Inaugurato il Master in Istituzioni Parlamentari e Assembleari. Le parole di Barbara Floridia, Presidente della Commissione vigilanza Rai

L’11 Marzo presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Messina si è tenuta l’inaugurazione del Master in istituzioni parlamentari e assembleari con la partecipazione di Barbara Floridia, senatrice della Repubblica e Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizio radiotelevisivi.

Nel dare il via all’incontro ha preso la parola il Prorettore Vicario Giuseppe Giordano, professore ordinario di Storia della filosofia del Dipartimento di civiltà antiche e moderne, che ha evidenziato l’importanza di questo Master come luogo in cui poter formare persone consapevoli del funzionamento a garanzia delle libertà democratiche.

Le dichiarazioni del Direttore del Master

Subito dopo ha preso la parola il Prof. Giovanni Moschella, ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico e direttore del Master in istituzioni parlamentari ed assembleari, il quale ha condiviso una riflessione sulla crisi che la rappresentanza politica sta vivendo in questo periodo storico; crisi della rappresentanza che coincide con quella delle istituzioni. Sintomo e allo stesso tempo causa di questa crisi, sono i numerosi tentativi di riforma volte ad una semplificazione delle forme di rappresentanza che hanno determinato un impatto negativo sulla funzionalità e sul prestigio delle istituzioni. Il professore ordinario ha poi continuato sottolineando il valore, dal punto di vista sistemico e generale, di un Master che abbia come obiettivo la riscoperta della funzione determinante del sistema democratico.

Il Prof. Moschella, direttore del Master, durante il suo intervento

L’inaugurazione è proseguita con l’intervento del Professore Alessandro Morelli, ordinario di istituzioni di diritto pubblico e direttore del Centro studi in diritto parlamentare delle assemblee elettive. Il Prof. Morelli ha esposto l’importanza del centro studi come luogo in cui è possibile divulgare sia in ambito accademico che istituzionale la discussione critica a livello statale e sub statale.

Floridia: «Nessuno può censurare la libera espressione degli artisti»

La Senatrice Barbara Floridia è stata relatrice d’eccezione dell’incontro, al cui termine ha risposto alle nostre domande:

C’è chi ha parlato di Daspo per gli artisti che “osassero” portare la politica a Sanremo. Lei in passato ha affermato che la politica dovrebbe stare fuori dalla televisione di Stato. Ma come dove finisce la repressione della propaganda e dove inizia la censura della libera espressione?

La censura non può esistere e finché sarò Presidente (della Commissione, ndr) non lo permetterò. È stata un’idea malsana probabilmente di un parlamentare ma non importa. Ciò che importa è garantire ciò che ad oggi è garantito: che ciascun artista e ospite del servizio pubblico sia libero di esprimere il proprio pensiero. L’importante è tutelare la dignità delle persone. Detto ciò nessuno, neanche il CdA, può bloccare e censurare ciò che un artista vuol dire liberamente.

La vigilanza Rai

L’istituzione del master è la principale iniziativa del centro ad oggi e la presenza della Presidente Floridia consente di aprire gli studi con un tema di grande importanza, quello della vigilanza Rai, attuale concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Il Prof. Morelli ha poi esposto la storia della commissione partendo da una sentenza del 1969 della Corte Costituzionale che ha enfatizzato l’importanza del pluralismo come pietra angolare dell’ordine democratico.

Successivamente ha preso la parola il Professore Giacomo D’Amico, ordinario di diritto costituzionale, che ha marcato l’importanza dal punto di vista sia storico che costituzionale della Commissione di vigilanza. Essa affonda le proprie radici molto prima del 1975, già il 3 Aprile del 1947, quandocun decreto legislativo del capo provvisorio di stato prevede l’istituzione della commissione di parlamentari avente compito dell’alta vigilanza per assicurare l’indipendenza politica del servizio pubblico.

La Commisssione di Vigilanza Rai oggi

Ad oggi la commissione ha un ruolo significativo di indirizzo. L’attività di vigilanza che rappresenta un corollario dei poteri di indirizzo della commissione, che vigila sul rispetto delle direttive impartite dall’organo. Normalmente la commissione è affidata ad un parlamentare di opposizione, per via del suo ruolo critico e ad oggi è composta da 21 senatori e 21 deputati.

La lectio magistralis della Presidente Floridia

Floridia ha preso parola per ultima per evidenziare la grande opportunità offerta dalla nostra Università di un Master in istituzioni parlamentari, essendo la nostra democrazia retta da varie e complesse strutture.

L’importanza, inoltre, del servizio pubblico di dare un indirizzo e, soprattutto, di vigilare l’informazione che passa tramite i mezzi radio-televisivi, diventa uno snodo fondamentale per arrivare a fare una riflessione sui nuovi mezzi digitali. La Presidente porta avanti la necessità di rinnovare le norme della Commissione e, in primis, ciò che deve regolare.
Infatti, l’informazione ormai non passa più solamente attraverso la radio o la televisione, ma anche e, potremmo dire, principalmente tramite le piattaforme digitali. La Presidente Floridia spiega che viviamo in “infodemia”, una fase in cui il flusso delle informazioni è eccessivo.

La vera democrazia, quindi, non sta nel raccogliere più informazioni possibili, ma nel discernere quelle vere da quelle false. Questo, ovviamente, diventa molto difficile da attuare sul vastissimo mare che è internet. Il servizio pubblico, quindi, è debole al momento sui vari social, essendo queste piattaforme dispersive, private e per lo più straniere. «Se la vigilanza dell’informazione resterà relegata alla televisione, allora la politica non avrà compiuto il suo dovere – dichiara- ed è proprio ciò di cui si sta discutendo in queste settimane nel Parlamento Europeo». 

Giuseppe Calì

Isabel Pancaldo

“I giovani e le istituzioni”: l’incontro con il sottosegretario all’istruzione Floridia. Da Messina il suo impegno in politica: “Avete un sottosegretario a vostra disposizione”

Si è svolto oggi, giovedì 15 aprile, l’incontro con il sottosegretario all’istruzione Barbara Floridia, in occasione del webinar ‘’I giovani e le istituzioni’’ promosso da Società Editrice Sud nell’ambito del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”. L’evento si è svolto su Google Meet – e andato tra l’altro in diretta web dalle ore 11 alle 12 sul canale YouTube di Gazzetta del Sud – che ha permesso, nonostante la distanza fisica, a numerosi studenti e studentesse di Sicilia e Calabria di intervenire su prospettive e curiosità circa il futuro dei giovani.
Obiettivo principale dell’incontro, coordinato da Natalia La Rosa (responsabile dell’inserto Noi Magazine), quello di rendere protagoniste università e scuole, che in questo particolare momento di pandemia stanno facendo tutto il possibile per affrontare le difficoltà del caso, cercando di sopperire alle mancanze dovute al distanziamento. È stata un’opportunità per interrogarsi circa la struttura della scuola in cambiamento, per entrare nel vivo della politica in ambito formativo e sapere cosa si fa e cosa si potrà fare per migliorare nei prossimi anni, a partire da adesso.
A tal proposito, dopo i saluti in apertura del presidente di SES Lino Morgante e della dirigente scolastica del Liceo Maurolico Giovanna De Francesco, il confronto diretto degli studenti con il sottosegretario Barbara Floridia ha rappresentato una vera e propria testimonianza di politica attiva, di una voce straordinaria del nostro territorio meridionale.


Nata a Messina il 5 febbraio 1977, Floridia ricopre dal 1° marzo 2021 la carica di sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione nel governo Draghi ed è vicepresidente del gruppo M5S dal 31 ottobre 2019. Durante l’incontro è stato sottolineato il rapporto affettivo che il sottosegretario possiede con il Liceo Classico F. Maurolico di Messina, presso il quale si è diplomata e collaboratore dell’evento di oggi.

Barbara Floridia, sottosegretario all’istruzione. Fonte: Orizzonte Scuola.

Universome ha colto l’occasione per rivolgere all’ospite qualche domanda sul mondo dei giovani italiani in relazione con le scelte di natura politica, che pone sfide e problemi di lunga data e – in particolare – la condizione dei giovani al sud all’interno di un quadro sociale ed economico spesso drammatico.

La riflessione di UniVersoMe nasce dalla generale sfiducia tra i giovani italiani nei confronti del proprio Paese che troppo spesso si concretizza nella cosiddetta “fuga di cervelli”.

A questo si aggiungono dati preoccupanti per il Sud Italia sull’abbandono scolastico, che – secondo uno studio pubblicato da Il sole 24 ore – si attesta al 20% rispetto ad una media nazionale del 13,5%. La disoccupazione invece raggiunge una percentuale del 35,3% rispetto ad una media italiana del 21,7%.

Su tale tema, il sottosegretario ha esaltato i concetti di responsabilità sociale e politica:

“La responsabilità è tanta ed è di chi ci ha amministrato e di chi vi sta amministrando, quindi mi assumo anche io la responsabilità. Non mi deresponsabilizzo ma dobbiamo anche fare i conti con un passato difficile che evidentemente ci ha portato a questa situazione. Del resto, non avrei fatto politica se il mondo fosse stato perfetto e avessi vissuto in un contesto felice e prezioso”.

In virtù delle origini meridionali ammette di essere consapevole, a maggior ragione, del carico che l’impegno richiede nei confronti di giovani studenti che, come lei, sono andati via dalla propria terra o quelli che vivono quotidianamente la preoccupazione per un futuro incerto nella città che ha dato loro i natali.

A tal proposito annuncia un piano nazionale dal nome:

Resilienza e Resistenza” (PNRR), che prevede “risorse cospicue dell’Unione Europea in grado di agevolare il percorso dei giovani che vogliono trovare soddisfazione formativa e lavorativa. Stiamo mettendo i soldi poi anche per implementare il tempo pieno al Sud, che aiuta tanto nel rimediare all’abbandono scolastico quanto ad aiutare le giovani donne a poter lavorare, cosa che c’è nei paesi del Nord e che noi non abbiamo” continua poi “abbiamo previsto poi tante agevolazioni fiscali affinché le aziende possano avere interesse ad assumere persone che siano giovani e del sud, quindi con caratteristiche specifiche, senza tuttavia focalizzare un finanziamento verso una categoria o un’azione.”

Fondamentale, aggiunge, è l’avvicinamento dei giovani a nuovi lavori che la tecnologia impone ai giorni nostri:

“I soldi per la formazione sono destinati a coloro che dovranno formarvi in virtù di nuovi lavori di cui si conosce ancora poco. Vi sono mestieri che esistono ma che non hanno utenza perché o non è pronta o non è formata, e questo perché tendiamo a fare i lavori dei nostri genitori, ma ve ne sono innumerevoli all’insegna dell’innovazione”.

In seguito, il sottosegretario ha sottolineato l’ importanza di due infrastrutture base: quelle di strade e autostrade e le infrastrutture digitali. Sono proprio quest’ultime, infatti, a garantire un internet libero e gratuito per sviluppare e agevolare la formazione di nuovi mestieri, figli di una modernità che i giovani – in quanto neo-digitali – captano forse ancor prima degli adulti.

Per questo ha raccomandato:

Guardate oltre, che spesso voi vedete prima di noi

Il confronto con gli studenti di superiori e medie


Ad arricchire il dibattito anche gli interventi degli studenti di scuole medie e superiori della provincia di Messina e di varie città della Calabria che, fin dalla prima domanda, hanno mostrato vivo interesse per tematiche estremamente attuali.
Per iniziare tuttavia, non si sono fatte attendere curiosità che riguardavano anche il percorso personale e formativo che ha portato la sottosegretaria Floridia a raggiungere un’importante carica politica, partendo da un piccolo comune di Messina, Venetico.

Tenacia, studio e libertà sono le parole chiave della risposta, che continua così:

“Non mollare di fronte alla difficoltà, non accontentarsi mai senza essere saccente e infine la libertà di non dover dire grazie a nessuno, questi sono le componenti essenziali per arrivare sereni ovunque”.

La parola passa poi al Rappresentante della Consulta studentesca calabrese che pone un interrogativo sul futuro della scuola, quasi interamente vissuta durante la pandemia in DAD. Sul timore che quest’ultima possa essere uno strumento sostitutivo alle lezioni frontali, il sottosegretario assicura sui fondi stanziati affinché il tempo perduto per le ore scolastiche siano recuperate, ma spiega come da questa esperienza “debba essere ricavata una preziosa formazione”.
Sono parole di incoraggiamento che, insieme all’impegno sulla presenza di supporti psicologici adeguati all’interno delle scuole, sembrano risuonare parole ricche di significato per i giovani particolarmente colpiti dalla pandemia.

Un estratto dal webinar disponibile sul canale Youtube di Gazzetta del Sud al link: https://www.youtube.com/watch?v=pp_bsI6F8kI

Gli stessi che, pur da diverse zone e istituti, hanno espresso unitamente il desiderio di maggiore attenzione all’istituzione scolastica: dal problema dell’aziendalismo applicato come unico modello, le classi “pollaio” composte da un numero considerevole di alunni, fino all’avvicendamento annuale di insegnanti e la scarsa innovazione tecnologica.

Tutti problemi a cui Floridia risponde concretamente, con risorse stanziate appositamente e promesse di cambiamenti in sinergia con governo e cittadini.

“Vorrei diventare un riferimento istituzionale per studenti e studentesse. Avete un sottosegretario a vostra disposizione. Spesso si parla di giovani ma si parla sempre poco con i giovani” concludendo “Tutto è interconnesso. Servono i gesti quotidiani e continui per risolvere i grandi problemi. Noi ci facciamo carico come istituzioni, ma è fondamentale partire dalla quotidianità”.

Alessia Vaccarella 

Gaia Cautela