Giurisprudenza: borse di ricerca per laureati

Fonte gussagonews.it

L’Università degli studi di Messina ha emanato l’avviso per l’assegnazione di due borse di studio/ricerca intitolate ad Alessandro Panarello, studente della Facoltà di Giurisprudenza e magistrato, tragicamente scomparso in un incidente stradale nel maggio 1993 in Thailandia.

Le borse sono state messe a disposizione dalla famiglia Panarello con importo di 1000 € (euro) ciascuna, al fine di rinnovare il ricordo di Alessandro mediante l’approfondimento dei temi connessi al Diritto costituzionale.

Chi può partecipare al concorso?

Può partecipare chi è in possesso del Diploma di laurea in Giurisprudenza (Vecchio Ordinamento), di Laurea Specialistica o Magistrale in Giurisprudenza (Nuovo Ordinamento), conseguita presso il Dipartimento di  Giurisprudenza dell’Unime nel triennio precedente la pubblicazione del bando, con la votazione 110/110.

Per partecipare all’assegnazione bisogna aver inoltre superato  l’esame di Diritto Costituzionale con una votazione di 28/30, ovvero con una media delle votazioni dei due esami in Diritto Costituzionale pari a 28/30 (per la laurea Specialistica/ Magistrale).

Tutti i requisiti necessari per la partecipazione, sono consultabili al link  sottostante: https://www.unime.it/it/ateneo/amministrazione/albo-online

Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’Ateneo entro lunedì 24 febbraio 2020.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 090-6768505.

 

Livio Milazzo

Giorgio La Pira: un messinese “fuorisede” del XX secolo

La città di Messina ha dato i natali a numerosi personaggi illustri che hanno fornito un contributo importante alla cultura italiana, come l’artista Antonello e il giurista, politico e rettore universitario Gaetano Martino. Altrettanto numerosa è la schiera di coloro che, seppur non siano nati nella città dello Stretto, hanno vissuto in essa una parte della propria vita, come ad esempio i poeti Giovanni Pascoli e Salvatore Quasimodo. Quest’ultimo era legato da una profonda amicizia ad un uomo che lasciato un segno indelebile nella storia politica dell’Italia repubblicana: Giorgio La Pira.

Giorgio La Pira (ultimo a destra) con tre suoi fratelli – Fonte: Giuseppe Miligi, Gli anni messinesi e le “parole di vita” di Giorgio La Pira

Biografia in breve

Nato a Pozzallo nel 1904, La Pira si laureò a Firenze in Giurisprudenza e a 29 anni divenne professore di Diritto Romano presso l’Università di Firenze. Nel capoluogo toscano fu eletto prima deputato dell’Assemblea Costituente nel 1946, poi deputato alla Camera nel 1948, e infine, per diverse volte, sindaco di Firenze, a partire dal 1950. Fu anche sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro. A Palazzo Montecitorio fu membro della Commissione per la Costituzione, in particolare della prima sottocommissione “Diritti e doveri dei cittadini”, che ha elaborato la Prima Parte della nostra Carta fondamentale. Sia da sindaco che da deputato si adoperò per la promozione della pace attraverso conferenze, incontri (i cosiddetti Colloqui mediterranei) e alcuni importanti viaggi che scaldarono l’opinione pubblica, come quello nell’U.R.S.S. nel 1958. In questa occasione, celebre fu la frase pronunciata davanti al Soviet Supremo: “c’è chi ha le bombe atomiche, io ho solo le bombe della preghiera”.

Donne e uomini promotori di pace come La Pira sarebbero fondamentali in un periodo di grande tensione internazionale come quello attuale, in cui i delicati equilibri andrebbero gestiti con lo stesso spirito di cooperazione del “Professore”. Dieci anni dopo la morte (1977) iniziò il processo di beatificazione di La Pira, che nel 2018 è stato dichiarato Venerabile da Papa Francesco.

Giorgio La Pira insieme ai cittadini di Firenze – Fonte: giorgiolapira.org

Gli anni messinesi

Passiamo ora in rassegna gli anni che La Pira visse, a partire dal 1914, a Messina, ospite dello zio Luigi Occhipinti. La formazione del giovane La Pira ha avuto una grande rilevanza nello sviluppo del pensiero e nel processo di crescita dello statista siciliano.

La città dello Stretto stava attraversando un periodo di rinascita in seguito al trauma del terremoto del 1908, ancora evidente dalla presenza di numerose baracche in cui viveva la maggior parte dei cittadini, tra i quali anche La Pira. Il trasferimento a Messina fu necessario poiché nella sua città d’origine non poteva dare seguito al suo talento spiccato nello studio, evidente negli anni in cui frequentò la scuola tecnica Antonello e l’istituto tecnico A.M. Jaci, nel quale fu uno dei migliori allievi, insieme al suo amico Salvatore Pugliatti. Questa grande attitudine agli studi sarà confermata successivamente anche nel percorso universitario, che lo vedrà laurearsi con il massimo dei voti e plauso della commissione.

L’Università di Messina ai tempi di La Pira. Egli vi frequentò i corsi della facoltà di Giurisprudenza dal 1922 a 1926; successivamente completò gli studi a Firenze. Fonte: Giuseppe Miligi, Gli anni messinesi e le “parole di vita” di Giorgio La Pira

Oltre allo studio scolastico e accademico, l’adolescente La Pira aiutava gli zii nel lavoro presso la tabaccheria di famiglia ed era membro della Società Letteraria Peloro. Grazie agli incontri della Peloro iniziò ad ampliare la propria cultura e a forgiare il proprio pensiero, inizialmente mutevole, contraddittorio e legato molto a fattori ambientali, come quello di qualsiasi altra persona che attraversa la turbolenta fase della giovinezza. In coerenza con l’attività dei propri amici abbracciò le idee futuriste e fu molto ispirato dalla figura del poeta Gabriele D’Annunzio.

Con il passare degli anni, però, si cristallizzò la sua identità cristiana, che trovò un’importante conferma nella Pasqua del 1924 (la cosiddetta “svolta cristiana”). La sua radicalità nella fede lo condusse a divenire nel 1925 terziario domenicano e a partecipare attivamente a vari movimenti giovanili cristiani. Anche lo zelo per la democrazia non fu sempre presente in La Pira, come testimoniano due scritti del 1922 in cui traspare il disprezzo per il parlamentarismo e la cultura positivista. Da un articolo del 1924 invece si evince un mutamento ideologico, causato dall’influenza degli studi giuridici e dalla lettura del filosofo Maurice Blondel, che lo portò ad abbracciare il concetto di democrazia e a rifiutare il concetto di popolo come materia grigia da plasmare, tipico dei totalitarismi.

Il palazzo in cui visse La Pira dal 1918 al 1926 – Fonte: Giuseppe Miligi, Gli anni messinesi e le “parole di vita” di Giorgio La Pira

Come tanti giovani messinesi dei nostri tempi anche Giorgio La Pira ha dovuto lasciare la città dello Stretto per altri lidi, che allora come oggi offrivano più opportunità. Nonostante questo, il legame con la città peloritana è stato sempre forte ed è ben espresso dalla sua celebre frase: “quando metto piede a Messina è come se non me ne fossi mai staccato!”.

La città di Messina ha intitolato a La Pira una scuola, situata a Camaro S. Luigi, e un tratto della Strada Statale 114, tra le località di San Filippo e Pistunina. Inoltre a lui è dedicata una lapide nel luogo (l’attuale Piazza Carducci, accanto al palazzo del Rettorato) in cui ha vissuto dal 1918 al 1926.

©Giulia Greco - La lapide dedicata a Giorgio La Pira in Piazza Carducci, Messina 2020   
©Giulia Greco – La lapide dedicata a Giorgio La Pira in Piazza Carducci, Messina 2020

  

 

  Mario Antonio Spiritosanto

 

 

Bibliografia

Giuseppe Miligi, Gli anni messinesi e le “parole di vita” di Giorgio La Pira, II edizione, 1995, Messina, Instilla Editore;

Luca Micelli, Giorgio La Pira. Un Profeta prestato, 2015, Todi(PG), Tau Editore;

http://giorgiolapira.org/it

Terza edizione del progetto “Diritto Di-Vino”: con ELSA alla scoperta della cantina Cambria

Sabato 16 novembre 2019 ritorna l’appuntamento con Diritto Di-Vino, percorso eno-gastronomico con un focus sulla legislazione vitivinicola, tutela del marchio e denominazioni d’origine, organizzato congiuntamente da ELSA Messina, ELSA Catania ed ELSA Palermo, in collaborazione con AIGA Barcellona P.G (ME).

L’evento, giunto alla sua terza edizione, nasce dalla necessità di un costante aggiornamento sulla normativa nazionale e comunitaria di un mercato in forte espansione, in cui operatori alimentari e consumatori chiedono sempre più sicurezza e tutela dei propri diritti.

L’appuntamento vedrà i partecipanti impegnati in una giornata all’insegna del diritto e del buon cibo, immersi nella caratteristica cornice della cantina Cambria, antichissima azienda agricola nata nel 1864 e sita in contrada San Filippo-Furnari (ME) (qui per ulteriori dettagli).

Il percorso comprende:

  • Conferenza a cura di esperti del settore;
    Relazioneranno:
    Avv. Gaetano Mercadante, Foro di Messina;
    Dott. Alessandro Picciolo, Funzionario Direttivo presso l’Istituto Regionale del vino e dell’olio;
    Dott. Agronomo Felice Genovese, libero professionista iscritto all’albo dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Messina;
    Dott. Giuseppe Toscano, Ricercatore di diritto penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Messina.
  • Visita guidata delle cantine;
  • Pranzo e degustazione (2 calici di vino, antipasto, primo, dessert) a €16;
  • Visita guidata del vigneto.

Per le prenotazioni, da effettuarsi entro e non oltre le 23:59 di martedì 12 novembre p.v., è necessario compilare il form che trovate cliccando qui e versare la quota di partecipazione entro 48h a pena di invalidità della stessa.

I posti sono limitati e, qualora le prenotazioni dovessero eccedere le disponibilità, i partecipanti verranno selezionati secondo un criterio cronologico.

Partecipate in numerosi: l’evento, all’insegna del buon vino, è aperto a tutti!

Per info e costi:
– Chiara Galletta – Tel +39 3452365900

 

Al via il laboratorio di Diritto Calcistico

Lunedì 29 aprile, alle ore 9.30 presso l’Aulario di via P. Castelli, avranno inizio gli incontri  previsti nell’ambito del Laboratorio di Diritto Calcistico, organizzato dal prof. Francesco Rende, associato di diritto privato e docente di diritto sportivo del Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con l’avv. Antonio Carmine Zoccali, coordinatore della sezione siciliana dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport (AIAS).

L’iniziativa si articolerà in quattro appuntamenti (29, 30 aprile; 2, 6 maggio) nel corso dei quali noti professionisti del settore metteranno la propria esperienza a servizio dei partecipanti.

Ad avviare i corsisti alla redazione dei modelli contrattuali maggiormente utilizzati in ambito calcistico ed all’approfondimento delle questioni più controverse saranno:
Giuseppe Bonanno (direttore sportivo del Catania negli anni di militanza in serie A);
l’avv. Polo Dattola (fondatore di Uniplayer Football Management, agenzia di consulenza sportiva che assiste numerosi giocatori della massima serie);
l’avv. Ida Linda Reitano (componente della Commissione FIGC per la riforma della giustizia sportiva e del Cda del Catania Calcio),
la prof.ssa Angela Busacca (docente di diritto sportivo dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e coordinatore di AIAS Calabria);
l’avv. Massimo Rizzo (legale dell’ACR Messina sotto la presidenza Proto);
l’Avv. Aurelio Maiorana (responsabile della Scuola Forense del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati);
l’avv. Claudio Parlagreco  (vice-coordinatore di AIAS Sicilia);
l’avv. Francesco Sciortino (vice-coordinatore di AIAS Sicilia);
l’Avv. Fabrizio Carbone (della redazione di Ius Law Web Radio);
l’avv. Sergio Zumbo (dirigente sportivo);
l’avv. Antonio Rocca (Giudice Sportivo Nazionale FISE);
l’avv. Andrea Mileto (studio legale LEXANT);
le dott.sse Francesca Romeo e Maria Paola Gervasi (dottorande di ricerca del Dipartimento di Giurisprudenza).

Nel corso dei quattro appuntamenti i relatori, coordinati dal prof. Rende, approfondiranno i contratti dei calciatori dilettanti e professionisti (soffermandosi anche sul recesso e sulla c.d. “clausola rescissoria’);  il calciomercato (con particolare riguardo ai trasferimenti internazionali, alla cessione a titolo temporaneo e al mercato dei calciatori minorenni); le competenze della FIGC (l’iscrizione al campionato, la vendita dei diritti televisivi, il controllo sui bilanci) ed, infine, le professioni di allenatore, procuratore sportivo e dirigente sportivo.

Dopo la Settimana del Diritto Sportivo, svoltasi dal 3 al 7 dicembre e conclusasi con la simulazione processuale condotta dalla prof.ssa Laura Santoro del Collegio di Garanzia del CONI, dall’avv. Fabio Iudica del TAS e dall’avv. Cristina Varano, Procuratore Aggiunto FISE,  proseguono le iniziative della cattedra di diritto sportivo del Dipartimento di Giurisprudenza volte alla creazione di figure professionali altamente specializzate in un settore strategico ed in forte espansione.

Quando ci si trasforma da studente a giudice in pochi secondi: simulazione dinanzi l’ABF

©GiuliaGreco “Seminario: Diritti dei consumatori e sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie” – Dipartimento di Giurisprudenza, Messina 2019

Diritto dei consumi  è una materia complementare del corso di laurea  magistrale in Giurisprudenza, di cui è docente la prof.ssa Maria Astone, ma ha una particolarità: i ragazzi la seguono con singolare attenzione per l’attualità dei temi trattati, riguardanti i diritti dei consumatori, e per la particolare attività svolta dagli studenti, ai quali quest’anno è stato chiesto di simulare una procedura di risoluzione di una controversia dinnanzi all’ABF, Arbitro Bancario Finanziario. Questo è organismo indipendente ed imparziale che opera attraverso sette Collegi giudicanti. É stato introdotto dalla legge 262/2005 come un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie, modificando il Testo Unico Bancario in materia creditizia e bancaria.

Gli allievi sono stati preparati dalla professoressa con l’ausilio dei suoi collaboratori – le dott.sse di Ricerca Simona Scuderi e Valeria Restuccia, e il dott. Calogero Leanza – presentando un caso reale che si è svolto dinanzi all’ABF. Gli studenti sono stati divisi in gruppi, rappresentando rispettivamente le parti in causa ed il collegio arbitrale. Ogni studente ha collaborato scrivendo specifiche parti dei temi affrontati suddividendosi il lavoro ed affrontando gli argomenti da sottolineare per “portare acqua al proprio mulino” e vincere la controversia.

©GiuliaGreco prof.ssa Maria Astone e prof.ssa Lara Modica – Dipartimento di Giurisprudenza, Messina 2019

Un lavoro di cooperazione e sinergia tra la didattica e la pratica che si riflette sugli studenti, all’inizio spaesati, per una prova non del tutto comune nell’attività universitaria. La lezione della prof.ssa Maria Astone, infatti, inizia con la classica impostazione di lezione frontale, per poi terminare con la trasformazione dei frequentanti del corso in avvocati e giudici.

L’anno 2019 è stato l’anno “fortunato” per gli studenti, i quali hanno avuto l’opportunità di simulare il processo davanti due componenti del collegio arbitrale di Palermo: la prof.ssa Lara Modica, docente dell’Università di Palermo, ed il prof. Francesco Ciraolo, docente dell’Università di Messina.

©GiuliaGreco prof. Francesco Ciraolo – Dipartimento di Giurisprudenza, Messina 2019

Ad introdurre la simulazione, il seminario “Diritti dei consumatori e sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie ABF” giorno 17 Aprile presso il dipartimento di Giurisprudenza organizzato dalla prof.ssa Astone. Dopo i saluti del direttore del dipartimento il prof. Francesco Astone e della prof.ssa Concetta Parrinello – docente di Diritto Privato e Coordinatrice Dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche –  l’introduzione della prof.ssa Astone si è concentrata sulla tutela dei diritti dei consumatori, temi attualissimi che sfortunatamente vengono spesso poco considerati, facendo inciampare i consumatori in spiacevoli situazioni. Passata la parola al prof.ssa Modica, ha sviluppato il proprio intervento sulla tutela del contraente debole e sulla struttura dell’ABF.

<< È una grande occasione poter parlare della funzione dell’arbitro tra le aule universitarie. È un argomento che coinvolge tutti in realtà ma ancora, essendo una disciplina relativamente giovane, è difficile inserirla nel panorama accademico>>  ha detto la prof.ssa Modica.

Il prof. Ciraolo ha concentrato il suo intervento sulla Tutela dell’utente di servizi di pagamento e ABF, attraverso slide che potessero raccogliere i concetti di diritto bancario e della, appunto, tutela del soggetto consumatore dei servizi finanziari.

È seguita la simulazione con l’intervento sviluppato da ogni studente dinanzi gli ospiti del seminario. Con qualche approfondimento tecnico dei membri (reali) del collegio nei confronti dei partecipanti alla simulazione, si è concluso il seminario e l’esperienza degli studenti.

©GiuliaGreco gli studenti durante la simulazione – Dipartimento di Giurisprudenza, Messina 2019

Mettere in pratica immediatamente ciò che si studia, specie se in ambito giuridico, è un chiarimento ed un passo in avanti per i futuri giuristi.

©GiuliaGreco gli studenti durante la simulazione – Dipartimento di Giurisprudenza, Messina 2019

 

 

Giulia Greco

 

Seminario Democrazia rappresentativa vs Democrazia diretta: alla ricerca di una sintesi

Giovedì 11 aprile alle ore 10.30 presso l’Aula Magna 2 del Dipartimento di Economia si terrà un seminario sul tema “Democrazia rappresentativa vs Democrazia diretta: alla ricerca di una sintesi”. Il seminario è organizzato dal prof. Giacomo D’Amico e dal prof. Alberto Randazzo, ricercatore di Istituzioni di diritto pubblico. I lavori saranno introdotti dai proff. Giovanni Moschella, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico, e Luigi D’Andrea, ordinario di Diritto pubblico. Seguirà la relazione della prof.ssa Ida Nicotra, ordinario di Diritto costituzionale e Componente del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. È prevista l’attribuzione di 0,25 CFU agli studenti universitari.

Convegno “UGUAGLIANZA UOMO – DONNA: STORIA DI UN’INCOMPIUTA”

Diversi sono stati gli interventi che si sono susseguiti durante il secondo giorno della conferenza“Uguaglianza Uomo-Donna: una storia di un’incompiuta” che si è svolto in aula Salvatore Pugliatti presso la facoltà di Giurisprudenza.

A partire dalla diversità e disparità di genere nel diritto di famiglia, nel quale ci si è concentrati sul rapporto tra i principi e valori e la valenza programmatica delle norme. Alla validità delle norme al giorno d’oggi e il tentativo di adeguarle alla realtà e al tenore di vita. Ad esempio per quanto riguarda l’assegnazione del cognome genitoriale.

Segue un intervento riguardo a “Discriminazioni di genere e tutele del lavoro”. Negli ultimi anni si sono fatti diversi passi avanti, per quanto riguarda l’eguaglianza del lavoro (fino a poco tempo fa le donne non potevano esercitare lavori pesanti o in notturno), eguaglianza salariale (parità di rendimento, qualifica e mansione) e diverse leggi di protezione e risarcimento.

Specifiche leggi si sono fatte sia a livello europeo, ad esempio nel 1957 con il Trattato Istitutivo dell’Unione Europea sul Mercato Comune, e poi con il Codice delle Pari Opportunità.
Purtroppo ad oggi, nonostante i passi avanti a livello legislativo, nei fatti la parità non è netta, a partire dal divario retributivo del 13%.
Si sono fatte delle misure a contenuto positivo per le pari opportunità che hanno dato specifici vantaggi. Due azioni positive: risarcitoria e promozionale. A queste si è aggiunta una terza via ovvero la valorizzazione, grazie a specifiche leggi su imprenditoria femminile e quote rosa.

Negli ultimi 50 anni si è assistito ad una evoluzione anche per quanto riguarda le norme contro la violenza di genere.
Dal 1930 gli strumenti contro la violenza sono diversi sin dalla legge 1019 della Convenzione di Istanbul.
Inizialmente la legge non prevedeva la tutela della donna ma una discriminazione diretta. Pensiamo ad esempio alle varie leggi del Codice Penale su adulterio, concubinato, matrimonio riparatorio o al delitto ad onore.

Alla fine degli anni 60 c’è stato un cambiamento nel quale queste forme diventano illegittime. Grazie alla ratifica, alla Convenzione di Istanbul ma anche alle numerose manifestazioni per l’uguaglianza dei sessi.
Nonostante le varie norme di tutela integrata, politica sociale, il superamento della discriminazione e l’incriminazione delle sanzioni, gli atteggiamenti mentali sono ben radicati. A questi sono necessarie delle azioni mirate di sensibilizzazione sociale.
E azioni mirate a salvaguardare la vittima per la tutela dell’integrità psichica, e la reintegrazione in società attraverso la figura del mediatore adeguatamente specializzato.

La legislazione si è nell’ultimo decennio occupata di maltrattamenti in famiglia e stalking. Nel quale la vittima vive uno stato di agitazione e paura per la propria incolumità e dei propri familiari. La violenza non è considerato un comportamento giustificabile che va punito con l’allontanamento dal contesto familiare ma allo stesso tempo con l’ascolto della vittima tramite appositi centri anti violenza.

Dal giorno delle prime elezioni per la Repubblica e dal diritto di voto alle donne le cose sono cambiate. Purtroppo il codice civile non prevedeva le pari opportunità perché la donna era vista in una condizione di debolezza ed incapacità. La donna, da sempre regina delle relazioni interne e familiari non poteva essere vista nell’ambito pubblico. Oggi esiste il libero accesso agli uffici pubblici ed alle cariche elettive. Nonostante oggi si assiste ad una integrazione femminile, si aggiunge una perdita di identità di genere, abbracciando un modello maschile. Forse una via diversa ma più efficace potrebbe essere il raggiungimento di una consapevolezza di genere e quindi di un’eguaglianza a tutti gli effetti.

Se si sono fatti diversi passi in avanti per quanto riguarda le leggi di eguaglianza nel campo lavorativo e misure di protezione e risarcimento in caso di avvenuto danno alla persona, esistono ancora diseguaglianze soprattutto nel campo della professionalità sportiva.

Secondo la Carta Olimpica e i Principi Fondamentali si indica che ogni individuo possa praticare sport secondo le proprie esigenze. Con la Convenzione di New York si elimina ogni discriminazione nei confronti della donna. Purtroppo ancora oggi ci sono poche donne a rappresentare le cariche presidiali del mondo sportivo ma una presenza sempre maggiore. Infatti dalle prime donne che praticavano sport nel 1920, si ha il 50% delle presenze femminili alle olimpiadi di Londra e Rio. Nonostante questo, le federazioni sportive femminili non sono riconosciute dalla forma CONI per la garanzia di professionismo.

L’uguaglianza è di per se un argomento piuttosto vasto, intricato e con tanta strada di fronte a sé. La campagna verso le pari opportunità rimane aperta, il cammino verso l’obiettivo è tortuoso e impegnativo. Anche a livello europeo questo argomento è uno dei più travagliati.

A presiedere e concludere la giornata il prof. Raffaele Tommasini dell’Università di Messina.
Sono intervenuti prof. Giovanni Di Rosa dell’Università di Catania, la prof.ssa Loredana Ferluga e la prof.ssa Tiziana Vitarelli dell’Università di Messina, la dott.ssa Alessia Giorgianni ovvero Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Messina, prof.ssa Laura Lorello dell’Università di Palermo, dott.ssa Angela Busacca dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

 


Marina Fulco

NMUN 2018: il racconto di un delegato.

Il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Messina è stato recentemente impegnato nella nota simulazione diplomatica mondiale per studenti universitari National Model United Nation 2018 di New York.

La simulazione, conosciuta bene dal dipartimento di Giurisprudenza, che è ormai giunto alla sua nona partecipazione al progetto, ha visto impegnati gli studenti in qualità di delegati del Burkina Faso presso gli organi delle Nazioni Unite.
Dopo mesi di preparazione su regole procedurali, mozioni, speeches e la redazione di un paper circa la posizione dello Stato rappresentato su quelli che sono stati gli argomenti oggetto della simulazione, gli studenti hanno potuto finalmente toccare con mano cosa significa lavorare presso l’organismo mondiale che accomuna tutti gli stati del mondo.
La simulazione si è conclusa con una sessione plenaria di tutte le Assemblee Generali presso la sede dell’Onu, il famoso Palazzo di Vetro, nella quale si sono votate tutte le risoluzioni scritte dai delegati e prodotte da ogni singola assemblea generale durante i giorni di lavoro.

La sessione plenaria è stata seguita dalla consueta Cerimonia di Chiusura, all’interno della quale il Dipartimento di Giurisprudenza è stato chiamato ad alzarsi in piedi dinnanzi a tutti per ricevere la Honorable Mention Delegation, premio di delegazione che dimostra il duro lavoro condotto dai nostri delegati e la preparazione pressoché impeccabile di ognuno di loro.
Guidati dal Capo Delegazione Antonio Tringali, i delegati tutti, hanno dimostrato di possedere doti fondamentali per il lavoro di un diplomatico, quali un’approfondita conoscenza delle tematiche generali di Diritto Internazionale e dei singoli i topic assegnati  ad ognuno di loro attraverso le lezioni della Professoressa Marcella Di Stefano, del Professore Livio Scaffidi Runchella e del Professor Simon Michael Tanner, con il quale hanno curato la lingua inglese.

 

Angelo Giudice

NMUN 2018: anche quest’anno il dipartimento di giurisprudenza si è distinto.

Si è conclusa positivamente l’esperienza dei delegati del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina al progetto NMUN (National Model United Nations) dove vengono simulati quelli che sono i lavori dei delegati delle Nazioni Unite.
La delegazione di Messina (il cui progetto è stato fortemente voluto e ben preparato dalla coordinatrice scientifica, Prof.ssa Marcella Distefano) si è distinta quest’anno tra le Università di tutto il Mondo, in una competizione serratissima, dove rappresentava la Repubblica del Burkina Faso, Stato situato nel centro dell’Africa.
La delegazione ha conseguito una “Honorable Mention Delegation Award” per l’ottimo lavoro svolto dagli studenti nelle varie commissioni.

I complimenti vanno a tutta la delegazione come squadra e per il premio conseguito, e in particolare a Viviana Abbate e Giuliana Emanuela Bonfiglio che si sono distinte nella loro commissione, conseguendo un “Outstanding Position Paper”, ossia il premio per il loro position paper.

 

La delegazione è stata guidata da Antonio Tringali (Head Delegate) e Marco Longobardo (Faculty Advisor). Ecco i nomi degli altri delegati:
Angelo Giudice (GA1)
Davide Calabrese e Alessandra Giamporcaro (GA2)
Maria Teresa Drago e Gloria Arena (GA3)
Angelo Marano e Simona Lo Cricchio (GA5)
Andrea Muscarà e Delia Belfiore (OPCW)
Rossella Campo e Gloria Bova (ECOSOC)
Giuliana Emanuela Bonfiglio e Viviana Abbate (ITU)
Giulia Iuculano e Alessandro Triolo (IOM)
Claudia Bellomo e Beatrice Mellini (UNEA)

 

Antonio Tringali

NMUN 2017

Si è conclusa la simulazione dell’assemblea generale dell’ONU.

Il NMUN (National Model United Nations) è un progetto indirizzato a studenti universitari di tutto il mondo il cui scopo è quello di consentire loro di confrontarsi su tematiche attuali di diritto internazionale, rispettando le regole di procedura che disciplinano le riunioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

La finalità di questo progetto è quello di promuove il rispetto reciproco e il lavoro di squadra. Affinché gli studenti possano immergersi nella complessità di far coincidere i divergenti e spesso contrastanti interessi degli Stati, sviluppando le capacità di mediazione e dibattito essenziali per la risoluzione di ogni controversia internazionale.

La delegazione dell’Università di Messina quest’anno rappresentava la Repubblica di Nauru , stato insulare dell’Oceania, indipendente dal 1968.

I complimenti vanno a tutta la delegazione. Gli studenti Giuseppe Parisi e Simone Greco si sono distinti e sono stati premiati per il loro position paper. Eccoli qui felici e sorridenti: 

 

Ad maiora e alla prossima simulazione!

Arianna De Arcangelis