“Saperi per la legalità: Giovanni Falcone”: al via la seconda edizione

Si rinnova per la seconda edizione il Premio  “Saperi per la legalità: Giovanni Falcone” grazie al “Protocollo d’intesa sulla sensibilizzazione e formazione del mondo accademico finalizzato alla promozione della cultura della memoria, dell’impegno e della legalità” sottoscritto da MUR, CRUI, Fondazione Falcone e CNSU.

Pubblichiamo questo articolo a pochi giorni dall’evento tenutosi al Rettorato della nostra Università in occasione del trentesimo anniversario dall’omicidio di Giovanni Falcone e di quanti con lui si trovavano.

A chi è rivolto?

Possono partecipare al bando tutti coloro i quali abbiano conseguito, tra il primo gennaio 2019 e il 23 maggio 2022, uno dei seguenti titoli:

  • titolo di laurea specialistica/magistrale presso qualsiasi Ateneo italiano;
  • titolo di dottore di ricerca presso qualsiasi Università italiana, ivi inclusi gli Istituti di alta formazione dottorale e le Scuole di studi superiori, statali e non statali legalmente riconosciute, purché beneficiarie di contributi ministeriali ai sensi della normativa vigente;
  • diploma Accademico di II livello in alta formazione artistica, musicale e coreutica presso i Conservatori statali, le Accademie di Belle Arti (statali e non statali), gli Istituti musicali ex pareggiati, le Accademie Nazionali di Danza e di Arte Drammatica, gli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche, nonché presso ulteriori istituzioni private autorizzate dal Ministero al rilascio di titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Come partecipare?

Per poter partecipare al concorso bisogna mandare la propria candidatura a mezzo PEC all’indirizzo email fondazionefalcone@pec.it..

Bisognerà inserire all’interno:

  • breve descrizione delle motivazioni per cui si presenta la candidatura;
  • descrizione delle eventuali esperienze del candidato nel campo dello studio o della ricerca sul fenomeno della criminalità organizzata di stampo mafioso;
  • abstract o descrizione della tesi per cui si presenta la candidatura;
  • testo completo dell’elaborato in formato PDF;
  • certificato di laurea con l’indicazione del codice di classe di laurea; votazione riportata nelle singole materie e votazione finale, ovvero
    certificato di diploma accademico di II livello con l’indicazione della denominazione del corso;
  • breve CV del candidato in formato Europass;
  • indice di tutti i documenti e titoli presentati, debitamente datato e sottoscritto.
  • copia di valido documento di identità

Bisognerà inoltre dichiarare

  • luogo e data di nascita; di godere dei diritti di elettorato politico;
  • di non avere riportato condanne penali né di avere procedimenti penali pendenti a carico, e, indicando, in caso contrario, quali condanne sono state riportate ed eventuali procedimenti pendenti;
  • di non usufruire o aver usufruito di altre borse di studio, premi, assegni o sovvenzioni di analoga natura, ad esclusione della borsa di studio attribuita per la frequenza del corso di dottorato, in relazione all’elaborato per il quale si presenta la candidatura;
  • di non aver già pubblicato l’elaborato che si presenta, in proprio ovvero attraverso case editrici.

Scadenze da ricordare

Vi ricordiamo che la domanda può essere presentata entro e non oltre il 23 giugno 2022.

Criteri di selezione

I criteri di selezione sono riassunti nella seguente tabella:

Fonte bando ufficiale.

Premi

L’annuncio dei vincitori verrà dato in occasione dell’evento “Università per la legalità” organizzato dalla Fondazione Falcone, in sinergia con il Ministero dell’Università e della Ricerca, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, le Conferenze dei Direttori delle Istituzioni AFAM, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e le Conferenze dei Presidenti delle Consulte degli studenti delle Istituzioni AFAM entro il mese di novembre.

I premi sono suddivisi in 3 categorie in base ai destinatari:

  1. Tesi di laurea magistrale:
    1. Il primo classificato otterrà un assegno di 3000 euro e pubblicazione del proprio elaborato.
    2. Il secondo, terzo e quarto classificato otterranno la pubblicazione del proprio elaborato.
  2. Tesi di dottorato di ricerca:
    1. Il primo classificato otterrà un assegno di 5000 euro e pubblicazione del proprio elaborato.
    2. Il secondo, terzo e quarto classificato otterranno la pubblicazione del proprio elaborato.
  3. Tesi comparto AFAM
    1. Il primo classificato otterrà un assegno di 3000 euro e pubblicazione del proprio elaborato.
    2. Il secondo, terzo e quarto classificato otterranno la pubblicazione del proprio elaborato.

Per maggiori informazioni:

Il bando

Fondazione Falcone

Giovanni Alizzi

Premi per tesi di laurea in Giurisprudenza: ecco il bando

Sei un neolaureato in Giurisprudenza e hai discusso una tesi di laurea specialistica o di magistrale a ciclo unico in Diritto della Comunicazione e delle Tecnologie o in Diritto Societario o nel settore Life Sciences?

Allora devi sapere che per il 13esimo anno consecutivo lo Studio Legale Portolano Cavallo ha istituito due premi di 1.000 € lordi ciascuno destinati a neolaureati in Giurisprudenza presso un’Università italiana nei su citati settori. E’ previsto, inoltre, per il quinto anno consecutivo, un premio di laurea nell’ambito Life Sciences pari sempre alla cifra di 1000 € lordi. (scarica qui il bando).

I premi 

La Law Firm Portolano Cavallo, al fine di promuovere la ricerca in queste branche del Diritto, istituisce tre premi per tesi di laurea in:

A chi sono rivolti

I premi sono rivolti ai laureati che, nel periodo compreso tra il 16 novembre 2021 e il 15 novembre 2022, abbiano conseguito, presso un’università Italiana, una laurea specialistica o a ciclo unico in Giurisprudenza discutendo una tesi avente ad oggetto:

  1. Per l’ambito di Diritto della Comunicazione e delle Tecnologie argomenti quali radiotelevisione, telecomunicazioni, internet, e‐commerce, tutela della privacy, diritto d’autore, marchi e brevetti, etc.

N.B. Tali argomenti possono essere stati affrontati all’interno dei programmi di qualunque materia di insegnamento universitario, per esempio: Diritto Costituzionale, Diritto Industriale, Diritto Amministrativo, Diritto Civile etc.

2. Per l’ambito di Diritto Societario argomenti quali corporate governance, patti parasociali,                       categorie di azioni, joint ventures, operazioni straordinarie (es. fusioni, scissioni, aumenti di                       capitale), private equity, gruppi/direzione e coordinamento.

N.B. Tali argomenti possono essere stati affrontati all’interno dei programmi di qualunque materia di insegnamento universitario, per es: Diritto Commerciale, Diritto Bancario, Diritto Privato Comparato etc.

        3.  Per l’ambito di Life Sciences argomenti inerenti al settore biologico, biotecnologico,                                    farmaceutico, chimico, medico, cosmetico, sanitario, etc.

N.B. Tali argomenti possono essere stati affrontati all’interno dei programmi di qualunque materia di insegnamento universitario, per esempio: Diritto Comunitario, Diritto Penale, Diritto Internazionale etc.

Come candidarsi

Il laureato, che risponda dei requisiti di cui sopra, per presentare candidatura deve:

  1. Compilare il form presente sul sito (clicca qui) allegando:
  • copia della tesi
  • abstract della tesi (circa 5-10 pagine)
  • certificato di laurea con l’indicazione del voto
  •  copia del curriculum vitae.

N.B. Nel caso di laurea specialistica, si deve allegare anche il certificato, contenente le informazioni sopra indicate, relative alla laurea magistrale.

Scadenze da ricordare

Termine entro cui presentare la domanda di partecipazione: 31/12/2022.

N.B.

I vinciori dei premi saranno scelti entro il 28 Febbraio 2023.

 

Elidia Trifirò 

Intervista a Marco Santoro, laureato UniMe vincitore del premio Romanelli

Marco Santoro è un ex studente dell’Università di Messina. Si è laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti e lode accademica con una tesi in Diritto della navigazione, discussa in lingua francese, intitolata “L’Union européenne et la protection du passager maritime”. Marco ha anche vinto il premio di Laurea 2021 in memoria del prof. Romanelli, istituito dall’Associazione Stefano Zunarelli di Bologna.

Oggi Marco continua i suoi studi ed è iscritto al primo anno di un Corso di dottorato della Faculté de droit dell’Universita’ Paris 1 Panthéon-Sorbonne.

Noi di UniVersoMe abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con lui, ecco cosa ci ha raccontato!

Quanto c’è di Messina nei tuoi studi?

Il mio percorso accademico è stato fino ad ora un percorso messinese, orientato verso l’internazionale. Mi sono iscritto in Giurisprudenza all’Università di Messina e durante gli studi ho avuto l’opportunità di svolgere due Erasmus in Francia e un tirocinio in Spagna. Il Dipartimento offre, inoltre, la possibilità di redigere la tesi di laurea in lingua straniera e per questo ho deciso di concludere il mio percorso con un elaborato in lingua francese su un tema di Diritto della Navigazione. Questa materia mi ha da sempre appassionato ed è per questo che ho voluto seguire questo indirizzo attraverso un corso di dottorato.

Cosa hai provato dopo aver saputo del premio?

La vittoria del premio è stata senza dubbio molto emozionante. La redazione della mia tesi è stata motivo di grande arricchimento personale, non solo perché scritta in una lingua diversa, ma soprattutto perché, dopo un soggiorno di ricerca accademica in Francia, mi ha spinto a confrontarmi con posizioni dottrinali diverse e ad attingere a fonti bibliografiche italiane e straniere.

Marco Santoro.

Quanto l’Università di Messina è stata utile nel tuo percorso?

In questi anni, UniMe è stata la mia casa. Sono riuscito a cogliere molte delle opportunità offerte dal nostro Ateneo e sono grato a tutti coloro che, ogni giorno, spingono gli studenti a sviluppare progetti ed opportunità formative in un’ottica internazionale.

Come sta andando la tua esperienza a Parigi e quali sono le differenze principali rispetto a quella messinese?

Ho appena iniziato il mio percorso di dottorato all’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne e devo ammettere che c’è ancora tanto da scoprire. La dimensione della città ha un forte impatto sulla vita di tutti i giorni ma mi sto adattando facilmente; anche l’università è molto grande e si trova in un edificio di interesse storico. Per ora sto frequentando principalmente la biblioteca dei dottorandi vicino al Panthéon e sto partecipando a diverse conferenze, alcune in presenza ed altre online. La vita da dottorando è sicuramente diversa dalla vita da studente universitario il che comporta un approccio di per sé diverso alle attività dell’università.

Ci sono degli aspetti positivi dell’esperienza con l’UniMe che ti stanno mancando e quali invece sono le cose che l’Università parigina ha in più secondo te?

Credo che l’aspetto positivo più evidente, e aggiungerei fondamentale, di UniMe, sia stato e sia quello di aiutare gli studenti ad individuare i propri talenti e poi coltivarli. Proprio per questo ho detto che UniMe è stata la mia casa: è dove sono cresciuto e mi sono formato ed ho riunito tutti quegli strumenti che mi hanno consentito di scegliere consapevolmente. É, comunque, un po’ difficile fare un giusto confronto, soprattutto perché ho frequentato l’Università di Messina in qualità di studente universitario e sono appena entrato all’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne da dottorando.

Hai già in mente i prossimi passi dopo questa esperienza?

Per il momento ho intenzione di perseguire questo percorso con impegno e passione, certo di poter crescere culturalmente e personalmente per prepararmi al futuro.

Antonio Ardizzone

UniMe: gli incarichi e i riconoscimenti ottenuti dai docenti negli ultimi mesi

Il ritorno dalle vacanze estive sembra essere stato dei migliori per il comparto docenti dell’Ateneo, con svariati professori che hanno raggiunto obiettivi e riconoscimenti importanti. Risultati che senza dubbio confermano il valore dell’offerta formativa dell’Università di Messina.

I riconoscimenti e gli incarichi ottenuti dai docenti

La Medaglia Canneri al Professore Mondello

Durante il ventisettesimo Congresso della Società Chimica Italiana, tenutosi tra il 14 ed il 23 settembre scorso, il professore Luigi Mondello, docente di Chimica Analitica al dipartimento di Scienze chimiche, biologiche, farmaceutiche ed ambientali, ha ottenuto la “Medaglia Canneri”. Uno dei riconoscimenti più importanti tra gli studiosi della Chimica Analitica. La scelta è stata così motivata dal Direttivo che ha visto nel Prof. Mondello il candidato migliore:

Per il suo contributo fondante allo sviluppo delle scienze cromatografiche e alla loro diffusione all’interno della comunità chimico-analitica nazionale ed internazionale; per l’entusiasmo da lui profuso nella ricerca, pura e applicata, nello sviluppo della ‘Comprehensive Chromatography‘ e tecniche ifenate, nella redazione di testi scientifici di riferimento e nell’attività didattica divulgativa.

Il Professore Luigi Mondello, docente di Chimica Analitica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali – Fonte: unime.it

Il Professore Tigano eletto al Consiglio Direttivo dell’Aipda

L’8 ottobre scorso, invece, durante un importante congresso nazionale che si è tenuto all’Università Luiss, il Professore Fabrizio Tigano è stato eletto componente del Consiglio Direttivo dell’AIPDA (Associazione Nazionale dei Professori di Diritto Amministrativo) per il prossimo triennio. Il professore è ordinario di Diritto amministrativo per il dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina.

Il Prof. Fabrizio Tigano – Fonte: unime.it

Il Professore Morelli si aggiudica il prestigioso Senior Scholar Prize

L’American Society of Comparative Law ha invece premiato il Professore Alessandro Morelli, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico al dipartimento di Scienze politiche e giuridiche, con il Senior Scholar Prize. Il riconoscimento è giunto a seguito della pubblicazione dell’articolo intitolato Metaphors, Judicial Frames, and Fundamental Rights in Cyberspace”, che il professore morelli ha scritto a quattro mani con il Professore Oreste Pollicino dell’Università Bocconi di Milano. Lo studio trattava la tematica delle metafore nelle decisioni giudiziarie e di come queste incidano sul livello di tutela della libertà di espressione in Internet.

Il Professore Alessandro Morelli – Fonte: unime.it

Elezione a Segretario della Società Italiana di Neurologia per il Professore Toscano

Un altro prestigioso riconoscimento è stato ottenuto invece dal Professore Antonio Toscano, ordinario di Neurologia al dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, con l’elezione a Segretario della SIN (Società Italiana di Neurologia) per i prossimi due anni. Tra gli altri incarichi, il Professore Toscano è anche Direttore della Scuola di Specializzazione di Neurologia di Messina e Presidente della SIR-Facoltà di Medicina e Chirurgia. Ha anche un incarico da Responsabile del Centro ERN di Riferimento europeo per le Malattie Neuromuscolari rare, oltre ad essere un componente del Consiglio dell’European Academy of Neurology.

Il Professore Antonio Toscano ordinario di Neurologia al dipartimento di Medicina clinica e sperimentale – Fonte: unime.it

Il Professore Macrì eletto consigliere nazionale della Società Italiana di Chirurgia Oncologica

Sempre restando in ambito medico, un’altra importante nomina recentemente conferità è stata quella al Professore Antonio Macrì, già ordinario di Chirurgia generale al dipartimento di Patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva. Il Professore, è stato eletto consigliere nazionale della SICO (Società Italiana di Chirurgia Oncologica) e rimarrà in carica per il biennio 2021/23. Un riconoscimento molto importante se si pensa che si tratta dell’unico eletto del sud Italia. Ruolo che si aggiunge a quello di direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale a Messina che già ricopre.

La SICO è la Società scientifica a cui fanno riferimento i chirurghi italiani nel campo dell’oncologia, confederata con la ESSO (European Society of Surgical Oncology). È inoltre accreditata dall’Istituto Superiore di Sanità per l’emanazione di linee guida relative al trattamento dei tumori.

Il Professore Antonio Macrì – Fonte: unime.it

Elezione a responsabile dell’Ufficio Scientifico della SIU per il prof. Ficarra

Sempre il dipartimento di Patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva è arrivata poi una seconda elezione: il Professore Vincenzo Ficarra, ordinario di Urologia, ha infatti ottenuto l’incarico di responsabile dell’Ufficio Scientifico della Società Italiana di Urologia, ruolo che ricoprirà per i prossimi quattro anni. Un incarico di prim’ordine se si pensa che la SIU è una delle società più numerose del settore in ambito europeo.

Il Professore Vincenzo Ficarra – Fonte: unime.it

Antonio Ardizzone

CIRS: indetto un concorso cinematografico sul tema della violenza di genere

Il Comitato Italiano Reinserimento Sociale (CIRS) di Messina ha indetto un concorso cinematografico sul tema “Violenza di Genere”, in occasione della manifestazione “Memorial Adolfo Celi- Cirs Messina” nel centenario della nascita dell’attore.

Obiettivo del concorso

  • L’iniziativa è finalizzata alla promozione della solidarietà, alla sensibilizzazione sulla tematica della violenza di genere da sempre discriminatoria e con risvolti psicologici e fisici non indifferenti.
  • L’obiettivo è infatti, tramite contributi artistici, mostrare le criticità di stereotipi radicati con lo scopo di sradicarli e superarli.

Oggetto del concorso

Il tema del concorso (la violenza di genere in tutte le sue forme) dovrà essere rappresentato da un cortometraggio la cui durata non deve superare i 10 minuti, intendendo compresi in questo lasso di tempo anche i titoli di testa e di coda.

Come partecipare?

  • Per partecipare bisognerà realizzare un cortometraggio secondo la tematica oggetto di concorso.
  • Per realizzare le riprese è possibile utilizzare anche uno smartphone.
  • Ogni richiesta di partecipazione dovrà essere accompagnata dalla firma e dalla compilazione, in ogni sua parte, del modulo di iscrizione.
  • Nello stesso, i partecipanti dovranno indicare:
    • sinossi;
    • nome, contatto Skype, indirizzo mail, numero di telefono dell’autore.
  • Per ogni autore è possibile presentare fino ad un massimo di due corti.
  • I file delle opere e la copia del modulo accuratamente compilato dovranno essere mandati esclusivamente tramite We Transfer all’indirizzo email: cirsmeonlus@gmail.com.
  • Se si decidesse di girare un cortometraggio in lingua dialettale, lo stesso dovrà essere accompagnato dai sottotitoli in italiano.

Scadenza presentazione domanda

La data fissata come termine ultimo per partecipare al concorso, presentando tutto il necessario, è il 15 giugno 2021.

Risultati e premiazione

  • Dopo valutazione da parte della giuria di professionisti, l’esito della selezione sarà pubblicato sul sito www.cirsme.it e sulla pagina Facebook “Cirs Onlus di Messina”.
  • Gli autori/produttori delle opere selezionate riceveranno comunicazione tramite email entro il 30/6.
  • Ai primi tre vincitori verrà assegnata una targa dedicata : “Premio Adolfo Celi Messina CIRS FILM FESTIVAL” .
  • Verrà altresì assegnato un Premio del pubblico.
  • La premiazione si svolgerà nella serata conclusiva presso il Museo Regionale di Messina l’11 luglio 2021.

In occasione della serata, tutti i fondi provenienti da donazioni e dagli introiti raccolti nella stessa, saranno devoluti al CIRS di Messina trattandosi di evento ideato, organizzato e realizzato per i fini sociali statutari dei suddetti soggetti.

Maggiori informazioni:

Livio Milazzo

Oscar 2021: ecco cosa è successo nella notte più attesa dagli amanti del cinema

Gli Oscar di quest’anno sono stati senza dubbio inusuali rispetto agli standard soliti dell’Accademy: la cerimonia si è infatti svolta in differenti location, data l’impossibilità per molti dei protagonisti di viaggiare o anche solo di potersi riunire nella normale location del Dolby Theatre.

L’evento

La cerimonia si è infatti svolta in diverse sedi: il Dolby Theatre e la Union Station a Los Angeles, più svariati altri luoghi da cui gli attori hanno ricevuto i loro premi. Tutto ovviamente per assicurare il rispetto delle norme anti Covid e garantire allo stesso tempo la presenza fisica degli invitati alla cerimonia: la loro assenza è infatti costata cara ad altri eventi come i Golden Globe, che hanno visto più che dimezzato il proprio pubblico.

Il Dolby Theatre, tradizionale scenario della magica notte degli Oscar. Fonte: flickr.com, © 2016 American Broadcasting Companies

Un’altra innovazione rispetto ai precedenti anni è stato anche il ritmo dell’evento stesso, che si è rivelato essere molto più incentrato sui premi stessi: si è scelto infatti di eliminare le gag tra un premio e l’altro che costituivano prima parte integrante dello show, così come si è scelto anche di rivedere l’ordine delle premiazioni in sé: il miglior film è stato infatti eletto quasi all’inizio della serata in contrasto con la convenzione che lo vede come “portata finale”, persino in eventi che prendono gli Oscar ad esempio.

I film

I lungometraggi più importanti quest’anno sono senza alcun dubbio quelli candidati come miglior film: Nomadland racconta la storia dei nuovi nomadi americani, che colpiti dalla grave crisi economica del 2008 si ritrovano ad affrontare una nuova vita senza fissa dimora; The sound of metal racconta poi il tema della sordità di un musicista, Minari quello del pregiudizio razziale, mentre Mank e Una donna promettente raccontano rispettivamente la storia dello sceneggiatore di Quarto Potere e di una donna che porta avanti una vendetta per la violenza di cui è stata testimone.

I premi

Questa edizione ha visto come maggiori contendenti al più alto numero di statuette Netflix e Disney, che si sono alla fine spartiti tra loro due un totale di 12 premi, con Netflix che ha prevalso con  7 premi.

Importante caratteristica delle premiazioni di quest’anno è stata la grande inclusività: Chloé Zhao, regista di nazionalità cinese,  è stata la seconda donna nella storia dell’evento a vincere il premio come miglior regista; sono stati premiati anche Daniel Kaluuya come miglior attore non protagonista e il film Ma Rainey’s Black Bottom per miglior trucco e costumi, girato con un cast di personaggi interamente di colore. Ci si sarebbe aspettati anche un premio al compianto Chadwick Boseman, che è invece andato ad Anthony Hopkins eletto miglior attore protagonista per il film The Father. Anche il film Soul è stato eletto come miglior lungometraggio d’animazione avendo un protagonista di colore.

Anthony Hopkins, vincitore dell’Oscar come miglior attore protagonista per la sua interpretazione in “The father”. Fonte: flickr.com

Il premio più importante come miglior film è stato poi dato a Nomadland, come tra l’altro molti pronosticavano. Il film ha anche raccolto il premio alla miglior attrice, donato a Frances McDormand.

A completare i premi i due alla miglior sceneggiatura, Una donna promettente e The Father, quello ai miglior effetti special per Tenet, e quello per la miglior attrice non protagonista dato a Yoon Yeo-jeong per la sua performance nel film Minari. Nulla da fare invece per Laura Pausini, con il trionfo di Fight for You.

I protagonisti

Un altro elemento di rottura rispetto alle edizioni precedenti è stata la presenza di più conduttori della serata, diversamente dal singolo che di solito presenta sul palco: la cerimonia è stata fatta partire da Regina King e proseguita poi da attori come Brad Pitt e Harrison Ford, in continuazione della tradizione che vede i precedenti premi Oscar premiare i nuovi vincitori.

Chloe Zhao, vincitrice dell’Oscar “miglior regia” per “Nomadland”. Fonte: Vegafi, wikimedia.org

Oltre ciò però la serata ha sicuramente sancito per l’industria un ritorno che si speri continui con la riapertura delle sale, perché come ha anche detto Chloé Zhao questo medium vive nei cinema e sul grande schermo. Quella che stiamo vivendo deve limitarsi ad essere solo, per quanto lunga e dolorosa, una parentesi.

 

                   Matteo Mangano

Young Investigator Award assegnato ad una ricercatrice UniMe

La giovane dottoressa Patrizia Mondello taglia un traguardo importante per la sua carriera aggiudicandosi lo “Young Investigator Award”, nella sezione “Paola Campese Award for Research in Leukemia” assegnato da ISSNAF (Italian Scientists and Scholars in North America Foundation) grazie alla sua straordinaria scoperta in ambito oncologico nella cura dei linfomi B.

Linfomi B diffusi a grandi cellule B (DLBCL)

I linfomi B diffusi a grandi cellule B rappresentano il 30% di tutti i linfomi non-Hodgkin nell’adulto. Si tratta di un tumore che spesso si manifesta in una fase già avanzata di malattia con febbre, sudorazione profusa notturna, astenia grave accompagnata da un’importante perdita di peso. Inoltre l’interessamento linfonodale può interessare tutte le stazioni superficiali e profonde. Proprio perché tra i linfomi più frequenti e ingravescenti, la scoperta della dottoressa Mondello potrebbe cambiare la prognosi di moltissimi pazienti.

La scoperta

Il premio è stato assegnato a seguito della la rivoluzionaria scoperta della dottoressa Mondello, incentrata sullo studio dei linfomi aggressivi diffusi a grandi cellule B positivi per la mutazione del gene CREBBP, e per l’identificazione di una terapia epigenetica-immunitaria mirata in grado di colpire selettivamente le cellule linfomatose e permettere il riconoscimento del tumore da parte delle cellule dell’immunità del soggetto.

La mutazione CREBBP infatti, mascherando le cellule tumorali, non consente al sistema immunitario di riconoscerle favorendone una replicazione più veloce.

ISSNAF (Italian Scientists and Scholars in North America Foundation)

La ricercatrice dell’Università degli Studi di Messina è Advanced Oncology Fellow presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e proprio lì ha condotto le ricerche che le hanno permesso di ricevere questo importante riconoscimento da ISSNAF (Italian Scientists and Scholars in North America Foundation), la fondazione che riunisce migliaia di scienziati e accademici italiani attivi in laboratori, università e centri di ricerca in Nord America.

Fonte: issnaf.org

Un ottimo inizio per il 2021

L’importanza della ricerca della dottoressa Mondello non è passata inosservata dall’FDA (Food and Drug Administration), il quale ha già fissato l’avvio della sperimentazione clinica per Gennaio 2021. L’FDA è l’ente governativo statunitense responsabile della salute pubblica e si occupa di assicurare la sicurezza e l’efficacia dei farmaci. Grazie alla risonanza ottenuta dalla scoperta della ricercatrice, infatti, la vita di milioni di persone sparse in tutto il modo potrebbe presto cambiare.

Orgoglio espresso anche dal Ministro dell’Università e della Ricerca prof. Gaetano Manfredi:

“Orgoglioso della Ricerca italiana che eccelle all’estero”.

 

Elena Perrone

Premio “Etica dell’informazione” vinto da Roberta Casagrande, laureata UniMe

Il Premio Nazionale “Etica e Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione” del Rotary International per le tesi di laurea è stato vinto dalla dott.ssa Roberta Casagrande, laureata in Metodi e Linguaggi del Giornalismo presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina con il massimo dei voti.

A comunicarle la notizia è stato il dottor Valerio Cimino, Governatore del Distretto Sicilia-Malta, il quale si è congratulato con la vincitrice. La commissione che ha deciso l’attribuzione del premio alla neo dottoressa è stata presieduta dalla professoressa Maria Carla Calzarossa e composta dai professori Salvatore Gaglio (AICA), Ilario Viano (Distretto 2031), Massimiliano Pini (Distretto 2050), Alfredo Garro (Distretto 2010) e Rita Cedrini (Distretto 2110).

Pink Power: Discriminazione di genere nel mondo del giornalismo sportivo e dello sport.” è il titolo della tesi che è valso il premio alla neolaureata dell’Ateneo peloritano. Incentrata principalmente sulla figura femminile nel mondo dello sport e del giornalismo sportivo, mette in evidenza come in questo campo da sempre tenda a prevalere la figura maschile, nonostante nell’ultimo periodo la controparte femminile si stia affermando sempre di più. Dati recenti hanno dimostrato un periodo di forte femminilizzazione anche nel giornalismo televisivo nell’ambito dello sport; elevata visibilità, rapportata però ad un potere minimo.

La tesi ha sostenuto e rafforzato il ruolo della donna come giornalista sportiva, ma anche come donna sportiva nel XXI secolo: uomini e donne vanno considerati al pari in qualsiasi ambiente lavorativo.

Georgiana Florea

 

Premio Nobel per la Fisica 2007 ospite dell’Ateneo: intervista ad Albert Fert

 

Stamattina l’Università di Messina ha avuto l’onore di poter ospitare il Premio Nobel per la Fisica 2007 Albert Fert. Presso l’Aula Magna del Rettorato ha tenuto una Lectio magistralis, intitolata “Il percorso dalle scienze teoriche all’innovazione ” nell’ambito del convegno “Spintronics and Robotic at Unime”. Subito dopo è stato nominato Socio onorario dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti.

Il premio gli fu insignito in seguito alle sue ricerche nell’ambito del rapporto tra campi elettromagnetici e resistenze elettriche. Fu così che scoprì la “magnetoresistenza gigante”, il fenomeno fisico che è alla base del funzionamento degli attuali hard disk e che ha permesso al mondo dell’informatica e dell’ingegneria di passare dai mastodontici calcolatori agli attuali micro dispositivi, dai laptop agli smartphone, dalla Playstation all’iPod. Inoltre, la magnetoresistenza gigante, è alla base della spintronica, una nuova branca della fisica che sarà capace, prima di quanto si immagini, di diminuire ulteriormente le dimensioni dei dispositivi ed aumentare esponenzialmente la quantità e velocità delle informazioni.

Noi di UniVersoMe, prima della lectio magistralis, abbiamo avuto l’opportunità di fare qualche domanda con il Prof. Fert che, seppur i tempi fossero molto ristretti, si è mostrato disponibilissimo e di una simpatia contagiosa.

A volte noi studenti universitari temiamo l’ambito della ricerca, lo immaginiamo come qualcosa di troppo difficile, di accessibile solo a pochi. Cosa consiglia ai giovani che vogliono diventare ricercatori? E quali sono le qualità che un buon ricercatore dovrebbe possedere per fare la differenza?

In realtà la ricerca è più facile di quello che pensate. Anche durante un PhD potrete scoprire come semplici esperimenti ed i relativi risultati possono alla fine risolvere qualche problema e conducono a nuove strade e così via. E’ sufficiente condurre esperimenti in modo accurato e dare fiducia alla propria immaginazione. L’immaginazione è la chiave di tutto, non devi seguire una sola via, ma vederne altre dove andare.

Immagini di poter tornare indietro nel tempo e di incontrare se stesso: cosa direbbe al ventenne Albert Fert? Quali consigli?

Beh cosa potrei dirgli…<<Albert, non sei fortemente motivato per la ricerca, ma riuscirai meglio di quanto pensi!>> (ride). Non credo gli direi <<vincerai il premio Nobel!>>, ma gli consiglierei di credere di più nelle sue capacità.

Il rapporto tra l’uomo e la scienza sta diventando sempre più conflittuale giorno dopo giorno: per esempio in Italia imperversa il dibattito sull’utilità dei vaccini, in quanto gran parte dei cittadini non ha fiducia nella medicina. Secondo lei ciò costituisce un problema? Se sì, come i ricercatori possono fronteggiarlo? 

Questo rientra in un problema più generale, che è quello delle fake news. Ora, con la possibilità di una comunicazione massiva, è facile propagare idee piuttosto strane di scienza, politica, praticamente qualsiasi ambito. Se prima, per poter diffondere una notizia, bisognava sottoporla al vaglio di vari controlli sull’attendibilità, ora chiunque può dire ciò che vuole e raggiungere un gran numero di persone. Riportare un controllo su ciò che viene propagato non è un problema solo dei ricercatori, ma di tutta la società.

Leggendo la sua biografia mi ha molto colpito la varietà dei suoi interessi nati nel periodo degli studi a Parigi: l’arte, la musica jazz, la filosofia, il cinema, la letteratura…

Si si, è stato un bel periodo! (ride)

Quanto l’ambiente della Scuola Normale Superiore e quello di Parigi ha influenzato la sua vita da uomo e da ricercatore?

I miei sei anni alla Ecole Normale Supérieure, tra i 19 ed i 24 anni, sono stati molto intensi. La ricchezza della mia vita nel campus era data da un contatto costante con studenti che studiavano di tante altre discipline, dalle scienze alla filosofia appunto. Inoltre Parigi ci offriva tanti stimoli con i suoi musei, il cinema, i jazz club. Mi sono formato a 360 gradi.

Antonio Nuccio