“A 68 anni ho riiniziato l’università” … la meravigliosa storia di Fulvio!

Non sopporta che gli si dia del “lei”, perché: “tra colleghi ci si dà del ‘tu’ “; non accetta quasi la referenza che i suoi vicini di banco, spesso di decenni più piccoli, gli riconoscono in onore della sua veneranda esperienza; vuole costantemente accreditarsi giovane tra i giovani, avendo tutte le carte in regola per esserlo…

Fulvio Arena, un allegro studente-nonno dell’Università degli studi Messina, è una realtà da conoscere!

Uno speciale rappresentante dei valori eterni della cultura e della dottrina del “tutto è possibile” … a qualsiasi età!

 La storia di Fulvio: la passione nascosta ma mai abbandonata

Fulvio, messinese doc, dopo aver conseguito, da adolescente, la maturità classica presso i padri gesuiti, fu spinto dal padre a intraprendere gli studi universitari in Scienze Biologiche.

Al tempo – dichiara lui stessogli ordini di scuderia non erano discutibili. Pertanto, mi dovetti adeguare a studiare ciò che mio padre pensava fosse meglio per me e per il mio futuro”.

Così ripose in un cassetto la sua passione letteraria e il suo desiderio di darle qualsiasi adito accademico per vivere una vita di altri impegni: costretti, onerosi, ma mai sino in fondo distruttivi.

Il primo periodo universitario, comunque, fu per Fulvio una vera odissea: collezionai bocciature in fila in svariate materie, riuscii a proseguire solo grazie ai continui sacrifici a cui mi sottoposi”. Quando, però, nel giugno del 1977 finì il primo tortuoso viaggio, riuscì di colpo a volgere la sua vita, dando un taglio ai maggiori patimenti fino ad allora subiti.

Il nuovo lavoro, che lo ha accompagnato per diversi decenni, non gli pesò quanto i rigidi studi scientifici. E anzi, per la sua flessibilità, gli concesse pure dei modi per riprendere le sue passioni letterarie.

Passioni che, alla soglia della pensione, ha potuto finalmente sfogare!

Ai 62 anni, infatti, Fulvio si è finalmente riscritto all’UniMe, nell’occasione, nel corso di studi da lui bramato: ovvero filosofia!

Così, in meno di un triennio ha conseguito la sua laurea, mantenendo fede alla promessa che da piccolo si era fatto.

Dulcis in fundo, da settembre, al momento in cui di anni ne ha compiuti 68, ha riiniziato l’ennesimo ciclo didattico: corso di lettere, curriculum storico.

Immolandosi di fatto nella sua terza sfida culturale: “più tosta della precedente” – per quanto afferma l’esperto studente – ma a cui sono certo che non abdicherà.

Fulvio
La seconda laurea di Fulvio

Un esempio da seguire

Chi, oggi, frequenta le lezioni assieme a Fulvio afferma che fra tutti gli studenti, lui, è “probabilmente il più curioso e certamente il più partecipe con domande e interventi mai fuori luogo”.

Una descrizione, mi vien da pensare, coerente rispetto alla realtà che ci si può immaginare.

D’altronde, chi studia solo per amore dello studio come potrebbe comportarsi se non in questa maniera?

Raccontando di lui ho avuto il piacere di far miei dei dogmi fondamentali:

-Mai niente potrà impedirci di rivivere o ripartire, in nessun tempo!

-Il momento che cerchiamo potrà esserci distante, ma possiamo essere sicuri che, se vorremo, ci apparterrà!

-L’amore per le persone, o la passione per le cose muovono il mondo e spesso lo fanno in senso positivo.

Che tu sia da stimolo per i tanti giovani che ti conoscono e ti conosceranno, grazie per l’esempio che sei Fulvio.

Gabriele Nostro

Attiva su Esse3 la procedura di prolungamento A.A. 2021/2022

Dal 14 Marzo 2023 l’Università degli Studi di Messina ha messo a disposizione su Esse3 la procedura per aderire al prolungamento anno accademico 2021/2022 per i laureandi di marzo e giugno 2023, per agevolare studentesse e studenti nel completare il proprio percorso accademico.

Gli studenti interessati dovranno comunicare la propria volontà esclusivamente tramite la propria Area riservata Esse3 accedendo e iscrivendosi all’iniziativaPROLUNGAMENTO ANNO ACCADEMICO 2021/2022 cd Decreto Milleproroghe”. Qualsiasi altra modalità di comunicazione per aderire al prolungamento dell’A.A. 2021/2022 NON saranno prese in considerazione.

Procedura prolungamento

Per poter aderire alla procedura, innanzitutto, bisogna accedere con le credenziali al portale web dedicato ai Servizi Esse3 per gli Studenti UniMe. Dunque, aprire il menù a tendina posizionato in alto a destra e selezionare la voce Iniziative / Bandi. Ecco qui un esempio.

menù a tendina esse3

Scegliere nella lista tra le iniziative/bandi disponibili “PROLUNGAMENTO ANNO ACCADEMICO 2021/2022 cd Decreto Milleproroghe” e cliccare, quindi, l’icona segnata in rosso.

bando procedura prolungamento anno accademico

 

Dopodiché, una volta aperta la pagina del Dettaglio Iniziative / Bandi riguardante la procedura, selezionare Iscrizione all’iniziativa/bando per confermare.

accettazione bando procedura prolungamento anno accademico

I destinatari della proroga

Potranno, quindi, usufruire della proroga anche le studentesse e gli studenti regolarmente iscritti all’anno accademico 2022/2023 che intendono laurearsi a MARZO/GIUGNO 2023 e hanno sostenuto esami e attività formative come previste dal proprio piano di studio tra gennaio e giugno 2023.

Pertanto, dopo il conseguimento del titolo, per coloro che avranno manifestato la volontà di beneficiare del prolungamento dell’A.A.2021/2022, verranno adottate opportune misure informatiche sul sistema Esse3 per effettuare la trasposizione all’A.A. 2021/2022 degli esami con voto e delle attività formative sostenute e superate nell’anno accademico 2022/2023. Altresì, si ricorda che i laureandi che hanno concluso tutte le attività formative (incluse idoneità e tirocini) entro il 31 dicembre 2022 sono direttamente abilitati a conseguire il titolo per l’A.A. 2021/2022 e non dovranno effettuare la procedura sopra descritta.

Per tutti coloro che sono stati ammessi alla fruizione della proroga dell’A.A. 2021/2022 e che risultino impossibilitati al conseguimento del titolo entro marzo/giugno 2023, per qualsiasi motivo, dovranno comunicare alla propria Segreteria Studenti la rinuncia alla laurea calendarizzata in proroga e saranno tenuti al pagamento della contribuzione dovuta per l’intero Anno Accademico 2022/2023.

Rimborso tasse universitarie 

Invece. per gli studenti già iscritti all’A.A. 2022/2023 che, per effetto del cd. Mille proroghe, conseguiranno il titolo per l’A.A. 2021/2022 e avvieranno le procedure per una nuova immatricolazione ad un Corso di Laurea UniMe di I o II livello, entro 30 giorni dal conseguimento del titolo, usufruiranno di una compensazione delle somme già versate all’Ateneo, senza aggravio di mora per immatricolazione oltre i termini e con la possibilità di presentare l’ISEE-U senza ulteriori oneri per tardiva sottoscrizione della DSU. Di conseguenza, le somme corrisposte all’Ateneo per l’A.A. 2022/2023 a titolo di contributo onnicomprensivo annuale calcolato al 50% non costituiranno in nessun caso oggetto di rimborso.

Victoria Calvo

“Saperi per la legalità: Giovanni Falcone”: al via la seconda edizione

Si rinnova per la seconda edizione il Premio  “Saperi per la legalità: Giovanni Falcone” grazie al “Protocollo d’intesa sulla sensibilizzazione e formazione del mondo accademico finalizzato alla promozione della cultura della memoria, dell’impegno e della legalità” sottoscritto da MUR, CRUI, Fondazione Falcone e CNSU.

Pubblichiamo questo articolo a pochi giorni dall’evento tenutosi al Rettorato della nostra Università in occasione del trentesimo anniversario dall’omicidio di Giovanni Falcone e di quanti con lui si trovavano.

A chi è rivolto?

Possono partecipare al bando tutti coloro i quali abbiano conseguito, tra il primo gennaio 2019 e il 23 maggio 2022, uno dei seguenti titoli:

  • titolo di laurea specialistica/magistrale presso qualsiasi Ateneo italiano;
  • titolo di dottore di ricerca presso qualsiasi Università italiana, ivi inclusi gli Istituti di alta formazione dottorale e le Scuole di studi superiori, statali e non statali legalmente riconosciute, purché beneficiarie di contributi ministeriali ai sensi della normativa vigente;
  • diploma Accademico di II livello in alta formazione artistica, musicale e coreutica presso i Conservatori statali, le Accademie di Belle Arti (statali e non statali), gli Istituti musicali ex pareggiati, le Accademie Nazionali di Danza e di Arte Drammatica, gli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche, nonché presso ulteriori istituzioni private autorizzate dal Ministero al rilascio di titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Come partecipare?

Per poter partecipare al concorso bisogna mandare la propria candidatura a mezzo PEC all’indirizzo email fondazionefalcone@pec.it..

Bisognerà inserire all’interno:

  • breve descrizione delle motivazioni per cui si presenta la candidatura;
  • descrizione delle eventuali esperienze del candidato nel campo dello studio o della ricerca sul fenomeno della criminalità organizzata di stampo mafioso;
  • abstract o descrizione della tesi per cui si presenta la candidatura;
  • testo completo dell’elaborato in formato PDF;
  • certificato di laurea con l’indicazione del codice di classe di laurea; votazione riportata nelle singole materie e votazione finale, ovvero
    certificato di diploma accademico di II livello con l’indicazione della denominazione del corso;
  • breve CV del candidato in formato Europass;
  • indice di tutti i documenti e titoli presentati, debitamente datato e sottoscritto.
  • copia di valido documento di identità

Bisognerà inoltre dichiarare

  • luogo e data di nascita; di godere dei diritti di elettorato politico;
  • di non avere riportato condanne penali né di avere procedimenti penali pendenti a carico, e, indicando, in caso contrario, quali condanne sono state riportate ed eventuali procedimenti pendenti;
  • di non usufruire o aver usufruito di altre borse di studio, premi, assegni o sovvenzioni di analoga natura, ad esclusione della borsa di studio attribuita per la frequenza del corso di dottorato, in relazione all’elaborato per il quale si presenta la candidatura;
  • di non aver già pubblicato l’elaborato che si presenta, in proprio ovvero attraverso case editrici.

Scadenze da ricordare

Vi ricordiamo che la domanda può essere presentata entro e non oltre il 23 giugno 2022.

Criteri di selezione

I criteri di selezione sono riassunti nella seguente tabella:

Fonte bando ufficiale.

Premi

L’annuncio dei vincitori verrà dato in occasione dell’evento “Università per la legalità” organizzato dalla Fondazione Falcone, in sinergia con il Ministero dell’Università e della Ricerca, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, le Conferenze dei Direttori delle Istituzioni AFAM, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e le Conferenze dei Presidenti delle Consulte degli studenti delle Istituzioni AFAM entro il mese di novembre.

I premi sono suddivisi in 3 categorie in base ai destinatari:

  1. Tesi di laurea magistrale:
    1. Il primo classificato otterrà un assegno di 3000 euro e pubblicazione del proprio elaborato.
    2. Il secondo, terzo e quarto classificato otterranno la pubblicazione del proprio elaborato.
  2. Tesi di dottorato di ricerca:
    1. Il primo classificato otterrà un assegno di 5000 euro e pubblicazione del proprio elaborato.
    2. Il secondo, terzo e quarto classificato otterranno la pubblicazione del proprio elaborato.
  3. Tesi comparto AFAM
    1. Il primo classificato otterrà un assegno di 3000 euro e pubblicazione del proprio elaborato.
    2. Il secondo, terzo e quarto classificato otterranno la pubblicazione del proprio elaborato.

Per maggiori informazioni:

Il bando

Fondazione Falcone

Giovanni Alizzi

Ritorna la cerimonia di Consegna dei Diplomi di Laurea: aperte le iscrizioni

Hai conseguito, tra maggio 2019 e maggio 2022, una laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico presso l’Università degli Studi di Messina?

L’Ateneo ha organizzato ancora una volta, dopo la pausa forzata dovuta alla diffusione della pandemia, la cerimonia di Consegna dei Diplomi di Laurea. L’evento sarà l’occasione perfetta per condividere con la comunità accademica, amici e parenti l’orgoglio e la felicità per il traguardo raggiunto.

Dove e quando si terrà l’evento

La cerimonia si terrà la sera del 26 luglio, a farle da cornice sarà lo splendido Teatro Antico di Taormina che anche nelle precedenti edizioni aveva accolto l’evento.

Come partecipare

I neolaureati interessati a partecipare dovranno seguire una semplice procedura accedendo a questa piattaforma: https://code.unime.it/taormina2022/ tramite le proprie credenziali ESSE3.

Durante la procedura sarà possibile comunicare il numero di accompagnatori (fino ad un massimo di 4) e decidere se avvalersi dei servizi di trasporto messi a disposizione dall’Ateneo.

N.B. la procedura di iscrizione sarà attiva fino alle 23,59 del 31 maggio (o fino alla disponibilità di posti).

Procedura per gli studenti che non sono più in possesso di un account istituzionale

I laureati che, essendosi laureati nelle sessioni precedenti, non si trovassero più in possesso dell’account istituzionale UniMe, per partecipare alla cerimonia dovranno inviare una mail al seguente indirizzo welcomepoint@unime.it

In allegato bisognerà inserire queste informazioni con le rispettive risposte:

  • Nome, cognome e numero di matricola dell’interessato;
  • Numero accompagnatori: 0, 1, 2, 3, 4;
  • Eventuali disabilità degli accompagnatori:  NO, SI;
  • Interesse ad utilizzare il servizio di trasporto: NO, SI;
  • Interesse degli accompagnatori al servizio di trasporto: NO, SI;
  • Altezza in cm (per toga);
  • Eventuali disabilità dell’interessato: NO, SI. 

Prima della cerimonia

Prima della cerimonia ai partecipanti verranno consegnati la toga, i biglietti d’ingresso e i tagliandi nel caso si usufruisca del servizio di trasporto.

Ulteriori dettagli verranno comunicati nelle prossime settimane. Per chiedere informazioni rivolgersi al seguente indirizzo email:  consegna.diploma@unime.it

Ornella Venuti

Contemporanea iscrizione a due corsi di laurea: opportunità o nuovo metodo per collezionare titoli?

Si profila l’abolizione definitiva del divieto di iscrizione a due corsi di laurea contemporaneamente.

Qualche mese addietro, infatti, la Camera dei Deputati ha approvato il testo unificato intitolato “Disposizioni in materia di iscrizione a due corsi di istruzione superiore”. Il disegno di legge, attualmente in attesa di passare all’esame del Senato, riunisce varie proposte di anni precedenti che andranno a modificare l’articolo 142 comma 2 del Regio Decreto 31 agosto 1933 n. 1592 che così disponeva: “ (…) è vietata l’iscrizione contemporanea a diverse Università o a diversi Istituti di Istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa Università o dello stesso Istituto e a diversi corsi di Laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola”.

Prescindendo dalle valutazioni di opportunità o ideologiche che hanno indotto il legislatore dell’epoca a introdurre questo limite, proviamo ad entrare nel merito di questa proposta che sta per completare il suo iter in parlamento.

Il disegno di legge prevede non solo l’iscrizione contemporanea a due diversi corsi di laurea o di laurea magistrale anche in più università, ma consente anche un’iscrizione alternativa, per esempio un corso di laurea magistrale e un master, un corso di Dottorato di ricerca e un master.

Fonte: Archivio UniVersoMe

La ministra dell’Università Messa ha accolto la riforma con entusiasmo; a detta di lei sarà un grande risultato che consentirà al nostro Paese di fare un salto verso un futuro della formazione universitaria finalmente in linea con il resto del mondo. L’argomento non è per nulla nuovo, infatti, in diversi atenei esteri.

Ma quali vantaggi può ottenere lo studente da questa innovazione?

Innanzitutto, premettiamo che nello stesso testo viene specificato che “dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.  Da questo punto di vista gli italiani possono dormire sonni tranquilli: zero costi per lo Stato e di conseguenza zero costi per i cittadini e niente aumento di debito pubblico.

E invece cosa diranno le famiglie delle matricole che intenderanno iscriversi a due corsi di laurea in contemporanea? Il disegno di legge per garantire anche ai meno abbienti questa opportunità prevede agevolazioni e benefici, limitati però solamente ad uno dei due corsi a discrezione dello studente. Premettendo che una volta che la legge sarà definitiva si attenderanno regolamenti di attuazione di essa, ci pare già di intuire che per agevolazioni e benefici ci si riferisca a borse di studio, rimborsi affitto e spese varie, posti letto in residenze universitarie e premi al merito che saranno comunque previsti per un solo corso. Possiamo intuire che, anche qualora lo studente riuscisse ad ottenere anche una sola agevolazione di queste e per uno dei corsi da lui scelti, se si ritrovasse alle spalle una famiglia con un reddito medio basso, questa non sarà sgravata da tali minimi benefici e anzi dovrà sostenere per intero le spese dell’altra iscrizione. Sappiamo benissimo che i regolamenti degli atenei prevedono delle “no tax area” entro certe fasce di reddito, ma nonostante questo non tutte le matricole meno abbienti spesso riescono a rientrare in questi parametri; tra l’altro i regolamenti e gli statuti d’ateneo a fronte di una riforma del genere dovranno essere rivisitati per intero. Quindi quale vantaggio se non quello di aumentare il divario sociale tra matricole?

Fonte: archivio UniVersoMe

Si dice che la soppressione di questo divieto fosse da tempo tanto bramata dagli studenti e dovrebbe rendere l’Italia più competitiva sul piano comunitario e internazionale a livello accademico. È un fatto tristemente noto alle cronache però che il Belpaese dalle annuali statistiche Istat sia puntualmente quello con meno laureati rispetto alla media europea. Da un recente rapporto risulta che in Italia solo il 20,1 % della popolazione tra i 25 e i 64 anni possieda una laurea contro il 32.8 % dell’UE.  Ad opinione di chi scrive, date queste statistiche, sarebbe prioritario che ai piani alti si cominciasse ad incentivare lo studente innanzitutto a non abbandonare gli studi dopo il diploma. Come può una politica che negli anni in vari modi (tagli alla ricerca, laureati con contratti da stagisti costretti a fuggire all’estero) ha scoraggiato i ragazzi a intraprendere il percorso universitario, pretendere ora di rendere l’istruzione più competitiva consentendo una formale iscrizione a due corsi di laurea? Formale sì. Perché chi saranno questi studenti che poi materialmente faranno una doppia immatricolazione? Pensiamo seriamente gli universitari siano in grado di sostenere nello stesso appello sia l’esame di storia greca che di diritto privato oppure l’esame di economia aziendale e di anatomia, insomma di immagazzinare una mole di concetti di tale portata? È più che scontato a questo punto che scelte simili creeranno una pressione devastante sullo studente con rilevanti conseguenze sul piano psicologico e morale.

Fonte: Younipa

Qualora si volesse conseguire un doppio titolo, sarebbe più logico ottenerlo immatricolandosi post lauream ad un corso con un piano di studi similare a quello conseguito, convalidando ove possibile alcune materie precedentemente sostenute, chance che già viene ampiamente utilizzata, ma che sicuramente necessita di migliorie.

Dove sta allora l’esigenza di ottenere un doppio titolo in contemporanea, se non nella voglia di creare una società di apparenti tuttologi? Una società che apprende tutto e niente: giovani che non terranno più conto delle proprie inclinazioni, tanto si può studiare sia fisica che scienze politiche, cosa importa se una delle due non appassiona, l’importante è collezionare un “pezzo di carta” in più per i curricula. A che servirebbe una doppia laurea se ormai da anni questa non rappresenta il grado più alto di istruzione perché viene bypassata da master di secondo livello, dottorati e scuole di specializzazione? A cosa servirebbe conseguire due master costosissimi  quando un eventuale bando di un qualsiasi concorso pubblico per titoli ed esami ne prevederà la valutazione di uno solo di questi probabilmente?

Attendiamo che si pronunci il Senato. I frutti di qualsiasi proposta legislativa si raccolgono parecchio tempo dopo la sua entrata in vigore. Quindi qualora tale divieto verrà soppresso, vedremo tra un po’ di anni quali saranno stati i suoi effetti.

                                                                                                                      Ilenia Rocca

 

Articolo pubblicato il 18/11/2021 nell’inserto Noi Magazine di Gazzetta del Sud

 

La Camera dice sì all’iscrizione contemporanea a diverse università. Ecco tutti i dettagli e le considerazioni

Il sì unanime della Camera dei Deputati, giunto mercoledì, apre la via alla possibilità che il divieto sul conseguimento di più lauree in contemporanea cada davvero: si tratterebbe del punto di arrivo di una norma di origini addirittura pre-Repubblicane. Ad ogni modo, nonostante i 387 deputati favorevoli (e nessun contrario), sarà il Senato ad avere l’ultima parola sulla questione. Anche il minimo emendamento, difatti, potrebbe comportare il ritorno della proposta tra le mani della Camera e dare il via ad un nuovo iter di approvazione.

Si tratta però di una proposta accolta positivamente dalla gran parte degli ambienti parlamentari, soprattutto perché conforme finalmente all’orientamento seguito a livello europeo ed internazionale. La ratio della proposta sta nel tentativo di creare figure professionali capaci di adattarsi, tramite percorsi interdisciplinari, alle esigenze in continua evoluzione del mercato del lavoro.

Iscriversi a più corsi di laurea contemporaneamente sarà presto possibile anche in Italia: un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un salto verso il futuro della formazione universitaria, in linea con il resto del mondo. Un risultato a portata di mano grazie alla determinazione e al lavoro che stiamo portando avanti con il Parlamento che da tempo ha messo al centro questi temi.

Ha commentato il Ministro dell’Università Maria Cristina Messa.

(fonte: open.online)

La norma oggetto della proposta di abrogazione

Il divieto di conseguire più lauree nello stesso arco di tempo affonda le proprie radici in un Testo Unico delle Leggi sull’Istruzione Superiore approvato con Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592, di epoca fascista. La legge, all’articolo 142, prevede infatti:

  1. Nelle Università e negl’Istituti superiori si può ottenere l’iscrizione solo in qualità di studenti.
  2. Salvo il disposto dell’art. 39, lettera c), è vietata l’iscrizione contemporanea a diverse Università e a diversi Istituti d’istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa Università o dello stesso Istituto e a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola.

Ed è proprio l’articolo 142 che la proposta di legge n.43 del 2018 (la medesima approvata alcuni giorni fa alla Camera), intitolata “Soppressione del divieto di iscrizione contemporanea a diverse università, a diverse facoltà o scuole della stessa università e a diversi corsi di laurea o diploma della stessa facoltà o scuola”, intende abrogare all’articolo 1.

Dopo l’approvazione

Una volta entrata in vigore, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (adesso Ministero dell’Università e Ricerca) dovrebbe adottare entro sessanta giorni tutte le misure necessarie a dare esecuzione alle disposizioni, salvo la clausola di non comportare maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Si ritiene che anche questa proposta s’inserisca in linea con quanto previsto dal PNRR.

Ma quali sarebbero le conseguenze dell’abrogazione del divieto? Sarà anzitutto consentita l’iscrizione contemporanea a due diversi corsi di laurea triennale, laurea magistrale o di master, anche presso più università, scuole o istituti superiori a ordinamento speciale. Lo stesso vale per dottorati di ricerca e corsi di specializzazione, eccezion fatta per i corsi di specializzazione medica.

A tal proposito, il deputato del MoVimento 5 Stelle Manuel Tuzi si è detto «particolarmente soddisfatto dell’ottimo risultato, ottenuto grazie al M5S, per gli specializzandi in medicina che, durante la formazione, potranno nel frattempo seguire un master o conseguire un dottorato di ricerca».

Rimane in ogni caso il divieto di iscriversi allo stesso corso di laurea (o master) in atenei differenti.

Quanto ai benefici per il sostegno allo studio, lo studente che si iscrive contemporaneamente a due corsi beneficia degli strumenti e dei servizi a sostegno del diritto allo studio per una sola iscrizione, a scelta dello stesso studente, fermo restando che l’esonero, totale o parziale, dal versamento del contributo onnicomprensivo annuale si applica, in presenza dei requisiti previsti, ad entrambe le iscrizioni (art. 3). (Il Sole 24 Ore)

(fonte: quifinanza.it)

Considerazioni e parole degli esponenti politici

Alessandro Fusacchia, membro della Commissione Cultura della Camera e relatore della proposta di legge, ha affermato sulla propria pagina Facebook:

Sono molto contento che il testo che avevo proposto prima alla Commissione Cultura e poi all’Aula, mettendo insieme tante proposte diverse sia andato finalmente in porto. Tuttavia, non è ancora legge, dal momento che il testo andrà adesso al Senato, ma il fatto che sia stata approvato all’unanimità lascia ben sperare rispetto alla possibilità che entri in vigore in tempo utile per dispiegare tutti i suoi effetti già dal il prossimo anno accademico. La legge aiuterà i giovani a immaginare e costruire più liberamente i propri percorsi di vita e professionale.

Non bisogna però trascurare inquietudini e ragionevoli dubbi: la preoccupazione delle più giovani generazioni è che una svolta del genere, piuttosto che facilitare l’inserimento del giovane nel mondo del lavoro, inasprisca ancor di più la selvaggia concorrenza e le già irrealistiche pretese dei datori di lavoro. Un altro legittimo parere è poi quello di chi ritiene che un tale cambiamento contribuisca ad alimentare la narrativa dello studente modello, un tipo di racconto che ha negli ultimi anni contribuito ad alimentare le aspettative sociali sugli universitari, determinando inoltre – in certi casi – tragici eventi di cronaca nera.

Non resta, a questo punto, che aspettare il parere del Senato – che non sembra poi così distante dalla conferma positiva, visto il generale accordo delle forze politiche sulla positività della richiesta.

Valeria Bonaccorso

 

 

Laureati online: come ottenere il rimborso per la pergamena

La pandemia da Covid-19 ha messo in crisi l’intera Italia e portato disservizi e limitazioni per i suoi cittadini, inclusi gli studenti universitari. L’ateneo di Messina ha deliberato che tutti i laureati che hanno conseguito il titolo durante il periodo di restrizioni discutendo la tesi in modalità telematica, hanno diritto ad un esonero dal pagamento del contributo per il rilascio della pergamena del Titolo Accademico.

Fonte: ida-forum.it
Fonte: ida-forum.it

Il costo di 85,00 € (diviso in 53,00 € + 16,00 € imposta di bollo su istanza + 16,00 € imposta di bollo sulla pergamena) viene così totalmente eliminato.

Chi può usufruirne?

  • Tutti i laureati in modalità telematica, indipendentemente dal pagamento per il rilascio della pergamena.

Modalità applicazione beneficio

  • Se non hai provveduto a pagare, puoi richiedere la pergamena tramite il seguente Modulo e scegliere se:
    • ritirarla presso l’Infopoint;
    • richiedere la spedizione a domicilio (spese di spedizione a carico dello studente) con il suddetto modulo da inviare a protocollo@unime.it
  • Se hai già pagato puoi richiedere il rimborso tramite il seguente link

Per maggiori informazioni puoi rivolgerti alla segreteria studenti!

Livio Milazzo

Fonte img di copertina: cinema.campusnet.unito.it

Lauree a.a. 2019-2020: prorogata al 15 giugno l’ultima sessione utile

A seguito del decreto-legge “Milleproroghe” convertito in Legge del 26 febbraio 2021, n.21, UniMe ha prorogato al 15 giugno 2021 il termine dell’ultima sessione di laurea per l’a.a. 2019/2020.

A chi è rivolta?

Potranno disporre della proroga gli studenti regolarmente iscritti all’ultimo anno di corso (sia in corso che fuori corso) nell’a.a. 2019/2020 , che non abbiano conseguito il titolo di laurea entro marzo 2021. Sarà necessario:

  • avere maturato i crediti (CFU) necessari ai fini del conseguimento del titolo;
  • qualora qualcuno risultasse ancora in difetto dei crediti necessari, è possibile conseguirli entro e non oltre i 7 giorni dalla data fissata per la sessione di giugno 2021.

Si ricorda infatti che ai fini del conseguimento del titolo, bisogna che i crediti formativi previsti dal proprio corso di laurea siano registrati in carriera entro 7 giorni dalla data della seduta.

Esami di profitto

Per agevolare ulteriormente gli studenti, sarà prevista una sessione straordinaria di esami di profitto a maggio 2021, affinché gli interessati possano beneficiare della proroga.

Sessione di Laurea di marzo 2021

Gli studenti che medio tempore conseguiranno il titolo nella sessione di marzo 2021, al ricorrere delle medesime condizioni straordinarie, verranno equiparati ai laureati A.A. 2019/2020 della sessione di Giugno 2021, previa presentazione di formale istanza.
Nell’ottica di non compromettere in alcun modo le carriere degli studenti, le Commissioni di Laurea, con particolare riguardo all’attribuzione dei punti da assegnare secondo i criteri indicati all’Art. 13 comma 11 dei Regolamenti Didattici CdS, terranno conto della posizione dei laureandi che risultino iscritti per l’A.A. 2020/2021 al primo anno fuori corso.

Tasse universitarie

Gli studenti che usufruiranno della presente proroga con conseguimento del titolo per l’a.a. 2019-2020, potranno utilizzare le eventuali tasse già versate per l’immatricolazione ad un nuovo percorso di studi presso l’Ateneo peloritano, entro 30 giorni dalla laurea e senza aggravio di mora nel caso di immatricolazione oltre i termini previsti.

Appello di laurea

I Dipartimenti fisseranno ulteriori appelli di laurea entro il 15 giugno 2021 che saranno resi noti tramite i canali ufficiali UniMe:

  • sito web del Dipartimento/CdS
  • area web dedicata sul portale esse3 alla voce “Bacheca Appelli di Laurea”

Si ricorda che non sono compresi in questa deroga i CdL in Professioni sanitarie, le cui sessioni di laurea sono regolamentate da decreto ministeriale.

Giovanni Alizzi

Premio Bernardo Nobile per lauree e dottorati

L’Università di Messina mette all’attenzione dei suoi studenti un’importante iniziativa: l’assegnazione di un premio da parte di Area Science Park per tesi di laurea o dottorati che abbiano come fonte di informazione principalmente i brevetti.

Il premio è consegnato in nome del dott. Bernardo Mobile, creatore e primo responsabile del Centro PatLib di Area Science Park, una rete di centri di informazione brevettuale presenti in tutta Europa.

In particolare verranno assegnati €2.500 a ciascuna delle tre differenti categorie previste dal bando:

  • Tesi di laurea magistrale, specialistica o del vecchio ordinamento;
  • Dottorato di ricerca;
  • Tesi di laurea magistrale specialistica o del vecchio ordinamento nel quale l’utilizzo dei brevetti non sia unicamente con finalità informative, ma abbia portato al deposito di una domanda di brevetto o alla nascita di una nuova impresa.

A chi è rivolto

Il bando si rivolge a tutti gli studenti laureati e dottori di ricerca che hanno conseguito una laurea magistrale specialistica o del vecchio ordinamento, utilizzando l’informazione brevettuale per lo sviluppo della tesi e della bibliografia stessa.

Come partecipare

La domanda di partecipazione deve essere inviata entro e non oltre lunedì 26 ottobre, pena l’esclusione del candidato. La stessa può essere presentata personalmente o a mezzo di raccomandata all’indirizzo Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste – Area Science Park oppure tramite PEC all’indirizzo protocollo@pec.areasciencepark.it.

La domanda dovrà essere compilata in carta semplice secondo le modalità dettate dal bando specificando per quale premio il candidato vuole concorrere.

Elementi prioritari di valutazione

  1.  l’estensione e la metodologia della disamina dello stato dell’arte nel settore, rispetto all’argomento
    oggetto della tesi;
  2. la ricchezza, l’articolazione e i collegamenti con il testo del lavoro di bibliografia, in termini di capacità
    di ricerca, utilizzo, valorizzazione e organizzazione dei dati bibliografici, ricchezza della
    documentazione utilizzata e citata, presenza di rimandi espliciti nel corpo della tesi, sistematizzazione
    della bibliografia, precisione delle citazioni, estensione della copertura temporale;
  3. la valorizzazione delle informazioni estratte dalla documentazione brevettuale internazionale;
  4. la diversificazione e l’originalità delle fonti documentali consultate e citate;
  5. la rispondenza ai requisiti del Bando e la motivazione di partecipazione;
  6. l’eventuale carattere di multidisciplinarietà del lavoro di tesi.

Il testo delle tesi vincitrici verrà pubblicato integralmente sul sito web di Area di Ricerca Scientifica e
Tecnologica di Trieste – Area Science Park nella pagina dedicata al Premio (www.areasciencepark.it/premionobile).

Link e contatti utili

Per ulteriori informazioni: https://www.areasciencepark.it/

Per consultare il bando: https://www.areasciencepark.it/bando.pdf

Informazioni sulle modalità di presentazione della Domanda e sulla documentazione da allegare potranno richiedersi telefonando ai numeri 040 375 5309 / 040 375 5142 o scrivendo all’indirizzo
formazione@areasciencepark.it.

Federica Cannavò

Approvato il ddl per l’abolizione degli esami di abilitazione: ecco cosa prevede

 

“Fare insieme esame di laurea e di stato permette di risparmiare un anno di tempo.”

fonte: Il Messaggero

Giorno 18 ottobre è stato approvato dal Consiglio dei Ministri n.67 il disegno di legge recante “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”. Figura centrale dietro l’ideazione e la sottoposizione al vaglio di Palazzo Chigi del suddetto disegno è stato il ministro dell’università e della ricerca, Gaetano Manfredi. Proprio Manfredi negli scorsi mesi è stato spesso invitato da numerosi gruppi studenteschi, universitari e laureandi, ad operare una massiccia opera di riforma circa gli esami di abilitazione di alcune professioni.

(Qui i nostri articoli a riguardo: https://universome.unime.it/2020/06/06/universitari-protestano-a-piazza-municipio-stop-allesame-di-abilitazione-lintervista-alla-dott-ssa-luciana-morabito/ ; https://universome.unime.it/2020/06/05/esame-di-stato-anche-gli-studenti-di-psicologia-protestano-ecco-perche/).

Il disegno di legge prevede l’abolizione dell’esame di Stato per alcune tra le professioni regolamentate ferma restando la necessità dello svolgimento di un tirocinio pratico, similmente a come già previsto per la laurea in medicina e chirurgia successivamente all’entrata in vigore dal decreto Cura Italia. L’obiettivo, come ben esplicitato nella relazione che accompagna il disegno di legge, è quello di consentire una “più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro”.

Il Ddl è composto da 5 articoli da attuare in tre fasi diverse:

  1. una prima interesserà le lauree in odontoiatria, farmacia, veterinaria e psicologia;
  2. una seconda toccherà invece geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali laureati iscritti a uno dei tre nuovi corsi di laurea professionalizzanti appena creati e che necessiteranno di almeno 3 anni di tempo per la realizzazione;
  3. infine, ma solo sulla base della richiesta dei consigli nazionali degli ordini o federazioni, sarà la volta di biologi, geologi, chimici fisici tecnologi alimentari dottori agronomi e forestali assistenti sociali attuari;

Passiamo dunque ad analizzare nel dettaglio il contenuto del disegno di legge.

Esame finale delle lauree magistrali a ciclo unico

All’articolo 1 vengono prese in esame le lauree magistrali. In particolare, si fa riferimento all’esame finale per il conseguimento delle seguenti lauree a ciclo unico: odontoiatria e protesi dentaria, farmacia e farmacia industriale, medicina veterinaria, oltre alla laurea in psicologia. Con l’entrata in vigore del progetto di legge lo stesso esame abiliterà anche all’esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo. Condizione necessaria sarà però quella di avere acquisito almeno 30 crediti formativi con un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi di studio.

Lauree professionalizzanti

Altro step sono invece le lauree professionalizzanti. Al riguardo l’articolo 2 prende in considerazione le nuove classi di laurea istituite dal MIUR con decreto del 12 agosto 2020, n. 446. Si tratta dei corsi di laurea: professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali, professioni tecniche industriali e dell’informazione. Come per le lauree magistrali indicate all’articolo 1, anche tali percorsi formativi abiliteranno all’esercizio della professione nei rispettivi singoli corsi di studio. Quindi geometra laureato, perito agrario laureato e perito industriale laureato. “Le specifiche modalità di svolgimento, valutazione e certificazione del tirocinio obbligatorio che si dovrà svolgere durante gli studi sono previste nell’ambito della disciplina delle classi e dei regolamenti didattici delle singole università” spiega il Ddl.

Modalità di svolgimento dell’esame di laurea

L’articolo 3 specifica anche come saranno verificate le competenze acquisite. L’esame finale di laurea prevedrà lo svolgimento di una prova pratica in base alla quale verranno valutate le competenze professionali acquisite durante il tirocinio interno ai corsi di studio. La commissione giudicatrice, dovendo comprendere anche aspetti pratici della professione, sarà integrata da professionisti designati dagli Ordini, dai Collegi professionali o dalle federazioni nazionali. Le modalità di svolgimento e di valutazione delle prove pratiche valutative saranno stabilite con uno o più regolamenti.

Possibili ulteriori abilitazioni su proposta degli enti di categoria

L’articolo 4 riguarda invece gli “ulteriori titoli universitari abilitanti”. In questo ambito rientrino tutte quelle professioni regolamentate per cui è il Ministero dell’Università a indire gli esami e che non sono state ricomprese in questo Ddl (disegno di legge). Ben potrebbero in un futuro prossimo diventare abilitanti ma sarà necessario che i Consigli degli Ordini, i Collegi professionali e le relative federazioni nazionali forniscano indicazioni utili al MIUR. Tra queste, ricordiamo: assistente sociale, architetto, biologo, chimico, geologo, ingegnere, dottore commercialista, esperto contabile e revisore legale ed infine avvocato. Sarà dunque gli enti di categoria a doversi attivare per eliminare l’esame di Stato. Rispetto alla bozza presentata lo scorso 12 ottobre, è possibile vedere come sia stato accorciato l’elenco di professioni a cui è rivolta la liberalizzazione dell’accesso. Sul punto il ministro Manfredi ha comunque aperto alla possibilità di “tornare sulla questione successivamente a un dibattito parlamentare”

I tempi di realizzazione non saranno certamente immediati ed infatti saranno numerosi gli aspetti che necessiteranno di un’opera di integrazione e revisione. È facile quindi immagine una notevole produzione di decreti attuativi. Infine, la collaborazione con gli ordini professionali sarà fondamentale sia per venire incontro alle esigenze di tutela dei professionisti iscritti agli albi che per far valere davanti al MIUR gli interessi e le posizioni di coloro volenterosi di iscriversi ai suddetti.

Filippo Giletto