Falene

-Se dovessi essere un animale, che animale saresti ?

– Mio nonno diceva sempre che noi siamo delle falene.

– Falene? Come mai?

– Perché le falene, quando tutto è buio, sono attirate verso l’unica fonte di luce che si fa strada nella notte. Il loro obiettivo è raggiungere quella luce, che sia una lanterna, una torcia, una candela o la luna . E quando questa luce si spegne, loro rimangano nel profondo dell’oscurità, sono disorientate, vanno a sbattere all’impazzata perché non hanno più il loro punto di riferimento, la luce che da un senso alla loro vita. E noi siamo così, siamo falene e facciamo degli altri e delle abitudini la nostra luce. Ma proprio come delle lanterne anche gli altri possono spegnersi e abbandonarci; come anche le abitudini possono cambiare e crollare. Facciamo della nostra fonte di luce una certezza, ma la verità è che non esiste niente di certo e proprio come la falena ci troviamo a brancolare nel buio, nella nostra oscurità, perché fino a quel momento eravamo convinti che quella persona o quella cosa fosse la nostra luce, senza accorgerci che la nostra luce siamo noi. Siamo noi soltanto .

Carla Mascianà

#EleUnime2023: il grande vincitore di quest’anno è l’assenteismo

#ELEUNIME2023 Quest’anno i rappresentanti degli studenti sono stati scelti da meno del 18% dell’intera comunità studentesca. Un’affluenza ancor più bassa rispetto a quella delle elezioni del 2019, quando il dato sull’affluenza generale ammontava al 26,70%.

 

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Un nuovo modo di votare

I dati si riferiscono alle prime elezioni post-Covid con modalità mista: registrazione puramente in presenza, mentre per votare è stato elaborato un software apposito dal consorzio Cineca che, tramite un log-in su credenziali personalizzate ed assegnate direttamente alla registrazione, ha permesso a ciascun elettore di selezionare comodamente con un click il candidato desiderato – oppure, di lasciare la scheda in bianco con omonimo tasto.

Dopo due giorni di intense votazioni, peraltro in piena sessione estiva, lo scrutinio è avvenuto venerdì pomeriggio ed è stato relativamente.. breve. Infatti, gli scrutinatori hanno conteggiato appena 4602 schede, su una totalità degli aventi diritto di 25720. Ma osserviamo nel dettaglio i dati relativi a quelle giornate e, soprattutto, ai risultati. 

affluenza
© UniVersoMe – Valeria Bonaccorso

La lista

Agli Organi Superiori, O.R.U.M. si riconferma la grande vincitrice di quest’anno – e anche l’unica! Viene meno la seconda qualificata del 2021, Genesi, le cui componenti sono in parte confluite in O.R.U.M. (come Atreju – La compagnia degli studenti e UDU – Unione degli Universitari). 

La lista ha trionfato al Senato Accademico quanto al CdA, nonché allo CSASU (vale a dire, il Comitato Sovrintendente alle Attività Sportive Universitarie), con un totale di 7186 voti. Oltre agli O.S., O.R.U.M. ha conquistato il CdA dell’Ersu. 

Tuttavia, anche per O.R.U.M. l’assenteismo si è fatto sentire: per fare un veloce paragone, il primo eletto al Senato (dell’Associazione Morgana) è salito con 846 voti, 254 voti in meno rispetto all’ultimo eletto del 2021, con 1100 voti. 

Ai Dipartimenti le cose sono andate diversamente, con una ramificazione di candidati che hanno scelto di non unirsi ad O.R.U.M. per correre ai Dipartimenti e ai CdL. Forte la presenza di Morgana, sia con ORUM che senza. 

Il candidato emergente: la scheda bianca

Se da un lato cala l’affluenza, dall’altro aumentano le astensioni: 3060 nel 2023, contro le 1277 del 2019 e le 821 del 2021*. Questa la somma delle schede bianche sul totale delle preferenze esprimibili, nel segno dell’espressa volontà di non scegliere: un voto assolutamente valido, con cui l’elettore dichiara di astenersi dall’esprimere una preferenza e di accettare il risultato che si calcolerà sulla base dei restanti voti positivi. 

Fila per votare, seggio del Rettorato. Fonte: Unime.it

*I dati sulle schede bianche attengono al calcolo delle singole schede bianche nei vari organi collegiali, compresi il CdD di Ricercatori e Specializzandi, ad esclusione dei singoli Corsi di Laurea. I dati attengono ai decreti di nomina dei Rappresentanti degli studenti del 2019 e del 2021, mentre quelli del 2023 attengono allo spoglio avvenuto in diretta tramite la piattaforma Teams.

Rappresentanza di genere

Analizziamo il trend relativo alla rappresentanza di genere negli organi collegiali.

Agli Organi Superiori la rappresentanza femminile si abbassa leggermente rispetto al 2021, arrivando al 22.2% (-11.1%) con due candidate elette su un totale di nove. Si conferma la sottorappresentanza femminile al Senato: nel 2021 e nel 2023 solo una Senatrice su cinque (nell’annata 2021, alla decadenza del Sen. Gullifà era subentrata la Sen. Parisi). Nel 2019, nessuna Senatrice.

Ai Dipartimenti, da un iniziale 44.4% nel 2019 si passa ad un 51.81% del 2021*, ove il genere più rappresentato era quello femminile… ++IN AGGIORNAMENTO++

*I dati attengono ai decreti di nomina dei Rappresentanti degli studenti del 2019 e del 2021. Il calcolo si è basato sul numero di seggi ricoperti da donne rispetto al totale dei seggi complessivi. I dati del 2023 attengono allo spoglio avvenuto in diretta tramite la piattaforma Teams.

#EleUnime2023: la campagna elettorale

La campagna elettorale, ancor prima di iniziare, ha riscontrato alcuni problemi. Come lamentato da UDU Messina in un post di Instagram, il regolamento elettorale di quest’anno non presentava la norma sui 45 giorni di preavviso prima del voto, lasciando solo dieci giorni per la presentazione delle liste a partire dalla data di pubblicazione del decreto. Ciò ha dato il via ad una campagna elettorale flash, estremamente social ed, in certi casi, ad una vera e propria caccia al candidato necessario a raggiungere il minimo per la presentazione della lista. 

La presentazione dei singoli candidati ha avuto formalmente inizio ai primi di giugno, quando i social hanno iniziato ad essere tempestati da foto di candidati e programmi elettorali. 

Iperconnessi, ma distanti

Il sofisticato software segna la prima sperimentazione dell’eredità del periodo pandemico, che ha permesso all’Ateneo di unire alla votazione in presenza – fondamentale presidio di democrazia e legittimità del voto – la modalità online, già adottata nel 2021. Nonostante la sveltezza che si presupponeva portare con sé, non sono mancati i problemi, che hanno generato lentezza generale e lunghe file di persone accaldate e nervose negli atrii dell’Ateneo in attesa di votare. Così, prontamente, è stato disposto l’allestimento rapido di nuovi seggi per permettere alla comunità studentesca di votare più speditamente. 

elettore al seggio elettorale
Registrarsi al seggio elettorale del Rettorato. Sullo sfondo, fila per il voto. Fonte: Unime.it

Ciononostante, il dato sull’affluenza non è cambiato. Si direbbe che l’elettore, dopo aver sperimentato la comodità della votazione da casa, difficilmente sia riuscito a distaccarsene per tornare alla normalità. Ma ciò che ha giustificato una situazione di emergenza non può costituire un annoso precedente, col rischio di allontanare sempre più la comunità studentesca dalla realtà di Ateneo, che è – e dev’essere – una realtà dinamica, solidale e presente

Ma bando alle ciance: la sfida principale dei nuovi rappresentanti sarà proprio quella di riavvicinare lo studente alla realtà universitaria che lo circonda, affinché la volontà studentesca possa ritrovare un’ampia e partecipata rappresentazione. Per questa ed altre ragioni, noi di UniVersoMe non possiamo che augurare: Buon lavoro, Consiglieri e Senatori!

Valeria Bonaccorso

India: catastrofe ferroviaria. Deraglia un treno, centinaia i morti e feriti

288 morti e oltre 1000 feriti. È questo il tragico bilancio dell’incidente ferroviario che lo scorso venerdì, 2 giugno, ha sconvolto l’India e tutto il mondo.

Un disastro senza precedenti, verificatosi nello Stato di Orissa, quello che ha coinvolto un treno passeggeri che deragliando ha investito altri due convogli ferroviari, provocando questa immane tragedia nei pressi della città di Balasore.

Incidente ferroviario India – fonte: La Stampa

La tragedia

Secondo le prime ricostruzioni, poco dopo le ore 19, un treno passeggeri, il Coromandel Express con a bordo 1.250 persone, in viaggio tra le città di Shalimar a Chennai ha colpito un treno merci fermo in una stazione nella quale il Coromandel non doveva fermarsi. La violenza dell’impatto – oltre 130 km/h – ha fatto sì che quest’ultimo uscisse dai binari per scontrarsi, sfortunatamente, con un altro treno che viaggiava da Yeswanthpur verso Howrah e che sopraggiungeva, quindi, nella direzione opposta: l’Howrah Superfast Express che trasportava ben 1039 passeggeri.

I soccorsi

Lo scontro è stato devastante”.

Queste le parole di alcuni testimoni che si trovavano nei pressi dell’incidente e che hanno letteralmente visto volare e poi ribaltarsi le carrozze dei treni in questione. Uno scenario a dir poco apocalittico quello che si sono trovati davanti gli oltre due mila soccorritori che sono accorsi sul posto nelle ore successive l’impatto.

Detriti ovunque e corpi senza vita che adesso dovranno essere riconosciuti e riportati alle famiglie affinché venga data loro una degna sepoltura. Per capire la drammaticità dell’evento basti pensare che per trasportare questi ultimi, e anche i feriti, sono state mobilitate non solo tutte le ambulanze ma anche moltissimi autobus della zona.

Le parole del Premier

In seguito all’incidente, il primo ministro indiano Narendra Modi si è subito recato sul luogo e, successivamente, ha rilasciato le prime dichiarazioni tramite un tweet:

Le parole non possono catturare il mio profondo dolore. Ci impegniamo a fornire tutta l’assistenza possibile alle persone colpite. Lodo tutti coloro che lavorano 24 ore su 24, sul campo e aiutano nel lavoro di soccorso”.

Tweet Narendra Modi – fonte: Twitter

Modi ha anche affermato che le indagini saranno portate avanti dal Central Bureau of Investigation, la principale agenzia pubblica indiana di investigazioni che ha subito mobilitato i propri ispettori per verificare come siano andati realmente i fatti.

L’ipotesi dell’errore umano

Tuttavia, nelle ultime ore il The Times of India, citando un rapporto investigativo preliminare, ha riportato che alla base della collisione vi sia un “errore umano” nel sistema di segnaletica. Infatti, secondo il quotidiano indiano il Coromandel era stato autorizzato a circolare sul binario principale ma, successivamente, è stato deviato sulle rotaie dove si trovava il treno merci, andando così a scontrarsi con lo stesso.

Anche Ashwini Vaishnaw, il ministro indiano dei trasporti ferroviari, si è esposto rilasciando una dichiarazione all’Agenzia di stampa Ani:

Abbiamo identificato la causa dell’incidente e le persone responsabili“.

Soccorsi incidente ferroviario India – fonte: Il Post

I precedenti

Non è il primo incidente del genere che si verifica nel paese; la triste lista, purtroppo, è molto lunga.
Prima di questo, l’ultimo disastro ferroviario risale al novembre del 2016, in quell’occasione 147 persone morirono nel deragliamento di un treno nello Stato dell’Uttar Pradesh. Ancor prima nel 1999 due convogli si scontrarono vicino a Kolkata provocando la morte di almeno 285 persone; altre 350 morirono nel 1995 in seguito a un altro scontro a Nuova Delhi. Mentre nel 1981, in quello che viene ricordato come il “disastro ferroviario del Bihar”, sette carrozze di un treno che stava attraversando il ponte sul fiume Bagmanti caddero in acqua a causa di un ciclone, causando oltre 500 vittime.

La speranza non muore mai

In mezzo alle lacrime e alla disperazione di coloro che hanno perso un parente o un amico, tuttavia, c’è spazio anche per un piccolo miracolo. The Times of India, infatti, ha riportato la storia di Helaram Malik, padre di Biswajit Malik, un giovane ventiquattrenne che si trovava a bordo del Coromandel Express al momento dell’impatto. Appena appresa la notizia dell’incidente l’uomo ha viaggiato per ore fino ad arrivare sul luogo del disastro, ma una volta giunto a destinazione non ha trovato nessuna traccia del figlio, neanche all’ospedale. Affranto dalla disperazione si è recato così in obitorio per cercare la salma del giovane. Qui la sorpresa: nonostante le numerose ferite, il ragazzo – creduto deceduto – era ancora vivo pur se privo di sensi. Portato subito in rianimazione, dopo due giorni di cure le sue condizioni sono state dichiarate gravi ma stabili.

Giuseppe Cannistrà

Con Luca Abete all’UniMe il futuro non fa paura!

Si è svolta lunedì 8 Maggio 2023, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina, la settima tappa del tour #NonCiFermaNessuno, la campagna motivazionale di Luca Abete dedicata interamente agli studenti. Con l’obiettivo di incoraggiare i giovani ad affrontare le difficoltà lungo il percorso accademico, il talk mira ad incrementare il confronto individuale e a offrire a ciascuno la possibilità di condividere e al tempo stesso ricevere esperienze e testimonianze.

Ad introdurre l’incontro sono stati i saluti del Magnifico Rettore Cuzzocrea, che con un sentito ringraziamento ad Abete per la sua presenza in Ateneo, ha sottolineato la compatibilità tra i valori del format della campagna e quelli della nostra università. “La nostra attenzione è totalmente rivolta agli studenti ai quali sento di dire: non permettete a nessuno di togliervi il diritto di sognare”. Queste le parole di Cuzzocrea rivolte ai ragazzi, per esortarli a non lasciarsi sopraffare dal sentimento di sconforto che possono dare i piccoli insuccessi riscontrati lungo il cammino verso i propri obiettivi.

Come superare paure e pregiudizi? Ce lo spiega Milena Bertolini

Ospite di questa nuova tappa, vi era in collegamento il commissario tecnico della Nazionale Femminile di Calcio Milena Bertolini, che in risposta alla domanda di Abete su come gestire l’ansia di un pre partita, ha rivelato di combatterla attraverso l’azione: “Bisogna in parte accogliere l’ansia e trasformarla in energia positiva attraverso l’azione, nella partita ma anche nel lavoro quotidiano”. Il consiglio della Bertolini è quello di tenere a mente nei momenti di sconforto, che così come in campo, anche nella vita non si è mai soli nell’affrontare le proprie paure.

In collegamento il ct della Nazionale Femminile di Calcio Milena Bertolini. Ph: Serena Previti

Il talk: ragazzi e ragazze raccontano di sé

La fase di vita che contraddistingue il percorso universitario, sebbene possa essere arricchente sotto molteplici punti di vista, spesso non è esente da momenti di sfida in grado di mettere noi studenti a dura prova. In perfetta sintonia con il tema della campagna sociale, ragazzi e ragazze hanno condiviso le proprie storie di coraggio e resilienza.

La timidezza porta talvolta a isolarci, a non sentirci all’altezza. È di questo che parlano Fabrizio e Gianluca. Bastiano porta a galla un altro tema: il disagio sociale, che, spesso va di pari passo con la paura del giudizio altrui.  Come fa notare Giuseppe è importante, ma non per questo dobbiamo permettere che condizioni le nostre scelte.

Anche per Joan il percorso universitario è stato altalenante: dopo aver realizzato di aver scelto il corso di laurea sbagliato, ha dato una svolta alla sua vita con una stimolante esperienza all’estero, e adesso è finalmente felice di studiare lingue all’università.

Talvolta uno degli ostacoli che possono insorgere durante gli anni accademici è la maternità. È il caso di Manuela, studentessa di medicina e mamma di due figli, che con impegno e dedizione è riuscita a conciliare la crescita dei bimbi con l’Università.

La sfida alla quale ha dovuto far fronte Valeria, invece, è una patologia: la distonia. Si tratta di una malattia molto rara che causa contratture muscolari involontarie prolungate nel tempo. Con la sua testimonianza Valeria desidera aiutare il prossimo, e ha deciso di studiare scienze del servizio sociale.

Alcuni studenti raccontano le loro esperienze. Ph: Serena Previti

 

Il premio #NonCiFermaNessuno

Uno degli obiettivi della Campagna Sociale è quello di valorizzare le storie di resilienza quotidiana che nascono nelle Università italiane e metterle a disposizione degli utenti della community. Per questo motivo tre anni fa è nato il Premio #NonCifermaNessuno. Un progetto molto apprezzato dal mondo accademico, che gode del patrocinio e del supporto della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero per le Politiche Giovanili e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il format ha persino ricevuto nel 2018 la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il Premio #NonCiFermaNessuno, dal valore simbolico, in questa settima tappa è stato consegnato ad Abdul Raouf Mastan, studente al quinto anno di Medicina e Chirurgia, e responsabile dello Student Ambassador Program, il progetto dedicato alla componente internazionale della comunità studentesca dell’Università di Messina. Seppure in Italia da pochi anni, Raouf ha messo a disposizione la propria esperienza per i suoi coetanei.

 

Abdul Raouf Mastan riceve il premio #NonCiFermaNessuno. Ph: Serena Previti

L’azione solidale e l’impronta green della campagna

Il valore del volontariato come opportunità di crescita rappresenta uno dei pilastri fondanti della campagna. Per questo motivo da otto anni #NonCifermaNessuno supporta il Banco Alimentare in modo concreto, e quest’anno lo fa attraverso il web game Super Foody, prodotto da TreeWeb del gruppo MAC. L’obiettivo è raccogliere pasti completi da donare alla rete solidale presente sul territorio nazionale del banco alimentare. In che modo? Facile: giocando! Super Foody è infatti, il videogioco con il quale divertirsi e al contempo raccogliere pasti completi forniti dal food donor Lidl Italia.

L’obiettivo di questa nona edizione è rendere ecosostenibili le aree di ristoro con distributori automatici presenti negli atenei, attraverso il progetto RiVending che mira al recupero e riciclo di bicchierini, palette e bottiglie in plastica grazie alla distribuzione di specifici contenitori utili alla raccolta.

La paura non fa futuro!

Ciò che è emerso da questo incontro è che la paura ostacola le nostre azioni, il nostro sviluppo e i risultati che possiamo ottenere. La paura limita le opportunità, e ci distrae dal perseguire i nostri obiettivi. Più abbiamo paura di qualcosa, infatti, più rischiamo che la nostra azione generi le cose temute. Ecco che il consiglio di Luca Abete offerto a tutti gli studenti: concentriamoci sul presente, perchè “il futuro inizia oggi e non domani!

 

Giulia Giaimo, Gabriella Pino

Caro affitti. Il Ministero reagisce alle proteste: 660 milioni per gli alloggi universitari

Il problema del caro affitti in Italia ha quasi i caratteri di un’emergenza. Sarebbe sbagliato definirlo così per la sua prevedibilità e la sua stasi nel tempo, ma di un’emergenza presenta certamente l’inclinazione cronica. La corsa dell’inflazione e la crisi economica generale hanno stravolto i prezzi del mercato edilizio; a soffrirne sono più degli altri gli studenti fuori sede, che per abitare Roma, Milano o Bologna devono accettare spesso il peso del debito. 

Ma, voce più voce, gli universitari hanno fatto avanzare le proprie pretese, giungendo, qualche giorno fa, a uno scacco verso le istituzioni. La corale “protesta delle tende” ha funzionato! Il governo sbloccherà 660 milioni per gli alloggi accademici!

Caro affitti, la “protesta delle tende”

Riporta le informazioni Rainews24. La succitata “protesta delle tende” si è diffusa a partire dall’azione della studentessa Ilaria Lamera, del Politecnico di Milano, che pochi giorni fa aveva piantato una tenda davanti al suo ateneo per “accendere una luce sul problema del caro affitti”. Dopo di lei, infatti, altri “colleghi” da tutta Italia hanno portato ai fatti la loro ribellione. 

Vari gruppi studenteschi hanno innestato le proprie tende di fronte alle università di Torino, Firenze, Cagliari, Pavia e Roma, ripresentando fortemente le loro presunzioni. Leone Piva, coordinatore dell’associazione Sinistra Universitaria della Sapienza e organizzatore della mobilitazione romana, ha sostenuto:

I prezzi degli affitti sono diventati altissimi, a Roma non si scende sotto i 500 euro per una camera. Quella che stiamo vivendo è un’emergenza abitativa. Gli studenti chiedono un tavolo con gli atenei e la Regione per trovare una soluzione

Mentre Damiano, uno studente al primo anno di Lettere e Filosofia dello stesso ateneo, ha lamentato:

È un problema che vivo in prima persona. Faccio il pendolare, tutti i giorni ci metto 3 ore per andare a lezione e tornare a casa a Civitavecchia, dove vivo. Una casa non me la posso permettere.

Caro affitti
Sapienza Università di Roma. Fonte: Wikimedia Commons

Le risposte istituzionali al caro affitti: problema in via di risoluzione?

Riporta le informazioni SkyTg24. Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la presentazione di un emendamento per “confermare l’immediata operatività” delle misure “che destinano 660 milioni di euro all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore”.

Una misura che il governo potrà adottare grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR. L’emendamento, difatti, prima di giungere a Palazzo Chigi è passato per un’interlocuzione nella Commissione europea, la quale ha consentito di escludere “la natura di aiuti di Stato” di tali intervenienti.

L’esempio UniMe: in anticipo sul problema

Anche l’Università degli Studi di Messina ha preso a cuore il problema caro-affitti: grazie al progetto “Casa UniMe”, 230 studenti ricevono un contributo per le loro spese di locazione. E dal 2 maggio, per mezzo di un accordo con l’Università, l’Hotel Liberty ha messo a disposizione degli universitari 102 posti letto aggiuntivi.

Tutto ciò è il frutto di un lavoro comunitario che ha visto convolti: l’ERSU (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario), la società UNI. LAV., l’amministrazione accademica nella figura del Magnifico Rettore Salvatore Cuzzocrea e il dott. Pietro Franza, concessore delle risorse dell’Hotel Liberty.

Gabriele Nostro

Assegnazione borse di studio Erasmus 2023/ 2024

Il 30 marzo 2023 è stato pubblicato il bando dedicato all’assegnazione delle borse di studio mobilità Erasmus per l’anno accademico 2023/2024.

Assegnazione borse di studio Erasmus 2023/ 2024/ Qui alcune novità

Tra le news spiccano due scadenze per presentare le candidature: la 1° call è per coloro i quali intendono svolgere la mobilità nel primo semestre o nel corso dell’anno accademico o nel corso del secondo semestre 2023-24. La scadenza è il 28 Aprile 2023 alle 13. La 2° CALL è per gli studenti non partecipanti o idonei ma non assegnatari alla 1° CALL. In questo caso le partenze avverranno esclusivamente nel 2° semestre 2023-24. Questa 2° CALL avrò inizio il 9 Giugno 2023 e la scadenza per presentare la suddetta domanda è il 23 Giugno 2023 alle 13. Le domande dovranno essere effettuate esclusivamente online dal profilo personale di ess3.

Che documentazione è richiesta?

Lo studente potrà dimostrare di essere in possesso del livello di conoscenza linguistica richiesto dalla sede ospitante grazie alla possibilità di presentare l’attestazione del livello linguistico. Per dimostrarlo sono necessari:

  • L’inserimento in piattaforma di una delle certificazioni internazionali riconosciute dal MUR
  • autocertificando il superamento, e registrazione in carriera, dell’esame di lingua previsto nel piano di studio, che nel caso dei corsi triennale è previsto con l’esame di lingua superato, livello B1, mentre nei corsi magistrale è necessario il livello B2.
  • Autocertificando il superamento del test CLAM per la partecipazione ai bandi di mobilità Erasmus+ Studio/Erasmus+ Traineeship (tirocinio) negli anni solari 2021-22
  • Autocertificando il superamento del test Online Linguistic Support (OLS), nel caso in cui sia stata già effettuata una mobilità Erasmus precedentemente
  • Autocertificando di essere studenti madrelingua e gli studenti iscritti a corsi di studio interamente effettuati in lingua inglese possono autocertificare il livello di competenza linguistica

Si può partecipare senza un’attestazione linguistica?

Si, è ammessa la partecipazione al bando anche senza una specifica competenza linguistica. Tuttavia per la partecipazione al bando sarà necessario inserire in piattaforma la “Lettera di impegno al raggiungimento del livello linguistico”. Nella piattaforma lo studente si impegna a raggiungere il livello linguistico richiesto dalla Sede estera entro 30 GIUGNO 2023 per le partenze del 1° semestre (e intero anno) ed entro il 30 NOVEMBRE 2023 per le partenze del 2° semestre (e intero anno), pena la revoca della borsa e successiva riassegnazione. Per maggiori info clicca qui.

Bando per l’assegnazione di borse di mobilità Erasmus
Fonte: https://www.freepik.com/

Assegnazione borse di studio/ Quali sono le tipologie di mobilità?

Sono due:

  • La long mobility rivolta a tutti gli studenti di 1°, 2°, 3° ciclo con durata minima di 2 mesi e massima di 12.
  • La short mobility riservata ai Dottorandi, con minimo di 5 giorni a massimo 30 giorni.

Il contributo finanziario per la prima mobilità è costituito da 3 voci:

  • voce A: borsa mensile comunitaria stanziata da Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire per tutti gli studenti vincitori del Bando. Dal valore variabile tra 200-350€.
  • voce B: contributo integrativo per situazioni economiche svantaggiate erogate sulla base del possesso di specifici requisiti inerenti al merito/situazione economica.
  • voce C: contributi comunitari integrativi per studenti con esigenze speciali, destinate a studenti con specifiche condizioni fisiche/mentali/sanitarie.

Invece, il contributo finanziario per la short mobility è costituito da 3 parti:

  • Supporto individuale: importo giornaliero in funzione del periodo di mobilità.
  • Top-up: contributo una tantum per i dottorandi con minori opportunità in possesso di ISEE secondo le disposizioni ministeriali.
  • Contributo viaggio: riconoscimento di specifico contributo viaggio a cui si accede in forma esclusiva sempre sulla base dei valori ISEE previsti dalle Disposizioni ministeriali.

Come partecipare:

E’ possibile presentare la candidatura del presente bando (clicca qui) Inoltre, saranno organizzati dei webinar per la presentazione del Bando (il primo in italiano ed il secondo in inglese). La partecipazione dei potenziali candidati è fortemente richiesta. Le date e le modalità di partecipazione al webinar saranno rese note a breve.

Per ulteriori informazioni clicca qui.

Invece, per visualizzare il bando clicca qui. 

per qualsiasi informazione chiedere a erasmus@unime.it, o per telefono 09067685328349

 

 

Gaia Ilacqua

 

Attiva su Esse3 la procedura di prolungamento A.A. 2021/2022

Dal 14 Marzo 2023 l’Università degli Studi di Messina ha messo a disposizione su Esse3 la procedura per aderire al prolungamento anno accademico 2021/2022 per i laureandi di marzo e giugno 2023, per agevolare studentesse e studenti nel completare il proprio percorso accademico.

Gli studenti interessati dovranno comunicare la propria volontà esclusivamente tramite la propria Area riservata Esse3 accedendo e iscrivendosi all’iniziativaPROLUNGAMENTO ANNO ACCADEMICO 2021/2022 cd Decreto Milleproroghe”. Qualsiasi altra modalità di comunicazione per aderire al prolungamento dell’A.A. 2021/2022 NON saranno prese in considerazione.

Procedura prolungamento

Per poter aderire alla procedura, innanzitutto, bisogna accedere con le credenziali al portale web dedicato ai Servizi Esse3 per gli Studenti UniMe. Dunque, aprire il menù a tendina posizionato in alto a destra e selezionare la voce Iniziative / Bandi. Ecco qui un esempio.

menù a tendina esse3

Scegliere nella lista tra le iniziative/bandi disponibili “PROLUNGAMENTO ANNO ACCADEMICO 2021/2022 cd Decreto Milleproroghe” e cliccare, quindi, l’icona segnata in rosso.

bando procedura prolungamento anno accademico

 

Dopodiché, una volta aperta la pagina del Dettaglio Iniziative / Bandi riguardante la procedura, selezionare Iscrizione all’iniziativa/bando per confermare.

accettazione bando procedura prolungamento anno accademico

I destinatari della proroga

Potranno, quindi, usufruire della proroga anche le studentesse e gli studenti regolarmente iscritti all’anno accademico 2022/2023 che intendono laurearsi a MARZO/GIUGNO 2023 e hanno sostenuto esami e attività formative come previste dal proprio piano di studio tra gennaio e giugno 2023.

Pertanto, dopo il conseguimento del titolo, per coloro che avranno manifestato la volontà di beneficiare del prolungamento dell’A.A.2021/2022, verranno adottate opportune misure informatiche sul sistema Esse3 per effettuare la trasposizione all’A.A. 2021/2022 degli esami con voto e delle attività formative sostenute e superate nell’anno accademico 2022/2023. Altresì, si ricorda che i laureandi che hanno concluso tutte le attività formative (incluse idoneità e tirocini) entro il 31 dicembre 2022 sono direttamente abilitati a conseguire il titolo per l’A.A. 2021/2022 e non dovranno effettuare la procedura sopra descritta.

Per tutti coloro che sono stati ammessi alla fruizione della proroga dell’A.A. 2021/2022 e che risultino impossibilitati al conseguimento del titolo entro marzo/giugno 2023, per qualsiasi motivo, dovranno comunicare alla propria Segreteria Studenti la rinuncia alla laurea calendarizzata in proroga e saranno tenuti al pagamento della contribuzione dovuta per l’intero Anno Accademico 2022/2023.

Rimborso tasse universitarie 

Invece. per gli studenti già iscritti all’A.A. 2022/2023 che, per effetto del cd. Mille proroghe, conseguiranno il titolo per l’A.A. 2021/2022 e avvieranno le procedure per una nuova immatricolazione ad un Corso di Laurea UniMe di I o II livello, entro 30 giorni dal conseguimento del titolo, usufruiranno di una compensazione delle somme già versate all’Ateneo, senza aggravio di mora per immatricolazione oltre i termini e con la possibilità di presentare l’ISEE-U senza ulteriori oneri per tardiva sottoscrizione della DSU. Di conseguenza, le somme corrisposte all’Ateneo per l’A.A. 2022/2023 a titolo di contributo onnicomprensivo annuale calcolato al 50% non costituiranno in nessun caso oggetto di rimborso.

Victoria Calvo

Treno deragliato in Ohio, c’è il rischio di uno dei peggiori disastri ambientali degli ultimi anni

Il 3 febbraio in una cittadina nell’Ohio (Stati Uniti) un treno contenente vagoni carichi di sostanze chimiche altamente tossiche è deragliato, uscendo dai binari e finendo avvolto dalle fiamme di una terribile esplosione. Un’enorme nube tossica si è sprigionata così nel cielo dell’Ohio e le immagini dell’incidente hanno fatto rapidamente il giro del mondo. Ma le autorità, dopo avere inizialmente ordinato l’immediata evacuazione hanno invitato i residenti a tornare nel luogo.

Foto della nube tossica vista dall’aereo, fonte. reddit

L’evacuazione e i primi interventi

Subito dopo l’incidente gli addetti ai lavori hanno bruciato parte dei composti contenuti nei vagoni per evitare che i liquami si disperdessero ulteriormente nel terreno. Un elevato numero di residenti della zona sono stati così evacuati per precauzione. Nei giorni successivi l’Epa, l’Agenzia statunitense della Protezione Ambientale, ha condotto un monitoraggio dell’aria e ha affermato di non aver rilevato alcun “livello preoccupante” relativo alle sostanze rilasciate. I cittadini sono stati dunque invitati a rientrare nelle loro abitazioni ma sono sorte nuove domande e tanti dubbi in merito a quanto accaduto.

 

Il possibile disastro ambientale

Come detto, in un primo momento le autorità statunitensi hanno negato la presenza di possibili impatti nocivi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, ma dopo numerosi accertamenti ed inchieste, adesso stanno emergendo nuovi aspetti del caso che potrebbero far pensare anche ad un possibile disastro ambientale. Infatti, tra le sostanze contenute in alcuni dei vagoni coinvolti c’era il cloruro di vinile, utilizzato per produrre plastica PVC e prodotti vinilici, che se bruciato rilascia numerose sostanze cancerogene. Nello specifico, come ha spiegato la stessa Epa, il cloruro di vinile quando brucia si decompone in acido cloridrico e fosgene, rispettivamente un acido irritante e corrosivo e un gas fortemente tossico a cui lunga esposizione porta allo sviluppo di un raro cancro al fegato.

fonte: brandson.com

L’indagine dell’Epa e gli effetti sull’ecosistema

Sono molti i residenti di East Palestine, la cittadina direttamente coinvolta nell’incidente, che una volta ritornati nelle loro case subito dopo l’invito delle autorità si sono lamentati per i forti odori, e che a distanza di poche ore hanno lamentato mal di testa, nausea e altri disturbi di salute. Nel mentre alcuni cittadini hanno notato che molti pesci di fiumi vicini alla zona dell’incidente erano morti. Sono stati stimati circa 3500 pesci morti lungo 7,5 miglia di corsi d’acqua a sud di East Palestine. Altri cittadini, come una residente di North Lima vicino a East Palestine, hanno anche raccontato che le galline da allevamento sono improvvisamente morte poco tempo dopo l’esplosione. L’Epa ha dichiarato di aver aperto un’indagine sulla possibile contaminazione del suolo e delle acque superficiali, iniziando a raccogliere campioni. Un nuovo controllo eseguito ieri in 290 case ha concluso di non aver riscontrato la presenza di cloruro di vinile o acido cloridrico, sostanze che possono causare problemi respiratori potenzialmente letali.

I residenti non sembrano essere convinti delle numerose rassicurazioni e anche le autorità sanitarie dell’Ohio hanno ammesso che dai nuovi dati emergerebbe un maggior quantitativo di sostanze chimiche rilasciate. Andrew Whelton, professore di ingegneria ambientale ed ecologica della Purdue University, ha affermato che l’aver bruciato le sostanze presenti sversatesi dai vagoni è stata la peggior scelta possibile poichè ha di fatto esteso gli effetti nocivi delle sostanze stesse oltre ad averne liberate di ulteriori e pericolose per popolazione ed animali.

A seguito di quanto avvenuto, si riscontrano numerose  preoccupazioni e allarmismi, soprattutto da Greenpeace ed altre associazioni ambientaliste. Ma nonostante ciò sembra esserci notevole disinteresse per l’accaduto. Come ha detto la giovane e popolare attivista Sophia Kianni, di Friday for Future, negli Usa sembra infatti esserci un “totale disinteresse” per quella che potrebbe essere una delle “emergenze ambientali più nocive” degli ultimi anni.

 

 

 

Federica Lizzio

Recruiting Day: l’iniziativa di Unime

Il 28 Febbraio, l’Università degli studi di Messina, dedicherà un incontro al Recruiting Day. Si tratta di un progetto di orientamento al lavoro e placement organizzato dall’Ateneo, con lo scopo di coniugare il mondo delle imprese e gli studenti e laureati UniMe. A partire dalle 9.30 dell’ultimo giorno di Febbraio, UniMe offre una triplice opportunità.

Infatti, gli studenti partecipanti possono:

  • Conoscere le diverse realtà aziendali e fornire loro il CV.
  • Approfondire le mission e visioni aziendali e le opportunità di carriera.
  •  Frequentare i laboratori di orientamento al lavoro per prepararti ai colloquio.
  •  Assistere ai workshop e seminari di formazione per orientarti al mondo del lavoro.

UniMe Recruiting Day/ Perché partecipare?

L’evento offre una triplice occasione:

  • Conoscere le oltre 30 aziende che aderiscono all’iniziativa.
  • Conoscere maggiormente le opportunità di carriera post carriera universitaria.
  • Affrontare in maniera efficace un colloquio di lavoro rafforzando le proprie competenze.

Prepararsi all’evento

Per poter essere pronti all’evento,  allo studente è consigliato di:

  • Consultare la sezione aziende in modo da individuare in anticipo quelle che possono essere di interesse e reperire ulteriori informazioni sulla filosofia aziendale e sulle posizioni aperte.
  • Allenare le tue competenze per affrontare il colloquio di lavoro. Infatti, l’Unità Orientamento e Placement ha organizzato un programma di Laboratori di orientamento al lavoro, con momenti formativi a cura di esperti del settore per aiutarti, nella settimana che precede il Recruiting volti a potenziare le competenze.
  • Verificare il programma della giornata: Bisogna prenotarsi alle presentazioni aziendali poiché la disponibilità dei posti è limitata.
    UniMe Recruiting DayFonte: https://www.freepik.com

UniMe Recruiting Day/ Il colloquio

Il colloquio è la parte più importante per la candidatura ad un potenziale lavoro post università. L’Università di Messina offre la possibilità di scegliere la propria azienda dei sogni tra un ventaglio molto ampio, consultabile qui. Per poter prenotare il colloquio, invece, c’è una duplice modalità. Se sei uno studente UniMe puoi registrati all’evento tramite piattaforma Esse3, invece, se sei laureato UniMe puoi registrati all’evento tramite la piattaforma Almalaurea.

Come funziona? Dopo aver inserito le proprie credenziali nel portale Esse3 ed individuata la voce dal menu a destra, “tirocini e stage”, selezionare: Almalaurea“.

A quel punto, sarà possibile prenotarsi. Per qualsiasi difficoltà o dubbio nella registrazione o per un supporto,  contattare i seguenti riferimenti: 0906768323 – 8324 oppure scrivere una email al contatto almalaurea@unime.it.

Per qualsiasi perplessità inerente al progetto, clicca qui.

Invece, per saperne di più sui laboratori, clicca qui.

Giorgia Fichera

 

Disney in odore di licenziamenti: l’impatto della crisi del 2022

Proseguono i numerosi licenziamenti: dopo Amazon, Meta, Twitter e Microsoft, anche la piattaforma Disney+ annuncia grossi interventi.

Le cause

Negli ultimi tre mesi del 2022, la piattaforma sembra aver perso 2,4 milioni di abbonati, motivo per cui si prospetta un taglio di circa 7mila posti di lavoro, pari a circa il 3,6% della forza lavoro globale.

Questa drastica decisione, genererà circa 5,5 miliardi di dollari di risparmi sui costi per la piattaforma. 

Crediamo che il lavoro che stiamo facendo per trasformare il nostro business intorno alla creatività, riducendo al contempo le spese, porterà a una crescita sostenibile e alla redditività della nostra attività di streaming.

Ha dichiarato Bob Iger, l’amministratore delegato.

È la prima volta dal 2019 che il servizio registra una perdita di abbonati di queste dimensioni, la piattaforma al momento sembrerebbe avere 161,8 milioni contro i 164,2 milioni del trimestre precedente.

Il motivo sarebbe riconducibile anche agli ultimi aumenti dei prezzi della piattaforma.

Cosa c’è dietro tutto questo 

Il team Disney conta circa 190mila dipendenti in tutto il mondo. Gestire questo elevato numero ha un costo piuttosto consistente, costo che la multinazionale non può più gestire. Così afferma il CEO di Disney:

Dopo un solido primo trimestre, ci stiamo imbarcando in una trasformazione significativa, che massimizzerà il potenziale dei nostri team creativi di livello mondiale e dei nostri marchi e franchising senza precedenti. Crediamo che il lavoro che stiamo facendo per rimodellare la nostra azienda attorno alla creatività, riducendo al contempo le spese, porterà a una crescita sostenuta e alla redditività per la nostra attività di streaming, posizionandoci meglio per affrontare le interruzioni future e le sfide economiche globali e fornire valore per i nostri azionisti.

Quanti saranno i licenziamenti nel 2023

Risulta che il 50% dei 2,5 miliardi di dollari di spese non relative ai contenuti deriverà dalle spese di marketing, il 30% dal costo del lavoro e il 20% dalla tecnologia e da altre spese aggiuntive.

Il servizio Disney prevede quindi che i risparmi sui costi verranno effettuati entro la fine del 2024.

Cosa succederà dopo il taglio dei posti di lavoro

L’amministratore delegato ha dichiarato di voler mettere in atto una nuova modalità operativa, che avrà inizio dopo i licenziamenti nel 2023, organizzando nello specifico tre segmenti di attività: Disney Entertainment (film, televisione e streaming), ESPN (focalizzata sullo sport) e Disney Parks, Experiences and Products (relativa ai parchi divertimenti).

I prossimi passi della Disney

Il CEO intende compiere vari passi per risolvere la situazione. Al momento, l’intenzione è quella di “ristrutturare” l’azienda, diminuendo i costi e migliorando la redditività. Tutto ciò risulterà possibile solo attraverso due azioni: limitando il personale e tagliando la produzioni dei programmi.

Iger ha, inoltre, precisato nelle ultime ore: «Ho un enorme rispetto e apprezzamento per il talento e la dedizione dei nostri dipendenti in tutto il mondo e sono consapevole dell’impatto personale di questi cambiamenti».

Perché il numero dei licenziamenti sta diventando sempre più elevato

La scelta di eliminare drasticamente il numero dei posti di lavoro è una conseguenza di una serie di fattori che negli ultimi anni ha influenzato la società in cui viviamo.  

Uno dei fattori chiave è stata la pandemia di COVID-19 che ha avuto un impatto decisivo sull’economia mondiale, provocando molteplici difficoltà nel settore economico. Anche la piattaforma Disney+ è rimasta vittima di questo cambiamento, e ha tentato di risolvere il problema riducendo le spese e semplificando le operazioni.

Il dubbio degli spettatori è anche quello dell’impatto che questa situazione alquanto complessa avrà sulla programmazione e sui contenuti: 

Per quanto riguarda i contenuti Disney ci saranno delle riduzioni di circa 3 miliardi di dollari:

Esamineremo realmente con attenzione tutto quello che realizziamo nel settore dell’intrattenimento perché le cose sono semplicemente diventate più costose in un mondo più competitivo.

Logo di Disney+. Fonte: AGI
Logo di Disney+. Fonte: AGI

Federica Lizzio