Sistema EPI: arriva una piattaforma unificata di pagamenti per l’Europa

Negli ultimi giorni l’acronimo EPI o PEPSI ha dominato la scena europea. Il sistema unificato di pagamento europeo, definito appunto EPI – European Payments Initiative o PEPSI – PanEuropean Payment System Initiative, è un progetto proposto dalla Commissione UE e dalla BCE e promosso da 16 banche continentali di cinque Paesi, ovvero Francia, Germania, Spagna, Belgio e Paesi Bassi per creare una nuova piattaforma unificata di pagamenti. Tra le banche che hanno dato il sì al sistema spiccano gruppi bancari di rilievo, tra cui BNP Paribas, BBVA, Crédit Agricole, Deutsche Bank, Societé Générale, Unicredit (solo con la controllata tedesca), e molte altre. L’EPI entro il 2022 farà quasi sicuramente concorrenza a Visa, Mastercard, Google Pay, Alipay, Paypal, e altri sistemi di pagamento ampiamente diffusi.

Tra i nomi non figura l’Intesa Sanpaolo, l’UBI Banca e il Banco BPM, seduti inizialmente al tavolo dei lavori ma poi intenzionati ad allontanarsi dal progetto. Tra le motivazioni, soprattutto per Intesa Sanpaolo, non è ben vista la prevalenza di un’impostazione obsoleta di pagamento e l’influenza quasi soffocante della Germania. Si vorrebbe preferire, invece, il modello italiano del Pagobancomat (che consente effettuare operazioni di pagamento presso tutti gli esercizi commerciali convenzionati), non voluto però per il progetto EPI. Inoltre, il sistema EPI era stato inizialmente ideato con una struttura per fare bonifici istantanei in grado di superare il sistema di carte di credito (con uno schema c.d. Sct Inst) , ma ha poi incluso un progetto di carta collegato a Mastercard, quindi quasi del tutto lontano da una matrice totalmente europea.

La BCE, comunque, si mostra con un grande sorriso dopo la notizia, affermando che l’obiettivo dell’EPI sia:

offrire una soluzione di pagamento digitale che possa essere utilizzata ovunque in Europa, […] e che sostituisca il panorama ancora frammentato che esiste attualmente”.

Il Covid-19 ha, infatti, accentuato la necessità di concretizzare l’idea.

Posto in essere come soluzione di pagamento paneuropea unificata, tra i servizi offerti fornirebbe carte di pagamento per consumatori e commercianti in tutta Europa, un portafoglio digitale (wallet) – che permette ad un individuo attraverso l’uso di dispositivi elettronici come computer o smartphone di eseguire transazioni online o in un negozio fisico -, bonifici istantanei e invio e ricezione di pagamenti tramite messaggi.

Si potrebbe pensare addirittura di arrivare a coprire il 60% di pagamenti elettronici in Europa, seppur siano previsioni fin troppo ottimistiche.

E’ un sistema del tutto nuovo?

No, già nel 2011 le banche all’interno dell’UE avevano pensato a un sistema simile, chiamato Monnet. Fu abbandonato nel tempo a causa dei contrasti politici.

Quale sarà la reazione dell’Italia?

Sembrerebbe un sistema che possa accelerare un processo di costruzione di una visione unica in Europa dal punto di vista finanziario. L’Italia si troverebbe coinvolta nel sistema una volta approvato e reso operativo tra tutti i Paesi membri.

Già dal 1 luglio la nostra penisola ha visto alcune modifiche nel sistema di pagamenti bancari, vietando a chiunque nel territorio di pagare in contanti per una somma superiore a 2000 euro. Provvedimento sicuramente utile per incentivare pagamenti con carte e bancomat, potrebbe garantire in futuro anche alle piccole imprese degli incentivi per pagamenti digitali. Prima di questo provvedimento il tetto massimo di pagamento in contanti era 3000 euro, adesso quindi inferiore, ma potrebbe scendere fino ad un massimo di 1000 euro dal 1° gennaio 2022.

Saranno questi provvedimenti a garantire una circolazione rapida e sicura di ricchezza nel sistema europeo? L’Europa e l’Italia si troveranno pronti a privilegiare questi nuovi sistemi di pagamento? A queste domande, ad oggi, è difficile rispondere, seppur l’obiettivo comune degli Stati membri sia orientato al progresso anche in campo economico-finanziario e questi strumenti potrebbero costituire una valida risposta.

Contenuto realizzato in collaborazione con Starting Finance Club Messina

Rossana Arcano

UniMe: le novità e i traguardi di luglio

UniMe non si ferma 

L‘Ateneo messinese ha raggiunto tantissimi nuovi traguardi nell’ultimo periodo, valorizzando e potenziando importanti collaborazioni e ampliando la sua squadra.

UniMe e “Mayo Clinic College of Medicine and Science”

Siglato l’accordo di cooperazione tra UniMe e il “Mayo Clinic College of Medicine and Science” che permetterà a docenti e studenti di partecipare reciprocamente a numerose opportunità professionali e formative riguardanti la didattica, la ricerca e la cura del paziente.

Fonte: college.mayo.edu

“Con questa sigla annualmente saranno offerti programmi di scambio per favorire la formazione di medici dotati delle conoscenze multidisciplinari teorico-pratiche e metodologiche per la promozione della salute, la prevenzione e la cura delle malattie in un contesto internazionale. La Mayo Clinic, tra l’altro, secondo la classifica stilata da U.S.News per il 2019/20, è il migliore ospedale americano” – ha sottolineato il prof. Antonino Germanà Prorettore all’Internazionalizzazione.

Inaugurazione di nuovi locali al Policlinico

Presso l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova Stroke Unit al Padiglione E, della nuova T.I.P.O. (Terapia Intensiva Post Operatoria) al Padiglione F, del nuovo Hospice di Oncologia e del nuovo reparto di Ematologia entrambi al Padiglione H.

Fonte: unime.it

“In un certo senso, la giornata di oggi vuole testimoniare la voglia di ripartenza ed il senso di comunità che, in questo ospedale, si impegna, lavora e fonde insieme cura al paziente, didattica e ricerca”– ha affermato il Rettore prof. Salvatore Cuzzocrea il giorno dell’inaugurazione.

Si prospettano infatti nuovi scenari per gli studenti che presso il nosocomio universitario svolgono attività di formazione e tirocinio.

IL DAI rientra nell’AOPI

Prestigioso ed importante riconoscimento per il DAI Materno Infantile del Policlinico Universitario che è stato chiamato a far parte dell’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI).  Questa associazione, attiva in Italia da oltre 10 anni, è costituita dai più prestigiosi centri di alta specialità dedicati all’Area Materno-Infantile (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Ospedale Gaslini, Ospedale Meyer etc).

Fonte: aopi.it

Gli obiettivi dell’attività dell’AOPI sono costituiti dalla promozione dello sviluppo culturale, scientifico e gestionale delle strutture assistenziali dedicate alla cura del bambino e del soggetto in età evolutiva. Inoltre, essa costituisce un punto di riferimento per le Istituzioni nella pianificazione, programmazione ed organizzazione delle politiche sanitarie pediatriche.

UniMe e SIFI annunciano programma congiunto di Alta Formazione e Ricerca

L’Università di Messina e la SIFI, la principale società farmaceutica oftalmica italiana, annunciano di aver sottoscritto un accordo di collaborazione pluriennale per sviluppare programmi congiunti di alta formazione e ricerca in diverse aree scientifiche di interesse comune.

SIFI stabilimento

In particolare, UniMe e SIFI hanno convenuto di procedere alla costituzione di una Piattaforma congiunta integrata di ricerca e formazione con il fine di rafforzare le sinergie nell’ambito della costituzione di profili professionali altamente specializzati e della crescita delle competenze necessarie per far fronte a programmi di ricerca e sviluppo per il futuro.

UniMe nel Consorzio Fabre per la sicurezza di ponti e viadotti

L’Università di Messina con ENEA e  i Politecnici di Torino e Milano e le Università di Pisa, Padova, Perugia, Camerino e della Campania hanno dato vita al Consorzio Fabre.

Logo del consorzio Fabre

Mettendo in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più avanzate, potranno monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro Paese. Un altro obbiettivo è promuovere e coordinare le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale.

In particolare, il prof. Eugenio Guglielmino, docente del Dipartimento di Ingegneria UniMe, e i delegati delle altre istituzioni coinvolte valuteranno i vari rischi e promuoveranno la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture.

UniMe e S.A.M.O. Club 

È stata rinnovata la convenzione tra UniMe e S.A.M.O. Club – Scuderia Antichi Motori Messina con la quale saranno finanziate due borse di studio a scopo di ricerca dell’importo di 500 euro ciascuna rivolte a studenti meritevoli, laureandi e laureati, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università.

Fonte: samoclub.it

Garantita inoltre la possibilità per gli studenti UniMe di iscriversi al tesseramento dell’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano) – con cui S.A.M.O. è federata – al costo annuale di € 80,00.

I docenti UniMe

Anche i professori dell’Ateneo peloritano hanno continuato a distinguersi e hanno raggiunto nuovi riconoscimenti, orgoglio per l’Università.

Prorettrici al “Welfare e alla Politiche di genere” ed ai “Servizi agli studenti”

Le professoresse Giovanna Spatari e Roberta Salomone, si sono insediate rispettivamente in qualità di Prorettrice al Welfare e alla Politiche di genere e Prorettrice ai Servizi agli studenti.

Le prof.sse Giovanna Spatari e Roberta Salomone

“Accolgo con entusiasmo questa nomina – ha dichiarato la prof.ssa Spatari – che testimonia la sensibilità del Rettore nei confronti delle tematiche connesse alle Politiche di genere che, negli anni hanno visto l’Ateneo impegnato nell’organizzazione di molte iniziative e giornate dedicate. É stato fatto molto nel tempo, ma questo incarico dona ulteriore impulso per realizzare tante altre attività di sensibilizzazione e non solo.”

“Sono felice di aver ricevuto questa responsabilità – ha aggiunto la prof.ssa Salomonee sono consapevole del grande lavoro che l’Università di Messina ha sin qui svolto per ampliare i servizi agli studenti.”

Associate editor della rivista Ecotoxicology and Environmental Safety

La professoressa Caterina Faggio, associata del Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali, è stata nominata associate editor  per meriti scientifici,  per la rivista internazionale Ecotoxicology and Environmental Safetyedita da Elsevier.

La professoressa Caterina Faggio

Ecotoxicology and Environmental Safety è una rivista multidisciplinare di massima importanza in termini di impatto nel settore dell’ecotossicologia,  della chimica ambientale e dell’epidemiologia inerente.

Relatore della sezione “Strade Maestre” del portale Treccani

Il professor Fabio Ruggiano, ricercatore di Linguistica italiana presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, fa parte dei relatori della sezione “Strade Maestre” del portale Treccani Scuola.

Il professor Fabio Ruggiano

In particolar modo le due videolezioni che lo vedono protagonista approfondiscono i modi di rappresentare il parlato all’interno dei testi letterari, da Alessandro Manzoni a Marco Missiroli, e le interferenze tra il parlato e lo scritto nei testi tipici di Internet.

Georgiana Florea

Biblioteche UniMe: riapertura delle sale studio

Riaperte le sale lettura di alcune Biblioteche agli utenti istituzionali, accessibili esclusivamente tramite prenotazione giornaliera.

Le sale di lettura e multimediali

Si potrà usufruire del servizio nelle sale e nelle giornate qui sotto elencate:

  • Biblioteca del Polo centrale – Area delle Scienze Economiche (dal lunedì al venerdì);
  • Biblioteca del Polo Annunziata (primo piano) – Sezione umanistica (lunedì e giovedì);
  • Biblioteca del Polo Papardo – Area di Ingegneria (lunedì e mercoledì);
  • Giurisprudenza con accesso lato Rettorato (dal lunedì al venerdì).

Ogni sala sarà aperta dalle 8:30 alle 13:30.

La prenotazione del proprio posto a sedere avverrà tramite l’apposito modulo online.

Norme da seguire per poter usufruire del servizio

Per l’ingresso in biblioteca gli utenti dovranno:

  • essere muniti di mascherina facciale ad uso medico;
  • esibire il modulo di autocertificazione precedentemente compilato, il documento d’identità e la mail di conferma di prenotazione rilasciata dall’App.

I servizi disponibili

Rimane sospeso il servizio di consultazione in sede ma continuano ad essere erogati tutti i servizi digitali e a distanza che possono essere richiesti attraverso il Team SBAServizio di Orientamento e Consulenza bibliografica.

Continuano ad essere disponibili i servizi di prestito e richiesta di articoli cartacei (ne abbiamo già parlato in questo precedente articolo)

Nelle sedi per le quali viene effettuata la richiesta sono presenti postazioni di front office per la consegna e la restituzione dei libri.

La durata del prestito:

  • 1 settimana (senza possibilità di rinnovo) per le opere di consultazione e i testi d’esame.
  • 4 settimane (con possibilità di rinnovo) per le altre pubblicazioni (eccetto i materiali esclusi dal prestito secondo Regolamento).

Link utili: www.unime.it/it/informa/notizie/biblioteche-riaprono-le-sale-lettura

https://www.unime.it/sites/default/files/scheda_individuale_Anamnestica.doc_-_Copia.pdf

Ornella Venuti

Recovery fund: c’è l’accordo UE. E l’Italia porta a casa una vittoria

Settimane fa scrivevamo, in riferimento al Recovery Fund:

Il progetto […] è ancora lontano dall’essere totalmente definito nella sua interezza, ma l’opinione comune dei Paesi è potersi rialzare grazie a strumenti solidi e duraturi in un’ottica di lungo periodo.”

Il fondo di recupero tanto dibattuto dai Paesi europei fin dai primi devastanti passi del Covid-19 è arrivato al verdetto finale. Dopo giorni di trattative al tavolo del Consiglio europeo, all’alba di martedì 21 luglio è stato siglato l’accordo sul Recovery Fund. Il sorgere del sole di una calda giornata d’estate ha visto 67 pagine di cifre, dichiarazioni e condizioni per i Paesi interessati.

Il presidente del Consiglio Europeo Michel e la presidente della Commissione europea von der Leyen hanno tenuto una conferenza stampa dopo l’intesa, ponendo un accento particolare all’importanza storica dell’accordo raggiunto. Questo sarà ratificato dai vari Paesi con una nuova clausola d’indebitamento della Commissione, e sarà approvato dal Parlamento europeo.

Si parla di Next Generation EU o Recovery Fund da 750 miliardi di euro, utilizzati per aiutare gli Stati colpiti dalla crisi economica del Coronavirus. Era una cifra già enunciata dal vertice UE mesi fa, ma finalmente la cifra è stata definita con certezza: di questo ammontare, ben 390 miliardi saranno erogati a fondo perduto e 360 miliardi prenderanno la forma di prestiti. Inoltre, il bilancio per i prossimi 7 anni avrà un valore di 1074 miliardi di euro.

Per la prima volta i Paesi membri danno mandato alla Commissione UE di indebitarsi a loro nome per somme consistenti.

Qual è il verdetto per l’Italia?

L’Italia vede un sorriso stampato sullo stivale: nonostante l’incertezza del premier Conte sull’esito positivo delle trattative per il nostro Paese, all’Italia spetteranno 209 miliardi di euro, distribuiti tra 82 miliardi di sussidi e 127 di prestiti.

I Paesi “frugali” (Olanda, Danimarca, Svezia, Finlandia), che volevano limitare il denaro a fondo perduto, hanno dovuto accettare un compromesso a favore dei Paesi in ginocchio, tra cui l’Italia.

Infatti, i sussidi non ammonteranno a 500 miliardi, ma a 390 miliardi. I prestiti invece aumentano da 250 a 360. La nuova proporzione è soprattutto volta a soddisfare i leader più influenti che volevano limitare i contributi a fondo perduto.

Per ottenere il loro accordo vi è stato anche un forte aumento (in alcuni casi un raddoppio) dello sconto di cui godono in primi quattro paesi appena elencati.Si è notato, tra l’altro, un cammino comune percorso da Francia e Germania, testimoniato anche dalle parole del leader francese Macron:

Abbiamo adottato un massiccio piano a favore della ripresa: un prestito in comune per rispondere alla crisi in modo unito e investire nel nostro futuro. Non l’abbiamo mai fatto!”

Come verrà finanziato il Recovery Fund?

Si parla per la prima volta, in modo concreto, di condivisione del debito. La Commissione UE può emettere titoli comuni sui mercati finanziari. Gli Stati membri non erogheranno denaro, ma dovranno garantire che nel caso di necessità sosterranno titoli per un certo ammontare. Per il rimborso si pensa alla creazione di nuove tasse europee.

Il Recovery Fund distribuirà risorse tra il 2021 e il 2023, svolgendo il suo compito fino al 2026, per aprire poi le porte al rimborso del denaro preso a prestito dal 2027.

Non mancano, però, delle condizionalità (tanto nominate in ambito di MES ma, a quanto pare, poco contrastate in riferimento al Recovery Fund). Innanzitutto, la Commissione europea dovrà presentare entro il Consiglio europeo di ottobre le sue raccomandazioni ai governi sul potenziamento dell’efficienza nell’approvazione ed esecuzione di lavori pubblici. Sicuramente è un campanello d’allarme verso l’Italia, maggior beneficiario del Recovery ma allo stesso tempo con un alto livello di inefficienza amministrativa: non è possibile ignorare le decisioni europee, pena il congelamento dei finanziamenti.

Il Paese che vorrà richiedere fondi, dovrà presentare un piano di ripresa e di resilienza coerente con obiettivi di varia natura, ad esempio difesa del clima e digitalizzazione, oltre ovviamente al rispetto delle raccomandazioni della Commissione. Per l’Italia, in particolare, si richiede amministrazione e giustizia civile più efficienti. La Commissione UE dovrà, entro due mesi, approvare o respingere il progetto presentato.

Per ciò che riguarda l’approvazione degli esborsi delle tranche del Recovery fund, la Commissione chiede l’opinione del Comitato economico e finanziario. Se un Paese non autorizza l’esborso, può chiedere che il versamento sia sospeso fino a quando si pronuncerà il Consiglio europeo, con un tempo di discussione massimo di tre mesi. La decisione finale, però, spetta alla Commissione UE.

Contenuto realizzato in collaborazione con Starting Finance

Marco Amato

Rossana Arcano

ERSU: pubblicato il bando per le Borse di Studio 2020/2021

E’ stato pubblicato il bando di concorso per l’assegnazione di Borse di Studio e altri servizi per l’A.A. 2020/2021.

Novità

Per l’A.A. 2020/2021 si dispone di fondi straordinari al fine di consentire l’estensione del beneficio anche agli studenti che, conseguentemente alle difficoltà riscontrate a causa dell’emergenza Covid, non hanno raggiunto i requisiti di merito nell’A.A. 2019/2020.

Gli studenti che intendono inscriversi ad anni successivi al primo per l’A.A. 2020/2021, possono fare domanda su due linee:

  • Linea A: rivolta a coloro i quali non hanno conseguito il numero di crediti previsti entro il 10 agosto 2020.
  • Linea B: rivolta a coloro i quali sono in possesso del “Bonus Covid”, ovvero hanno conseguito un numero di crediti ridotti rispetto a quelli previsti per la Linea A.

Il “Bonus Covid” (cumulabile al bonus standard) è fissato:

  • a 5 CFU per gli studenti iscritti a corsi di studio presso l’Università di Messina.
  • a 10 CFU per gli studenti iscritti a corsi di studio presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina.

Saranno stilate due graduatorie separate per la Linea A e la linea B.

Si finanziano prioritariamente tutti gli idonei della Linea A; conseguentemente, nei limiti delle risorse rimanenti, coloro che hanno conseguito il numero di crediti ridotto (gli studenti della linea B).

Modalità di partecipazione

E’ stata adottata una nuova modalità di partecipazione, questa avverrà tramite l’utilizzo di un codice temporaneo generato con tecnologia OTP (One Time Password), grazie al quale tramite un semplice SMS visibile sul dispositivo mobile sarà possibile confermare l’operazione richiesta.

La richiesta benefici, validata mediante OTP ed inviata esclusivamente online, deve essere regolarizzata (gli studenti avranno tempo fino al 30 aprile 2021 per caricare nel portale studenti il documento d’identità e l’eventuale documentazione aggiuntiva valida ai fini concorsuali).

Per partecipare seguire le seguenti fasi:

  1. collegarsi al sito istituzionale dell’ERSU www.ersumessina.it , selezionare la voce “Portale studenti” e registrarsi, qualora non già registrati;
  2. accedere all’applicazione internet predisposta dall’Ente con le credenziali rilasciate dopo la registrazione di cui al punto 1;
  3. compilare i campi obbligatori dell’applicazione;
  1. confermare i dati inseriti;
  1. premere sul pulsante per generare OTP e attendere SMS con codice per la validazione dei dati inseriti. ATTENZIONE: il codice OTP sarà inviato al numero di cellulare indicato in fase di registrazione al portale;
  1. validare i dati della richiesta benefici, inserendo nell’apposito campo (entro 60 minuti dalla ricezione) il codice OTP ricevuto via SMS.

Requisiti economici-patrimoniali

Le condizioni economiche e patrimoniali dello studente verranno determinate:

  • sulla base dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE € 23.626,32)
  • sulla base dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE € 51.361,58)

Possono partecipare al concorso gli studenti in possesso dell’Attestazione ISEE in corso di validità, con specifico riferimento alle prestazioni per il diritto allo studio universitario.

Requisiti di merito

  • Per gli iscritti al primo anno dei corsi di laurea triennale, magistrale biennale, magistrale a ciclo unico e master di primo livello, fatto salvo il possesso del titolo di scuola media superiore, i requisiti di merito saranno valutati successivamente, ovvero all’atto di erogazione del saldo della borsa di studio.
  • Per gli iscritti ad anni successivi al primo, al momento della presentazione della domanda, dovranno essere in possesso di un numero minimo di CFU (crediti formativi universitari). Tali crediti vanno acquisiti entro il 10 agosto 2020.

Qualora gli studenti partecipanti al concorso, iscritti ai corsi di laurea o laurea magistrale a ciclo unico, non abbiano conseguito il numero minimo di crediti previsto per partecipare al concorso, ai fini del conseguimento dei requisiti di merito, potranno utilizzare, in aggiunta ai crediti effettivamente conseguiti, un “bonus”, in base alle seguenti modalità:

  • Fino a 5 crediti se utilizzato per la prima volta per il conseguimento dei benefici per il secondo anno accademico;
  • Fino a 12 crediti se utilizzato per la prima volta per il conseguimento dei benefici per il terzo anno accademico;
  • Fino a 15 crediti se utilizzato per la prima volta per il conseguimento dei benefici per gli anni accademici successivi. Il bonus può essere utilizzato una sola volta e non è cumulabile

Pubblicazione elenco dei partecipanti

Gli elenchi di tutti gli studenti partecipanti ai concorsi e le successive graduatorie saranno pubblicati sul sito istituzionale dell’ERSU di Messina. Gli esiti delle graduatorie saranno resi disponibili nella pagina personale del portale studenti del sito www.ersumessina.it

Date da ricordare

  • 10 agosto 2020: Termine di riferimento per il possesso dei requisiti di merito riferiti agli studenti iscritti ad anni successivi al primo.
  • 11 settembre 2020 ore 14:00: Termine di compilazione delle domande on-line per i benefici “borsa di studio” e “servizio abitativo”, per gli studenti iscritti a tutti i corsi di laurea e per quelli che formalizzeranno l’iscrizione successivamente alla scadenza, compresi quelli che partecipano ai test di accesso per i corsi a numero programmato.
  • 11 settembre 2020 ore 15:00: Scadenza validazione con codice OTP della richiesta di partecipazione al concorso per i benefici “borsa di studio” e “servizio abitativo”.
  • 6 ottobre 2020: Pubblicazione elenco partecipanti “borsa di studio” e “servizio abitativo”.

Il bando

Ornella Venuti

Open Day UniMe 2020 – Digital Edition: Giorno 3


Si concluderà domani la tre giorni dell’Open Day UniMe, che ha visto racchiudersi in webinar dedicati, l’offerta formativa dell’Ateneo Peloritano.

Mercoledì 22 luglio – Area Scienze della Vita

La terza ed ultima giornata sarà dedicata all’area di scienze della vita.

Protagonisti

  • Dipartimento di Patologia Umana dell’età evolutiva “G.Barresi”
  • Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale
  • Dipartimento di Scienze veterinarie
  • Dipartimento di Scienze biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini morfologiche e funzionali

Coloro i quali volessero assistere all’Evento, potranno farlo in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo.

I servizi e le agevolazioni saranno presentati esclusivamente sulla piattaforma Teams nel corso di tutti e tre i giorni (gli orari sono consultabili nei programmi).


Qui consultabili i programmi dettagliati relativi alla giornata:

https://www.unime.it/sites/default/files/22_PROGRAMMA.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/22_SERVIZI.pdf

Claudia Di Mento

Open Day UniMe 2020 – Digital Edition: Giorno 2

Si terrà domani il secondo appuntamento (tre in totale) dell’Open Day UniMe – Digital Edition.

Martedì 21 Luglio – Area Scienze e Ingegneria

La seconda giornata sarà dedicata all’area delle scienze e di ingegneria.

Protagonisti

  • Dipartimento di Ingegneria
  • Dipartimento di Scienze matematiche e informatiche, scienze fisiche e scienze della terra
  • Dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali

Coloro i quali volessero solo assistere all’Evento, potranno farlo in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo.

servizi e le agevolazioni saranno presentati esclusivamente sulla piattaforma Teams nel corso di tutti e tre i giorni (gli orari sono consultabili nei programmi).


Qui consultabili i programmi dettagliati relativi alla giornata:

https://www.unime.it/sites/default/files/21_Programma_0.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/21_SERVIZI.pdf

Claudia Di Mento

 

Open Day UniMe 2020 – Digital Edition: Giorno 1

Al via domani il primo appuntamento della tre giorni di Open Day UniMe, l’orientamento telematico che l’Ateneo Peloritano offre ai futuri iscritti, nell’impossibilità di farlo in presenza per lo stato emergenziale.

Lunedì 20 luglio – Area Scienze economiche, giuridiche e umanistiche

La prima giornata sarà dedicata agli studi dell’area economica, giuridica e umanistica.

Protagonisti

  • Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
  • Dipartimento di Economia
  • Dipartimento di Giurisprudenza
  • Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche
  • Dipartimento Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi culturali

Coloro i quali volessero assistere all’Evento, potranno farlo in diretta sulla pagina Facebook dell’Ateneo.

I servizi e le agevolazioni saranno presentati esclusivamente sulla piattaforma Teams nel corso di tutti e tre i giorni (gli orari sono consultabili nei programmi).


Qui consultabili i programmi dettagliati relativi alla giornata:

https://www.unime.it/sites/default/files/20_PROGRAMM.pdf

https://www.unime.it/sites/default/files/20_SERVIZI_0.pdf

Claudia Di Mento

Cerimonia per i laureati durante la quarantena

www.repubblica.it

Il 7 Luglio abbiamo finalmente assistito alle prime lauree in presenza dopo mesi di proclamazioni telematiche. L’Università di Messina ha tenuto conto anche di coloro che non hanno potuto godere di questa ritrovata normalità, decidendo di svolgere una cerimonia per premiare tutti coloro che si sono laureati durante la quarantena.

La Cerimonia di Consegna dei Diplomi si terrà alla Cittadella sportiva nel corso dell’ultima settimana di settembre e sarà dedicata a tutti gli studenti che si sono laureati tra il 10 marzo e il 30 giugno in modalità telematica. L’Università regalerà a ognuno la pergamena e il Tocco, in modo da permettere anche a questi studenti di avere meritati applausi e congratulazioni “dal vivo”.

Questa nuova manifestazione sostituisce la tradizionale cerimonia che si è svolta negli anni passati a Taormina e che ospitava tutti i laureati dell’Ateneo: le norme da rispettare relative al distanziamento sociale impediscono una celebrazione con un numero così elevato di studenti ed è per questo che anche il numero degli accompagnatori sarà deciso in seguito, una volta calcolato il numero degli studenti partecipanti.

Modalità di prenotazione

I laureati che volessero prendere parte alla cerimonia, dovranno prenotarsi dal 20 al 31 luglio attraverso la piattaforma raggiungibile tramite questo link.

Per altri chiarimenti è possibile scrivere all’indirizzo consegna.diplomi@unime.it.

Informazioni utili

Il link citato per la prenotazione alla Cerimonia di Consegna dei Diplomi può essere utilizzato anche dai i laureandi delle prossime sessioni di laurea già da ora. In questo caso la piattaforma è stata predisposta per prenotare i posti di massimo di 5 accompagnatori (di cui bisogna specificare i nomi) per studente. Questo sistema permetterà di organizzare al meglio le aule rispettando le norme di distanziamento sociale.  La piattaforma potrà essere usata solo dopo il controllo amministrativo nelle rispettive segreterie.

Federica Cannavò

 

 

La Banca Centrale Europea, la “mamma” delle banche d’Europa

Spesso i media parlano di politica fiscale e politica monetaria, di emissione di moneta, di finanziamento del deficit, e così via. Sapevate che il Governo non può stampare moneta? E sapevate che, in quanto membri dell’UE, il sistema monetario italiano è tutelato e vigilato da un organismo sovranazionale, chiamato Banca Centrale Europea? Vediamolo insieme.

E’ necessario fare innanzitutto una chiara distinzione tra le due forme di politica citate:

  • La politica fiscale è attuata dal Governo, e comprende interventi tramite la spesa pubblica, i trasferimenti (=a favore di famiglie e imprese per scopi sociali o produttivi, es. contributi sociali, assegni familiari, pensioni, incentivi alla produzione) e il prelievo fiscale (=imposte);
  • La politica monetaria è attuata dalla Banca Centrale, in Europa dalla Banca Centrale Europea, ed è attuata tramite l’offerta monetaria (=banalmente, lo stock di moneta inserito nel sistema economico) e il tasso d’interesse.

Cos’è la BCE?

La Banca Centrale Europea, abbreviato BCE, è la banca centrale adottata dai 19 Stati membri dell’Unione Europea che hanno aderito all’euro come moneta comune. 

La Banca Centrale Europea e le banche centrali nazionali, insieme, costituiscono l’Eurosistema, il sistema di banche centrali dell’area euro. 

Qual è l’obiettivo della BCE?

Facendo riferimento all’articolo 105 del trattato di Maastricht, che nel 1992 sancì in modo ufficiale la nascita dell’UE, dopo i primi passi mossi fin dal 1951, il principale obiettivo dell’Eurosistema è mantenere la stabilità dei prezzi, ossia salvaguardare il valore dell’euro. Infatti, l’art. 105 recita:

L’obiettivo principale del SEBC (Sistema Europeo delle Banche Centrali) è il mantenimento della stabilità dei prezzi.

La BCE è libera di svolgere le proprie funzioni?

La BCE è un’istituzione politicamente indipendente, e con ciò si concilia il raggiungimento dell’obiettivo del mantenimento della stabilità dei prezzi. Nel caso vi sia una dipendenza politica da parte della banca centrale, più precisamente una “dominanza fiscale” sulla politica monetaria, i governi potrebbero ricorrere al finanziamento monetario del disavanzo (= combattere il disavanzo di bilancio – uscite > entrate – con l’emissione di nuova moneta) con maggiore frequenza e questo potrebbe causare un alto livello d’inflazione. 

L’indipendenza politica è sancita dall’articolo 104 del trattato di Maastricht e dall’articolo 7 dello statuto del SEBC.  

Riportando l’art. 104:

È vietata la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della BCE…alle amministrazioni statali […] o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l’acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle Banche centrali nazionali.

Nessun governo o ente pubblico può, quindi, influenzare la BCE o le Banche Centrali Nazionali che fanno parte dell’Eurosistema e convincerle a modificare il proprio comportamento in modo da favorirle nell’attuazione della politica monetaria. 

Ad ogni modo, l’indipendenza per la BCE comporta anche degli oneri (=costi), in termini di necessità di trasparenza e in riferimento anche all’enorme peso delle responsabilità delle proprie azioni e strategie.

Cos’è il SEBC?

Il Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC) è composto dal governatore della BCE e dai governatori delle banche centrali di tutti i paesi membri dell’UE. L’Eurosistema, invece, è parte del Sistema Europeo delle Banche Centrali, poiché è formato dal governatore della BCE e dai governatori delle Banche Centrali dei paesi che hanno adottato l’euro come moneta legale (attualmente 19 paesi).

Nonostante il SEBC sia un sistema più ampio, l’Eurosistema è quello fondamentale e importante ai fini della politica monetaria.

Per raggiungere l’obiettivo del mantenimento della stabilità dei prezzi, l’Eurosistema formula le proprie decisioni di politica monetaria su due approcci analitici complementari detti “due pilastri”: l’analisi monetaria e l’analisi economica.

L’implementazione delle decisioni relativa alla politica monetaria avviene attraverso gli strumenti di cui si avvale l’eurosistema. Questi strumenti sono:

  • operazioni di mercato aperto  (=acquisto/vendita titoli di Stato);
  • operazioni su iniziativa della controparte (standing facilities) (finalizzate a iniettare o assorbire liquidità nel mercato monetario);
  • riserva obbligatoria (percentuale dei depositi bancari per legge tenuta sotto forma di contanti o di attività facilmente liquidabili).

 

Quali sono gli organi direttivi della BCE?

Gli organi decisionali della BCE sono il Consiglio direttivo, il Comitato esecutivo e il Consiglio Generale. Nel dettaglio:

  • Il Consiglio direttivo stabilisce la politica monetaria dell’Eurozona e fissa i tassi d’interesse applicabili ai prestiti erogati alle varie banche;
  • il Comitato esecutivo attua la politica monetaria, gestisce affari, riunioni del Consiglio direttivo ed esercita i poteri delegati da questi ultimi;
  • il Consiglio generale ha funzioni consultive e di coordinamento e preparatorie per un eventuale allargamento dell’Eurozona.

Vi è poi il Presidente della BCE, che rappresenta la banca nelle riunioni interne ed internazionali. Attualmente, ricopre la carica Christine Lagarde prendendo il posto dal 1° novembre 2019 di Mario Draghi. Lagarde era precedentemente ministra dell’Economia, dell’Industria e dell’Impiego in Francia, poi direttrice del Fondo monetario internazionale.

La BCE è quindi la madre delle banche nazionali appartenenti all’Eurozona, che vigila sul loro operato e fornisce gli strumenti finanziari con le opportune cautele e misure di regolamentazione. La moneta non si distribuisce senza un chiaro criterio, ma questo è un’altra analisi che spiegheremo presto.

 

Contenuto realizzato in collaborazione con Starting Finance Club Messina

Marco Amato

Rossana Arcano