La legge che difende le donne da chi non è capace di amarle

Il 25 novembre è la giornata internazionale dedicata a combattere la violenza contro le donne.

L’evento storico scatenante fu il 25 novembre del 1960; tre donne attiviste politiche, furono dapprima torturate e poi strangolate dagli agenti del Servizio di informazione militare (SIM) per ordine del dittatore della Repubblica Domenicana Trujillo.

Da quel giorno ha avuto inizio una irrefrenabile corsa alla conquista di una tutela effettiva.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con una risoluzione 54/134 del 1999, ha sancito il 25 novembre quale giornata dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne.

I dati registrati circa i casi -tristemente sempre più in aumento- di donne vittime di violenza non lasciano spazio ad incertezze.

Il progetto EVA e il Codice Rosso

Nel 2017 il Capo della Polizia di Stato Gabrielli ha presentato a Torino il “Progetto EVA”, al fine di gestire in modo rigoroso e operante gli interventi di polizia sulla violenza di genere, dal controllo territoriale alla fase delicata di approccio alle vittime, con il fine di monitorare gli eventi, reperire e registrare più informazioni possibili così da favorire l’operato futuro delle autorità legislative.

Da lì a poco nel 2019 si è registrato il primo intervento normativo significativo in materia di violenza di genere con la legge 19 luglio 2019, n. 69, il c.d. “Codice Rosso”, che ha ampliato l’ambito applicativo di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

La legge ha inciso notevolmente in ambito di diritto penale sostanziale e processuale, introducendo quattro nuovi reati:

-Art. 387-bis. Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa,

-Art. 558-bis. Costrizione o induzione al matrimonio,

-Art. 583-quinquies. Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso,

-Art. 612-ter. Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.

La legge, così emanata, si occupa anche della forbice edittale tra un minimo e un massimo di pena incidendo -considerevolmente- all’inasprimento delle sanzioni già previste dal nostro Codice penale in materia di maltrattamenti contro familiari e conviventi, stalking e violenza sessuale.

Ulteriore peculiarità introdotta dal “Codice Rosso” è l’imminente trasmissione, anche in forma orale, dell’acquisizione della notizia reato dalla polizia giudiziaria al Pubblico Ministero.

Le scarpette rosse, simbolo della giornata contro la violenza sulle donne – Fonte: ilrestodelcarlino.it

Donne, violenza e lockdown

Nonostante il repentino intervento normativo, certamente la situazione epidemiologica che ha colpito il nostro Paese, negli ultimi due anni, non ha di certo giocato a favore delle donne esposte a violenza domestica, soprattutto a seguito di un lockdown forzato e di una situazione economica drasticamente mutata.

Dai dati ISTAT emerge, addirittura, che nel 2020, in piena pandemia, si è registrato un picco di chiamate al numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza sulle donne e lo stalking ed anche delle vittime (12.942 chiamate e 5606vittime) in confronto al calo delle chiamate e richieste di aiuto via chat nel secondo trimestre 2021.

Il Governo in azione

Tutto ciò ha sollecitato l’animo della Ministra per le pari opportunità e la famiglia della Repubblica Italiana Elena Bonetti, che ha ufficializzato la proposta del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, presentato in CDM due  settimane fa, per stabilire un maggiore impegno parlamentare e giuridico così da evitare il fenomeno “della vittimizzazione secondaria”.

I seminari dell’Università degli Studi di Messina

Alla coesiva chiamata di sensibilizzazione contro la violenza di genere, con l’obiettivo di responsabilizzare i giovani ad acuire lo sguardo al dolore di una donna in preda agli atti violenti di un partner e, soprattutto, facendosi portavoce di tutte quelle donne, giovani ragazze e studentesse, anche messinesi (Lorena Quaranta, Alessandra Musarra, Alessandra Zorzin, Anna Cupelloni, Angelica Salis, Vanessa Zappalà…), distrutte da un amore sordo ed egoista, risponde l’Università degli studi di Messina che non rimane estranea al fenomeno ha promosso, dal 22 al 26 novembre, un ciclo di seminari intitolato “Mai più scuse”, nel quale si sono trattati, tra i vari temi, la tutela sanitaria e giudiziaria, la violenza domestica, quella sui luoghi di lavoro, la comunicazione non violenta e l’identificazione delle vittime di violenza.

L’aula magna (con in prima fila il “posto occupato” e lasciato simbolicamente libero per ricordare tutte le donne vittime di violenza) ha ospitato il secondo focus interdisciplinare, organizzato dall’Ateneo in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Un punto alla violenza

È il momento di dire BASTA e mettere un punto alla violenza.

Basta a questa sofferenza, basta a questa dipendenza affettiva, basta a questo amore egoico.

Non è amore chi ti umilia con la brutalità delle parole, non è amore chi ti fa sentire abbandonata inutile e indifesa con la sola forza dello sguardo, non è amore chi ti massacra di botte e poi ti cerca scusa, non è amore chi ti sminuisce per innalzare il suo ego.

Chi ti ama non ti distrugge!

L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male”. (Paolo di Tarso)

 

Elena Zappia

 

Fonti:

https://www.wired.it/attualita/politica/2020/11/25/giornata-contro-violenza-donne-storia-sorelle/

http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0003400.pdf

https://www.dire.it/08-03-2019/306453-video-8-marzo-elina-chauvet-le-mie-scarpe-rosse-hanno-preso-a-calci-i-tabu/

https://questure.poliziadistato.it/it/Bari/articolo/14375942a4098d6fd957175329

https://www.diritto.it/il-codice-rosso-tra-novita-e-critiche/

https://www.altalex.com/documents/leggi/2019/07/26/codice-rosso

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01107220.pdf

https://www.istat.it/it/archivio/262039

https://www.dire.it/22-11-2021/687474-violenza-sulle-donne-bonetti-presenta-le-misure-del-governo-in-aumento-vittime-e-denunce/

https://www.unime.it/it/informa/notizie/ciclo-di-seminari-%E2%80%9Cmai-pi%C3%B9-scuse%E2%80%9D-focus-interdisciplinare-sulla-violenza-di-genere

 

 

 

UniME, dal 22 al 26 Novembre partono i seminari “Mai più scuse” sulla violenza di genere

L’Università degli Studi di Messina, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha organizzato un ciclo di seminari dal titolo “Mai più scuse”. Focus interdisciplinare sulla violenza di genere. (clicca qui per visionare il programma).

Agli incontri prenderanno parte diverse autorità: il Prefetto di Messina, Dott.ssa Cosima Di Stani, il Procuratore Aggiunto presso la Procura di Messina, Dott.ssa Giovannella Scaminaci, professionisti di rilievo e alcuni docenti dell’Ateneo messinese.

A chi è rivolto

L’evento è aperto a tutti gli studenti e le studentesse dell’Ateneo.

Quando si svolgerà

Le 5 giornate dedicate all’occasione saranno così suddivise:

  • 22 novembre ore 17: Piattaforma Teams
  • 23 novembre ore 9: Aula Magna del Rettorato
  • 24 novembre ore 17: Piattaforma Teams
  • 25 novembre ore 15:30: Piattaforma Teams
  • 26 novembre ore 17: Piattaforma Teams

Dove si svolgerà

L’evento si volgerà in modalità mista:

  1. Aula Magna del Rettorato sito in Piazza Pugliatti
  2. Piattaforma Microsoft Teams clicca qui per unirti al Team dedicato

CFU

Saranno riconosciuti 0,25 CFU per la partecipazione ad ogni incontro.

Argomenti trattati

Gli argomenti su cui verterà il ricco programma sono:

  • la tutela sanitaria e giudiziaria
  • la violenza domestica
  • quella sui luoghi di lavoro
  • la comunicazione non violenta
  • l’identificazione delle vittime di violenza.

Giornata contro la violenza sulle donne: perché si celebra il 25 novembre

La scelta di questo giorno è dovuta al primo «Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche» che avvenne proprio il 25 novembre del 1981 da quel momento quella venne riconosciuta come data simbolo.

Data simbolo non casuale, 25 Novembre del 1960 è infatti il giorno in cui Las Mariposas (le farfalle), nome con il quale sono anche conosciute Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, furono brutalmente uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. Le donne dirette in carcere a trovare i mariti, furono fermate lungo la strada, picchiate con dei bastoni e gettate in un burrone dai loro carnefici, che cercarono di far passare quella brutale violenza per un incidente. Le tre sorelle erano conosciute come attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno.

Purtroppo, a distanza di 60 anni, è sempre Novembre e la violenza non è mai scomparsa. Dal primo gennaio al 7 novembre di quest’anno in Italia sono stati registrati 247 omicidi, con 103 vittime donne, di cui 87 uccise in ambito familiare/affettivo. Di queste, 60 sono morte per mano del partner o dell’ex partner.

La violenza di genere raccoglie molti fenomeni diversi : che sia fisica, psicologica, sessuale, economica, è sempre VIOLENZA. Viviamo in un mondo che sta dimenticando che i diritti sono di tutti, un mondo che continua a concepire il corpo delle donne come una merce da usare e da vendere , un mondo che tenta di giustificare la violenza e colpevolizzare le vittime. La violenza è ingiustificabile, intollerabile. Cominciamo da un corretto uso della comunicazione, iniziamo a distinguere il carnefice e la vittima e tutelare adeguatamente quest’ultima. Facciamo in modo che il mondo sia consapevole che lo stupro o qualsiasi altra forma di violenza non sia mai colpa della DONNA e che il messaggio si radichi per bene nella società.

Ricordiamo che il 1522, il numero gratuito e attivo h24 che accoglie le richieste di aiuto e sostegno alle donne vittime di stalking e violenza.

Il programma di UniVersoMe

Anche all’interno della nostra testata non potevamo fare a meno di dare ampio spazio alla tematica della violenza di genere.

Per questo abbiamo previsto per giorno 25 novembre un focus a cura della Rubrica di Attualità che analizzerà i dati e darà spazio alle manifestazioni organizzate per la giornata, nonché un approfondimento realizzato dalla Rubrica di Cultura Locale. 

Sarà rivolta anche un’attenzione particolare ad alcune opere artistiche – attuali o meno – che si sono levate a gran voce contro gli abusi e i maltrattamenti sulle donne. In particolar modo, la rubrica di Recensioni ha deciso di trattare una canzone, un libro e un film a tema. Di seguito il programma:

  • 24 novembre: recensione di Til It Happens to You, brano di Lady Gaga dedicato allo scottante tema degli abusi sessuali nei campus americani (a cura di Alessia Orsa).
  • 25 novembre: recensione del romanzo Tess dei d’Uberville, classico di Tomas Hardy ambientato in età vittoriana ma ancora attuale per la tragica storia di violenza di cui è vittima la protagonista (a cura di Gaetano Aspa).
  • 26 novembre: recensione di Promising Young Woman, film di Emerald Fennel pluripremiato agli Oscar 2021 e potente denuncia contro la cultura dello stupro (a cura di Angelica Rocca).

Stay tuned!

Elidia Trifirò