Prossimi film al cinema

Dal 13 Dicembre

Star Wars: Gli ultimi Jedi

Titolo originale: Star Wars: The Last Jedi

GENERE: Fantascienza, Avventura, Azione

REGIA: Rian Johnson

ATTORI: Mark Hamill, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Benicio Del Toro, John Boyega, Carrie Fisher, Laura Dern, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Andy Serkis, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran

PAESE: USA

DURATA: 150 Min

Dopo aver mosso i primi passi in Il Risveglio della Forza, la coraggiosa Rey (Daisy Ridley) prende in mano le redini del suo destino nel secondo capitolo della nuova trilogia ambientata trent’anni dopo Il Ritorno dello Jedi, Star Wars: Gli ultimi Jedi.
La Forza scorre nella giovane mercante di rottami, ma ha bisogno di un maestro che le insegni a controllarla. Rivelata la mappa che traccia la rotta per il nascondiglio segreto di Luke Skywalker (Mark Hamill), la ragazza attraversa l’universo fino al pianeta sperduto dove il cavaliere jedi si è ritirato in esilio volontario. Si inerpica lungo sentieri impervi, perlustra gli angoli più selvaggi dell’isola per incrociare lo sguardo del leggendario guerriero che ha combattuto e sconfitto l’Impero, e porgergli la vecchia spada laser appartenuta alla sua famiglia. Il gesto significativo riprende ed eguaglia il passaggio di testimone avvenuto nel corso della saga, nella quale l’allievo assume infine il ruolo di mentore. Intuitiva e tenace, Rey è la capofila delle nuove leve Jedi, pronta a contrastare le forze del sinistro Primo Ordine, in aiuto della Resistenza. Accanto a lei ritornano l’ex assaltatore Finn (John Boyega), il pilota di X-wing Poe Dameron (Oscar Isaac), l’occhialuta aliena Maz Kanata (Lupita Nyong’o tramite performance capture) e il Generale Leia Organa (nell’ultima interpretazione di Carrie Fisher). Tra i servitori del Lato Oscuro, con il volto sfregiato dall’ultimo scontro con Rey, ritroviamo Kylo Ren (Adam Driver), influenzato dalla misteriosa figura del Leader Supremo Snoke (Andy Serkis tramite performance capture).
Diretto dal fan della trilogia originale, Rian Johnson, nell’Episodio VIII J.J. Abrams torna in veste di produttore esecutivo.

 

La Ruota delle Meraviglie

Titolo originale: Wonder Wheel

GENERE: Drammatico

REGIA: Woody Allen

ATTORI: Kate Winslet, Justin Timberlake, Juno Temple, James Belushi, Max Casella, Tony Sirico, Steve Schirripa, Jack Gore, David Krumholtz, Robert C. Kirk, Tommy Nohilly, Tom Guiry, Bobby Slayton

PAESE: USA

DURATA: 101 Min

Firmato dall’eclettico Woody AllenLa Ruota delle Meraviglie (Wonder Wheel) ha come sfondo la pittoresca Coney Island, con la spiaggia, la passerella e le scintillanti attrazioni lungo il litorale.
1950, le vite di quattro personaggi si intrecciano ai piedi della celebre ruota panoramica costruita negli anni venti: quella dell’imbronciata e malinconica Ginny (Kate Winslet), ex attrice emotivamente instabile, ora cameriera presso un modesto ristorante di pesce; di suo marito Humpty (Jim Belushi), rozzo manovratore di giostre; del giovane Mickey (Justin Timberlake), un bagnino di bell’aspetto che coltiva aspirazioni da commediografo; e della ribelle Carolina(Juno Temple), la figlia che Humpty non ha visto per molto tempo e che ora è costretta a nascondersi nell’appartamento del padre per sfuggire a un gruppo di spietati gangster che le dà la caccia.
La pittoresca boardwalk fa da sfondo a un racconto fatto di fragili speranze e nuovi sogni, passione e tradimenti, corteggiamenti nervosi e impacciati in puro stile Allen, in un clima di inganno e tensione che stride con le luci delle giostre, l’ilarità e la spensieratezza dei bagnanti. A complicare la situazione l’intromissione sgradita (solo ai personaggi del film) di Max Casella, Steve Schirripa e Tony Sirico.

 

Dal 14 Dicembre

 

La poltrona del padre

Titolo originale: Thy Father’s Chair

GENERE: Documentario

REGIA: Antonio Tibaldi

PAESE: USA

DURATA: 76 Min

 

Natale da chef

GENERE: Commedia

REGIA: Neri Parenti

ATTORI: Massimo Boldi, Dario Bandiera, Rocio Munoz Morales, Paolo Conticini, Francesca Chillemi, Enzo Salvi, Barbara Foria, Maurizio Casagrande, Milena Vukotic, Biagio Izzo, Loredana De Nardis

PAESE: Italia

 

Poveri ma ricchissimi

GENERE: Commedia

REGIA: Fausto Brizzi

ATTORI: Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone, Lodovica Comello, Anna Mazzamauro, Bebo Storti, Ubaldo Pantani, Tess Masazza, Kai Portman, Paolo Rossi, Massimo Ciavarro

PAESE: Italia

 

Super vacanze di Natale

GENERE: Commedia

REGIA: Paolo Ruffini

ATTORI: Paolo Ruffini

PAESE: Italia

DURATA: 86 Min

 

Dal 21 Dicembre

 

50 primavere

Titolo originale: Aurore

GENERE: Commedia, Drammatico

REGIA: Blandine Lenoir

ATTORI: Agnes Jaoui, Thibault de Montalembert, Pascale Arbillot, Lou Roy-Lecollinet, Samir Guesmi

PAESE: Francia

DURATA: 89 Min

 

Dickens: L’uomo che inventò il Natale

Titolo originale: The Man Who Invented Christmas

GENERE: Biografico, Commedia

REGIA: Bharat Nalluri

ATTORI: Dan Stevens, Christopher Plummer, Jonathan Pryce, Simon Callow, Miriam Margolyes, Donald Sumpter, Cosimo Fusco, Bill Paterson, Annette Badland, Morfydd Clark, Justin Edwards, Ger Ryan, Eddie Jackson

PAESE: Irlanda, Canada

DURATA: 104 Min

Dickens – L’uomo che inventò il Natale è una divertente incursione nella vita e nella mente del grande scrittore Charles Dickens al momento della creazione della favola natalizia per eccellenza nella letteratura mondiale.

 

Ferdinand

Titolo originale: Ferdinand

GENERE: Animazione, Avventura, Commedia, Family, Fantasy

REGIA: Carlos Saldanha

ATTORI: John Cena, Kate McKinnon, Gina Rodriguez, Anthony Anderson, Daveed Diggs, Gabriel Iglesias, Bobby Cannavale, David Tennant, Sally Phillips, Boris Kodjoe, Jerrod Carmichael, Raúl Esparza, Miguel Ángel Silvestre

PAESE: USA

DURATA: 106 Min

FORMATO: 2D e 3D

l toro Ferdinando ha l’aspetto del feroce toro da corrida: esemplare robusto, dal manto nero e lucente ma con un temperamento tutt’altro che irascibile, un toro che, a differenza di tutti gli altri suoi amici, e a dispetto della sua stazza e della sua forza, non ha alcun interesse nel dimostrare di essere potente e feroce né di diventare un temuto toro da corrida che terrorizzi i toreri. Al contrario, aspira solo a una vita tranquilla.

 

Wonder

Titolo originale: Wonder

GENERE: Drammatico

REGIA: Stephen Chbosky

ATTORI: Julia Roberts, Owen Wilson, Jacob Tremblay, Daveed Diggs, Mandy Patinkin, Sonia Braga, Ali Liebert, Emma Tremblay

PAESE: USA

DURATA: 103 Min

 

Dal 25 Dicembre

 

The Greatest Showman

Titolo originale: The Greatest Showman

GENERE: Biografico, Musicale, Drammatico

REGIA: Michael Gracey

ATTORI: Hugh Jackman, Rebecca Ferguson, Zac Efron, Michelle Williams, Yahya Abdul-Mateen II, Paul Sparks, Diahann Carroll, Fredric Lehne, Tina Benko, Doris McCarthy

PAESE: USA

Numeri poderosi e coreografie sgargianti si mescolano nello spettacolo ottocentesco che prende il nome di The Greatest Showman, il biopic musicale con Hugh Jackman nei panni dell’abile intrattenitore di folle P.T. Barnum. L’astuto impresario circense, entrato in affari col giovane Phillip (Zac Efron), ha per le mani il rivoluzionario progetto di un enorme circo a tre piste, con quattro palcoscenici e ventimila posti a sedere. Gli ambiziosi uomini d’affari si lanciano con entusiasmo nella realizzazione del sontuoso spettacolo, che porta in scena nuove acrobazie e fenomeni da baraccone mai visti prima, finché entrambi non si infatuano di due giovani stelle del palcoscenico.
Phillip si perde tra i volteggi e le giravolte della sensuale trapezista Anne (Zendaya), mentre Barnum viene stregato dal dolce canto dell’artista Jenny Lind(Rebecca Ferguson), la timida soprano nota al pubblico come “usignolo svedese”, per la voce cristallina che arriva dritta al cuore.

 

Dal 28 Dicembre

Coco

Titolo originale: Coco

GENERE: Animazione, Avventura, Commedia, Family, Fantasy, Musicale

REGIA: Adrian Molina, Lee Unkrich

ATTORI: Mara Maionchi, Valentina Lodovini, Matilda De Angelis, Gael Garcia Bernal, Ana Ofelia Murguía, Anthony Gonzalez, Benjamin Bratt, Alanna Ubach, Renee Victor, Jaime Camil, Alfonso Arau, Herbert Siguenza, Gabriel Iglesias, Lombardo Boyar, Edward James Olmos, Natalia Cordova-Buckley

PAESE: USA

DURATA: 109 Min

Coco ci porta in un variopinto villaggio messicano, animato dai preparativi per il Dìa de Muertos e dalla musica delle orchestrine che inonda le strade. Il dodicenne Miguel (Anthony Gonzalez nella versione originale) vorrebbe immergersi nei festeggiamenti strimpellando la sua chitarra sconquassata, ma sulla famiglia Rivera aleggia una maledizione che impedisce ai componenti di imbracciare strumenti musicali. Il divieto, imposto decenni prima dalla bisnonna Imelda, non riesce a tenere Miguel lontano da corde e arpeggi. Né lo frena dal venerare e imitare le melodie del suo cantante preferito, il leggendario Ernesto de la Cruz. Destinato a raccogliere l’eredità familiare ed entrare nel business delle calzature, il ragazzino preferirebbe incorrere nell’ira degli antenati piuttosto che incollare suole e lucidare scarpe per la vita. Così, nel giorno della festa che celebra i defunti, trafuga la chitarra magica appartenuta al suo idolo e finisce in una dimensione tanto fiabesca quanto misteriosa. Il mondo dei morti appare come una gigantesca metropoli verticale: collegata da tram, regolata da uffici e sportelli, e popolata da arzilli scheletri luccicanti. Miguel lo visiterà con la guida dell’affascinante spirito Hector (Gael García Bernal), alla scoperta del segreto che si cela dietro alla sua famiglia.

 

Napoli velata

GENERE: Thriller

REGIA: Ferzan Ozpetek

ATTORI: Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri, Lina Sastri, Isabella Ferrari, Luisa Ranieri, Maria Pia Calzone, Loredana Cannata, Carmine Recano, Angela Pagano

PAESE: Italia

In una Napoli sospesa tra magia e superstizione, follia e razionalità, un mistero avvolge l’esistenza di Adriana (Giovanna Mezzogiorno) travolta da un amore improvviso e un delitto violento.
Nel cast del nuovo film di Ferzan Ozpetek anche uno dei nuovi attori più promettenti del cinema (e delle serie) italiano come Alessandro Borghi, onnipresente in questa stagione. una partenopea doc, anche se nata a Udine, come Anna Bonaiuto, che ha lasciato il teatro per qualche mese e sarà al cinema anche nel nuovo film di Riccardo Milani, Mamma o papà?. Nel cast anche Anna Sastri e Isabella Ferrari, già al lavoro con Ozpetek in Saturno contro e Un giorno perfetto. Un film corale, Napoli velata, con molti volti e caratteristi come tipico del cinema del regista.

 

 

Fonti:

https://www.comingsoon.it

 

 

Saveria Serena Foti

Donarsi

Sottofondo musicale consigliato: Christmas Lights – Coldplay

Più che alle porte oramai è nelle nostre case e nei nostri cuori. E’ arrivato senza bussare, di certo non ha bisogno di alcuna presentazione. E’ arrivato e ne son certo. Lo s’intuisce dalle illuminazioni, dagli addobbi e dall’atmosfera intrisa di felicità e fritto (per molti felicità e fritto potrebbe essere una ripetizione, mi scuso a priori). Ti basterà sfiorare lo sguardo di un bambino per comprendere meglio a cosa mi riferisco. Il Natale, sì, di questo vi sto parlando. Sin da piccoli, non vediamo l’ora che arrivi questo fatidico giorno. Ed è proprio da piccoli che abbiamo imparato la lezione: fare attenzione a non comportarsi male durante tutto l’anno, altrimenti, carbone! (lacrime virili). Arrivato Dicembre, il momento più bello: scrivere la lettera a Babbo Natale. Una lista interminabile di oggettistica, con cui avresti giocato circa 3,6 secondi netti, ma che in quel momento reputavi indispensabili per la tua vita. Dalla pista delle macchinine fino ad arrivare all’ultimo prototipo di ActionMen. Volevi tutto, non si badava a spese, anche perché pensavi realmente li portasse Babbo.. Poi l’attesa interminabile, la notte della Vigilia non passava mai. Non si chiudeva occhio. E sul tavolino vicino l’albero, un po’ di latte e biscotti per il vecchietto dalla barba lunga. Per poi svegliare l’intero vicinato alle sei di mattina del giorno dopo per via delle tue grida di gioia per i regali ricevuti.

Ebbene sì, fin da bambini siam stati abituati sempre e solo a ricevere. Un regalo da mamma e papà, un regalo dai nonni, zii e via dicendo. Ed andando avanti con l’età, il regalo lo si pretendeva sempre. E guai a dimenticarsi del regalo. Ma è davvero questo il significato del Natale? Riempirsi le mani e le tasche di oggetti e basta? Sembrerebbe davvero riduttivo. Allora, in questo pomeriggio freddo ed uggioso, mi domando: qual è il vero dono del Natale? In questi anni ho sempre pensato al Natale non come un periodo dell’anno qualsiasi, ma come un momento di riflessione, che ogni uomo o donna sulla terra, si prende per tirar le somme del proprio operato.  Ci si ferma un attimo per domandarsi: ma quanto ho fatto del bene quest’anno? Cos’è davvero importante per me? Ed è per questo che voglio condividere una storia con voi, una storia che, dopo averla letta, mi ha cambiato la vita ed il modo di vedere le cose. Il protagonista di questa storia è un professore, che un giorno, per introdurre una sua lezione, prese un grosso barattolo vuoto e lo riempì con delle palline da golf. Domandò quindi ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero di sì.

Allora, il professore rovesciò dentro il barattolo una scatola di sassolini, scuotendolo leggermente. I sassolini occuparono gli spazi fra le palline da golf. Domandò quindi, di nuovo, ai suoi studenti se il barattolo fosse pieno, ed essi risposero di sì.

Il professore, rovesciò dentro il barattolo una scatola di sabbia. Naturalmente, la sabbia occupò tutti gli spazi liberi. Egli domandò ancora una volta agli studenti se il barattolo fosse pieno ed essi risposero con un sì unanime.

Il professore tirò fuori da sotto la cattedra due bicchieri di vino rosso e li rovesciò interamente dentro il barattolo, riempiendo tutto lo spazio fra i granelli di sabbia. Gli studenti risero! “Ora”, disse il professore quando la risata finì, “vorrei che voi consideraste questo barattolo la vostra vita. Le palline da golf sono le cose importanti; la vostra famiglia, i vostri figli, la vostra salute, i vostri amici e le cose che preferite; cose che se rimanessero dopo che tutto il resto fosse perduto riempirebbero comunque la vostra esistenza. I sassolini sono le altre cose che contano, come il vostro lavoro, la vostra casa, l’automobile. La sabbia è tutto il resto, le piccole cose. Se metteste nel barattolo per prima la sabbia -, continuò -, non resterebbe spazio per i sassolini e per le palline da golf. Lo stesso accade per la vita. Se usate tutto il vostro tempo e la vostra energia per le piccole cose, non vi potrete mai dedicare alle cose che per voi sono veramente importanti. Curatevi delle cose che sono fondamentali per la vostra felicità. Definite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia.”

Una studentessa alzò la mano e chiese che cosa rappresentasse il vino. Il professore sorrise. “Sono contento che tu l’abbia chiesto. Serve solo a dimostrare che per quanto possa sembrare piena la tua vita c’è sempre spazio per un paio di bicchieri di vino con un amico”.

Perciò, dopo aver letto questa fantastica storia credo che riusciate a rispondere a tutti gli interrogativi precedenti. Natale è donare alla propria famiglia tutti noi stessi, Natale è donare qualche ora in più al proprio nonno o alla propria nonna, Natale è donare alle persone più sfortunate di noi cinque minuti di felicità con un piccolo gesto.

Natale significa donarsi alle proprie priorità.

P.S.: Natale è anche donare il proprio sangue, perché come dice un uomo gran lunga più saggio di me, i malati non vanno mai in vacanza!

Buone feste!                                                 

Vincenzo Francesco Romeo

 

 

 

Eventi della settimana

6 dicembre

PRESENTAZIONE DI “MESSANA ILLUSTRATA”

Dove: Libreria Ciofalo via consolato del mare 37

Quando: 18:00

Cosa: Per la prima volta tradotta integralmente in italiano l’opera del XVII secolo di Placido Samperi.
Saranno presenti gli autori e traduttori, Felice Irrera e Giuseppe Puzzello. Relazionerà il prof. Giuseppe Lipari e interverrà Giovanni Molonia, autore degli indici della stessa.
“La nuova edizione della “Messana Illustrata” nella accurata e fedele traduzione di Felice Irrera e Giuseppe Puzzello con il suo ricco apparato di note e i suoi preziosi indici restituisce, ora, alla città un documento importante nella sua tradizione culturale e perrmette una fruizione non più elitaria, riservata cioè ai rari cultori delle memorie cittadine. L’opera del dotto gesuita, Placido Samperi, riconsegna ai messinesi del ventunesimo secolo, ma non solo a loro, l’immagine di un centro urbano che, in quelli che sono stati definiti i suoi secoli d’oro, era presente vivacemente nei processi politici, economici e culturali che agitavano la Sicilia e, in generale, la monarchia spagnola” (Giuseppe Lipari)

DOCTORS 2.0 CHRISTMAS PARTY

Dove: EX Guernica piazza catalani

Quando: 21:30

Cosa: Il Natale è sicuramente uno dei periodi più belli dell’anno, le città piene di luci, l’albero addobbato a casa, i pranzi in famiglia, le giocate a carte. Già da novembre i più piccoli iniziano a immaginare i regali che potrebbero ricevere, ed è vero che in fondo in fondo tutti sono un pochino più buoni.

Spinti dalla voglia di rivivere tutte queste emozioni abbiamo deciso di organizzare la nostra festa natalizia, per dare il via a questo fantastico periodo, cercando con la scusa di fare qualcosa di utile per qualcuno.
Abbiamo contattato così la onlus Prevencardio, che si occupa di prevenzione della morte cardiaca improvvisa nei giovani. Con la speranza di poter aiutare qualcuno, oltre che di divertirci insieme ad amici, colleghi, specializzandi e strutturati ci siamo rimboccati le maniche alla ricerca della giusta location per ricreare quell’ambiente intimo che rende una festa speciale e finalmente lo abbiamo trovato!!
L’ex guernica, in collaborazione con il Noa.
L’evento sarà privato, per pochi partecipanti.
Affrettatevi se non volete rischiare di non trovar posto.
La Musica a cura di Daniele Sorrenti, direttamente da radio Zenith, ci farà ballare tutta la sera.
Disponibilità tavoli molto limitata.
Per informazioni contattate il vostro organizzatore di fiducia.

7 dicembre 

READaVERSE

Dove: Retroverso vintage, vinile, libri, mostre via Ettore Lombardo Pellegrino 142

Quando: 20:30-22:30

Cosa: Retroverso in collaborazione con Dario Naccari presenta “READAVERSE”.
Show case e reading di mezz’autunno.

FYS : Elettronica from Palermo
INGRESSO 6,00 euro con APERITIVO e FREE WINE.
Bio dell’artista :
FYS nasce nei primi mesi del 2016, tra le chiacchiere ed i suoni
della Vucciria di Palermo, dove si mescolano colori e volti di una
città molto viva, creando un equilibrio nel caos. La musica raccoglie
questa essenza ed energia, frutto anche della sperimentazione e
contaminazione di elementi elettronici e strumenti a corda. I FYS
sono Pietro Gugliotta (campioni e synth) e Gabriele Marchese
Ragona (chitarra, basso e synth).
Il duo è nato da poco, ma ha già avuto modo di esibirsi sul
prestigioso palco de I Candelai, a Palermo, nel 2016, in occasione
delle selezioni regionali live del festival Arezzo Wave. I mesi
successivi hanno visto un grande impegno nella produzione e negli
arrangiamenti dell’EP di sei tracce, che è stato interamente
autoprodotto in home studio uscito ad aprile 2017.

 

TOTAL ECLIPSE THE SHYNESS OF STRANGERS 

Dove: Retronouveau via croce rossa 33

Quando: 22:30

Cosa: Total Eclipse speciale prefestivo dell’immacolata con un live internazionale tutto da ballare.
Shyness Of Strangers

The Shyness of Strangers è Vadim Kristopher, un canadese polacco innamorato della cold wave, delle drum machines e dall’immaginario post punk.
Le sua voce profonda, la chitarra costantemente riverberata e sintetizzatori distorti sono il combustibile per danze oscure al chiaro di luna.
Ingresso gratuito

Aftershow Dj set Total Eclipse (80s/EBM/ New Wave/ Post Punk)

 

8 dicembre

THE BRIXTON @ ZERONOVANTA

Dove: Zeronovanta via Solferino

Quando: 21:30

Cosa: Alternative rock ‘80 ‘90 and more.

9 dicembre

MAY GRAY + ED live

Dove:  Retronouveau via croce rossa 33

Quando: 22:30

Cosa: MAY GRAY (ITA, Rock – Private Stanze Manita Dischi)
Un modo di dire californiano, che non necessita di traduzione, riferito a quel periodo dell’anno in cui il grigio prevale sul consueto sole accecante. Un po’ come dire che puoi sognare la West Coast. Rock cantato in italiano, con una venerazione per i Foo Fighters e il grunge che ha fatto la storia dei 90. Pezzi immediati, ritornelli orecchiabili e melodie pop ed energia da vendere.
In tour per il singolo Camilla, che anticiperà “Ritorno al sereno” nuovo album in uscita per PRIVATE STANZE e MANITA LAB.

ED songwriter (ITA, Dreampop – Riff Records WIENER RECORDS)

Suoni dalle eco dreampop con riferimenti che toccano gli anni sessanta e gli anni novanta: Beatles, Teenage Fanclub, Nirvana, Real Estate ed Elliott Smith. ED ha portato il suo sound in tour per Italia, Europa ed USA a partire dal 2011. Ha stretto numerose collaborazioni con band e label tra le più interessanti dell’indie italiano (Locusta, Urtovox, A Classic Education, Gazebo Penguins, Beatrice Antolini ecc).
In tour col primo-raccolta di b-sides e live “Bungalow Kids” che conferma il rapporto con l’etichetta italiana Riff Records e americana Wiener Records.

Ingresso gratuito

10 dicembre

I CONCERTI AL PALACULTURA

Dove: Auditorium Palazzo della Cultura «Antonello Da Messina»

Quando: ore 18

Cosa:  ALESSIO PIANELLI violoncello
ANDRIY DRAGAN pianoforte

Musiche di Bach, Sollima, Hindemith, Brahms

 

12 dicembre

PRESENTAZIONE LIBRO “CENTO ANNI” DI MARCO FERRANDO

Dove: FeltrinelliPoint via Ghibellina 32

Quando: 17:45

Cosa: In occasione del centenario della Rivoluzione di Ottobre, presso i locali della libreria Feltrinelli, via Ghibellina 32 – Messina, si terrà la presentazione del libro “Cento Anni”, storia e attualità della rivoluzione russa, edito da Redstar Press, insieme all’autore Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori. Introduce i lavori Giacomo Di Leo, membro del comitato centrale del PCL .

 

Arianna De Arcangelis

Racconti di Natale: percorso di una studentessa esaurita

15554800_10211319473492230_2059214911_nAh, il Natale! Luci colorate dappertutto, Babbi Natale che spuntano in ogni dove, gente che va in giro carica di pacchetti e pacchettini. Tutti, verso novembre, cominciamo a lamentarci (e quannu mai) delle chiacchiere che si avviano su questa festa ma, alla fine, la sua magia si sparge in tutta l’aria.

C’è chi lo sente ancora tanto, come quando era bambino, chi lo sente un po’ di meno, chi invece si proclama il Grinch. Ognuno lo vive a modo suo. Chi pensa ai regali per farli perfetti, chi non li fa proprio; chi pensa ai nonni che non ci sono più e chi li ha ancora, seduti al proprio tavolo; chi già pensa a capodanno e chi il capodanno lo passa a casa da un bel di anni.

In questo dolcissimo calderone, ci sono anche gli studenti. Che, diciamocelo, fanno delle proprie vacanze di Natale paradiso e inferno.

Perché, dai, entriamo tutti in vacanza. Ma, il vero problema è non farsi seppellire dai sensi di colpa.

O no?

Periodo Pre-Natalizio: Chiudete gli occhi, (ma non davvero che non sennò non potete leggere) ed immaginate una fredda serata d’autunno. È novembre, le foglie cominciano a seccarsi e a cadere dagli alberi e al posto loro? LE LUCI. Si, il periodo pre natalizio è, per antonomasia, quello più difficile da affrontare, specie per lo studente che è in piena sessione e che l’appello di dicembre non lo può saltare (perché oh, in estate mi dovevo abbronzare). La reazione è immediata. Inizia a sfogare la sua frustante condizione da “vorrei cantare anch’io jingle bells ma non posso”, scagliandosi contro qualsiasi addobbo a intermittenze colorate, palle di neve (che poi è sempre polistirolo sbriciolato), festoni glitterati e canti di Natale. Si rinchiude in casa, a riparo da questa atmosfera, lì sa di poter studiare senza sentirsi in colpa per non poter prendere parte al preludio del compleanno del Creatore.

Bussano alla porta. È tua madre con un panettone gigante: “l’ho preso senza canditi, come piace a te”.

Il 24: Finalmente. Finalmente la sveglia non suona. E, come è andata è andata, iniziano le tue vacanze di Natale. Stai là, a sgranchirti, prendi il caffè, ti rimetti a letto, puoi fare quello che vuoi, le coperte sono tue… BIIIIIIIPPPPPP!!!! No, era solo un sogno. Ti alzi, scendi dal letto, corri, corri gazzella corri, esci confuso di casa, mezzo in pigiama. Devi ancora fare tutti i maledetti regali e, tra l’altro, incontrare tutte le persone alle quali devi consegnargli. In pratica, il giorno della vigilia, passi da un appuntamento all’altro (della durata di 30 secondi ciascuno), prendendo un caffè con ogni tuo amico, dando il regalo, scartando il tuo e scappando al prossimo incontro, alla velocità di Beep- beep quando è inseguito da Willy il Coyote. Ma non finisce qua: devi passare da alcuni parenti, aiutare tua madre che urla che non fai mai niente e ‘’questa casa non è un albergo!’’ (ma come?! Se fino a ieri avevo esami! Ma siete seri?). La vigilia è l’uragano Katrina: ad un certo punto ti ritrovi con il bicchiere di spumante in mano mentre urli ‘’Buon Natale!’’ e non sai nemmeno tu quando è successo. Una sorta di Inception dello studente medio. I più forti se ne vanno a giocare anche a carte dagli amici, tutti gli altri svengono sul divano, all’01:00, dopo il secondo bicchiere di Brut.

-Natale: È mattino presto ed è finalmente arrivata la famosa “mattina di natale”, quella che nei film Americani è descritta più o meno cosi: Apri gli occhi, guardi fuori dalla finestra e scende la neve (facciamo finta che qui da noi non ci siano 20 gradi a dicembre). Dopo aver goduto della bellezza del panorama, che la tua finestra ti offre direttamente dalla primissima fila del tuo letto, ti alzi e corri giù per le scale (si, perché gli Americani scendono sempre freneticamente le scale la mattina di Natale) per andare a scartare i regali che Babbo Natale ha lasciato lì per te. Poi pranzo, canti di Natale e cari saluti.

A te, che l’America l’hai vista solo in tv, succederà più o meno questo: È mattino, ma non troppo presto (devi ancora smaltire il Brut di ieri sera) guardi fuori dalla finestra e, anche quest’anno, “fanculo Babbo Natale, due gocce potevi mandarle anche a noi”. Ti alzi ed assisti all’invasione dei parenti (che manco nei peggiori film di zombie). Si, perché il giorno di Natale si cucina tutti insieme e allora tutti, grandi e piccini, alle prese con le infornate di pasta al forno e lasagne. Comincia il pranzo che finisce circa alle 17.00. Si gioca a tombola che “oh ma il 47 è uscito?”.

Il giorno di Natale è fatto per gioire; Il panettone, il pandoro, i regali, le luci e poi? Prima del collasso generale guardi sotto l’albero. È una lettera. Firmata da Babbo Natale in persona che fa più o meno così “Caro amico, Natale è passato ma i CFU io non li regalo mica…”.

ED È SUBITO ANSIA.

-Periodo Post- Natale: Il 26 (che è rosso sul calendario quindi guai a chi lo tocca), ti corichi pensando ‘’dai, mi sono riposato questi due giorni, ora qualcosina al giorno la faccio fino al 31, così non rimango indietro’’. I giorni dal 27 al 31 hanno quella nebbiolina di incertezza, non sono vacanza, non sono propriamente giorni lavorativi (‘’ non è un cane, non è un lupo, sa soltanto quello che non è’’ cit.). Non essendo più a scuola, quindi, non ti senti in pace con la tua coscienza se non fai proprio niente. E quindi cedi. Il 26 sera punti la sveglia per le 09:00 a.m. del giorno a seguire. Il 27 ti svegli alle 14, panico, ti alzi (con ancora la bavetta alla bocca), ti lanci alla scrivania, ti siedi e la mamma ti chiama per il pranzo (in cui vengono serviti i rimasugli dei giorni precedenti, che come caspita fanno ad essere così buoni?!).

Dopo il pranzo sai che dovresti studiare, lo sai, ma su Rai2 c’è il film della Disney e vuoi stare un po’ accucciato sul divano… Rinvii alle 16. Ti addormenti. Le 18. Ti chiamano gli amici. Vabbè, dai. Per oggi niente… Domani. E domani diventa (magicamente) il 7 gennaio. Ma mannaiaaltacchinoripieno, ma come posso fare sempre il solito errore?, sarà il pensiero di quella mattina.

Capodanno: 3… 2… 1… “Ma tu che fai a Capodanno”?  Ecco a voi il cliché dei cliché, la domanda delle domande, l’ansia madre di tutte le ansie. Organizzare il Capodanno è una roba delicatissima. Cosa che per tutto l’anno pensi di essere diventato l’eremita del secolo per poi, di colpo, ritrovarti sommerso di proposte che manco fossero usciti dal letargo pure gli orsi a festeggiare.

E tu sei lì, che sei sopravvissuto al pre natale, alla vigilia, al Natale e pure ai postumi del Natale. Sei lì, coi sentimenti più contrastanti del Referendum di Renzi fra il SI, vengo a ballare e il NO, devo studiare.

Ma alla fine, diciamocelo pure, se Renzi lo avesse fatto così il Referendum, lo avrebbe pure vinto. E allora SI, vengo a ballare perché Capodanno vien una volta l’anno e A E I O U Y… SASUELAAA SASUELAAA, E PEDRO PEDRO PEDRO PEDRO PÈ.

Sono le 8.00 del mattino, tu non sai manco chi sei.

“La pacchia è finita, mi faccio un Capodanno nel letto e poi vado a studiare”.

-Epifania: E arrivi alla fine. Sopravvivi di stenti fino al 6 gennaio, il giorno in cui, forse, senti di più ‘’l’atmosfera natalizia’’. Dopotutto, si sa, le cose si apprezzano quando si perdono… o no? Quando ti alzi, con molta probabilità, o tua madre ha già fatto sparire l’albero e ogni Babbo Natale, o la trovi accerchiata da scatoloni che con una mano posa le decorazioni e con l’altra passa l’aspirapolvere. La guardi e pensi come possa essere già tutto finito. Pic! Già fatto? Così, senza nemmeno avvertire? Senza fare una chiamata? Non sono pronto. Amo il Natale. O, quanto meno, non amo che finisca. Ma è finita: non hai più scuse. I più forti hanno ricominciato il 3 gennaio a studiare, tu non sei tra loro. Sei tra i deboli, sei tra quelli che ‘’vabbè ormai, sai che ti dico? Fanculo, ricomincio il 7’’. Quindi lo sai, lo sai che il 6 è l’ultimo giorno. La tua coscienza, quella cara amica, quella vocina che non si è stutata manco per un minuto (oddio, forse durante la sbronza di capodanno anche per più di un minuto) te lo sussurra mentre lo guardi sparire: ‘’Eccoti qua, piccolo scemo. Ci siamo. Non puoi più rimandare. THIS IS SPARTA.’’. Quieto, vai alla tua scrivania, guardi le date degli esami: piangi. Sì, potevi pensarci il 27. Potevi non smettere mai. Ma è inutile versare lacrime sui libri: è giunto il momento. Ora a noi due, sessione di febbraio. Da domani si ricomincia.

Ed è subito Pasqua.

 

Ma, sapete che vi diciamo, ragazzi? Godetevele tutte, le vacanze. Non privatevi di nulla. Arrotolatevi nei plaid fino a diventare bozzoli perfetti, arenatevi sui divani guardando cartoni animati mentre bevete la cioccolata calda e le lucette dell’albero vi fanno da sfondo. Andate a giocare a carte, litigate su chi ha parlato con il morto a Cucù, scegliete all’ultimo la vostra notte di capodanno (non procreate, per favore) e riposatevi. Godetevi l’anno che finisce (UNA GIOIA, 2016 DI ME***) e l’anno che inizia.

15595901_10211319473532231_329098258_oChe tanto, volenti o dolenti, non saremo mai in anticipo con lo studio e tutti, dal secchione al fuori corso, in fondo, siamo degli SdM.

Buon Natale!

Elena Anna Andronico

Vanessa Munaò

Buon natale, campione

-Vedo la paura nei tuoi occhi, campione.
-Io credo di amarla.
-Sciocchezze! Le tue solite dannate sciocchezze.
-Sarà ma …-Sbagli, campione, non esiste alcun “ma”, quello che esiste è il tuo obbiettivo, limpido e fulgido, che ti chiama a sé e ti sussurra parole dolci e ti assicura una felicità che lei non può darti.
-Cosa ne sai di cosa può darmi?
-So cosa vuoi.
-Mi stai chiedendo di rinunziare all’amore.
-Sì, per ottenere tutto il resto. E non te lo sto chiedendo ma ti sto solo esortando.
Non rispose nulla, abbassò lo sguardo, mani in tasca, e poi disse
-Fammi sedere un attimo,
-Bravo, è proprio ciò che ti serve. Siediti un attimo e rifletti. Nel mentre vado a prenderti da bere.Lasciai Claudio lì, seduto sul divano, con il gomito destro sullo schienale, a scrutare fuori dalla finestra tra tutti quegli invitati e mi diressi verso il bar. Attesi che l’uomo dietro il bancone servisse due ragazze, gli sorrisi e gli ordinai due bicchieri di vino. Dopo che me li diede, passai in mezzo a due donne, incrociai lo sguardo intenso di una, mi fermai e le dissi piano all’orecchio
-Sei bellissima.
Senza aspettare risposta andai oltre, diretto verso Claudio. Lo vidi nell’identica posizione di quando lo lasciai pochi minuti fa, così assorto che mi indusse a fermarmi e a ricordare una notte spesa a contemplare lo stretto, nella quale mi disse
-Marco, non vidi mai nevicare a Natale. So bene che aspettarsi questo a Messina è quasi una speranza vana ma, fin da bambino, spero ogni volta che questo mio così innocente desiderio possa realizzarsi. Vorrei sorseggiare un buon bicchiere di vino, accanto al mio albero di Natale, la notte della Vigilia, e contemplare, attraverso il vetro della portafinestra, la neve cadere languida sul mio giardino, osservare quei candidi fiocchi volteggiare pacatamente in cielo, perdermi tra le loro innumerevoli schiere e bere la loro pace.
-E chiedere loro un tocco di dolcezza -intervenni io -e poi che coprano ogni cosa, ogni rumore, così da poter ascoltare indisturbati il respiro di Dio.Sorrisi a quei ricordi, poi finalmente gli diedi il suo bicchiere, che prese alzandosi, guardandomi negli occhi.
-Allora, campione, -gli dissi –ora non vedo più paura nei tuoi occhi.
-E cosa vedi? –mi chiese dopo un sorso di vino.
-Vedo risoluzione.
-Per tutta la vita mi limitai a desideri innocui e irrealizzabili, ora non mi trovo di fronte a uno di questi ma a un preciso obbiettivo e che sia senza conseguenze per gli altri o no non mi preme più.Gli sorrisi e lo guardai allontanarsi da me per dirigersi verso Giulia. La interruppe nel mezzo di una conversazione, carezzandole da dietro una spalla e sussurrandole qualcosa all’orecchio. Lei gli sorrise e infine li vidi uscire dal salone, verso il corridoio. Sapevo dove stavano andando e non potevo perdere quell’occasione. Così uscii in giardino, discosto in un cono d’ombra vidi il nonno di Giulia fumare un sigaro e parlare con due suoi amici, lo sorpresi alle spalle e gli dissi a bassa voce
-Finalmente Claudio si è deciso a parlare con Giulia.
-Davvero? –me lo chiese con viva gioia, quasi fosse un bambino.
-Sì, signor Collodi, che ne dice se, in tutta innocenza, andiamo a spiarli un po’?
-Sei impazzito, ragazzo. Ci vedranno sicuramente.
-Si fidi di me. Venga.
Lo presi a braccetto e, facendo il giro della casa, ci fermammo dietro un cespuglio vicino la camera di Giulia dal quale potevamo osservare tutta la scena. Claudio eGiulia erano in piedi, abbracciati, lui le carezzava il viso e la baciava dolcemente mentre le diceva qualcosa, poi la fece sedere sul letto, facendole cenno di attendere. Dopo di che Claudio uscì in giardino.
-Dove sta andando, giovanotto?
-A prendere qualcosa in macchina, ne sono certo.
-Ah, guarda come la mia nipotina aspetta lì seduta,
-È tenerissima, davvero. Shh, Claudio sta tornando.
Vidi Claudio rientrare nella stanza di Giulia con un grosso pacco regalo sotto il braccio, poi si chiuse la finestra alle spalle e sedette accanto alla sua donna.
-Dici che le sta per chiedere la mano?
-Oh, le chiederà molto di più,
-Giovanotto, -sbottò scherzosamente il nonno di Giulia –non dimenticare che stai parlando di mia nipote.
Non risposi nulla e osservai Claudio aprire da sé quel pacco, estrarre un fucile a canne mozze e puntarlo sulla fronte di Giulia.
-Cosa diavolo, -fece il signor Collodi senza riuscire a terminare la frase.
Sorrisi alla fredda risoluzione di Claudio e premei la pistola, che avevo estratto quando Claudio fece altrettanto col fucile, sul petto del vecchio e gli dissi piano
-Ora, signor Collodi, la prego di telefonare a sua moglie e di comunicarle che Claudio e Giulia, avendo un annunzio da fare, gradirebbero che lei raccogliesse tutti gli invitati, compresi camerieri e cuoco, in salone, in attesa.
-Non scherzate con me
,-Non scherzi lei, signor Collodi. Le faccio notare come Claudio ha un grosso fucile puntato sulla esile sua nipote e come guarda nella nostra direzione aspettando un mio cenno.
-Maledetti, cosa volete? Ditemelo e facciamola finita,
-Non c’è fretta, signor Collodi. Intanto chiami la sua signora.
Si strofinò il viso con la mano destra, mi guardò afflitto e poi disse mesto
-Va bene.Il nonno di Giulia estrasse il cellulare dal taschino interno della giacca, chiamò un numero in rubrica e disse, guardando il mio sorriso,
-Cara, riunisci tutti in salotto, ospiti e servitori, ché Claudio e Giulia hanno qualcosa di importante da dirci.
Chiuse la chiamata senza attendere risposta e gli feci
-Grazie, signor Collodi. Ora uniamoci ai due teneri amanti.
Spinsi il signor Collodi verso la camera della nipote, vi entrai con calma e dissi, rivolto a Claudio,
-Il signor Collodi è stato così gentile da chiamare la sua signora per far riunire gli ospiti, così possiamo direttamente accomodarci in salotto come pattuito.
Claudio annuì, poi disse a Giulia, mentre si straziava le mani in gesti nervosi,
-Ora alzati lentamente e precedimi, senza fare alcuna follia.
Uscimmo dalla camera dalla porta interna, attraversammo il corridoio, con Giulia davanti a noi di qualche metro, la quale fu accolta, appena entrata in salone, da delicati applausi d’incoraggiamento, che si spensero subito alla visione di Claudio con quel suo fucile. I due si fermarono in mezzo alla grande sala, li superai, sempre tenendo a braccetto il signor Collodi, e, inginocchiandomi, sorrisi a un bambino, gli presi un cappello da Babbo Natale dalla testa e lo indossai. Poi mi rivolsi alla sala
-Miei cari signori, in quel grosso pacco regalo che vedete ai piedi dell’albero di Natale vi sono delle corde e dei bavagli. Immaginerete sicuramente la noia che mi comporterebbe il legarvi personalmente uno a uno. Dunque ora incaricherò la signora Collodi di prendere quel graziosissimo pacco, di aprirlo e di consegnare a ogni donna le corde e i bavagli. Codeste signore dovranno poi, cortesemente, legare i loro mariti o compagni, di modo che alcun uomo rimanga libero. Fatto ciò la signora Collodi farà altrettanto con le donne e finalmente, dopo aver legato da me la padrona di casa, ah mi permetta di ringraziarla per l’ottima serata, passerò a sincerarmi dei legacci. Ora, signora Collodi, la prego di procedere.
La signora nonna di Giulia rimase immobile e sconvolta, così dovetti ripetermi
-Per favore, signora Collodi, non faccia attendere i suoi ospiti.
Attesi ancora qualche istante poi, mentre picchiai d’improvviso in faccia suo marito, urlai alla signora
-Forza!
La signora si portò le mani al viso, piagnucolò un istante, poi si mise all’opera. Mi bastò solo qualche altro piccolo sollecito per far sì che tutto si svolgesse secondo le mie volontà. Quando finii di controllare l’ultimo ospite mi rivolsi a Claudio,
-Su, campione, ora fatti accompagnare dalla tua cara alla cassaforte.
-Lei non conosce la combinazione.
–disse apprensivo il nonno.
-Certo che la conosce, lo confessò una volta lei stessa al suo Claudio. Non è così, Giulia?La ragazza si limitò ad abbassare la testa, senza dir nulla, sempre straziandosi le mani. Claudio la esortò con un gesto ma prima che uscissero dal salone fermai Claudio,
-Ah, campione. Non dimenticare i sacchi. Sono nella scatola.
Mentre i due si diressero verso il piano di sopra ne profittai per immobilizzare il signor Collodi e per intrattenere gl’invitati.
Stavo fumando una sigaretta nell’ammirazione dell’albero di Natale, complimentandomi con la signora Collodi per la dolcezza che riuscì ad infondergli, quando sentii alle mie spalle un forte sparo. Mi voltai e vidi Giulia con in mano sacchi colmi e poco più avanti Claudio, col fucile puntato ancora verso di me. Mi accasciai al suolo inconsapevole, insensibile al dolore. Claudio mi si accostòe disse piano
-Mio dolce amico, ciò che mai capisti è quanto, senza l’amore, sia impossibile larealizzazione della nostra prima volontà.
Poi lo vidi sfocato uscire di casa insieme alla sua donna e il mio sangue scorreva caldo sul pavimento, rispecchiando le mille luci dell’albero, le quali mi parvero vivida neve. Chiudendo gli occhi tornai a pensare a quella sera quando contemplammo lo stretto di Messina. Ricordai cosa Claudio, continuando a fissare il mare, mi disse quando mi voltai verso la macchina per tornare a casa,
-Sai cosa si dice dei fiocchi di neve?
-Cosa?
-Che non ve ne sia uno uguale all’altro.
-Sì, credo sia vero.
-Ma, per quanto possa esserlo, quando questi cadono tutti al suolo, diventano solo una grande, immensa, bianca distesa di neve.

Fabio Martinez

UniChristmas, Gran Galà di beneficienza

Si è svolto nella suggestiva cornice di Villa Pace, struttura Universitaria sita in via Consolare Pompea, nella serata del 22 Dicembre l’UniChristmas- GranGala di Beneficienza (a cura dell’associazione culturale ed universitaria GEA UNIVERSITAS, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Messina). L’evento è stato organizzato, come raccolta fondi, a favore dell’associazione Messinese ADG, che assiste ragazzi e bambini che sviluppano precocemente il diabete mellito di tipo I, e supporta le loro famiglie.
L’evento è stato aperto con un discorso tenuto dalla dott.ssa Salzano, che ha esposto e spiegato come l’ADG si occupa delle cure di questi piccoli pazienti per far condurre loro un tenore di vita il più normale possibile. È quindi iniziata la serata con un ricco buffet, curato dai ragazzi del CdS in Scienze Enogastronomiche, seguito da musica dal vivo ed, infine, da un’estrazione a premi natalizia (i cui premi sono stati sponsorizzati da varie firme messinesi).
Tra foto, chiacchiere ed abiti eleganti, la serata si è conclusa con ‘’danze, balli e cotillon’’ ed il piacere di avere aiutato il prossimo.

Elena Anna Andronico