Alla Scoperta dei “Pinguini italiani”

Fonte: rollingstone.it 

Sono il gruppo del momento, il gruppo di tutti i nerd, il gruppo che ci ha fatto ridere, ballare e commuovere allo stesso tempo: i Pinguini Tattici Nucleari.

Il gruppo italiano nasce a Bergamo nel 2010 ed è composto da sei membri: il frontman è un giovanissimo ragazzo di 25 anni di nome Riccardo Zanotti . Il nome del gruppo, ha dichiarato la band, deriva dalla birra Tactical Nuclear Penguin.

Quest’anno i Pinguini hanno partecipato a Sanremo 2020: non hanno portato a casa l’ambito premio ma si sono piazzati terzi, rientrando nel podio e si ritrovano comunque tra i primi in tutte le classifiche musicali italiane. La canzone che la band ha portato al 70 festival di Sanremo si intitola Ringo Starr, in onore del batterista dei Beatles.

Scopriamo insieme qualche curiosità sul brano, che certamente hanno contribuito al successo riscosso.

Come sappiamo Ringo è sempre stato messo in disparte dai media, sottovalutando il suo talento e il suo carisma, rispetto agli altri membri della band. Intorno a questo tema  ruota il significato dell’intera canzone, come possiamo evincere dal ritornello: “in un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr”.

Fonte: daartspecialday.com 

La canzone, come numerose altre del gruppo, ha molti riferimenti nerd come ” tu eri robin poi hai trovato me/ pensavi fossi il tuo Batman ma ero solo il tuo Ted”, duplice richiamo alla famosissima serie cult How I met your mother e a Batman. Non manca anche un riferimento al film d’animazione Il Re Leone:”Il cerchio della vita impone che per/ un re leone vivano almeno tre iene” . Ma non solo film e serie tv: viene citato il programma televisivo l’Eredità e anche il singolo Africa dei Toto.

Il gruppo – come abbiamo notato – è amante del mondo del cinema, delle serie tv e di vari generi musicali: questi temi rispecchiano molto gli interessi di noi giovani colpendo i nostri cuori e stimolando la nostra curiosità riguardo i brani.

Fonte: Fanpop 

Il videoclip è incentrato su una delle trilogie più famose di tutti i tempi: Ritorno al futuro. La trovata geniale è proprio alla fine del video, quando Riccardo Zanotti nelle sembianze di Marty McFly, finisce di suonare lasciando il pubblico senza parole : “Penso che ancora non siete pronti per questa musica. Ma ai vostri figli piacerà”, giocando sul fatto che il pubblico di Sanremo – composto principalmente da adulti e anziani – potrebbe non apprezzare il pezzo della band, come nessuno apprezzava Ringo.

Fonte: lascimmiapensa.com

Sul brano i Pinguini Tattici Nucleari hanno dichiarato: “È una canzone che parla di debolezza e fragilità. E’ un omaggio a Ringo Starr”. La storia dei Pinguini – come quella di Ringo – ci insegna che essere gli ultimi della classe alla fin fine non è poi così male, ci fa capire e intendere che ci sarà sempre qualcuno che in qualche modo noterà il nostro talento e ci apprezzerà per quello che siamo e non per quello che il pubblico vuole.

Ai nostri amici col papillon auguriamo solo il meglio e tanta buona fortuna: infatti, dopo il festival 2020, partiranno per un tour con varie tappe in Italia e già alcune date hanno fatto sold-out.

Se ci sentiamo tristi e giù di corda o messi in disparte, riascoltare la canzone potrà aiutarci a tirarci sù di morale:

“Ma questa sera ho solo voglia di ballare
Di perdere la testa e non pensare più
Che la mia vita non è niente di speciale
E forse alla fine c’hai ragione tu”.  

 

Alessia Orsa

Studiare ascoltando musica conviene?

Sempre più spesso in biblioteche e aule studio possiamo vedere ragazzi con la testa china sui libri e gli auricolari. Ma ascoltare musica mentre si studia è utile alla concentrazione e migliora la performance? O si tratta solo di una distrazione per il nostro cervello e rallenta l’apprendimento? 

La scienza ha provato a dare risposta alla domanda. Così, se sei preoccupato per il prossimo esame che è dietro l’angolo, forse può servirti capire se continuare a studiare con le nuove hit di Sanremo in sottofondo ti aiuterà a raggiungere l’obiettivo sperato!

Come di frequente nella scienza la risposta è: dipende. La soluzione non è affatto univoca e gli effetti della musica sulle attività cognitive dell’uomo mostrano una grande variabilità da individuo a individuo. Inoltre incide molto anche il tipo di canzone ascoltata. Diverse ricerche rivelano che ascoltare musica che piace migliora l’umore e riduce lo stress (secondo uno studio condotto negli Stati Uniti al pari di ricevere un massaggio), permettendo così di raggiungere livelli di arousal maggiori (letteralmente “risveglio”, in pratica significa uno stato di eccitazione maggiore). Questo promuove una migliore concentrazione e ritenzione delle informazioni studiate. Di contro però chi non è portato per il multitasking potrebbe distrarsi più facilmente e vedere le proprie capacità di comprensione ridotte.

Pertanto gli scienziati hanno identificato due principali tipologie di persone, sulle quali l’ascolto di canzoni produce effetti differenti. Persone estroverse mostrano in generale una maggiore capacità nel mantenere l’attenzione anche in situazioni scomode e sono meno sensibili al rumore. Tale popolazione studia più frequentemente ascoltando musica e mostra rendimenti migliori con questa. Coloro che invece tipicamente non studiano con la musica mostrano deterioramento delle prestazioni se vi sono esposti. Il peggioramento è progressivo nelle diverse condizioni: senza musica > strumentale > cantata. A questo gruppo appartengono persone più introverse.

Ciò sarebbe in accordo con la teoria della personalità dello psicologo tedesco Eysenck secondo cui persone estroverse sarebbero sotto-stimolate e ricercherebbero nuove esperienze e stimoli; individui introversi sarebbero invece sovraccaricati ed eviterebbero situazioni scomode.

Questi dati sono stati ottenuti esponendo un gruppo di studenti statunitensi al object-number test in diverse condizioni ambientali: senza musica, con strumentale e con musica cantata. Il test valuta l’apprendimento e la memoria a lungo termine.

In un altro studio un gruppo di 38 studenti cinesi della facoltà di infermieristica con età media di 19.4 anni hanno svolto un esame con e senza musica in sottofondo. Gli studenti che hanno svolto l’esame con la musica hanno mostrato una riduzione significativa nell’ansia, misurata attraverso indicatori biologici (frequenza cardiaca e temperatura corporea).

In altre parole, la musica riduce l’ansia e lo stress, modifica la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna migliorando l’ossigenazione dei tessuti. Tuttavia questi effetti positivi dipendono dalla personalità del soggetto e soprattutto dal tipo di musica ascoltata: canzoni senza parole e particolarmente gradite dall’ascoltatore possono funzionare come un boost per lo svolgimento di attività cognitive complesse. Musica vocale distoglierebbe l’attenzione provocando rendimenti peggiori.

Gli effetti della musica sul nostro cervello sono complessi e ancor oggi non totalmente compresi. Quando ascoltiamo una canzone siamo avvolti da un’esplosione di emozioni, ricordi di luoghi o esperienze passate. Questo avviene per l’attivazione della corteccia prefrontale mediale. Si tratta di un’area coinvolta nella formazione di memorie autobiografiche, processi emozionali e relazionali e spiega perchè una canzone può provocare esperienze così intense. Ascoltare musica può inoltre apportare benefici all’umore e al comportamento di persone affette da Alzheimer e altri tipi di demenze. La memoria musicale è infatti spesso preservata nei pazienti con Alzheimer perchè le aree correlate non sono danneggiate dalla malattia.

Gli utilizzi e le potenzialità della musica sono quindi numerosi. Tuttavia solo nuove ricerche potranno chiarire tutti i meccanismi che spiegano gli effetti positivi della musica sul cervello. Quanto allo studio, ascoltare musica con le dovute accortezze può essere utile: il giusto tipo di canzone per il giusto ascoltatore può rappresentare una marcia in più per fare bene al prossimo test!

Mattia Porcino

Sanremo #Day5: come si è concluso il Festival?

Il #day5 inizia in modo frizzante. C’è chi se la prende comoda, chi salta fuori dal letto come una molla, chi il letto non lo tocca proprio.
Macchina fotografica? C’è.
Videocamera? C’è.
Microfono? C’è.
In marcia verso l’hotel che ha ospitato Alberto Urso durante la settimana del festival.

©CristinaGeraci – Intervista ad Alberto Urso, Sanremo 2020

Saltata la coda di fan impazzite, riusciamo ad entrare, ci sistemiamo e aspettiamo.  Il momento in cui il mio cervello ha detto “buongiorno mondo” è stato quando un paio di occhi azzurri e un sorriso stanco arrivano nella stanza esclamando: “Ciao ragazzuoli! Che piacere vedervi!”
Un volto conosciuto, visto in altre situazioni, che fino a poco tempo fa faceva le stesse cose che facevi tu. Una passeggiata sul viale, un calice di vino al solito posto , circondato dai soliti amici messinesi. E poco tempo dopo ritrovarlo a Sanremo, nei panni di cantante, e che cantante. Penso a tutto questo e mi si gonfia il petto di felicità, è una grande soddisfazione ritrovare volti conosciuti in occasioni del genere.  Iniziamo l’intervista, ridiamo, scattiamo due foto e lo lasciamo ai suoi impegni.

©CristinaGeraci – Diodato alla trasmissione “Italia Sì”, Sanremo 2020

La prossima tappa della giornata sarà passare da Casa SIAE per caricare il pc e sistemare un paio di contenuti. A farci da sottofondo è Diodato, intervistato a piazza Colombo.

Finisce la mattinata e decidiamo di tornare a casa, fare le valigie e riposare un po’.
Ci dirigiamo verso il centro e le strade sono affollate.
Direzione casa Sanremo per mangiare un boccone e subito dopo verso casa SIAE per guardare la tanto attesa finale.

Inizia il festival: sigla dell’Eurovision e ingresso di Amadeus in mezzo alla banda dell’Arma dei Carabinieri.
Via al televoto dopo l’apparizione dell’attrice Cristiana Capotondi.

Michele Zarrillo con “Nell’estasi o nel fango” è il primo ad esibirsi. Sempre elegantissima, Elodie entra in scena sul palco del teatro Ariston per interpretare la sua Andromeda, scritta da Mahmood.”Grazie per questa possibilità” le parole di Elodie nel ricevere i fiori da Amadeus.

Mara Venier si toglie le scarpe per scendere le scale e parla della puntata speciale di domani di Domenica In, proprio da Sanremo. Poi è la volta di Enrico Nigiotti con Baciami adesso.
Fiorello sul palco parla del successo del Festival e dell’affetto per Amadeus. Poi presenta il conduttore, che scende le scale dell’Ariston in versione bionda Maria De Filippi. Cantano insieme “Un mondo d’amore” di Gianni Morandi.

©CristinaGeraci – Casa SIAE, Sanremo 2020

Si torna alla gara, Irene Grandi con Finalmente ioAlberto Urso con il suo Sole ad est e subito dopo è il turno di Diodato, “Fai rumore”. Entra in scena Sabrina Salerno per presentare il settimo cantante in gara: Marco Masini al pianoforte canta Il confronto.
Amadeus parla della gara delle Nuove Proposte di ieri sera con la vittoria di Leo Gassmann. Questa sera canterà sul palco del Teatro Ariston “per diventare ufficialmente uno dei Big del Festival”. Non in gara, ovviamente. Canta “Vai bene così“.

Tiziano Ferro, dopo un monologo sulla sua età e sulla maturità, canta “Alla mia età“, “Non me lo so spiegare”, “Ed ero contentissimo” e “Per dirti ciao”. Piero Pelù scuote il Teatro Ariston con la sua energicaGigante“.
Nono cantante in gara, Levante con TikiBomBom. Bellissima ed elegante come sempre. I Pinguini Tattici Nucleari sul palco del Festival di Sanremo con la loro Ringo Starr.
Arriva sul palco la regina Elisabetta, piena di perle, che canta “Me ne frego” e da anche un bacio al chitarrista.
“No Grazie”, è il momento di Junior Cally.

La gara procede. Dire spedita è troppo, ma procede. Raphael Gualazzi canta “Carioca“, che abbiamo rivalutato in maniera positiva.
È il momento di Tosca con “Ho amato tutto“. Francesco Gabbani sul palco con la sua “Viceversa“.
Rita Pavone e la sua “Niente (Resilienza 74)“. Poi è la volta de Le Vibrazioni con “Dov’è“.

Gara interrotta dall’ospite della serata: si esibisce Biagio Antonacci con il nuovo singolo “Ti saprò aspettare“. A seguire un medley con Iris, Quanto tempo ancora e Liberatemi.
Anastasio è il prossimo ad esibirsi con “Rosso di rabbia“. La gara procede con Riki e la sua “Lo sappiamo entrambi“.
Giordana Angi canta “Come mia madre“. “Voglio parlarti adesso“, è il momento di Paolo Jannacci. Elettra Lamborghini penultima con “Musica (E il resto scompare)“. Rancore, ultimo ad esibirsi con la sua “Eden“.

Siamo ufficialmente alla fine della gara. Dopo l’intervento di Fiorello è il momento della standing ovation per lui. Con abbraccio ad Amadeus. Ma non finisce qui perché Fiorello canta anche “Amore Fermati” di Fred Bongusto.

Dopo l’intervento dei vari ospiti della serata, arriviamo al momento tanto atteso: la classifica.

23) Riki

22) Junior Cally

21) Elettra Lamborghini

20) Giordana Angi

19) Enrico Nigiotti

18) Michele Zarrillo

17) Rita Pavone

16) Paolo Jannacci

15) Marco Masini

14) Alberto Urso

13) Anastasio

12) Levante

11) Raphael Gualazzi

10) Rancore

09) Irene Grandi

08) Achille Lauro

07) Elodie

06) Tosca

05) Piero Pelù

04) Le Vibrazioni

Terzo posto per i pinguini tattici nucleari.  Ancora un po’ di attesa; secondo posto per Francesco Gabbani.

Vince il festival Diodato, con la sua “Fai rumore”. Avevamo già detto che Diodato era riuscito a fare tanto rumore. È suo il 70 esimo festival di sanremo.

Contenti della classifica, un po’ amareggiati per il nostro Alberto,che speravamo si classificasse un po’ più in alto, ci spostiamo verso Casa Sanremo per festeggiare. Troviamo Leo Gassman esibirsi.

©CristinaGeraci – Afterparty Casa Sanremo, 2020

Poco dopo Inizia il dj set con la bellissima Ema Stoccolma, accompagnata dalla collega Andrea Delogu. Eleganti e impeccabili. La serata prosegue fino alle 6 di mattina, passiamo gli ultimi momenti insieme ai colleghi delle radio universitarie, agli amici di casa SIAE. Un ultimo saluto e poi a casa, a riposare un’ora.

Ora siamo in viaggio per tornare, e continuo a pensare a quello che il festival è riuscito a fare nell’arco di poco tempo: dalle ingiurie verso un poco chiaro Amadeus, che grazie all’aiuto del fidato Fiorello è riuscito a portare a casa un signor festival. Alle vallette e agli ospiti internazionali. Bugo e Morgan. Fiorello e l’autotune.  Il twerk di Elettra, i vestiti succinti.

Ma il festival di Sanremo, non si ferma solo a questo. Si aggiornano le playlist italiane, si conoscono nuovi artisti. In un modo o in un altro il festival tocca tutti noi.
Inoltre, più da vicino, è riuscito ad unire quattro di noi.
Quattro persone che apparentemente non condividono nulla se non lo stesso lavoro, buttati sul campo e costretti a unirsi per fare squadra.
Oggi ringrazio Federica, Damiano e Alessio per avermi tenuto compagnia, per esserci aiutati nei momenti complicati durante la giornata e per avermi lasciato un bellissimo ricordo del festival.
Li guardo proprio ora e dormono tutti sul treno, magari se seguite i nostri social troverete qualche foto.

Grazie per averci seguito e supportato.

Per noi il Festival NON finisce qui.

Cristina Geraci

Sanremo #Day4: colpi di scena

©CristinaGeraci – Lungomare di Sanremo, 2020

Il venerdì inizia presto, con una chiamata speciale: la manager di Alberto Urso.
Riusciamo a fissare un’intervista esclusiva, a quanto pare Alberto ha un bel po’ da fare in questi giorni.
La giornata inizia bene, tra caffè e commenti sulle performance del giorno seguente.
Ci incamminiamo subito verso il centro, qualche scatto per la città e già il buio appare.
Il primo incontro della giornata è a Casa SIAE: assistiamo ad una breve ma interessante intervista a Gabriella Martinelli e Lula, prossime a sfidarsi con gli altri artisti per vincere “Sanremo Giovani”.

©CristinaGeraci – Casa SIAE, Sanremo 2020

Il format dell’intervista è “La prima volta”: ruota tutto attorno al primo approccio alla musica, l’emozione del festival; parlano del significato del testo della loro canzone “Gigante D’Acciaio” e dell’importanza della sicurezza sul lavoro.
Due chiacchiere con i colleghi delle radio universitarie, gli spritz che non vengono più contati ed è subito ora di cena.
Un panino veloce e torniamo in postazione a casa SIAE.
Inizia la quarta serata del festival con Tecla, canta “8 marzo” che si scontra con Marco Sentieri e la sua “Billy blu” – rimane in gara Tecla.
Subito dopo è il turno di Leo Gassman con “Vai bene così”, contro Fasma e la sua “Per sentirmi vivo”– il vincitore è Leo Gassman.
Dopo l’intervento di Fiorello in vesti di coniglio e imparruccato da Maria De Filippi, è il momento di scoprire il verdetto delle Nuove Proposte – intanto Eugenio in via di Gioia riceve il premio della Critica e Tecla il premio Sala Stampa.
A trionfare è il brano di Leo Gassmann, a cui segue Tecla, che riascolteremo anche  in occasione della finale del festival.

Da qui inizia la gara dei Big, con Paolo Jannacci e la sua “Vorrei parlarti adesso” .

Molto gradito il ritorno di Fiorello dopo l’assenza del giovedì sera;  segue Tiziano Ferro ed il momento del medley dei suoi successi: In mezzo a questo inverno, Ti scatterò una foto e L’amore è una cosa semplice.

Scena clou è il duetto dei sopracitati come sigillo di pace: il brano è “Finalmente tu” (con bacio a fior di labbra e “disperazione” di Ferro che teme il divorzio dal marito Victor).
Arriva poi la Clerici, che scende le scale dell’Ariston in rosso e dopo l’ospite internazionale della serata la seducente Dua Lipa, che canta “Don’t start now” con le sue ballerine.

Riprendono le esibizioni dei  Big con Rancore che canta “Eden”, seguito da “Come mia madre” di Giordana Angi.
Dopo il saluto di Amadeus ai genitori (Clerici affettuosa: “Goditeli finché ci sono”), sul palco Gabbani con “Viceversa” – ad oggi è al primo posto della classifica.

La gara continua con Raphael Gualazzi e la sua “Carioca” accompagnato da strumenti musicali appariscenti e due bimbi che ballano sul palco.
È il turno dei Pinguini, “Ringo Star” che convince sempre di più il pubblico.
Anastasio arriva in rosso, canta “Rosso di rabbia”.
Sul palco rientra Amadeus accompagnato da Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi.

Amadeus traccia una linea con uno spray per sdrammatizzare la gaffe fatta prima del festival: nssun passo in avanti per Francesca Sofia, che subito presenta la bellissima Elodie, che canta la sua “Andromeda”.
Torna sul palco Tiziano Ferro con “Portami a ballare”.
Arriva Riki con la sua “Lo sappiamo entrambi”.

Tony Renis scende le scale dell’Ariston e subito obietta:”Ieri hanno cantato di tutto e non hanno eseguito Quando Quando Quando” – tutto questo per duettare con Fiorello nella canzone. Anzi no, la canta solo Fiorello mentre Renis dirige l’orchestra. One Man show.
Il saluto e ringraziamento alla carriera di Vincenzo Mollica, giornalista Rai sempre sul balconcino celebre – ultimo anno di servizio per lui. Slide con i salute di personaggi famosi: da Stefania Sandrelli a Vasco Rossi.
La serata si anima quando annunciano l’entrata sul palco di Ghali: entra in scena ma finge di cadere, rotolando giù dalle scale. In realtà non è lui bensì è una messinscena. Canta un medley e il nuovo singolo “Good time” – conclude l’esibizione regalando una delle sue maschere ad Amadeus.

©CristinaGeraci – Ghali sul Nutella Stage, Sanremo 2020

Scende sul palco Diodato, con la canzone che conquisterà il primo posto nella classifica della serata;; come già detto, Diodato fa tanto rumore. Si passa subito a Irene Grandi.

Mezzanotte e mezza e non siamo nemmeno a metà gara, molto bene- Achille Lauro in versione Manson con un completo firmato Gucci, “Me ne frego”.
Dopo gli auguri a Vasco Rossi, Piero Pelù canta “Gigante”, sempre più orecchiabile ad ogni passaggio sanremese, e lancia un messaggio contro la violenza sulle donne.

Altro momento ospitata: Gianna Nannini con Coez cantano “Motivo”.
Nel frattempo arriva Ghali a piazza colombo, dove ci tiene compagnia con uno spettacolo impeccabile e molto coinvolgente.

Tosca sul palco con “Ho amato tutto” e ringrazia per il premio delle Cover ricevuto ieri sera.

Michele Zarrillo con il suo brano “Nell’estasi e nel fango”; segue Junior Cally con “No grazie”: applausi al suo ingresso e alla fine (con qualche “simpatico” fischio…).
E’ il momento de Le Vibrazioni, ai piani alti delle classifiche con la loro “Dov’è”: applausi dall’Ariston alla fine della loro esibizione.
Alberto Urso è il prossimo ad esibirsi con “Il sole ad est”: Scende in mezzo al pubblico durante l’esibizione, va incontro ai suoi genitori.

Morgan inizia a cantare “Sincero” e Bugo abbandona il palco: colpo di scena poco prima della due di notte, durante l’esibizione del duo sul palco del Teatro Ariston. Ma cosa è successo? Dopo l’annuncio di Antonella Clerici, Morgan è sceso dalle scale, inizialmente da solo; si è fermato, ha guardato indietro e Bugo lo ha raggiunto, mettendosi l’auricolare. La performance è iniziata ma Morgan ha iniziato a leggere da uno schermo e da alcuni fogli, apparentemente modificando il testo della canzone originale e mantenendo solo alcune parole. Poco dopo, Bugo, evidentemente seccato, se ne è andato dal palco, lasciando Morgan, da solo. Un’uscita di scena improvvisa che ha creato caos e imbarazzo sul palco.

Amadeus è andato dietro le quinte per cercare di capire cosa fosse successo. Stesso tentativo fatto da Fiorello, senza successo.
Dopo il caos, Rita Pavone si esibisce con la sua energica “Niente”, cui segue Enrico Nigiotti.

Ma la curiosità è di scoprire se Bugo tornerà… e alla fine, gli artisti sono stati squalificati.
La classifica della sala stampa per questa quarta serata:

23) Alberto Urso

22) Riki

21) Enrico Nigiotti

20) Michele Zarrillo

19) Giordana Angi

18) Elettra Lamborghini

17) Junior Cally

16) Marco Masini

15) Levante

14) Rita Pavone

13) Paolo Jannacci

12) Raphael Gualazzi

11) Anastasio

10) Irene Grandi

09) Achille Lauro

08) Elodie

07) Rancore

06) Tosca

05) Piero Pelù

04) La vibrazioni

03) Pinguini Tattici Nucleari

02) Francesco Gabbani

01) Diodato

La serata continua con un po’ di amaro del capo, sponsor di casa sanremo, e il dj set di Provenzano.

©CristinaGeraci – Nutella Stage, Sanremo 2020

 

Ci incamminiamo verso casa, pronti ad incontrare domani mattina Alberto.
Finisce con una birra prima di coricarci il quarto giorno del festival.

 

 

                                                                                      Federica Vitale

Sanremo #Day3: tra cover e tanti ospiti

 

La terza giornata di Sanremo inizia un po’ a rilento, quasi per preservarci per la prima serata con tutti i partecipanti in gara.
A Casa Sanremo riusciamo ad essere spettatori dell’ormai usuale collegamento di Detto Fatto con Elisa D’Ospina e Junior Cally, il rapper simbolo delle polemiche della 70ª edizione del Festival.  Le polemiche però non si fermano solo al cantante mascherato: inizia a prender piede prima la notizia di un litigio fra i due super ospiti Fiorello-Ferro per una – come la descrive Amadeus – battuta infelice del cantante: un “Fiorello, statte zitto” che avrebbe fatto infuriare il comico siciliano. Altra polemica è quella che colpisce il duo Morgan-Bugo, che minacciano di non esibirsi (alla fine, anche se non coordinati, canteranno ndr).

©CristinaGeraci – Junior Cally ed Elisa D’Ospina, Casa Sanremo 2020

La nostra attenzione si sposta a Casa SIAE dove in uno speech si fa il resoconto dell’anno passato: un mercato in crescita livello qualitativo ed economico, più biglietti venduti, con addirittura 1900 concerti in meno e finalmente una crescita di manifestazioni nelle isole (un incremento di oltre il 21%). I dati lasciano ben sperare per un 2020 migliore, che potrà essere ancora più monitorato grazie all’implementazione delle nuove classifiche mensili dei concerti. Segue un confronto fra i volti delle Nuove Proposte, Tecla e Marco Sentieri che si basa, come il confronto fra Fadi e Leo Gassman, sul rispetto e la stima reciproca.

©CristinaGeraci – Marco Sentieri, Casa SIAE 2020

Si è già fatta sera ed è l’ora della terza puntata, dedicata alle cover, che vedrà Georgina Rodriguez ed Alketa Vejsiul, volto noto della tv albanese, accompagnare Amadeus nel corso della serata.

Il primo blocco di esibizioni è formato dai duetti fra Zarrillo e Leali, che reinterpretano “Debora”; Junior Cally con i Viito, con “Vado al massimo“; Marco Masini con Arisa, con “Vacanze Romane“; Riki e Ana Mena con “L’edera” (spoilerata dall’artista in una Instagram Story, gesto che ha scatenato l’ipotesi di una possibile squalifica); Gualazzi e Simona Molinari con “E se domani“; Anastasio e la Premiata Forneria Marconi con “Spalle al muro”; Levante con Maria Antonietta e Francesca Michelin, con “Si può dare di più“.

Il nostro concittadino Alberto Urso sceglie di duettare con Ornella Vanoni, con “La voce del silenzio“.

©CristinaGeraci – Casa SIAE, 2020

Chiudono il primo giro di cover Elodie con Aeham Ahmad, con “Adesso tu” e Rancore con La Rappresentante di Lista e Dardust, con “Luce“.  Fra le varie esibizioni molte le gag calcistiche che coinvolgono Amadeus, Georgina e Cristiano Ronaldo, immancabilmente seduto nelle prime file.

Il primo ospite della serata è Lewis Capaldi, che si esibisce in Before you go e Someone you loved, ma gli ospiti non finiscono qua.
Dopo nove anni di assenza torna a Sanremo il premio Oscar Roberto Benigni, che si esibisce in un monologo sull’amore e sulla canzone d’amore per eccellenza: Il Cantico dei Cantici.

Riprende la competizione con i Pinguini Tattici Nucleari, che a una classica cover preferiscono “Settanta Volte”, un medley con alcuni successi storici di Sanremo; Enrico Nigiotti e Simone Cristicchi con “Ti regalerò una rosa“, che lascia senza fiato il pubblico.

Altra pausa con protagonista Georgina, che balla (per la prima volta, ndr) un tango sulle note di Roxanne.
Il terzo ospite della serata è il cantante di origini libanesi Mika, che emoziona il pubblico in sala con “Amore che vieni, amore che vai“di Fabrizio De André.

Ma torniamo subito in gara: riecco le cover con Giordana e i SOLIS String Quartet, con “La nevicata del ‘56“.
Ormai ospite fisso, torna sul palco dell’Ariston Tiziano Ferro, che interpreta “In mezzo a questo inverno” e presenta il nuovo singoloAmici per errore“.

Ultimo blocco di esibizioni: Le Vibrazioni con i Canova, in “Un’emozione da poco”; Diodato e Nina Zilli, con “24000 Baci“; Tosca e Silvia Perez Cruz con “Piazza Grande”; Rita Pavone e Amedeo Minghi con “1950“; Achille Lauro (in versione Ziggy Starsust) accompagnato da Annalisa con “Gli uomini non cambiano“; Bugo e Morgan, in versione cantante/autore/direttore d’orchestra, con “Canzone per te“; Irene Grandi e Bobo Rondelli con “La musica è finita“; Piero Pelù con “Cuore Matto“; Paolo Jannacci che reinterpreta il padre Enzo in “Se me lo dicevi prima“, accompagnato da Francesco Mandelli e Daniele Moretto; Elettra Lamborghini e M¥SS Keta con “Non succederà più“.

©CristinaGeraci – Alessio con Lorenzo Luporini, Casa SIAE 2020

Conclude Francesco Gabbani con “L’Italiano“, vestito da astronauta.
Prima della classifica c’è spazio anche per l’esibizione di Alketa Vejsiu che duetta con Bobby Solo con “Una lacrima sul viso“.
Se ve la foste persa, ecco la classifica completa della terza serata:
1. Tosca
2. Piero Pelù
3. Pinguini Tattici Nucleari
4. Anastasio
5. Diodato
6. Le Vibrazioni
7. Paolo Jannacci
8. Francesco Gabbani
9. Rancore
10. Marco Masini
11. Raphael Gualazzi
12. Enrico Nigiotti
13. Rita Pavone
14. Irene Grandi
15. Michele Zarrillo
16. Achille Lauro
17. Levante
18. Giordana Angi
19. Elodie
20. Alberto Urso
21. Junior Cally
22. Riki
23. Elettra Lamborghini
24. Bugo e Morgan

Dopo la serata abbiamo avuto modo di assistere nella lounge di Casa Sanremo agli showcase di Rancore e dei Canova, intervallando qualche chiacchiera con Lorenzo Luporini, nipote di Giorgio Gaber, al quale la nostra Cristina non ha potuto fare a meno di chiedere una foto.

©CristinaGeraci – Canova in concerto su Rai Radio 2, Casa Sanremo 2020

Si conclude così il #Day3 di UVM a Sanremo.

E voi state seguendo il Festival?

Alessio Caruso

Sanremo #day2, aspettando gli artisti in gara

Il #day2 sanremese inizia con i commenti delle prime canzoni in gara. ‘’E’ orecchiabile!’’, ‘’Sarà la canzone dell’estate’’, ‘’Questa vince sicuro!’’. Colazione veloce, scarpe ai piedi, e marcia verso il centro di Sanremo.

Facciamo qualche scatto i giro per la città, sperando di incontrare qualche personaggio per poterci scambiare due chiacchiere, ma l’esperimento si rivela inutile: non c’è nemmeno l’ombra di un vip!
Sconfitti ci dirigiamo verso Casa Sanremo, dove ad accoglierci è la voce di Marco Masini, durante la diretta nella sala lounge di Rai Radio 2 (radio ufficiale del festival). Parla del suo brano in gara, delle emozioni provate sul palco dell’Ariston, ma la prima cosa che salta all’occhio è il tatuaggio sul braccio.

Arriva l’ora di pranzo, restiamo a mangiare a Casa Sanremo. Ordiniamo una pizza napoletana (per sentito dire, però effettivamente era molto buona) e incontriamo un volto noto per i fan di Maria De Filippi e del suo programma “Uomini e Donne”: l’ex tronista Mariano Catanzaro. Intento ad amoreggiare con una bella donna bruna, decidiamo anche questa volta di non avvicinarci. Anche perché, cosa avrebbe potuto dirci di interessante?

Foto – Cristina Geraci

Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Casa Siae. Intervista a Leo Gassman e Fadi. I due pur essendosi scontrati a duello durante il festival la prima sera (vince Gassman tra i due ndr) non sembrano essere rancorosi, anzi, tutt’altro. I due sono molto amici, vengono intervistati insieme e raccontano del loro rapporto con la musica, le loro prime esperienze nell’ambito musicale.

L’intervista termina con un grande in bocca al lupo per Leo Gassman, volato in semifinale, e noi riusciamo anche a prendere il numero della sua manager, stiamo per concordare un’intervista. Si dimostrano entrambi molto disponibili, siamo molto contenti di questo.
L’ora dell’aperitivo la passiamo a Casa Siae insieme agli amici delle radio universitarie, tra spritz e risate.
Ci muoviamo giusto in tempo per l’inizio della seconda serata del festival, decidiamo di guardarla a Casa Sanremo. La sala lounge si popola, siamo tutti curiosi di sapere cosa ci riservi il festival.

Foto – Cristina Geraci

In effetti, avevamo ragione di esserlo.
Apre il festival Amadeus, e subito con lui Fiorello, il quale ci ha dedicato un momento televisivo indimenticabile. Uno showman a 360°, nei panni della regina Maria De Filippi.
“Ieri avevo detto che se avesse funzionato l’abito di Don Matteo, mi sarei vestito in un certo modo… e siccome ieri non è andata bene, ma benissimo…” . Dobbiamo ammettere che Fiorello le porta proprio bene le calzamaglie nere velate. In diretta arriva la chiamata di quest’ultima che presenta il festival via cellulare. Impossibile non notare come Fiorello abbia memorizzato la De Filippi sul telefono: “THE QUEEN MARIA DE FILIPPI”.

Inizia la serata, si esibiscono le nuove proposte. Martinelli e Lula con “Il gigante d’acciaio” contro Fasma “Per sentirmi vivo”. Fasma è stato vivissimo e ha vinto con un bel 51 %.
E’ la volta di Marco Sentieri con “Billy Blu” che si scontra con Matteo Faustini con “Nel bene e nel male”. Tecla, Fasma, Leo Gassman… e Marco Sentieri. Matteo non ce l’ha fatta.
Tributo all’indimenticato Fabrizio Frizzi, Amadeus dichiara “Se Fabrizio fosse ancora vivo, sono convinto che questo festival lo avrebbe sicuramente condotto lui”.

Foto – Cristina Geraci

Entrano in scena i big, Piero Pelù e il suo microfono peloso aprono le danze con “Gigante”, subito dopo la regina del twerk Elettra Lamborghini canta “Musica e il resto scompare”. L’emozione stava per giocarle brutti scherzi ma la sua performance si riprende con un po’ di movimento di bacino.
Breve pausa sportiva, si escono le racchette da tennis e Novak Djokovic fa qualche dritto e rovescio con Fiorello, mentre ad Amadeus tocca il ruolo di raccattapalle.
Riprende la gara con Enrico Nigiotti che si esibisce con la sua canzone “Baciami adesso”.
Un emozionante throwback grazie all’eterna Sabrina Salerno, sul palco vengono proiettate due vecchie foto di Amadeus e Sabrina.
Tocca alla sicula Levante, che si esibisce in rosa con “Tiki BomBom”.
Dal polo nord arrivano sul palco dell’ariston i Pinguini Tattici Nucleari con “Ringo Starr”.
Duettano Massimo Ranieri e Tiziano Ferro, ed è subito “Perdeeeereee l’amoooore”.
E’ il turno di Tosca, ‘’Ho amato tutto’’.
Paolo Palumbo, chef, malato di Sla, ha duettato (attraverso il tablet) nella canzone “Io sono Paolo” insieme all’amico Christian Pintus. E la commozione è palpabile. Il ragazzo ha 22 anni e manda un messaggio al pubblico dell’Ariston: “Immaginate di non poter provare il piacere di dissetarvi con un sorso d’acqua, in Italia siamo oltre 6000.”
Un buon mix di emozioni grazie ai Ricchi e Poveri, la band ritorna al completo dopo quarant’anni sul palco dell’Ariston. “Ultimo amore”, “La prima cosa bella”, “Che sarà” per scaldare gli animi, “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria” fanno ballare e cantare tutta casa Sanremo.

Foto – Cristina Geraci

Arriva Zucchero, che mantiene negli anni la sua voce potente e canta “La canzone che se ne va” e il grande classico “Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress E DALL’AZIONE CATTOLICA”.
Si esibisce il grande Francesco Gabbani, che ha già portato due volte a casa il Festival di Sanremo, canta ‘’Viceversa’’ con i suoi calzini appariscenti.
Paolo Jannacci con “Voglio parlarti adesso” canzone dedicata alla figlia.
Momento neo melodico con il grande Gigi D’Alessio, che riporta sul palco dell’Ariston dopo vent’anni “Non dirgli mai”.
Arriviamo a Rancore con “Eden”. Torna Massimo Ranieri con il nuovo brano, “Mia ragione”.
Tiziano Ferro torna sul palco per un medley dei suoi successi, Sere Nere, Il regalo più grande e La fine. Il tanto commentato Junior Cally si esibisce senza maschere con ‘’No grazie’’.
Arriva sul palco Emma D’Acquino che con la sua voce da TG ci presenta un monologo sulla difficoltà della professione giornalistica.
Giordana Angi, penultima artista in gara, con la sua emozionante e commovente ‘’Come mia madre’’.
‘’Nell’estasi e nel fango’’, chiude la gara del secondo giorno del festival Michele Zarrillo.
Laura Chimenti legge la sua emozionante lettera per le figlie.
Si conclude così la seconda serata, con la classifica che vede al primo posto Francesco Gabbani, seguito da Piero Pelù, i Pinguini tattici nucleari, tosca, Michele zarrillo, Levante, Giordana Angi, Paolo Jannacci, Enrico Nigiotti, Elettra Lamborghini, rancore, e per ultimo Junior Cally. Arriva la classifica generale provvisoria delle due serate che riconferma Francesco Gabbani al primo posto, seguito da Le vibrazioni, Piero Pelù, Pinguini Tattici Nucleari, Elodie, Diodato, Irene Grandi, Tosca, Michele Zarrillo, Levante, Marco Masini, Alberto Urso, Giordana Angi, Raphael Gualazzi, Anastasio, Paolo Jannacci, Enrico Nigiotti, Rita Pavone, Riki, Elettra, Rancore, Bugo e Morgan ed infine in ultima posizione Junior Cally.

Foto – Cristina Geraci

Nella Lounge di Casa Sanremo si vocifera il presunto arrivo di Levante, e così è stato. Canta accompagnata esclusivamente dal piano “Andrà tutto bene”, “Lo stretto necessario” e infine “Bravi tutti voi”. Lei come tutti noi, esausta dalla giornata piena di impegni ed emozioni ci lascia e torna a riposare in albergo.
Purtroppo per noi il rientro alla base non prevede letto e lenzuola ma un po’ di lavoro al computer.
Ci prepariamo per la terza giornata sanremese!

Damiano La Fauci

#Day1: inizia la nostra avventura a Sanremo 2020!

©Cristina Geraci – Sanremo 2020

Dopo la grande odissea Messina-Catania-Genova-Sanremo, inizia la nostra avventura.  Il #Day1 avremmo voluto cominciasse con un caffè, ma nel nostro campo base manca la moka.

Ci mettiamo in marcia per andare a ritirare i pass Rai e per strada incontriamo il cantante della categoria Sanremo Giovani Leo Gassman (spoiler: è passato alle semifinali del festival contro Fadi). Non ci avviciniamo, è circondato da fan in subbuglio e non vorremmo disturbarlo.

Arriviamo a Casa Sanremo, riusciamo a superare la fila interminabile di fotografi e giornalisti impazziti che richiedono il loro pass, grazie a Vincenzo, factotum nel periodo sanremese. Lui preferisce presentarsi come assistente di produzione per iCompany, ma per noi ieri è stato un asso nella manica. Ritiriamo i nostri pass e gustiamo il primo caffè della giornata nella sala lounge di Casa Sanremo. Siamo accerchiati da giornalisti e tecnici, come sottofondo Rai Radio 2 che trasmette in diretta.

Scattiamo le prime foto, registriamo i primi momenti, ed è subito ora di pranzo.
Il primo pomeriggio è dedicato all’inaugurazione di Casa SIAE, casa degli autori a Sanremo. Presenti all’evento il sindaco Alberto Biancheri, il direttore generale SIAE Gaetano Blandini, il presidente SIAE Mogol e Paolo Palumbo, il malato di SLA più giovane d’Europa. Il 22enne sardo, autore Siae, porterà il suo messaggio di speranza con il suo brano “Io sono Paolosul palco dell’Ariston il 5 febbraio, con Kumalibre e Andrea Cutri.

©Cristina Geraci – Inaugurazione Casa SIAE, da sinistra: Alberto Biancheri, Mogol e Gaetano Blandini, Sanremo 2020

Si ritorna a Casa Sanremo, per assistere ai collegamenti in diretta con la Rai. Ad aprire le danze “Detto Fatto”: abbiamo davanti Elisa D’Ospina che intervista Gigi e Ross e il big in gara Riki. Iniziano i primi attacchi al cantante, che durante le prove all’Ariston spoilera con una Instagram Story alcuni secondi de “L’Edera”, la canzone di Nilla Pizzi che canterà nella serata delle cover.

Da Riki si passa a Morgan e Bugo. Morgan si mostra deciso: durante l’intervista spiega che partecipa al festival per vincere (spoiler: si piazza insieme a Bugo in dodicesima posizione nella classifica provvisoria della prima serata). Finito il collegamento con “Detto Fatto” la linea è passata a “La vita in diretta”, dove appare la bellissima Miss Italia, Carolina Stramare.

©Cristina Geraci – Da sinistra: Gigi e Ros, Elisa D’Ospina, Riki e Morgan, Sanremo 2020

Finiscono le dirette, a Casa Sanremo è l’ora dell’aperitivo.
Prosecco e due chiacchiere con il Pancio ed Enzuccio, in trasferta anche loro a Sanremo con RaiPlay.
Il centro di Sanremo si popola, ci spostiamo verso Casa SIAE ed è impossibile non notare come si sia riempita Piazza Colombo.
Seguiamo la prima serata del Festival a Casa SIAE, qui incontriamo i colleghi delle radio universitarie e ci godiamo la fantastica serata.
Apre il festival Fiorello, vestito da Don Matteo. Presenta Amadeus, che scende le scale dell’Ariston con una vistosa giacca il lurex, luccicante durante tutta la serata.
Pronti, via: subito la prima sfida di Sanremo Giovani, gli Eugenio in via di gioia contro Tecla, che passa il turno con il 50,6 % di voti.
Il secondo scontro vede vincitore Leo Gassman, come già anticipato, contro Fadi.

©Cristina Geraci – Sanremo 2020

Nel blu dipinto di blu, felice di stare lassù”, sul palco del teatro Ariston Tiziano Ferro anticipa l’entrata dei big scaldando il pubblico con l’intramontabile Modugno.
Entra Diletta Leotta in giallo sole, presentando il primo big in gara: Irene Grandi con la sua canzone “Finalmente Io”.
Continua Marco Masini con “Il confronto”, risorge come la fenice Rita Pavone, dopo quarantasette anni ritorna in gara con “Niente (Resilienza74)”.

Tra una canzone e l’altra, scende dalle scale dell’Ariston la giornalista Rula Jebral, che salva Amadeus dalla gaffe, facendo entrambi un passo avanti per il Festival della musica italiana.

Achille Lauro colpisce più gli occhi che le orecchie, con il suo body inaspettato e se ne frega, cantando “Me ne frego” con Boss Doms.
Diodato, “Fa rumore”, dentro e fuori dal teatro.
È il turno de Le Vibrazioni, dirige – finalmente – l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio: il gruppo canta “Dov’è”, che tutti sono riusciti ad ascoltare anche grazie al linguaggio dei segni.
Senti nell’aria c’è già la nostra canzone d’amore che fa…” un emozionante passo indietro nel tempo grazie agli immancabili Romina Power e Al Bano. Arrivano anche le prime note rap del Festival con Anastasio, “Rosso di rabbia”.

Le lacrime di Tiziano Ferro con la sua interpretazione di “Almeno tu nell’universo”, rimarranno tra le immagini più scolpite di questo 70° Festival: è il primo cantante uomo che interpreta la canzone di Bruno Lauzi, resa celebre e indimenticabile dalla celebre voce di Mia Martini.  È il turno del monologo di Diletta Leotta sulla bellezza: prendendo ispirazione dalla vita della nonna presente in sala, spiega come la bellezza esteriore sfiorisce e la bellezza interiore fiorisce.

C’è spazio anche per il cinema: arrivano sul palco gli attori del film di Gabriele Muccino,“Gli anni più belli”, e cantano insieme “Tu come stai” di Baglioni.

Tra  “Andromeda” di Elodie (testo di Mahmood) e “Sincero” di Bugo Morgan, un secondo monologo, questa volta di Rula Jebral, ci mostra la cruda realtà che riguarda la violenza sulle donne.

Amadeus ha in serbo una novità assoluta, seppur già annunciata: Emma Marrone, già vincitrice del Festival nel 2012, dopo l’esibizione all’Ariston, è accompagnata dal conduttore a Piazza Colombo, con passaggio sul red carpet.

©Cristina Geraci – Emma Marrone si esibisce fuori dall’Ariston,  Sanremo 2020

Le co-conduttrici presentano Alberto Urso, atteso da tantissimi messinesi, che canta “Il sole a Est”, brano dedicato alla nonna: finalmente assistiamo alla performance del nostro concittadino.  Per la 3ª volta ecco Tiziano Ferro, che ritorna con “Accetto Miracoli”.
Riki, dopo le critiche, si esibisce sul palco con “Lo sappiamo entrambi”. Gessica Notaro porta sul palco dell’Ariston la sua storia in musica, emozionando la platea. La riminese, che è ormai un simbolo di forza e reattività di fronte alla violenza contro le donne, era stata sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato. Conclude la manche Raphael Gualazzi con “Carioca”.

Si chiude così la prima serata, con la classifica che vede al primo posto Le Vibrazioni, seguiti da Elodie, Diodato, Irene Grandi, Marco Masini, Alberto Urso, Raphael Gualazzi, Anastasio, Achille Lauro, Rita Pavone, Riki e, ultimi, Bugo e Morgan.

Per la prima giornata sanremese è tutto, seguiteci sui nostri canali social per vedere cosa ci aspetta durante la seconda giornata!

Ci aggiorniamo domani – puntuali come sempre – con il resoconto del Day2.

Cristina Geraci

Dietro le quinte di Sanremo

©Giulia Greco, Sanremo 2019

Avete presente quando da bambini pensavate che quando sareste diventati grandi avreste fatto una determinata cosa che in quel momento vi affascinava? Come “da grande conoscerò Michael Jackson, lo vedrò” lo pensai a 10 anni immaginandomi a 20 anni – beh dai, noi credevamo di essere grandi a soli 20 anni – ad un suo concerto, ad intervistarlo!! Bene, tre anni dopo scomparve. Ma se c’è uno di quegli infantili desideri che ho realizzato è stata di certo questa esperienza a Sanremo. Si, lo so cari lettori, forse è arrivato il momento di smetterla di parlarne, però questa volta è diverso!!

Non posso spiegare cosa ho vissuto, non riuscirei a farlo capire ad altri. A Sanremo anche la confusione è musica, per questo ricorderò ogni singolo istante, ogni via, ogni occasione ed esperienza con una canzone diversa… ognuna farà parte del concerto della mia vita. – Marta Frangella, Speaker di Radio UniVersoMe

Teatro Ariston – ©Giulia Greco, Sanremo 2019

Pensandoci a mente fredda sicuramente sarà stata la Giulia di 10 anni a spingermi ad andare, senza pensarci due volte: lo dico perché mi sono ritrovata in un vortice di eventi che solo adesso riesco a delineare. Tutta la mia avventura è iniziata con un messaggio di Cristina di domenica pomeriggio, alle 18.20 per l’esattezza, io ho pensato “oddio ma che vuole mo’, lo sa che non posso andare”. Ma il senso di colpa si è fatto sentire subito, e nel giro di qualche minuto ho saputo che dovevo sostituire la fotografa che doveva partire. Da un momento all’altro i miei programmi della settimana successiva si sono stravolti, per ritrovarmi alle 4.00 del mattino di lunedì su un pullman diretto all’aeroporto. La scimmietta che batteva i piatti nella mia testa si è fermata incredula per tutto quel che stava accadendo. Stavo andando a Sanremo e ancora non avevo la più pallida idea di come raggiungerlo, di dove avrei dormito e tutto il resto, ecco.

Il cuore di San Remo durante il festival va al ritmo delle canzoni che in quei giorni diventano i tormentoni di tutta Italia e non si può fare altro che lasciarsi coinvolgere. – Elena Perrone, Speaker di Radio UniVersoMe

Da sinistra: Marta, Cristina, Giulia ed Elena

Sanremo è una cittadina che senza il festival ha ben poco da dare, e forse questo era appurato, ma è talmente curata, che le palazzine bianche e perfettamente armoniche rendono l’ambiente un’evasione… solo per i turisti: chi sta dietro alla rassegna canora ha una crisi di nervi dopo l’altra. Casa Sanremo era l’headquarter dei giornalisti, luogo dove si trova la sala stampa Lucio Dalla, fonte di non poche polemiche per l’ultima edizione. In questo luogo un po’ mistico ed un po’ tanto improbabile, i soggetti erano i più disparati: aspiranti cantanti, aspiranti modelli, aspiranti giornalisti, gente piena di speranza insomma, che cerca di acchiappare il vip di turno per una qualsiasi opportunità. Il motto che aleggiava per la struttura era “o la va o la spacca”, la dignità aveva fatto posto alla sfrontatezza. Solo così si riesce ad ottenere quel che si vuole, a Sanremo. Francesco Renga in un’intervista ha detto <<qui è concentrato in una settimana tutto il lavoro che facciamo in un anno>> e la stessa cosa vale per chi sta dietro le quinte. Corri da una parte all’altra, appostamenti coordinati come militari in tempo di guerra, la strategia è fondamentale.

Statua di Mike Bongiorno – ©Giulia Greco, Sanremo 2019

Ma quanto è stato utile conoscere questo mondo? In ambito giornalistico sicuramente manna dal cielo: per chi vuole intraprendere questa carriera deve interfacciarsi da subito con situazioni così complicate. Quel che accade in una città dimenticata e poco meritocratica come Messina, non è nemmeno una palestra per la vita di un reporter. Lì bisognava crearsi le opportunità ed accettare anche le porte in faccia dei manager. Soprattutto quando, nella gerarchia delle emittenti, puoi essere paragonato al portaborse. La formazione di una settimana che vale per un anno intero, con i suoi pro ed i suoi contro. È stato un po’ come il primo giorno di liceo: vedi i grandi dell’ultimo anno che ti sembrano irraggiungibili, quelli già “studiati” all’adolescenza che frequentano le classi di mezzo, ed infine ci sei tu, novellino del primo anno carico come pochi perché finalmente sei entrato nel periodo più confusionario della tua vita.

 

 

L’aria che si respira nella città di Sanremo è fresca e colorata come i fiori che offre.  Un attimo prendi un caffè e l’attimo dopo hai accanto chi fino alla sera prima guardavi in tv. Animata da milioni di persone, la città riesce ad unire i pensieri di tutti, grazie alla sua musica. Da 69 anni a questa parte, ogni anno. Magia, no? – Cristina Geraci, responsabile della Radio UniVersoMe

Comprendi che esistono tanti meccanismi da dover imparare, ed è di più il lavoro di tutti quelli che popolano quel pezzo di terra ligure in 7 giorni che il programma che vediamo in tv e rende poco partecipativo il pubblico.

Forse è una lacuna dei palinsesti tv italiani? Del modo di operare? La politica economia è di gran lunga superiore della politica sociale. Sanremo si riempie di produttori, talent scout, discografici, che regolano buona parte dell’andamento della rassegna. È nell’indole dell’italiano politicizzare ogni cosa di dominio pubblico, ma è anche nella sua indole nascondere tutto ciò che è possibile per indirizzare lo spettatore verso uno scopo ben preciso.

Le ragazze “giudici” di The Voice

Non sto insinuando che il risultato finale sia stato deciso a priori, ma che si tende a monitorare l’opinione pubblica (voi direte “grazie Giulia hai scoperto l’acqua calda”) secondo le tendenze del momento ed intanto i pecoroni ci cascano, ancora più triste è che di mezzo ci sia la musica. Ah, la musica, rifugio per tanti, riscoperta per altri, ogni singolo essere umano ha la propria melodia. Perché macchiarla?

Sanremo è tradizione, Sanremo è quella settimana di festival per l’intero popolo italiano, unione sotto una bandiera strappata e ricucita innumerevoli volte.

P.S. ho visto pochi fiori. Ci sono rimasta molto male.

 

 

Giulia Greco

 

Nove studenti Unime a casa Sanremo, previste dirette e collegamenti dal backstage

Quest’anno in occasione del 69° Festival di Sanremo, cinque studenti iscritti al DAMS del Dipartimento Cospecs e quattro studentesse della redazione di UniVersoMe, testata giornalistica multiforme degli studenti UniMe, si troveranno a Casa Sanremo per l’importante manifestazione che si svolgerà dal 5 al 9 febbraio nella cittadina ligure.

Marta Frangella, Cristina Geraci, Giulia Greco ed Elena Perrone, rappresentanti della redazione di web radio di UniVersoMe, avranno la possibilità di accedere al parterre di Casa Sanremo, grazie all’affiliazione con Raduni (l’Associazione che riunisce le radio universitarie italiane). Gli studenti Dora Anastasi, Alfio Alessio Coco, Greta Olivo, Giorgia Puglisi e Denise Reale, accompagnati dalla docente Antonella Cava, svolgeranno un tirocinio, sulla base di un protocollo d’intesa tra l’Ente Consorzio Gruppo Eventi e il Dipartimento Cospecs. In questa occasione avranno la possibilità di stare a contatto con scenari stimolanti riguardanti la comunicazione e organizzazione di uno degli eventi più importanti dell’anno. Casa Sanremo, che nasce nel 2008, è un luogo di aggregazione per giornalisti, artisti e addetti ai lavori che ogni anno approdano nella cittadina ligure per il Festival della Canzone Italiana.

“E’ una grande opportunità per la crescita e la formazione degli studenti Unime – ha detto il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea -. Sarà un’ esperienza meravigliosa che non dimenticheranno mai, con il valore aggiunto che la stessa si inserisce nel percorso di studi da loro intrapreso”.

Durante la manifestazione la web radio dell’Ateneo peloritano si collegherà in diretta, raccontandoci cosa succede dietro le quinte del Festival, ed intervisterà gli ospiti di Casa Sanremo.

Le dirette si potranno seguire tramite i canali social di UniVersoMe.

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