate entrambe ad un unico, tristissimo, evento:  i bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un po’ tutte le famiglie messinesi si tramandano di padre in figlio almeno un aneddoto riguardo i bombardamenti. C’è chi è stato ospitato dai parenti che abitavano nei paesi vicini; chi ricorda le gallerie sotterranee adibite a raggiungere il rifugio antiaereo più vicino; chi ricorda ancora con terrore il suono delle sirene nel cuore della notte.

Passeggiando per la città si possono ancora trovare le tracce di questi fatti luttuosi. Uno dei luoghi che porta ancora oggi le cicatrici più profonde e insanabili è il Duomo di Messina: colpito da uno spezzone incendiario nella notte del 13 Giugno 1943, arse fino alle 4 del mattino seguente. Andarono così perdute buona parte delle opere marmoree sopravvissute al Terremoto del 1908, fra cui ciò che restava dell’Apostolato del Montorsoli. Ancora oggi, l’altare di San Giovanni Battista sito nella navata destra (opera di Antonello Gagini) e i due portali laterali recano ancora i segni scuri delle fiamme.

Anche edifici più umili testimoniano ancora la furia distruttiva della guerra; diversi sono i palazzi d’epoca della città che portano i segni dei colpi di mitragliatrice. Ancora in piedi restano inoltre i maggiori rifugi antiaerei della città: il Cappellini, sul viale Regina Margherita; Santa Marta e Santa Maria; il rifugio ai Cappuccini…

Queste tre medaglie, con tutte le storie che ci sono dietro, rappresentano dunque, soprattutto ai giorni nostri in cui il futuro è incerto, un esempio di quanto, anche dopo aver perso tutto, sia possibile rialzarsi e ricominciare.

Renata Cuzzola

 

 

Quattro stagioni e quattro lezioni di vita da Bojack Horseman

“Back in the ’90s / I was in a very famous TV show”

Comincio proprio dalla sigla finale per parlarvi di questa serie tv animata creata da Raphael Bob-Waksberg, marchiata Netflix, che vede come protagonista BoJack Horseman, un attore frustrato e semi-alcolizzato. Negli anni ’90 è stata la star di una delle sit-com più seguite dell’epoca, Horsin’ Around, incentrata su tre orfanelli finiti sotto la custodia di un simpatico cavallo scapolo.

Il bello di questa serie tv è il modo in cui, raccontando la carriera quasi decaduta di un cavallo hollywoodiano (o per meglio dire hollywooiano), le sue ansia, paure, sfighe, riesce a parlare di noi.

 1. Cosa vuole BoJack?

Ce lo chiediamo alla fine della prima stagione quando, dopo aver firmato un autografo, guarda Los Angeles dall’alto dell’osservatorio di Griffith, in un triste silenzio. Una riflessione amara e malinconica sulla differenza fra successo e soddisfazione.

In un modo o nell’altro riesce sempre a ottenere quello che vuole, ma questo lo rende davvero felice? Ed è proprio allora che si sente pronto per il film che ha sempre desiderato, per interpretare il cavallo da corsa Secretariat, da sempre il suo idolo.

2. Discorso da star.

Ogni qualvolta pensiamo di essere arrivati al capolinea della nostra vita, di aver fallito in tutti i campi e non essere riuscita a realizzare i nostri sogni, tutti abbiamo bisogno di un “discorso da Star”, lo stesso discorso che Princess Caroline (agente di BoJack), si sente fare dal collega Rutabaga.

“Sei la star di un film e questa è la parte del film in cui hai il cuore spezzato, dove il mondo ti mette alla prova e le persone ti trattano come una merda. Ma deve succedere in questo modo. Altrimenti, la fine del film, quando ottieni tutto ciò che vuoi, non ti sembrerà altrettanto gratificante. Ci sono degli stronzi là fuori, ma alla fine, non contano. Perché questo film non riguarda loro. Non è mai stato su di loro. Per tutto questo tempo, il film è stato su di te”

Beh, cos’altro aggiungere … la vita è un percorso pieno di salite ma di altrettante speranze, l’importante è continuare e andare avanti, come dire, “the show must go on”.

 

3. “È l’avverarsi di un sogno”

Nella prima puntata della terza stagione vediamo Bojack in una serie di interviste in cui risponde a ogni giornalista “è l’avverarsi di un sogno” descrivendo l’emozione che prova per il film in cui ha recitato, Secretariat. La sua corsa all’Oscar e il suo splendido momento che sta vivendo, tutto sembra destinato a finire.

“-Nessuno completa nessuno. Non è un concetto reale, se hai la fortuna di trovare qualcuno che riesci a sopportare, stringilo forte e non lasciarlo più.

-Allora dovrei accontentarmi?

-Sì, esatto. Accontentarti. Perché altrimenti diventerai vecchia, e cinica, e sempre più sola. E farai di tutto per riempire quel vuoto con gli amici e la tua carriera, e del sesso insignificante. Ma quel vuoto non si riempirà mai. E un giorno ti guarderai allo specchio e ti renderai conto che ti amano tutti ma che in realtà non piaci a nessuno.”

L’amore e la felicità personale, si rende conto che sono questi piccole cose ad essere fondamentali nella sua esistenza, eppure sembrano così lontane. Quante volte ci siamo trovati nella stessa situazione, fissando quel bicchierino di tequila o quel cucchiaino di nutella, pensando a quanto siamo “fuori dai binari”, per così dire, perché non importa quanto il nostro lavoro possa gratificarci (o non), niente vale più di un complice della vita che ti aspetta la sera a casa. Ed ecco la lezione più bella che ci dà il nostro equino con tendenze autodistruttrici.

4.“La vita non è altro che una serie infinita di occasioni mancate”

Bojack, dopo essere scomparso per più di un anno, fa ritorno alla sua abitazione, e nel controllare la posta afferma che

“Sembra che mi sia perso un’occasione da Pottery Barn. La vita non è altro che una serie infinita di occasioni mancate, alcune riguardano Pottery Barn

Ok, pessimo scherzo, non è questa l’ultima lezione che in questa quarta stagione ho imparato. Più di tutte mi sono rimaste impresse queste sue parole “devo dirti da subito di smettere di cercare l’abbastanza, perché niente sarà mai abbastanza.”
Ovviamente ci sono tante altre cose che possiamo imparare, e ci sono tanti altri personaggi che qui non sono riportati.

Consiglio la visione di Bojack Horseman a tutte quelle persone sole, che vivono tra la rabbia e il risentimento, inseguendo sogni che forse porteranno la felicità, ma che sono una catena di insoddisfazioni. Alla fine, quel cavallo alcolizzato sarà lo specchio della vostra zavorra emotiva.

Serena Votano

Sport, etica e diritto.

L’associazione Zancle ha organizzato il convegno “Sport, etica e diritto” che si inserisce nella manifestazione della “Settimana del diritto sportivo” organizzata e promossa dal professore Francesco Rende e dall’Ordine degli avvocati di Messina.
La tre-giorni di seminari è apparsa soddisfacente, con un ottimo approccio da parte degli studenti universitari che hanno meglio compreso determinate dinamiche processuali e preso confidenza con la materia. Tanto impegno anche da parte dei praticanti avvocati, che hanno fatto il ruolo di “chioccia” per i ragazzi più piccoli.
Simpaticissimo l’incontro con Eduardo Chiacchio, che ha unito dottrina a sue interessanti esperienze pratiche come calciatore e avvocato sportivo.
Il convegno si incentrerà sul diritto sportivo, argomento dibattuto quotidianamente da specialisti, amanti e non dello sport.
Il convegno è stato reso possibile dalla sinergia con ulteriori organizzatori i quali hanno permesso di coinvolgere personalità di spicco del settore tra le quali i rappresentanti di FIGC, CONI, NADO Italia e TAR del Lazio. Questi enti hanno patrocinato la manifestazione stessa.

Due saranno le sessioni : la prima avrà luogo alle ore 9:00 nell’ aula 2 del Dipartimento di Giurisprudenza. Proseguirà nel pomeriggio, alle ore 15:30, nell0 aula magna della Corte d’Appello.
È un evento che permetterà di scoprire un altro volto del diritto, aperto a tutta la popolazione studentesca. Ai partecipanti verranno assegnati 0,25 CFU di credito formativo.

Sabato  2 dicembre vi sarà per la giornata conclusiva una tavola rotonda sul processo sportivo e una simulazione processuale con studenti universitari e praticanti avvocati. A questa potranno assistere anche  delegazioni studentesche degli istituti superiori.

Che ci dovete pensare ancora a venire?! 

 

Arianna De Arcangelis

Prossimi film al cinema

Di seguito le uscite nelle sale dal 30 novembre al 7 dicembre.

Dal 30 Novembre

Smetto quando voglio : Ad Honorem

GENERE: Commedia

REGIA: Sydney Sibilia

ATTORI: Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini, Rosario Lisma, Giampaolo Morelli, Peppe Barra, Greta Scarano, Luigi Lo Cascio, Valeria Solarino, Neri Marcorè

PAESE: Italia

DURATA: 96 Min

Atto finale della trilogia diretta da Sydney Sibilia, Smetto quando voglio: Ad honorem vede la banda di cervelloni incompresi, capitanata dal neurobiologo Pietro Zinni (Edoardo Leo), riunirsi per l’ultima sconsiderata impresa. Dietro le sbarre del carcere di Rebibbia, i galeotti fregiati di titoli accademici escogitano un modo per evadere di prigione e sventare i piani del terribile Walter Mercurio(Luigi Lo Cascio), intenzionato a fare una strage. Ma chi è il nuovo villain? Cosa nasconde? Qual è il suo piano? Pietro è il primo a intuirlo. “Sopox è la formula del gas nervino. Ecco a cosa gli serviva un cromatografo. Sto pazzo si è messo a sintetizzare del gas nervino” esclama alla fine di Masterclass, anticipando le mosse di Ad Honorem.
Accanto all’ex produttore di smart drugs ritroviamo il chimico Alberto (Stefano Fresi), i due latinisti Mattia (Valerio Aprea) e Giorgio (Lorenzo Lavia), l’impacciato antropologo Andrea (Pietro Sermonti), il timido archeologo Arturo(Paolo Calabresi), l’avventato economista Bartolomeo (Libero De Rienzo), insieme con il dottor Giulio (Marco Bonini), il professor Lucio (Giampaolo Morelli) e l’avvocato Vittorio (Rosario Lisma).
Impegnata a chiudere i conti col passato, la gang di ricercatori è costretta ad allearsi con il nemico di sempre, il boss malavitoso con una laurea in ingegneria navale, “Er Murena” (Neri Marcorè). Per salvare la città, dovranno mettere da parte le divergenze, anticipare le mosse di Mercurio e cercare di capire come neutralizzare l’attacco che il cattivo più cattivo di tutti sta mettendo in piedi: un evento a cui parteciperanno centinaia di persone.

 

Assassinio sull’Orient Express

Titolo originale: Murder on the Orient Express

GENERE: Giallo, Drammatico, Thriller

REGIA: Kenneth Branagh

ATTORI: Kenneth Branagh, Johnny Depp, Penélope Cruz, Judi Dench, Olivia Colman, Daisy Ridley, Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe, Lucy Boynton, Josh Gad, Tom Bateman, Derek Jacobi, Leslie Odom Jr., Marwan Kenzari, Miranda Raison, Adam Garcia, Joseph Long

PAESE: USA

DURATA: 114 Min

Sullo sfondo degli anni Trenta, dell’Art déco e del turismo esotico, Hercule Poirot scova colpevoli e sonda con perizia le sottili meccaniche criminali. Atteso a Londra con urgenza, trova sistemazione, lusso e conforto sull’Orient Express. Ma una valanga e un omicidio interrompono presto i suoi piccoli piaceri, la lettura di Dickens e la simmetria delle uova la mattina.

 

Seven Sisters

Titolo originale: What Happened to Monday

GENERE: Fantascienza, Thriller

REGIA: Tommy Wirkola

ATTORI: Noomi Rapace, Willem Dafoe, Glenn Close, Robert Wagner, Marwan Kenzari, Jeppe Beck Laursen, Pål Sverre Valheim Hagen

PAESE: Gran Bretagna

DURATA: 124 Min

In un futuro tetro, la sovrappopolazione obbliga il governo a misure estreme. Il piano di Nicolette Cayman prevede di obbligare le famiglie ad avere un solo figlio: fratelli e sorelle saranno ibernati in attesa di tempi migliori. Ma Terrence riesce ad aggirare i controlli del Child Allocation Bureau, facendo assumere alle sue sette nipotine gemelle la medesima identità. Ognuna si chiamerà come un giorno della settimana e in quello stesso giorno potrà uscire di casa. Per il mondo le sette sorelle corrispondono a un’unica persona: Karen Settman.

 

Daddy’s Home 2

Titolo originale: Daddy’s Home 2

GENERE: Commedia

REGIA: Sean Anders

ATTORI: Mark Wahlberg, Will Ferrell, Mel Gibson, John Lithgow, Linda Cardellini, Scarlett Estevez, John Cena, Alessandra Ambrosio, Owen Vaccaro, Didi Costine, Andrea Anders

PAESE: USA

DURATA: 100 Min

 

Gli eroi del Natale

Titolo originale: The Star

GENERE: Animazione

REGIA: Timothy Reckart

PAESE: USA

DURATA: 86 Min

FORMATO: 2D e 3D

 

Happy End

Titolo originale: Happy End

GENERE: Drammatico

REGIA: Michael Haneke

ATTORI: Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz, Jean-Louis Trintignant, Nabiha Akkari, Toby Jones, Dominique Besnehard

PAESE: Francia, Austria, Germania

DURATA: 107 Min

 

I Love… Marco Ferreri

REGIA: Pierfrancesco Campanella

ATTORI: Ermanno Ribaudo

PAESE: Italia

 

L’età imperfetta

GENERE: Drammatico

REGIA: Ulisse Lendaro

ATTORI: Marina Occhionero, Paola Calliari, Anita Kravos, Anna Valle

PAESE: Italia

DURATA: 96 Min

 

Riccardo va all’inferno

GENERE: Drammatico, Musicale

REGIA: Roberta Torre

ATTORI: Massimo Ranieri, Sonia Bergamasco, Silvia Gallerano, Silvia Calderoni, Michelangelo Dalisi, Ivan Franek, Tommaso Ragno

PAESE: Italia

DURATA: 91 Min

 

Sàmi Blood

Titolo originale: Sameblod

GENERE: Drammatico

REGIA: Amanda Kernell

ATTORI: Lene Cecilia Sparrok, Mia Erika Sparrok, Maj Doris Rimpi, Julius Fleischandrl, Olle Sarri, Hanna Alström

PAESE: Svezia

DURATA: 110 Min

 

Vasco Modena Park – Il Film

GENERE: Musicale

REGIA: Pepsy Romanoff

ATTORI: Vasco Rossi

PAESE: Italia

DURATA: 157 Min

 

Dal 4 Dicembre

Cento anni

REGIA: Àlex Lora, Davide Ferrario

PAESE: Italia

DURATA: 85 Min

 

Dal 6 Dicembre

Il Premio

REGIA: Alessandro Gassmann

ATTORI: Gigi Proietti, Alessandro Gassmann, Anna Foglietta, Rocco Papaleo, Matilda De Angelis, Erica Blanc, Andrea Jonasson, Marco Zitelli

PAESE: Italia

Il terrore dell’aereo e la prospettiva di un volo cadenzato da scossoni e turbolenze, convincono Giovanni Passamonte (Gigi Proietti) incensato scrittore di fama internazionale, a intraprendere un lungo viaggio in auto fino in Svezia. Destinazione: Stoccolma, Sala dei concerti, per la cerimonia di consegna dei premi Nobel. Insignito dell’ambito Premio per la letteratura, Passamonte convince il fidato assistente Rinaldo (Rocco Papaleo) a raggiungere la penisola scandinava prendendo l’autostrada. I due si ritrovano inaspettatamente a condividere l’abitacolo con i figli del vecchio scrittore, entrambi in cerca di una svolta: Oreste (Alessandro Gassmann) ex olimpionico e proprietario di una palestra in fallimento, e Lucrezia (Anna Foglietta) blogger nevrotica e inconcludente. Ogni tappa del viaggio diventa pretesto per guardare ad antiche dinamiche familiari, mettere in discussione le proprie certezze e conoscersi veramente.

 

The Wicked Gift

GENERE: Horror, Thriller

REGIA: Roberto D’Antona

ATTORI: Roberto D’Antona, Annamaria Lorusso, Francesco Emulo, Kateryna Korchynska, Michael Segal

PAESE: Italia

Da anni le notti del timido Ethan (Roberto D’Antona) sono funestate da terribili incubi che gli impediscono di dormire. Afflitto da insonnia incurabile, e convinto di soffrire di disturbi della personalità, il riservato designer affida le sue inquietudini a un terapista. Ma è grazie al suggerimento di un amico e all’intervento spirituale di una medium che il protagonista di The Wicked Gift riuscirà finalmente ad affrontare i suoi demoni: nel lungo viaggio interiore alla ricerca di significati, l’uomo scoprirà che la fonte dei suoi incubi ha una natura ancora più oscura di quella che immaginava.

 

Bad Moms 2: Mamme molto più cattive

Titolo originale: A Bad Moms Christmas

GENERE: Commedia

REGIA: Jon Lucas, Scott Moore

ATTORI: Mila Kunis, Kristen Bell, Kathryn Hahn, Jay Hernandez, Christine Baranski, Oona Laurence, Susan Sarandon, Justin Hartley, David Walton, Peter Gallagher, Cheryl Hines, Wanda Sykes, Emjay Anthony

PAESE: Cina, USA

DURATA: 104 Min

 

L’insulto

Titolo originale: L’insulte

GENERE: Drammatico

REGIA: Ziad Doueiri

ATTORI: Adel Karam, Kamel El Basha, Camille Salameh, Rita Hayek

PAESE: Libano

DURATA: 110 Min

 

Loveless

Titolo originale: Nelyubov

GENERE: Drammatico

REGIA: Andrey Zvyagintsev

ATTORI: Maryana Spivak, Alexei Rozin, Matvey Novirok

PAESE: Francia

DURATA: 128 Min

 

Suburbicon

Titolo originale: Suburbicon

GENERE: Commedia

ANNO2017

REGIA: George Clooney

ATTORI: Matt Damon, Julianne Moore, Noah Jupe, Glenn Fleshler, Alex Hassell, Gary Basaraba, Oscar Isaac, Jack Conley, Karimah Westbrook

PAESE: USA

DURATA: 105 Min

Suburbicon, la black comedy diretta da George Clooney da una vecchia storia dei fratelli Coen, nasconde sotto l’apparenza idilliaca un’implacabile ferocia, dipingendo il meglio e il peggio dell’umanità nelle azioni della gente comune. Il film è lo specchio ideale di un gioioso sobborgo californiano degli anni 50, fatto di casette allineate, giardini curati, gonne a ruota, occhialoni e colletti abbottonati, quasi quanto i suoi impeccabili abitanti.
Il più abbottonato di tutti è il protagonista Gardner Lodge (Matt Damon), uomo di specchiata virtù che abita insieme alla sua famiglia in una delle villette pastello costruite con lo stampino. La sua pacifica esistenza viene stravolta da una brutale violazione di domicilio, sarà allora che, riscontrando la stessa lentezza e placidità nelle attività investigative, deciderà di farsi giustizia da solo. L’uomo perbene, consumato dal ricatto e dalla vendetta, è il primo a svelare la maschera di conformismo e ipocrisia che nasconde le meschinità della periferia e della natura umana. Nel cast anche Julianne Moore, Josh Brolin e Oscar Isaac.

 

My Little Pony

Titolo originale: My Little Pony: The Movie

GENERE: Animazione, Avventura, Commedia, Family, Fantasy, Musicale

ANNO2017

REGIA: Jayson Thiessen

ATTORI: Lorella Cuccarini

PAESE: USA, Canada

DURATA: 99 Min

 

Dal 7 Dicembre

Due sotto il burqa

Titolo originale: Cherchez la femme

GENERE: Commedia

REGIA: Sou Abadi

ATTORI: Félix Moati, Camélia Jordana, William Lebghil

PAESE: Francia

DURATA: 88 Min

Cosa non si farebbe per amore? Armand e Leila stanno pianificando di volare insieme a New York, ma pochi giorni prima della partenza, Mahmoud, fratello di Leila, fa il suo ritorno da un lungo soggiorno in Yemen, un’esperienza che lo ha cambiato… radicalmente: ai suoi occhi, ora, lo stile di vita moderno della sorella offende il Profeta. L’unica soluzione è confinarla in casa e impedirle ogni contatto con il suo ragazzo. Ma Armand non ci sta e pur di liberare l’amata escogita un piano folle: indossare un niqab e spacciarsi per donna. Il suo nome d’arte? Shéhérazade. Quello che Armand non si aspetta è che la sua recita possa essere sin troppo convincente, al punto da attirargli le attenzioni amorose dello stesso Mahmoud…

 

Free Fire

GENERE: Azione, Drammatico

REGIA: Ben Wheatley

ATTORI: Enzo Cilenti, Sam Riley, Michael Smiley, Cillian Murphy, Brie Larson, Armie Hammer, Sharlto Copley, Babou Ceesay

PAESE: Francia, Gran Bretagna

DURATA: 90 Min

 

Patti Cake$

GENERE: Drammatico

REGIA: Geremy Jasper

ATTORI: Danielle Macdonald, Bridget Everett, Siddharth Dhananjay, Mamoudou Athie, Cathy Moriarty, McCaul Lombardi

PAESE: USA

DURATA: 109 Min

 

The Void – Il vuoto

GENERE: Horror

REGIA: Jeremy Gillespie, Steven Kostanski

ATTORI: Ellen Wong, Kathleen Munroe, Kenneth Welsh, Stephanie Belding, Aaron Poole, Art Hindle

PAESE: Canada

DURATA: 90 Min

 

 

Fonti:

http://www.mymovies.it/

https://www.comingsoon.it

 

 

Saveria Serena Foti

Eventi della settimana

30 novembre

VITA DI PAESE INCONTRO MARIA CATERINA BASILE

Dove: FeltrinelliPoint

Quando: ore 18

Cosa: Incontro con Maria Caterina Basile, dialogheranno con l’autrice
Sergio Foscarini & Lucy Fenech

 

1 dicembre

TUTTO DI E CON LELIO NACCARI

Dove: ARB via Romagnosi 18

Quando: ore 21

Cosa: A dicembre ritorna, con 3 repliche, TUTTO di e con Lelio naccari.

Venerdì 1 dicembre ore 21 – Sabato 2 dicembre ore 21
– Domenica 3 dicembre ore 18,30

(Solo 50 posti disponibili, è necessario prenotare inviando una mail a: info.arb.service@gmail.com) o un messaggio al 335.7841234
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 10

ON LINE PER VENERDI’ 1 DICEMBRE ORE 21
http://www.arbassociazioneculturale.it/1/prenotazione_eventi_e_shop_1194278.html?product=101927

ON LINE PER SABATO 2 DICEMBRE ORE 21 
http://www.arbassociazioneculturale.it/1/prenotazione_eventi_e_shop_1194278.html?product=107169

ON LINE PER DOMENICA 3 DICEMBRE ORE 18,30
http://www.arbassociazioneculturale.it/1/prenotazione_eventi_e_shop_1194278.html?product=107170

Ma cos’è TUTTO?
La ricerca di un giovane artista sui modi per salvarsi la pelle. E si vede.
“Lo spettatore non riesce, fino all’ultimo, a cogliere se la filosofia che sta analizzando sia l’effettivo oggetto di analisi, o piuttosto la genialità stia nel peculiare modo in cui la stessa viene trattata.”
Brunella D’Andrea – BIRDMEN

“Lo spettatore, infatti, già dalle prime battute diventa parte attiva dello spettacolo, catapultato in una dimensione che dapprima gli appare paradossale e pure comica, ma che pian piano capisce essere più realistica di quanto potesse pensare.”
Laura Faranda -SCIROKKO.IT

“La pièce ha una dinamica azzeccata, l’attore guida lo spettatore con quella misteriosa tranquillità che caratterizza anche la persona e che per anni è stato per me motivo di domande. Naccari ci è o ci fa? Entrambe e anche con una certa serietà. Perché le questioni maneggiate dall’attore regista nello spettacolo sono molto spinose e fanno parte del tempo presente: cosa siamo, quando decidiamo di esserlo, e siamo sicuri di essere qualcosa?”
Mosé Previti – LALLERU

Lelio Naccari, attore, autore e regista, si laurea in comunicazione a Urbino e si diploma in arti performative presso l’Académie Internationale Des Arts du Spectacle a Parigi.
Contributo organizzativo: 10€ a persona.

SOLOVOLUME SPECIAL GUEST KAISER

Dove: Retronouveau via Croce rossa 33

Quando: ore 23:30

Cosa: Torna a calcare il palcoscenico del Retronouveau per un’altra serata da#SoloVolume !
Dopo 3 ore da paura al TRESOR di BERLINO, Kaiser ritorna a Messina!
Special Guest dj
KAISER

Line-up
Riccardo Leanza (Enter Group)
Line-up
Riccardo Leanza (Enter Group)

Ph. KUMA

Ingresso rigorosamente in lista nominale, fino a capienza massima del locale.
Contatta il tuo pr di fiducia.
Il personale si riserva il diritto di selezione all’ingresso,
riservato ad un solo pubblico maggiorenne.
Donna omaggio fino a 00:30, dopo 7€ con drink
Uomo 7€ con drink tutta la notte

 

MOOD PRESENTA: BRUSCO

Dove: Centro multiculturale Officina via Croce Rossa

Quando: 23:00

C0sa: Ricordate che settimana scorsa vi abbiamo presentato il nostro calendario dell’ avvento? Niente cioccolattini però, per la prima dj TY1 che sembra esservi piaciuto, questa settimana un’altra sorpresa dietro la casellina curata dallo staff Mood e Centro Multiculturale Officina
A partire dalle 23.00 ad intrattenervi, prima di cedere il palco ai nostri deejay, ci penserà BRUSCO, una delle voci più amate di sempre nel Bel Paese.
Un’artista che farà impazzire gli amanti della musica reggae made in Italy e non solo, tornato recentemente alla ribalta con il suo nuovo disco Guacamole.
Parte del ricavato verrà devoluto al progetto Parolimparty.

 

2 dicembre

LA MENTE MENTE-PSICOLOGIA PER BABBANI

Dove: Colapesce libri, gusti, idee via Mario Giurba

Quando: ore 10:30

Cosa:Un incontro interattivo, senza cattedre e senza formalismi, per conoscere meglio le diverse figure degli esperti della mente e le principali scuole di pensiero.

A guidarci alla scoperta della mente e delle sue sfaccettature le dottoresse Caterina Buzzai e Pamela Pacicca.

Un’occasione unica per confrontarsi con il mondo della psicologia cognitivo-comportamentale 3.0 per un evento “esperenziale”fuori dal comune, lontano dalla routine universitaria e dai tecnicismi teorici!

HIV-AIDS…PER NON DIMENTICARE

Dove: Piazza Cairoli

Quando: ore 10:00 fino alle 20:00

Cosa: L’HIV e l’AIDS sono delle problematiche che ormai tendono ad essere dimenticate o ignorate:
♦ Il 75% degli adolescenti e dei ragazzi sotto i 20 anni ed il 50% degli adulti hanno idee confuse, sbagliate o non hanno idea su come si possa evitare il contagio da HIV.
♦ Circa il 20% dei giovani crede che solo i gay maschi e i tossicodipendenti possano contrarre l’HIV.
♦ il 15-20% degli adolescenti confonde la contraccezione con la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse.
Questo ha portato negli ultimi 3-4 anni al raddoppio dei casi di sifilide segnalati. E l’HIV? Quasi 4.000 nuovi casi di contagio da HIV all’anno in Italia…dieci al giorno!
I giornali e la TV non ne parlano più…ma l’HIV continua a colpire! Le terapie e la sopravvivenza media dei sieropositivi migliorano, ma ancora sono troppo alte le stime dei sieropositivi che non sanno di esserlo!
E tu? Quanto ne sai sull’HIV/AIDS? Sai per certo di non essere sieropositivo? Vieni a scoprirne di più!
I Giovani del Comitato C.R.I. di Messina, in collaborazione con l’A.O.U. Policlinico “G.Martino”, l’Università di Messina e il SISM (Segretariato Italiano Studenti Medicina), scenderanno in piazza per informare e sensibilizzare la popolazione sul virus HIV e sull’AIDS.
Potrai anche sottoporti all’HIV test in maniera gratuita ed anonima.

THE TRIP TAKERS LIVE

Dove: Retronouveau via Croce Rossa

Quando: ore 22:30

Cosa: Freschi di pubblicazione del loro primo bellissimo vinile, i Trip Takers approdano al Retronouveau con tutto il loro carico lisergico di garage rock aspro e cavernoso.
Proseguendo idealmente discorsi generati tra le rive del fiume Mersey e permeati da spigolosi risvolti californiani di stampo The Seeds, I Trip Takers danno nuova linfa al vintage sound innescando partiture corrosive e tremendamente lo-fi, con sontuosi riff di organo e ritornelli di scuola Marquee Club (Londra).
The Trip Takers are:

Morgan Maugeri – guitar & vocals
Carmelo Gazzé – bass & vocals
Manuel Rotella – guitar & vocals
Giuseppe Mangano – drums
Simone Di Blasi – organ & piano

 

 

Arianna De Arcangelis