Bryan Cranston, “una vita in parti”

Walter White, Hal , Lyndon B. Johnson e Dalton Trumbo sono solo alcuni dei caratteri affascinanti e complessi nei quali il leggendario Bryan Cranston, che oggi compie 64 anni, si è reincarnato.

Non è dunque un caso che l’attore, il quale sarebbe divenuto il professore di chimica più temibile del mondo, nasca nel 1956 proprio ad Hollywood (Los Angeles) culla della recitazione e dello show-business.

Ad inizio carriera, le attitudini attoriali di Bryan lo portano a prediligere sceneggiati comedy: infatti, il ruolo che gli conferisce una spolverata – seppur fugace – di notorietà è quello dei Hal Wilkerson nella sit-com televisiva Malcolm.

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Il ruolo di padre rimbecillito, ingenuo, distratto ed abbindolabile, mette in evidenzia il suo talento di fronte tutta l’America, che si appassiona velocemente alla serie.

La propensione per la recitazione comica viene certificata anche dalle prime candidature ai prestigiosi premi Emmy, che negli anni a seguire saranno letteralmente dominati.

Dopo il propulsivo successo comico maturano le prime esperienze drammatiche di rilievo nell’epico Salvate il soldato Ryan di Spielberg; seguono quelle in Drive di Refn, Contagion di Soderbergh, Rock of Ages di Shankman.

 

Nel 2008 scatta la scintilla che offre l’opportunità di accendere artisticamente la sua carriera: viene provinato e selezionato per ricoprire il ruolo di Walter White nella pluripremiata serie tv cult Breaking Bad.

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Come l’ha definita lo stesso Cranston, vestire i panni del professore di chimica malato di cancro è stata una “life-changing experience“, un’esperienza che gli ha cambiato la vita.

Cinque entusiasmanti stagioni (2008/2013), ormai consegnate ai posteri della settima arte, che gli hanno donato, il life-time role (ruolo della vita), concepito dalla penna e dalla mente geniali di Vince Gilligan, storico autore e produttore della serie.

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“Say my name”, “I am the one who knocks”, “Stay out of my territory”, “I won”, “I did it for me” sono solo alcune delle citazioni incastonate come diamanti in scene brillanti e mozzafiato hanno reso Breaking Bad la serie culto degli ultimi anni.

Walter White è uno dei personaggi più riusciti, complessi, affascinanti, emotivamente potenti, evoluti e profondi della storia della TV, per il quale l’interprete hollywoodiano ha ricevuto molteplici premi tra i quali quattro Emmy ed un Golden Globe.

Come Vince Gilligan spesso ha dichiarato nessuno sarebbe potuto “essere” W.White meglio di lui, nessuno sarebbe potuto essere un padre dolcissimo e premuroso nella sfera domestica e parallelamente divenire di stagione in stagione lo spietato re della metanfetamina (Blue Sky), meglio di lui.

Penserete legittimamente, solo se avete letto l’articolo con perspicacia, che possa essere difficile affrancare una carriera attoriale da un ruolo così ingombrante.

Non per Bryan Cranston, che presto mostra al mondo del cinema il suo talento camaleontico in Argo, pellicola diretta da B.Affleck vincitrice del miglior film agli Oscar del 2012. In The Infiltrator veste i panni di una spia-infiltrata nel mondo dei narcos. E ancora, interpreta magistralmente lo sceneggiatore baffuto Dalton Trumbo nell’omonimo biopic che gli vale la candidatura come miglior attore agli Oscar del 2016.

L’amore per la recitazione di Bryan Cranston non ha confini e lo spinge a modellare il suo talento artistico anche per i rinomati palcoscenici teatrali di Broadway nei quali si esibisce in All the way e Network, entrambe performance premiate con il Tony Award, celebre premio dedicato al mondo del teatro.

Chissà cosa avrà in serbo il futuro per l’attore americano, intanto gli auguriamo buon compleanno e mille altri intensi giorni da Walter White.

Caro Bryan, “You are the one who knocks”!

Antonio Mulone

Le nomination degli Emmy del 2017

Sono state annunciate le nomination relative alla 69esima edizione dei Primetime Emmy Awards.
I riconoscimenti che annualmente premiano le eccellenze del mondo televisivo americano.
La cerimonia di assegnazione si terrà il 27 settembre al Microsoft Theatre di Los Angeles e a presentarli sarà il conduttore dell’omonimo late show Steven Colbert. Un simpatico signore occhialuto che non dovrebbe deludere per ironia.
Scampati dall’assenza di Game of Thrones quest’anno fanno incetta di candidature nuovi show, con trame molto interessanti, così in capo a tutti Westworld con Stranger Things e This is us nella categoria della miglior serie drammatica.
Fra queste spicca anche The Handmaid’s Tale tratto dall’omonimo romanzo ambientato ai giorni nostri nel quale le donne fertili (appunto le handmaids) sono ridotte in schiavitù dai comandanti e dalle loro mogli sterili col solo scopo di usarle come mezzo di riproduzione. È un prodotto da vedere assolutamente, interessante, scritto molto bene e interpretato ancora meglio. Elizabeth Moss, la protagonista , è candidata nella categoria per l’interpretazione femminile in una serie drammatica.
Passando alla commedia abbiamo i soliti VEEP, Black-ish e Modern Family con qualche new entry come Unbreakable Kimmy Schmidt ma chi fa da capo in questa categoria è SNL il Saturday Night Live che ha concluso una stagione eccellente, con un Baldwin/Trump incredibile e Kate McKinnon nei panni della Kellyanne Conoway e Jeff Session superlativa. Una stagione che rimarrà negli annali della Nbc.

Nella categoria delle miniserie troviamo il “king of tv” Ryan Murphy con Feud , Big Little Lies , Fargo , Genius e The night of. 

C’è posto anche per noi italiani, o meglio per l’italiano più amato dall’America: Paolo Sorrentino e il suo “The young pope”  con le candidature per la miglior fotografia (Luca Bigazzi), e scenografia (Ludovica Ferrario, Alexandro Maria Santucci, Laura Casalini).

Fra le opere candidate ci sono dei veri gioielli, fra interpretazione, sceneggiatura, regia e aspetto tecnico. Se alcune non le avete viste recuperatele , non ci sarà da pentirsi.
I prodotti per il piccolo schermo e lo streaming sono ormai dei veri “capolavori” che concorrono col cinema.
Una cosa però non potranno mai superare: la magia della sala. Che sia al chiuso o sotto le stelle delle arene estive.

Di seguito la lista dei candidati nelle maggiori categorie.

 

Miglior serie drammatica
Better Call Saul
The Crown
The Handmaid’s Tale
Stranger Things
This Is Us
Westworld
House of Cards

Miglior attore protagonista in una serie drammatica
Sterling K. Brown, This Is Us
Anthony Hopkins, Westworld
Matthew Rhys, The Americans
Liev Schreiber, Ray Donovan
Kevin Spacey, House of Cards
Milo Ventimiglia, This Is Us

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica
Viola Davis, How to Get Away with Murder
Claire Foy, The Crown
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale
Keri Russell, The Americans
Evan Rachel Wood, Westworld
Robin Wright, House of Cards

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica
John Lithgow, The Crown
Jonathan Banks, Better Call Saul
Mandy Patinkin, Homeland
Michael Kelly, House of Cards
David Harbour, Stranger Things
Ron Cephas Jones, This Is Us
Jeffrey Wright, Westworld

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica
Ann Dowde, The Handmaid’s Tale
Samira Wiley, The Handmaid’s Tale
Uzo Aduba, Orange Is the New Black
Millie Bobby Brown, Stranger Things
Chrissy Metz, This Is Us
Thandie Newton, Westworld

Miglior miniserie
Big Little Lies
Fargo
Feud: Bette and Joan
The Night Of
Genius

Miglior attore protagonista in una miniserie o film
Riz Ahmed, The Night of
Benedict Cumberbatch, Sherlock
Robert De Niro, The Wizard of Lies
Ewan McGregor, Fargo
Geoffrey Rush, Genius
John Turturro, The Night of

Miglior attrice protagonista in una miniserie o film
Carrie Coon, Fargo
Felicity Huffman, American Crime
Nicole Kidman, Big Little Lies
Jessica Lange, Feud
Susan Sarandon, Feud
Reese Witherspoon, Big Little Lies

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film
Alexander Skarsgard, Big Little Lies
David Thewlis, Fargo
Alfred Molina, Feud
Stanley Tucci, Feud
Bill Camp, The Night Of
Michael K. Williams, The Night Of

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film
Regina King, American Crime
Shailene Woodley, Big Little Lies
Laura Dern, Big Little Lies
Judy Davis, Feud
Jackie Hoffman, Feud
Michelle Pfeiffer, The Wizard of Lies

Miglior serie comedy
Atlanta
Black-ish
Master of None
Modern Family
Silicon Valley
Unbreakable Kimmy Schmidt
Veep

Miglior attrice protagonista in una serie comedy
Pamela Adlon, Better Things
Jane Fonda, Grace&Frankie
Allison Janney, Mom
Ellie Kemper, Unbreakable Kimmy Schmidt
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Tracee Ellis Ross, Black-ish
Lily Tomlin, Grace&Frankie

Miglior attore protagonista in una serie comedy
Anthony Anderson, Black-ish
Aziz Ansari, Master of None
Zach Galifianakis, Baskets
Donald Glover, Atlanta
William H. Macy, Shameless
Jeffrey Tambor, Transparent

Miglior attore non protagonista in una serie comedy
Alec Baldwin, Saturday Night Live
Louie Anderson, Baskets
Ty Burrell, Modern Family
Tituss Burgess, Unbreakable Kimmy Schmidt
Tony Hale, Veep
Matt Walsh, Veep

Miglior attrice non protagonista in una serie comedy
Kate McKinnon, Saturday Night Live
Vanessa Beyer, Saturday Night Live
Leslie Jones, Saturday Night Live
Anna Chlumsky, Veep
Judith Light, Transparent
Kathryn Hahn, Transparent

Miglior film per la tv
The Wizard of Lies
Black Mirror
Dolly Parton’s Christmas of Many Colors: Circle of Love
The Immortal Life of Henrietta Lacks
Sherlock

Arianna De Arcangelis