Aula Cannizzaro, l’autrice Sara Rattaro dialoga con gli studenti

Venerdì 8 novembre alle ore 11:00, al Rettorato in Aula Cannizzaro, si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Sara Rattaro dal titolo “Io sono Marie Curie”.  A moderare l’incontro Alessandra Cutrupia studentessa in Metodi e linguaggi del giornalismo,  e Federica Giorgianni dottoranda in Processi e Tecnologie Fotoindotti,

Il volume edito da Sperling & Kupfer vede come protagonista la scienziata Maria Salomea Sklodowska Curie, conosciuta per aver scoperto il radio, elemento da cui venne coniata successivamente l’espressione radioattività.    Fu la prima donna ad aver ottenuto due Premi Nobel, uno in fisica e uno in chimica, come riconoscimento. Le imprese che Maria dovette affrontare per seguire la sua passione per la scienza furono molteplici e l’autrice Sara Rattaro, con uno stile elegante e scorrevole, rievoca un personaggio che ha segnato la storia mostrandolo al lettore in tutta la sua umanità.

All’interno del romanzo si mescolano storia e scienza in un connubio che evoca le imprese della scienziata e le emozioni della donna, esaltando non solo il suo genio ma anche il suo animo. Difatti la protagonista viene presentata in tutti i suoi ruoli personali: quello di sorella, moglie e madre. L’autrice si assicura di non tralasciare le esperienze biografiche che l’hanno resa scienziata cercando di trasmettere pensieri, gioie e dolori.

L’evento è dunque rivolto a tutti gli studenti appassionati di scrittura e di scienza che intendono confrontarsi con la scrittrice Sara Rattaro e conoscere il “dietro le quinte” del suo lavoro.

Alessandra Cutrupia 

 

Domani il Welcome Day, l’evento dedicato alle matricole

Domani, presso il Cortile del Rettorato a Piazza Pugliatti, si terrà il Welcome Day di UNIME, una giornata di festa dedicata all’accoglienza delle matricole. Il Welcome Day sarà arricchito dal contributo delle associazioni studentesche e dalla partecipazione di figure di spicco all’interno dell’Università di Messina. L’accoglienza inizierà a partire dalle ore 17.30 e continuerà fino a tarda serata con il Welcome Party.

Chi interverrà al Welcome Day?

Gli interventi inaugurali del Welcome Day, fonte: Unime.it

L’evento sarà inaugurato dalla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, che darà il benvenuto ai nuovi studenti. Successivamente interverranno il prof. Antonino Germanà, Prorettore ai servizi agli studenti, la prof.ssa Candida Milone, Prorettrice alla Didattica e la prof.ssa Maria Grazia Sidoni, Prorettrice ai Percorsi interculturali e plurilinguistici. Modera la prof.ssa Cinzia Ingratoci, Delegata alla Promozione e sviluppo dell’offerta formativa sul territorio.

Quali opportunità offerte dal Welcome Day?

A partire dalle 18:30 i nuovi studenti riceveranno un gadget di benvenuto e potranno visitare i gazebo informativi per scoprire le seguenti opportunità offerte dall’Università di Messina:

  • Servizio mensa e alloggi.
  • Trasporti e mobilità internazionale.
  • Certificazioni linguistiche.
  • Informazioni sulle attività sportive.
  • Collaborazioni retribuite e sgravi sulle tasse.
  • Servizi digitali esclusivi (Wi-Fi, App Unime, Chat Studenti e Pacchetti Microsoft).

Saranno inoltre fornite informazioni su biblioteche, orientamento agli studi e al lavoro e gruppi di supporto allo studio, nonché sulle modalità per affrontare i TOLC, sui servizi mirati per le fragilità psicologiche, disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento.

Il Welcome Party e Retro Computing Museum

Alle ore 19 inizierà il Welcome Party, che vedrà la partecipazione della radio di ateneo UniVersoMe, di DJ e gruppi musicali.

Cortile del Rettorato, Piazza Pugliatti, fonte. Unime.it

Sarà inoltre allestita una mostra di cimeli e computer storici, promossa da Retro Computing Museum di Messina, un’associazione che contribuisce alla divulgazione del patrimonio informatico e alla preservazione delle console per il retrogaming.

Antonino Nicolò

Stretto-Art, il primo evento artistico siglato StrettoCrea

Messina si prepara ad accogliere la prima edizione di Stretto-Art, progetto che chiuderà il ciclo dei grandi eventi promossi dall’Associazione StrettoCrea. Dopo il successo di StrettoGames e MessinaCon, i locali del PalaCultura ospiteranno l’11 e il 12 ottobre un evento che promette di ridefinire il concetto di arte nella città dello Stretto.

Ma cos’è, nello specifico, Stretto-Art? A spiegarlo è Giuseppe Mulfari, Presidente di StrettoCrea e organizzatore dell’evento: “È il primo evento artistico fatto da Stretto Crea. Nasce dalla necessità di creare un contatto diretto tra arte e fruitore con uno sguardo alla tecnologia e all’architettura. Vogliamo far pensare alle persone che l’arte si può fare anche in una maniera diversa”.

Stratto-Art
Locandina Stretto-Art 2024 – Fonte: StrettoCrea

Un nuovo modo di vivere l’arte

Contrariamente alle mostre convenzionali, Stretto-Art offrirà agli artisti uno “spazio dedicato” in cui potranno esprimersi liberamente, creando un’interazione più diretta con il pubblico.

L’evento vedrà la partecipazione di 20 artisti che avranno dunque la possibilità di esibirsi dal vivo per tutta la durata del festival. Tra questi, spiccano nomi importanti come un celebre tatuatore e pittore, insieme a un esperto che terrà una conferenza su un tema di grande attualità: l’arte e la realtà aumentata. Questo intervento sottolinea l’intento di StrettoCrea di fondere arte e tecnologia, aprendo le porte a nuove forme espressive. Ospite d’eccezione della prima edizione sarà Murubutu, noto rapper emiliano e ideatore del cosiddetto “rap didattico”.

Questa prima edizione di Stretto-Art è stata pensata come una sorta di betaper vedere come il pubblico recepisce” e raccogliere suggerimenti utili per le prossime edizioni. Mulfari avrebbe già preannunciato grandi piani per il futuro. Nonostante la natura sperimentale di Stretto-Art, i primi riscontri, anche sui social, lasciano ben presagire sul futuro del progetto.

Di seguito, l’elenco degli artisti partecipanti e il programma completo:

 

GLI ARTISTI

  • Sam Levi
  • Magda De Benedetto
  • Eleonora Roxanne Cali
  • Dario Tavormina
  • Giuseppe Orlando
  • Kintsugi
  • Antro Incantato
  • Aniram Arts
  • Martina Karamazov
  • Xander 3D
  • Zeudi Art
  • Giulia Moschella
  • Fabio Alibrandi
  • Mariella Bellantone
  • Benedetto Norcia
  • Antonella Bambino
  • Mirella Migliorato
  • Miriana De Luca
  • Starlight Studio
  • Simone Ventura
  • Marco Pavone
  • Spiralware
  • Liceo Artistico “Basile” Design Arte della Moda

 

PROGRAMMAZIONE WORKSHOP E TALK

11 OTTOBRE, apertura ore 11:00

Sala Palumbo, ore 11:30:

Lectio Magistralis dell’Architetto Francesco Ferla “Accessibilità e Realtà virtuale”

Sala Palumbo, ore 17:00:

“Compagnia Carullo-Minasi” e “Teatro delle Perle di Vetro” presentano “Appunti di drammaturgia: Workshop di introduzione e perfezionamento sulla drammaturgia teatrale”

 

12 OTTOBRE, apertura ore 10:00

Sala Palumbo, ore 10:30:

Workshop sulla raffigurazione dell’anatonima umana nel disegno a cura Sam Levi

Sala Palumbo, ore 16:30:

Workshop a cura di Terremoti di carte ed Eriador “Chi ha paura dell’eroe?” con Nancy Antonazzo e Marco Boncoddo

Sala Palumbo, ore 19:30:

Talk “LettaratuRap” con Murubutu. Modera UniversoMe. Seguirà firmacopie a cura di Fumetteria La Torre Nera.

 

*I biglietti sono acquistabili presso postoriservato.it o alla biglietteria durante i giorni dell’evento.

 

Giusy Lanzafame

Il successo della terza edizione degli UniMe Games!

Si conclude con successo la terza edizione degli UniMe Games, la manifestazione sportiva universitaria che anche quest’anno ha riunito studenti dell’ Università di Messina di diversi dipartimenti, permettendo loro di competere in una vasta gamma di discipline sportive ed offrendo così opportunità di aggregazione, socializzazione e divertimento.

Ospitata dalla Cittadella Sportiva Universitaria, presso il polo universitario Annunziata, quest’edizione si è svolta dal 4 al 6 ottobre ed ha ottenuto un’ampia partecipazione da parte degli studenti. Quest’edizione, inoltre, ha offerto anche ai docenti ed al personale la possibilità di gareggiare.

Attività

Il programma degli UniMe Games include lo svolgimento di varie discipline sportive come calcio, tennis, nuoto… ma non solo! Infatti, propone anche temi di sensibilizzazione nei confronti delle disabilità grazie al progetto “Try This Ability” che permette di comprendere ed immergersi nella quotidianità di una persona affetta da una disabilità attraverso lo sport. In particolare sono state svolte le attività sportive paralimpiche di tennis tavolo, baseball per ciechi, calcio balilla e sitting volley.

Durante la seconda giornata, sabato 5 ottobre, la manifestazione si è spostata nel centro di Messina, dove si è svolta la “Unime Run”, gara podistica degli studenti e docenti che hanno partecipato agli UniMe Games, seguita da “UniMe corre in città con la città”, gara podistica aperta alla cittadinanza messinese, conclusa con una premiazione.

Classifica finale

L’ultima giornata dell’evento ha accolto le finali dei giochi, vediamo la classifica delle varie discipline:

Calcio:

  1. Patologia Umana
  2. Veterinaria
  3. Mift

Basket:

  1.  Patologia Umana
  2. Mift
  3. Biomorf

Pallavolo:

  1. Patologia Umana
  2. Veterinaria
  3. Ingegneria

Tennis:

  1. Patologia Umana
  2. Giurisprudenza
  3. Chibiofarm

Nuoto

  1. Patologia Umana
  2. Ingegneria
  3. Veterinaria

Podismo:

  1. Patologia Umana
  2. Ingegneria
  3. Veterinaria

Cerimonia di chiusura

L’evento si è concluso con una cerimonia di chiusura presso l’anfiteatro della cittadella sportiva durante la quale sono stati premiati i vincitori. Successivamente la festa si è spostata presso i locali dell’Officina con dj-set.

Conclusioni

Come ogni anno, anche la terza edizione degli UniMe Games ha riscosso un grande successo, grazie soprattutto alla straordinaria organizzazione e all’ampia partecipazione da parte degli studenti.

UniVersoMe è stato presente durante l’intero evento con il proprio stand, accanto a quelli di Crescendo incubatore e di Safe u. Tra radio, interviste e tante altre attività abbiamo raccontato questa magnifica esperienza di condivisione, sensibilità e sano divertimento, con la certezza che la prossima edizione non ci deluderà!

 

Antonella Sauta

Sud Innovation Summit: un Ponte verso il Futuro

Il 3 e il 4 ottobre Messina ha accolto il Sud Innovation Summit, un evento che ha riunito professionisti, studenti e accademici in un’atmosfera vibrante di musica e luci. L’evento ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti delle università del Sud Italia, con l’obiettivo di creare un ecosistema di aggregazione e collaborazione.

Apertura Ispiratrice

Il Dott. Roberto Ruggeri, organizzatore e presidente dell’evento, ha aperto i lavori sottolineando la necessità di valorizzare il Meridione:

“Un Sud non da buttare, ma ricco di opportunità”

La sua visione di un’aggregazione universitaria come strumento imprescindibile per la formazione ha trovato eco in interventi come quello di Barbara Carfagna. La giornalista ha tracciato un percorso dall’era analogica a quella digitale, evidenziando il ruolo strategico della Sicilia nel Mediterraneo. L’intervento del Sindaco di Messina , Federico Basile ha mostrato l’interesse del primo cittadino verso la nuova tecnologia e la volontà di rendere Messina un hub per le aziende.

Federico Basile ha enfatizzato la trasformazione da ispirazione a innovazione, evidenziando gli sforzi di Messina per diventare un hub tecnologico nazionale. Black Rock e Microsoft hanno annunciato investimenti significativi, con l’obiettivo di sviluppare data center e potenziare le infrastrutture digitali in Italia. Matteo Mille, responsabile degli investimenti di Microsoft, ha delineato come l’intelligenza artificiale (AI) possa generare oltre 312 miliardi di euro, ponendo l’accento sulla necessità di formare competenze adeguate.

Il Ruolo dell’Università e delle Startup

Il summit ha messo in luce il ruolo cruciale delle università nel trasferimento tecnologico e nella creazione di startup. Diversi esperti, come Nunzio Abbate e Giorgio Scarpelli, hanno parlato dell’importanza dell’innovazione aperta e della formazione delle competenze per affrontare le sfide future. Antonio Valenza ha sottolineato la necessità di un dialogo attivo tra università e aziende per valorizzare le idee e le invenzioni.

Sud Innovation Summit
Sud Innovation Summit. Foto di Marco Prestipino

Il Settore Turistico e le Nuove Opportunità

Il Sud si sta rivelando un’area sempre più attrattiva per il turismo internazionale. Relatori come Carmelo Pappalardo e Maurizio La Rocca hanno evidenziato come il turismo possa essere un motore di sviluppo economico, a patto di gestirne l’impatto attraverso pratiche sostenibili e innovative.

Isadora Azzalin, community manager italo-brasiliana, ha organizzato la sala hackathon. Tale evento, nell’ambito dello startup weekend, è finalizzato alla creazione di una startup. Durante questo weekend, i partecipanti, suddivisi in team, hanno l’opportunità di sviluppare una startup a partire da un’idea innovativa, con il supporto di mentori che offrono il loro aiuto su base volontaria. L’obiettivo principale dell’hackathon è trovare una soluzione concreta a un problema reale, semplificando la vita degli utenti. I team lavorano intensamente per ideare, sviluppare e presentare un prototipo o un modello di business funzionale entro la fine dell’evento.

Sfide e Futuro dell’AI: un impegno collettivo

Il summit ha anche affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, analizzando le sue implicazioni per il mondo del lavoro. Gli esperti hanno rilevato come l’AI possa migliorare l’efficienza, ma al contempo non delegarle completamente le capacità intellettive. In particolare, la discussione si è concentrata sulla necessità di formare le nuove generazioni per utilizzare efficacemente l’AI.

Sud Innovation Summit
Sud Innovation Summit. Foto di Marco Prestipino

Il Sud Innovation Summit ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e di scambio di idee su come il Sud Italia possa emergere come leader nell’innovazione e nella tecnologia. Con una comunità di professionisti, studenti e imprenditori motivati, l’augurio è che i risultati di questo evento possano estendersi ben oltre le due giornate di conferenze, alimentando un movimento di cambiamento e crescita per il Meridione.

 

Marco Prestipino

 

Al via la terza edizione degli Unime Games

Venerdì 4 ottobre, presso la Cittadella Universitaria sportiva, avrà inizio la terza edizione degli Unime Games. Dopo il successo dell’anno scorso, l’evento si riaffermerà anche quest’anno, presentando conferme, come ad esempio l’evento “TRY THIS ABILITY”, ma anche importanti novità, come la Unime Run.

Conferenza stampa di presentazione

Nella mattinata del 1° ottobre, presso la Sala Senato del Rettorato, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione della terza edizione degli UniMe Games e della prima UniMe Run. Alla conferenza stampa ha preso la parola la Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari:

Un’iniziativa alla quale l’università di Messina crede molto perché ha sempre investito su tutto ciò che è correlato allo sport. Si tratta di una manifestazione importante, in grado di accrescere la socialità e di aggregare oltre 700 studenti, per la prima volta i docenti, il personale e, da quest’anno, anche la città con la UniMe Run, organizzata in collaborazione con il Comune

All’incontro sono intervenuti anche il sindaco di Messina, dott. Federico Basile, il Presidente della SSD UniMe, dott. Francesco De Francesco, la referente di Ateneo per UniMe Games, prof.ssa Graziella Scandurra ed il co-organizzatore dell’evento, dott. Luca Famà (membro dell’incubatore di idee Crescendo).

Fonte: unime.it

Il calendario degli Unime Games

Venerdì 4 ottobre, alle ore 8:00, inizierà il raduno di tutti gli atleti e accompagnatori nell’area antistante la palestra polivalente. Qui si potrà procedere con la registrazione e la consegna di magliette e bandiere.

Alle 9.30 avrà inizio la Cerimonia di Apertura degli Unime Games. Vi saranno i saluti istituzionali del Prorettore Vicario, prof. Giuseppe Giordano, del Prorettore al Diritto allo studio, prof. Antonino Germanà e del Presidente della SSD UniMe, dott. Francesco De Francesco.

Alle 10:30 avranno inizio i giochi secondo il calendario pubblicato online. Il programma completo degli UNIMEGAMES 2024 prevede anche attività di sensibilizzazione verso le disabilità, nell’ambito dell’evento “TRY THIS ABILITY”, che riguarderanno il Calcio Balilla, il Sitting volley e il Baseball per ciechi. Sono previsti inoltre tornei di ping-pong e di scacchi aperti a tutto il pubblico e un torneo di burraco per le associazioni studentesche.

Dopo le gare finali dei giochi, dalle ore 8.30 sino al pomeriggio, domenica 6 ottobre si svolgerà la Cerimonia di chiusura degli UniMe Games 2024 presso l’Anfiteatro della Cittadella sportiva. Tra i riconoscimenti, che celebreranno i risultati ottenuti dai team dipartimentali (con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in base ai punteggi ottenuti), vi sarà anche un premio speciale dedicato alla memoria dell’ex Direttore del Dipartimento di Ingegneria, prof. Eugenio Guglielmino.  A seguire ci sarà una festa con Dj-set nei locali dell’Officina.

Infine, per permettere a tutti di partecipare ai giochi in qualità di atleti o di pubblico, l’attività didattica sarà sospesa presso tutte le strutture dell’Ateneo nella giornata di venerdì 4 ottobre.

La Unime Run

Ma la principale novità rispetto alla scorsa edizione è l’evento UniMe Run che si terrà sabato 5 ottobre, nella zona pedonale del viale S. Martino, con partenza a scaglioni da piazza Cairoli. La gara podistica per gli universitari inizierà a partire dalle ore 15:00, mentre quella aperta a tutta la cittadinanza alle ore 16. A Piazza Cairoli sarà possibile iscriversi sin dalle ore 14.15. Dell’evento ha parlato il Sindaco di Messina, dott. Federico Basile, evidenziando l’importanza del binomio Istituzione-Università che continua ad andare avanti:

La sinergia istituzionale per le gare podistiche della UniMe Run dimostra come Messina sia ormai una città universitaria che deve garantire sempre più opportunità e servizi alla comunità studentesca e non solo. Questa collaborazione rappresenta solo uno dei passi, unito ad esempio a quanto fatto per il settore trasporti, che le due istituzioni continueranno a fare insieme per un futuro sempre più denso di iniziative comuni

L’eternità di J.R.R. Tolkien al MessinaCon 2024

Esattamente cinquantuno anni fa, il 2 settembre del 1973, moriva John Ronald Reuel Tolkien lasciando ai
posteri un patrimonio letterale di valore inestimabile.

Il professore di Oxford, filologo, glottoteta, linguista e scrittore, è ricordato ancora oggi, a distanza di
settant’anni dalla prima pubblicazione de Il Signore degli Anelli, come autore di uno dei più grandi cicli
narrativi del XX secolo.

Ma per quale motivo la materia tolkeniana è stata a lungo una tematica spinosa da affrontare nel nostro Paese?

In occasione del MessinaCon24 ne abbiamo discusso con Stefano Giorgianni, linguista di formazione,
traduttore dall’inglese e dal russo, caporedattore di Metal Hammer Italia e presidente e socio-fondatore
dell’Associazione Italiana Studi Tolkeniani.

«Diciamo che il discorso parte da molti, molti anni fa. È stata una tematica complessa da affrontare non dal punto di vista letterario, ovviamente, ma da un punto di vista socio-politico, se vogliamo metterla in questi termini. Come sappiamo, un po’ di anni fa Tolkien era stato preso come uno degli autori alfieri di una certa particolare destra, che lo aveva un po’ “strumentalizzato.

Per fortuna quegli anni sono passati e molti studiosi si sono impegnati per tirare fuori Tolkien da quel calderone; siamo riusciti a portarlo un po’ ovunque, e senza alcun pregiudizio. Ti racconto una curiosità: quando nel 2017 ho tentato di organizzare un convegno tolkeniano a Verona, me l’hanno respinto, perché pensavo fosse un autore collocato politicamente. Ed è stato pochi anni fa! Per fortuna il nostro lavoro come Associazione Italiana Studi Tolkeniani, ma anche di molti studiosi esterni, ha aiutato a riportare Tolkien dove deve essere, ovvero in un ambiente assolutamente neutrale. Per chi vuole leggerlo, amarlo ed approfondirlo in tutte le salse… però solo da un punto di vista letterario, ecco!»

Le opere di Tolkien, un classico da riconoscere

Sin dalla sua fondazione l’AIST (Associazione Italiana Studi Tolkeniani) pone al centro del proprio operato il riconoscimento delle opere di Tolkien come classici della letteratura, battendosi affinché esse arrivino a divenir parte della formazione degli studenti italiani.

«Se vogliamo ricordare i classici che ci propinano a scuola continuamente» ci ha detto Giorgianni «Possiamo far rifermento a “I Promessi Sposi”: tu arrivi ad odiarlo, quel libro, perché continuano ad importelo per forza… però se lo leggi a distanza di anni, vedi che ha delle caratteristiche perfettamente applicabili anche ad un tempo contemporaneo. Questa è, secondo me, anche la lingua immortale di Tolkien.»

Sono proprio quelle caratteristiche presenti all’interno de Il Signore degli Anelli – quegli eterni valori di lealtà, amicizia e coraggio – che lo rendono un classico della letteratura.

«Ci è servita da questo punto di vista la traduzione di Fatica, uscita ormai da qualche anno.» ha continuato il presidente AIST «È stata una rivisitazione utile a rinfrescare un po’ l’opera, anche se molti, essendo cresciuti con i film di Jackson, erano affezionati alla traduzione vecchia. Ma cosa fa una traduzione? Una traduzione serve anche per rivisitare il messaggio dell’originale, non serve soltanto a scatenare battaglie inutili, che non servono a nulla da un punto di vista socio-letterario.»

Stefano Giorgianni ci parla di Tolkien ai nostri microfoni. © UniVersoMe

Il caso delle traduzioni tolkeniane

Alla luce delle polemiche inerenti alla nuova traduzione di Ottavio Fatica, abbiamo chiesto a Giorgianni, nonché traduttore della History of Middle-earth edita da Bompiani, se nel suo operato temesse il giudizio dei lettori più “conservatori”.

«Non è che l’ho temuto, lo abbiamo ricevuto quando è uscito il sesto volume.» ci ha raccontato. «Noi siamo vincolati alle scelte di Bompiani da un punto di vista dell’onomastica, della toponomastica, eccetera, perché dobbiamo usare per forza quello che è stato deciso in riferimento alle scelte di Fatica. Noi non possiamo
inventarci ex novo delle cose, dobbiamo usare quello che c’è, ed in più tradurre quello che manca, ma dobbiamo partire da quello è già in commercio. Anche perché è necessaria un’uniformità da un punto di vista editoriale, cosa che è sempre mancata. Adesso uscirà la nuova traduzione de “Lo Hobbit” di Wu Ming 4 e sappiamo che ci saranno delle polemiche: è inevitabile. Il problema è – quello che dico sempre – non bisogna lasciare per troppi anni una traduzione in commercio, perché sennò poi la gente pensa che quello sia il libro originale.

Una traduzione, bene o male, è sempre un’interpretazione del traduttore, qualcosa che dipende dai tempi che corrono in quel momento, quando viene tradotto, ed il linguaggio che viene usato. Sempre nel rispetto del linguaggio dell’autore. Però il testo originale rimane. Puoi esserci attaccato affettivamente, perché ci sei cresciuto, ma la nuova traduzione è un nuovo capitolo. E fra quindici anni ce ne sarà un’altra e la generazione che cresce adesso, con la traduzione di Fatica, fra quindici anni magari protesterà…ma il libro di Tolkien resterà quello. Quindi la traduzione non deve essere un feticcio da adorare. Bisogna sempre far riferimento al testo originale.»

 

Tolkien
Il linguista Stefano Giorgianni con la redattrice Valeria Giorgianni. © UniVersoMe

L’opera di Tolkien, un saggio di estetica linguistica?

Nel parlarci della nuova traduzione de Il Signore degli Anelli, Stefano Giorgianni ci ha anche spiegato i motivi per cui la più celebre opera di Tolkien è, a tutti gli effetti, un saggio di estetica linguistica.

«Una cosa di cui ci ha fatto accorgere Ottavio Fatica durante la traduzione è che, ad esempio, quella di Tolkien non è una vera e propria prosa, ma è quasi sempre una poesia. Tolkien non viene mai considerato un poeta, invece – questo si vede soprattutto attraverso la History – lui era fondamentalmente un poeta. Se tu vai a leggerlo in inglese – cosa che Fatica ha tentato di riportare in italiano – c’è un metro anche nella prosa. Oltretutto Tolkien ha inventato delle lingue, quindi è anche un trattato linguistico. Ha inventato delle razze che parlassero quelle lingue. Ci sono diversi strati. Il Signore degli Anelli da questo punto di vista ha un livello di analisi che è molto stratificato e prima che si arrivi alla fine manca ancora molto.

La profondità e le sfaccettature dell’opera di Tolkien, da un punto di vista filologico e linguistico, lo portano assolutamente alla definizione di saggio di estetica linguistica.»

Ma cosa significa concretamente creare una lingua, come ha fatto Tolkien?

Ci ha risposto il presidente AIST:

«C’è da dire che, quello che ha fatto Tolkien, secondo me è abbastanza irripetibile. Si sono visti spesso, in altri romanzi fantasy, dei popoli che parlano delle lingue, ma spesso è la lingua funzionale al popolo. In Tolkien è accaduto un po’ l’inverso. La potenza di Tolkien è quella di essere riuscito, da filologo e linguista, ad applicare quello che noi potremmo chiamare un mondo scientifico delle lingue in un romanzo. Perché le lingue di Tolkien – non tutte sono così particolareggiate, però linguisti successivamente le hanno comunque approfondite – hanno una struttura che è veramente da lingua artificiale vera e propria.

Se leggi la History hai un profilo dei primi vocabolari che sono approntati da Tolkien. È difficile trovare questo in un altro universo che non sia il suo. Per non dire che le lingue di Tolkien si possono anche parlare, se si vuole. Per dirti: analizzando soprattutto il linguaggio nero, che non è tra quelli di cui abbiamo più informazioni, si scorgono anche tante doti ed influenze glottologiche e linguistiche di un Tolkien accademico. Non è sicuramente una cosa “rapportabile” ad un autore che non avesse la sua formazione linguistica, secondo me. Questo lo porta ad un livello superiore rispetto agli altri, ancora adesso.»

Ed è così che J. R. R. Tolkien continua ancora oggi ad emozionare e stupire i propri lettori che, di generazione in generazione, testimoniano l’unicità di questo eterno autore che non si smette mai di (ri)scoprire.

 

Valeria Giorgianni

 

  • L’intervista è stata effettuata durante l’evento organizzato da Eriador Messina durante il MessinaCon 2024. 

MessinaCon 2024: la Fiera del Fumetto che ti porta in un mondo fantastico

La città dello Stretto si appresta ad aprire le proprie porte al fantastico con il MessinaCon 2024, evento atteso con grande entusiasmo da appassionati di fumetti, cosplay, giochi di ruolo e cultura pop. La fiera del Fumetto e del Fantastico, fenomeno messinese in continua crescita, si terrà nel weekend del 30 agosto – 1 settembre, presso il PalaCultura di Messina.

Cultura Pop e Intrattenimento: Un Programma Ricco e Diversificato

Il MessinaCon è organizzato dall’Associazione StrettoCrea e parte di ReteFumetto, si presenta con un programma estremamente vario. Il cuore pulsante del MessinaCon è, come ogni anno, il mondo del fumetto. Gli appassionati potranno incontrare autori di fama nazionale e internazionale, partecipare a sessioni di autografi, e assistere a conferenze e workshop dedicati all’arte del disegno e della narrazione per immagini.

Ma non solo fumetti, previste innumerevoli attività per gli amanti dei giochi di ruolo e dei board games che troveranno pane per i loro denti. Immancabile è la gara Cosplay (qui il link per l’iscrizione) prevista per giorno 1 settembre, dove i cosplayer animeranno la manifestazione con i loro costumi spettacolari e performance artistiche.  

 

MessinaCon 2024: Ospiti eccezionali e personalità dirompenti

Per la prima volta a Messina, Ruggero de i Timidi (alter ego di Andrea Sambucco), cantautore e comico, ci farà ballare e cantare con i suoi pezzi più iconici: Timidamente io, Padre e Figlio e tante canzoni che compongono la sua nutrita discografia. Il concerto è previsto per il 30 agosto a partire dalle ore 18, mentre il giorno dopo si racconterà ai nostri microfoni alle ore 19.30.

Il secondo ospite invece a Messina è di casa che, dopo la sua partecipazione allo Stretto Games, ritorna sui nostri palchi, stiamo parlando dell’artista poliedrico (cantautore, performer e creatore di giochi) Immanuel Casto, che si racconterà in un meet&greet (targato UVM) previsto per il 31 agosto alle ore 18.

La terza e non per importanza, è il fenomeno del fumetto italiano, la catanese Fumetti Brutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli. La fama di Fumetti Brutti la precede, artista che vanta nel suo palmares numerosi premi: Premio Micheluzzi con Romanzo Esplicito, e ben 2 Premi Gran Guinigi di Lucca con P. La mia adolescenza trans (2019) e l’anno dopo con Anestesia. L’autrice si racconterà in un doppio meet&greet (firmato UVM), nei giorni 30 e 31 alle ore 16.

Arte in mostra: Officina del Sole & Friends

Lunedì 26 Agosto alle ore 18.00, Palazzo Zanca a Messina apre le porte all’inaugurazione della mostra di fumetti e illustrazioni “Officina del Sole & Friends”, a cura di Officina del Sole.
L’esposizione, inserita nel circuito del MessinaCon, è  visitabile fino al 1 settembre e coinvolge 20 autori siciliani e calabresi, rendendo evidente come anche nella nostra terra si può fare dell’arte una mestiere. A tal proposito, nel discorso inaugurale, il presidente di StrettoCrea, Giuseppe Mulfari, ha espresso la sua volontà di voler trasmettere ai giovani l’importanza di credere nei propri sogni e che “la passione può essere un lavoro”.

MessinaCon2024
Inaugurazione mostra Officina del Sole & Friends. © Giulia Cavallaro

 

Il MessinaCon 2024 si annuncia come un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del mondo geek, offrendo un mix perfetto di intrattenimento, cultura e creatività. Che siate fan di lunga data o nuovi curiosi del genere, il MessinaCon promette di regalarvi un’esperienza indimenticabile, immersi nel fantastico e circondati da persone che condividono le vostre passioni.

Non resta che segnare le date sul calendario e prepararsi a vivere un weekend all’insegna del divertimento e della scoperta.

 

Gaetano Aspa

Qui il programma completo https://www.messinacon.it/programma/

Torna il MessinaCon: le date e i primi ospiti

Per sopravvivere al caldo estivo, anche quest’anno, il 30 e 31 agosto e l’1 settembre arriva il MessinaCon al Palacultura di Messina. Oggi, 22 luglio, è stata presentata nella Sala Falcone e Borsellino di Palazzo Zanca la locandina della fiera, anche per quest’anno firmata da Gaspare Orrico.

Alla conferenza erano presenti gli assessori Liana Cannata e Massimo Finocchiaro, Giuseppe Mulfari, presidente dell’associazione StrettoCrea, che si occupa dell’organizzazione del Festival, l’illustratore Fabio Franchi per l’Officina del Sole e l’architetta Anna Carulli della Fondazione Architetti del Mediterraneo.

I primi ospiti

Una tre giorni ricca di sorprese ancora tutte da svelare; gli ospiti già annunciati sono Immanuel Casto e Fumettibrutti. Come ogni anno, la domenica sarà il giorno dedicato alla gara Cosplay, che quest’anno è affidata al gruppo Role & Roll.

Gli assessori ci tengono a sottolineare la forte sinergia che si è creata tra il gruppo di StrettoCrea e il Comune di Messina, grazie al quale quest’anno sarà possibile fruire di tutti gli spazi del Palacultura. Oltre ai già noti foyer, zona palco e arena Cicciò, infatti, quest’anno si aggiungerà la GAMM, che diventerà la zona adibita al settore artistico della fiera.

MessinaCon, una storia di sinergie

MessinaCon non è soltanto frutto del lavoro di StrettoCrea, ma quest’anno vede anche la collaborazione dell’Officina del Sole, della Fondazione Architetti nel Mediterraneo e di UniVersoMe (proprio così!).

L’Officina del Sole, nelle persone di Lelio Bonaccorso e Fabio Franchi, si occuperanno della mostra che sarà allestita a partire dal 26 agosto nell’atrio del Comune, che quest’anno ha concesso questo ulteriore spazio alla Fiera. La Fondazione Architetti nel Mediterraneo, nella persona dell’architetta Anna Garulli, invece, sostiene da oltre 10 anni questo tipo di iniziative, che ritiene importanti in quanto “forme di espressione che hanno risvolti anche nel sociale”.

I biglietti possono essere acquistati nei MessinaCon Point (una novità di quest’anno), dislocati presso la Fumetteria La Torre Nera a Messina e la sede di Role & Roll a Reggio Calabria, sul sito postoriservato.it e al Palacultura durante i giorni della Fiera. Il biglietto giornaliero ha un costo di 10€, mentre l’abbonamento di 25€.

E UniVersoMe? Saremo lì tutti e tre i giorni del MessinaCon per raccontarvi da vicino il fermento della fiera e per farvi divertire con noi. E tu ci sarai?

“Messina, 7 Luglio 1674: ha inizio la Rivoluzione”: l’evento storico-rievocativo sulla Rivoluzione Antispagnola

Oggi, alle ore 19.30, presso la Scalinata del Rettorato dell’Università di Messina di Piazza Salvatore Pugliatti, l’Associazione Culturale Compagnia Rinascimentale della Stella organizza l’evento storico-rievocativo dal titolo: “Messina, 7 Luglio 1674: … ha inizio la Rivoluzione”. La manifestazione si svolge nel 350° anniversario dello scoppio della celebre Rivolta Antispagnola di Messina. Il Comune e l’Università degli Studi di Messina contribuiranno nel dare lustro all’iniziativa attraverso la concessione dei suggestivi spazi esterni del Rettorato. La manifestazione si fregia inoltre della collaborazione dell’Associazione Amici del Museo “Franz Riccobono di Messina e dell’Aλήθεια Ensemble.

Il programma della serata

La serata verrà inaugurata da Marco Grassi, consulente storico della Compagnia della Stella e Consigliere Nazionale della FIDAM – Federazione Italiana degli Amici dei Musei. Seguirà una relazione di Salvatore Bottari, Docente di Storia Moderna dell’Università di Messina, ed un’esibizione storico/rievocativa dello storico e cuntastorie Daniele Ferrara. Concluderà la manifestazione una esibizione con brani riferibili tra il XV e il XVIII dell’Aλήθεια Ensemble, composto dal mezzosoprano Tiziana Filiti, Raimondo Broccio al flauto e Alessandro Monteleone alla chitarra. Nel corso della manifestazione il noto fumettista Lelio Bonaccorso terrà un live painting.

La Locandina dell’evento odierno, Fonte: unime.it

La rivoluzione Antispagnola di Messina: i fatti storici

La Rivoluzione di Messina fu una sollevazione popolare nella città siciliana di Messina contro il dominio spagnolo. Questa rivolta rappresentò uno dei principali episodi di resistenza all’autorità spagnola in Sicilia durante il XVII secolo. In tale secolo, infatti, la Sicilia faceva parte del vasto impero spagnolo, con le tensioni che non mancavano a causa delle pesanti tasse, delle ingiustizie e dell’oppressione economica e sociale imposta dalle autorità spagnole. Ad alimentare ulteriormente la rivoluzione, inoltre, vi era la Francia di Luigi XIV, in competizione con la Spagna per il controllo dell’Europa, che supportò segretamente i rivoltosi messinesi.

Messina nella seconda metà del XVII secolo, Fonte: Pinterest

Il 7 luglio 1674 iniziò la rivolta. Tra i fautori della rivolta vi era la borghesia mercantile e artigianale rappresentata dai Merli, che voleva liberare Messina dal controllo spagnolo per favorire un regime più favorevole al commercio e all’autonomia locale. L’aristocrazia terriera, rappresentata dai Malvizzi, cercò invece di rimanere fedeli agli ispanici, in modo da mantenere lo status quo che garantiva loro privilegi e potere. In breve tempo i ribelli presero il controllo della città, cacciando i rappresentanti spagnoli. Tuttavia, con la Pace di Nimega (1678) stipulata tra Spagna e Francia, le truppe spagnole ripresero il controllo della città e posero fine alla rivolta. La città subì pesanti ritorsioni e le condizioni della popolazione peggiorarono ulteriormente. Sebbene in un primo momento sembra segnare l’apice del potere economico e politico di Messina, la Rivoluzione Messinese segnerà successivamente l’inizio di un lento declino della città.

Antonino Nicolò