Estate, cultura ed eventi: ecco cosa sta organizzando l’amministrazione comunale

Messina intende ripartire, e vuole farlo in vista dell’estate 2020.
L’amministrazione comunale su questo ha le idee chiare: l’obiettivo è trasformare Messina da città di passaggio a città meta.

A questo proposito gli Assessori Vincenzo Caruso (cultura) e Dafne Musolino (attività produttive) stanno lavorando in sinergia per valorizzare quanto la città può offrire.

La prima mossa è un appello alla cittadinanza con il progetto “VISIT-ME”, un censimento di tutti i siti e luoghi di interesse storico, turistico e naturalistico.
L’obiettivo è fare il punto della situazione su quanto la città possiede, al fine di poter creare dei pacchetti per la promozione del territorio.

Come fare a segnalare un particolare sito o luogo utile allo scopo?

L’appello è rivolto a Associazioni Culturali, Cooperative Sociali, Enti Istituzionali ed Imprenditori titolari o concessionari di siti di interesse turistico (musei, siti storici, palazzi istituzionali), di lidi balneari e referenti di escursioni originali.

Se rientri in queste categorie o conosci qualcuno che vi rientra, è necessario inviare entro lunedì 15 giugno una scheda tecnica all’indirizzo e-mail: vincenzo.caruso@comune.messina.it
Trovate il modello della scheda in questo post, relativo all’ordinanza.

Venerdì 5 giugno invece si è tenuto l’evento digitale “La città dell’estate 2020“, realizzato da E – Motion S.r.l, in diretta su ME Style.

Nella diretta sono stati definiti quelli che saranno gli spazi destinati agli eventi estivi. La regola del distanziamento sociale impone infatti l’utilizzo di spazi aperti.
Si pensa infatti di realizzare due isole pedonali, una in via San Filippo Bianchi e una in via Laudamo.

Altri spazi saranno invece le arene di Villa Dante, Don Blasco e Sperone.
Ancora da definire è invece l’utilizzo dei forti.

Per quanto riguarda gli eventi in sé si pensa alla realizzazione di un percorso turistico, per creare l’opportunità di un particolare giro per le vie cittadine.

A proposito della Vara invece è chiaramente ovvia l’impossibilità di svolgerne le celebrazioni. Tuttavia si pensa di voler montare in maniera statica la struttura sacra e porla alla vista della cittadinanza, in modo da non negare una tradizione così tanto sentita.

Per quanto riguarda le spiagge si insiste sul necessario rispetto delle regole di sicurezza e si sta lavorando a tal proposito.

Infine, un ruolo fondamentale, nell’estate messinese, lo avrà il Teatro Vittorio Emanuele nella creazione di eventi culturali in tutta sicurezza per i mesi estivi.

Intanto gli eventi in streaming continuano.
Ricordiamo la Festa della musica il 21 giugno, ancora in fase di definizione, la quale vedrà protagonisti la musica classica, il Conservatorio Corelli e la banda della Brigata Aosta.

Angela Cucinotta

Il coronavirus non fermerà il turismo a Messina. Il piano dell’assessore Caruso: “La nostra città dovrà diventare una meta per i siciliani”

L’emergenza Coronavirus ha modificato la nostra quotidianità, costringendoci a rinunciare a molte attività anche se adesso, in piena fase due, si pensa già a tornare alla normalità.  Gli esercizi commerciali tornano in attività, noi possiamo iniziare a uscire di casa.

Tuttavia rimangono delle complicazioni, soprattutto a livello economico. In particolare, il settore del turismo è quello che ha subito l’impatto più schiacciate e che continuerà ad assorbirne gli effetti ancora per molto tempo: l’impossibilità di effettuare spostamenti penalizza quelle attività legate all’accoglienza di visitatori, ma non solo.

Per questo abbiamo contattato l’assessore alla Cultura, al Turismo e al Brand Messina Enzo Caruso per farci spiegare come l’amministrazione messinese si stia preparando ad affrontare la questione.

Tutto ha inizio dalle Serate della cultura in TV (ne abbiamo parlato qui): l’iniziativa di mostrare, su diverse emittenti locali, dei documentari a proposito di luoghi (anche inediti) della nostra città.

L’idea iniziale parte dal fatto che dopo tanti mesi passati in casa abbiamo bisogno di una “cura”ha sottolineato l’assessore. Se una persona non ha la possibilità di svagarsi, la cultura dovrebbe essere una cura dello spirito. Per risollevare un po’ gli animi, insomma.

Le serate della cultura in TV sono state pensate nell’ottica del servizio alla persona, in questo momento difficile. E anche per sopperire alla mancanza degli eventi dal vivo veri e propri.

Tuttavia, se questa era una delle funzioni manifeste dell’iniziativa, quella latente è ben più articolata. L’assessore spiega infatti che: 

Stiamo per lanciare la campagna pubblicitaria del turismo a Messina: vogliamo portare i siciliani a Messina, conosciuta ormai da tutti come città di passaggio. Vorremmo farla diventare una meta.

Quest’anno non sarà semplice organizzare le vacanze, con tutte le limitazioni in termini di spostamento che stiamo vivendo. In ogni caso, gli spostamenti all’interno della regione sembrerebbero essere consentiti e molti siciliani si sposteranno da una città ad un’altra.

Noi stessi diventiamo consapevoli di quello che abbiamo da offrire. Abbiamo un “tesoro” che non è mai stato sviluppato e messo a sistema – ha aggiunto.

Le nostre spiagge, le nostre colline, i borghi, l’architettura, le fontane, le chiese, le fortificazioni. Il centro storico stesso è sempre stato identificato solo con il campanile. Ma abbiamo tante altre cose che noi stessi non abbiamo mai conosciuto e apprezzato.

Messina si trovava in difficoltà anche prima dell’emergenza Covid-19: la città si spopola sempre più, minando l’economia del territorio.

Messina si è svuotata, e non solo di giovani.

Con la chiusura di tanti uffici pubblici, intere famiglie si sono trasferite. La città è fatta ormai di impiego pubblico, i nostri figli vanno a cercare lavoro fuori. E chi riempie i negozi della città? L’obiettivo è popolarli di gente che viene da fuori per i grandi eventi.

Si pensi alla Vara, al ferragosto messinese o al Natale. L’obiettivo è sfruttare questi eventi come attrattivi: la gente viene a visitare la città e sosta anche per qualche giorno.

In questo modo l’economia di ristoratori, albergatori e imprenditori del settore turismo aumenterebbe.

C’è, poi, anche la questione della tassa di soggiorno che viene usata per sviluppare il settore turistico. Si tratta, nello specifico, di un’imposta di carattere locale applicata a carico delle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di territori classificati come località turistica o città d’arte (Wikipedia).

Quella messinese non ha fruttato molto (solo 250 mila euro) e con l’emergenza sanitaria si prevedono scenari peggiori.

Far ricrescere l’economia per ottenere più fondi, da investire poi in turismo: è questo l’obiettivo principe dell’amministrazione comunale messinese che, tra l’altro è l’unica in Italia ad aver promosso la delega dell’assessorato allo sviluppo e promozione delle fortificazioni, pezzi di storia troppo spesso rimangono poco conosciuti. Sul sito del Comune di Messina c’è un’apposita sezione dedicata al Brand Messina, tra cui un percorso di conoscenza dei nostri forti.

Vogliamo far diventare queste fortificazioni dei grandi attrattori, perché sono le più belle terrazze sullo stretto di Messina, ha concluso l’assessore.

Noi di UniVersoMe ringraziamo l’assessore Enzo Caruso per la disponibilità e ricordiamo che nei prossimi giorni ci sarà un nuovo appuntamento su TCF per visitare luoghi inediti della città.

Angela Cucinotta

Messina che non rinuncia: l’interessante iniziativa della Notte della cultura in TV

Agli albori della fase 2 e soprattutto con l’arrivo della bella stagione, è forte il desiderio di uscire e percorrere le strade di Messina, sede della nostra università.

Per tornare alla normalità ci vorrà ancora un po’ di tempo ma nel frattempo, su proposta degli assessori Enzo Caruso (Assessore alla Cultura) e Salvatore Mondello (Assessore ai Beni Culturali) potremo godere di alcuni scorci inediti della città.


L’iniziativa ha come obiettivo la realizzazione di una Notte della cultura alternativa, dal tema “Curiosità, luoghi e monumenti della Messina sconosciuta”.

L’amministrazione comunale infatti aveva previsto, per i mesi di maggio e giugno, questo tipo di evento culturale ma a causa dell’emergenza sanitaria, chiaramente, non è stato possibile organizzarlo.

Tuttavia, così come molte altre attività, anche la cultura non si ferma e, grazie alla collaborazione di diverse emittenti locali, i messinesi avranno la loro Notte della cultura.

Si tratta di una proposta anche nell’ottica del servizio alla persona, con la speranza che possa essere utile al benessere psichico dei cittadini, ormai limitati alla propria abitazione da tempo.

Il primo appuntamento sarà venerdì 8 maggio alle 20.30 su Rtp.

Nell’ambito del programma “Scirocco“, condotto dal giornalista Emilio Pintaldi, avremo la possibilità di visitare virtualmente luoghi inediti della nostra città.

Ecco quali:

  • Il Palazzo S. Elia, sede della Brigata Meccanizzata Aosta
Google Maps

Via del Vespro, nei pressi di Via Garibaldi.

Non troppo lontano dalla sede centrale della nostra Università.

 

  • Il Palazzo della Guardia di Finanza
Google Maps

In Via Tommaso Cannizzaro.

Vicinissimo a Piazza Cairoli e nei pressi della Stazione Centrale.

 

  • Il Salone Storico del 24° Rgt. Artiglieria dedicato ad Emilio AINIS
Google Maps

In Via Taormina nella Caserma Ainis.

Si trova un po’ prima del Policlinico Universitario e del Capolinea Zir del Tram.

 

  • Il Centro Operativo VTS della Capitaneria di Porto (località Forte Ogliastri)
Google Maps

Si trova in linea d’aria diretta all’imbarco traghetti.

 

  • Il Palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele
Google Maps

In Via Garibaldi.

A metà tra il Municipio e la fermata del tram Boccetta.

 

  • I reperti pre-terremoto custoditi al Museo Regionale
Google Maps

Si trova sul viale della Libertà, proprio di fronte al capolinea del tram Museo.

 

Angela Cucinotta