Al Cinema Lux la Stagione Cinematografica 2024

Wim Wenders, Alfred Hitchock, Park Chan-wook: questi sono solo alcuni dei grandi nomi presenti nel programma della Stagione Cinematografica 2024 del Cineforum Don Orione al Cinema Lux (Largo Seggiola is. 168) di Messina.

Film di qualità e quasi tutte prime visioni per la città, eccetto qualche titolo rimasto un po’ indietro nei vari circuiti commerciali, come Miracle (Corea del Sud 2021) di Jang Hoon Lee, vincitore del Premio del Pubblico al Far East Film Festival, Maigret di Patricie Leconte, e Decision To Leave (Corea del Sud 2021) di Park Chan-wook (regista di Old Boy), Premio Miglior Regia al Festival di Cannes 2022.

A dare il via alla stagione del 2024 sarà il regista giapponese R. Nakano con Foto di famiglia (Giappone 2020), seguiranno poi una retrospettiva di tre film dedicata alle donne, “Donne… non solo un giorno all’anno”, una breve “Finestra sul cinema italiano”, e altri titoli protagonisti dei vari Film Festival di tutto il mondo. È previsto anche un incontro con l’autore per il film Un destino migliore (Italia 2023) di Gaetano Di Lorenzo, regista di A proposito di Franco, vincitore del Premio Cinceclub miglior documentario al San Giò Verona Video Festival.

Per quanto riguarda invece le modalità d’ingresso, oltre l’abbonamento ordinario all’intero ciclo di film di €60, sono previste delle riduzioni:

Junior (14 – 25 anni): €25
Studenti UniMe: €25
Senior
(over 70): €50
Convenzioni (dietro presentazione di tesserino): €50

ABBONAMENTO GENNAIO/MAGGIO 20 FILM: €45
ABBONAMENTO SOCIO SOSTENITORE: €100

SINGOLO SPETTACOLO: €7
RIDOTTO TESSERATI JUNIOR E SENIOR: €5

Per ulteriori informazioni:
www.cinemaluxmessina.com
www.cineforumdonorione.com
Tel. 090.9216093

IL PROGRAMMA:

Stagione Cinematografica 2024 – Cinema Lux

 

Redazione UniVersoMe

Cineforum UniVersoMe: procedura e modulo per il riconoscimento CFU

La partecipazione alle singole proiezioni dei cineforum organizzati da UniVersoMe garantisce il conferimento di 0,25 CFU per incontro.

Per coloro che hanno già partecipato alle prime due proiezioni del cineforum Cinema Perturbante, ovvero Profondo Rosso di Dario Argento il 31 ottobre e Psycho di Alfred Hitchcock il 14 novembre, sarà necessario compilare l’apposito modulo per il riconoscimento dei CFU.

ATTENZIONE! E’ opportuno fare richiesta per i CFU delle proiezioni solamente ove ci sia stata una reale ed effettiva presenza; ci si appella al buon senso ed all’onestà degli studenti nel mandare la richiesta solo ove ci sia stata la partecipazione.

Come deve essere compilato il modulo per i CFU?

Al seguente link troverete il modulo per il riconoscimento dei CFU. Tale modulo deve essere compilato con i propri dati personali nella parte iniziale: nome e cognome, numero di matricola, codice fiscale, telefono, mail ISTITUZIONALE, anno accademico e corso di studi.

A questa prima parte seguirà una tabella dove potranno essere riportate le attività svolte. Nella prima colonna, denominata Titolo evento dovrà essere inserita la denominazione del cineforum ed il film visto (es. Cineforum Cinema Perturbante, Psycho). L’iniziativa del cineforum UVM è approvata dal Senato accademico, quindi nella seconda parte della tabella si dovrà semplicemente segnare nella colonna Senato accademico nella riga corrispondente.

Nelle ultime due colonne, denominate Data e Quota CFU, dovranno intuibilmente essere inserite la data della proiezione a cui si è tenuto parte ed il quantitativo di CFU che devono essere convalidati per la singola attività, ovvero 0,25.

Nell’ultima parte del documento sarà necessario segnalare il numero totale di CFU da convalidare e per quale tipologia di attività: attività a scelta dello studente (CFU liberi), ulteriori attività formative o crediti extra-curriculari.

È importante segnalare che tale modulo NON va compilato e mandato per una singola attività (es. per convalidare 0,25 CFU di una singola proiezione), bensì quando i CFU di più attività devono essere convalidati (es. per una partecipazione continua a tutte le proiezioni si chiede di compilare il modulo a fine cineforum). Nel caso di una partecipazione ad un singolo film, è consigliato richiedere la convalida insieme ad altre attività.

Cosa fare dopo aver compilato il modulo?

Una volta compilato ed ultimato, il modulo, insieme ad una copia fronte/retro del documento di identità, deve essere mandato all’indirizzo e-mail protocollo@unime.it. La procedura verrà infine ultimata dalla segreteria dell’università che ultimerà la convalida dei CFU.

In caso di dubbi o problemi UniVersoMe si mantiene disponibile per qualsiasi chiarimento a questo proposito attraverso i nostri vari canali social e mail.

Modulo CFU Cineforum UVM - Cinema Perturbante
Programma Cineforum UVM: “Cinema Perturbante”

Con UniVersoMe alla (ri)scoperta del grande cinema…al cinema!

Cosa sia il cinema se lo sono chiesti in tanti nel corso della storia. Dai fratelli Lumière alle sorelle Wachowski, passando per Woody Allen, Godard, Bertolucci e perché no, guardando al presente anche l’acclamato Quentin Tarantino che di recente ha pubblicato un libro sul suo “vizio”, Cinema Speculation, presentato a Milano dov’è stato acclamato da una folla di appassionati. Ognuno, ovviamente, dando una propria ed originale interpretazione.
Una cosa però, a mio parere, potrebbe mettere tutti d’accordo: la magia che da sempre l’arte cinematografica esercita sulla vita delle persone.
Il cinema, anzi, non è “semplicemente” un’arte; è quel compagno di viaggio di cui molti non possono fare a meno. Un film, un buon film, ha il potere di farci emozionare, di farci piangere, ridere, come nessun’altra espressione culturale e artistica riesce a fare. Forse perché questa le racchiude un po’ tutte?
Una cosa è certa, il cinema è una vera e propria esperienza, e solo dopo essere stati dentro una sala cinematografica potremo vantarci di averla vissuta per davvero. Questa mia affermazione, che per certi versi potrebbe pure sembrare scontata, contiene del vero ed è sempre più riscontrata dal grande pubblico. Al giorno d’oggi, noi, cittadini globali e al tempo stesso soli; figli di una società postmoderna, o “liquida” come direbbe il sociologo polacco Bauman, siamo costretti a fare i conti con molte (e forse troppe) esperienze mediali. E la cosa, forse più dolorosa, è che alcuni di noi ne sono totalmente inconsapevoli.
Mi riallaccio ad un discorso fatto dal professore Federico Vitella, ordinario di storia del cinema all’Università degli studi di Messina, che nel corso di una sua lezione ha evidenziato il fatto che ormai sempre meno persone, ed in particolar modo le nuove generazioni, risultano attratte dalla “magia” dell’esperienza vissuta in sala, preferendo piuttosto quel famoso “hic et nunc” (qui ed ora) e spesso meglio se nel mondo virtuale.
Abbiamo reso la nostra quotidianità sempre più “smart”. E guardare un film, scelto minuziosamente su una delle tante piattaforme, stando seduti comodamente sul nostro divano, può attirare maggiormente piuttosto che stare ore seduti su delle poltrone, – talvolta anche scomode – in attesa di un prodotto cinematografico che poi magari nemmeno ci piace. Ma non fa anche questo parte di un’esperienza?
E ancora, il cinema, non è come le altre arti fondamentale per la nostra crescita personale?
In questo mondo “frammentato”, forse, ciò di cui abbiamo bisogno è di alcune verità, e credo che il regista Jean-Luc Godard, esponente di rilievo della Nouvelle Vague, avesse ragione nell’affermare che se la fotografia è verità, il cinema lo è ventiquattro volte al secondo. E forse, per riscoprire certe verità urge entrare in una sala cinematografica, qualunque essa sia, per distaccarci da quei prodotti commerciali e mediali e andare alla riscoperta di quei capolavori che hanno fatto la storia del cinema. Proprio da questo è nata l’esigenza, da parte di UniVersoMe, in collaborazione col Cinema Lux di Messina, di dar vita ad un cineforum che avesse come scopo principale quello di riscoprire certi titoli. In primis, per un arricchimento personale ma senza tralasciare l’aspetto sociale, al giorno d’oggi più che fondamentale.
Si è tenuta così mercoledì 5 aprile la prima proiezione, “8½” di Federico Fellini, accompagnata dall’intervento del professore Federico Vitella, che nel fare un breve excursus sul regista e sulla sua arte ha comunque evidenziato, ancora una volta, l’importanza dell’arte cinematografica. Il progetto del cineforum continuerà fino al mese di maggio e prevede la proiezione di film come “Uccellini e uccellacci” di Pier Paolo Pasolini, “Effetto notte” di Truffaut, e “Mulholland Drive” di Lynch, tutti in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. Con l’obiettivo di ricordare a tutti l’importanza della settima arte!

Domenico Leonello
Caposervizio UniVersoMe

* Articolo pubblicato il 13/04/23 nell’inserto “Noi Magazine” di Gazzetta del Sud

Il primo Cineforum di UniVersoMe: La storia del cinema

Giorno 5 Aprile si è tenuta la prima proiezione del primo cineforum targato UniVersoMe (qui il nostro articolo sulla Gazzetta del Sud), in collaborazione col Cinema Lux. La prima proiezione è stata 8 1/2 di Federico Fellini, pellicola introdotta dalle parole del professore Federico Vitella, ordinario di Storia e Teorie del Cinema presso l’Università di Messina.

Le sue parole sono servite a noi del pubblico per dare una migliore contestualizzazione a quello da lui descritto come uno dei capolavori dell’arte cinematografica del ‘900, la cui influenza si continua a sentire ancora oggi.

Il professore Federico Vitella, ordinario di Storia del cinema, durante la sua introduzione al film. © Salvo Donato

 

Un’opera riflessiva e fortemente autocritica dell’autore Fellini in cui Marcello Mastroianni impersona un alter ego del regista, Guido Anselmi, regista in piena crisi creativa che si ritrova a dover affrontare una corte di spasimanti costituita dall’intera produzione del suo prossimo film. Guido è, quindi, circondato per l’intera durata del film da questi personaggi e dalle sue incertezze che noi spettatori vediamo attraverso continue sequenze sognanti. In queste tutti i personaggi del film che il regista Anselmi ha in mente interagiscono tra loro e si mescolano alle persone che egli stesso ha incontrato nel corso della sua vita, fin da bambino.

Domenico Leonello, Caposervizio della rubrica Recensioni e Segretario Generale di UniVersoMe presenta il progetto del cineforum al pubblico. © Salvo Donato

 

È un opera nata da un’idea mai nata di Fellini, che dopo essersi dimenticato quale fosse l’idea vincente per il suo prossimo film decide di parlare proprio di quello: un regista senza un’idea.

Dopo questa prima proiezione il nostro Cineforum continuerà con la seguenti date:
– il 19 Aprile ore 18:00, Uccellacci e Uccellini di Pier Paolo Pasolini
– il 3 Maggio ore 18:00, Effetto Notte di Francois Truffaut
– il 17 Maggio ore 18:00, Mulholland Drive di David Lynch

Team di UniVersoMe, insieme al professore Federico Vitella e all’esercente del Cinema Lux, Francesco Torre. © Salvo Donato

 

Ringraziamo anche Francesco Torre, esercente del Cinema Lux, per l’opportunità che ha dato a noi e a tutti quelli presenti tra il pubblico di riscoprire una perla del cinema italiano ed internazionale.

Il Cinema Lux ha, in contemporanea, dato inizio al suo cineforum: “La valigia dei sogni”.
Le pellicole proiettate saranno:
Psyco, il 14 Aprile alle 20:30;
Strade perdute, il 28 Aprile alle 20:30;
The General e One week, il 12 Maggio alle 20:30;
Cantando sotto la pioggia, il 26 Maggio alle 20:30.

Matteo Mangano

UVM e SAP: condivisione e aggregazione tra studenti UniMe

UniversoMe, la nostra testata multiforme assume toni internazionali. Infatti è stato promosso ed ha riscosso un notevole successo il cineforum organizzato, mercoledì 9 Novembre, in collaborazione con la comunità di studenti internazionali SAP.UVM X SAP

Cos’è SAP?

SAP è l’acronimo di Student Ambassador Program, progetto lanciato lo scorso Novembre. In cosa consiste? In una nuova divisione dell’Ateneo dedicata alla componente internazionale della comunità studentesca nell’Università di Messina. Perché nasce? Cosa si prefigge come obiettivo? Il programma si pone nell’ottica di creare una community degli studenti internazionali in UniMe offrendo loro sostegno e mettendo e promuovendo interessanti iniziative volte all’integrazione.

SAP/ Di quali strumenti si avvalgono?

Fanno molto utilizzo delle chat peer to peer che permettono loro di interagire e comunicare problematiche, dubbi, domande relative alle attività accademiche, burocratiche ed extracurriculari di UniMe.

Da chi è formato il team?

Il team, coordinato tecnicamente dallo Staff Ambassador Eliana Risicato, conta su Abdul Raouf Mastan, l’Ambasciatore coordinatore del programma. Ed insieme a lui, come studenti ambasciatori, troviamo Ece Erceber, Ghidaa Bayatra, Suresh Yadav, Yerzhan Torebek e Tariro Chidakwa. 

UVM X SAP

UVM X SAP/ L’iniziativa Film Club

Alle 18.30 di mercoledì 9 Novembre, presso il Cinema Apollo, con la premiere del film Marvel Black Panther: Wakanda Forever, si è inaugurata la collaborazione tra SAP e UniVersoMe. Un’iniziativa nuova, brillante e che ha riscosso moltissimo successo trattandosi di una vera e propria novità. Ed è proprio sfruttando l’atmosfera della premiere che la serata ha preso piede. Infatti, prima della proiezione, alcuni ragazzi del nostro progetto hanno intervistato i presenti ponendo loro delle domande sul film, cercando di comprendere quali fossero le aspettative degli studenti in merito ad esso.

Il cinema Apollo per l’occasione e per l’alta affluenza di partecipanti ha messo a disposizione due sale, proiettando in una la pellicola in lingua originale con i sottotitoli in italiano, mentre nella seconda interamente in italiano. La maggior parte degli studenti ha optato per la visione in lingua originale.

Si tratta sicuramente di un’iniziativa diversa, fresca e di portata internazionale che si propone di portare avanti gli ideali di fratellanza dell’Università di Messina. E data l’affluenza a questo primo appuntamento non si escludono sicuramente altri eventi del genere al cinema.

E’ fondamentale, ora che l’emergenza COVID-19 è rientrata, sperimentare nuovi metodi per incentivare la cultura e la comunicazione. Infatti, dopo anni di piattaforme in  streaming e numerosi rewatchs, calls virtuali e poco dialogo, è necessario tornare a privilegiare ogni forma di vita sociale. E quale modo migliore se non attraverso il cinema? Le sale cinematografiche del mondo si devono riappropriare di quella componente, la condivisione,  che le designava come luogo di aggregazione  e scambio culturale alla quale chiunque potesse accedervi.

E possiamo essere orgogliosi che, nel periodo della ripartenza, la nostra testata abbia voluto promuovere questa interessante e fruttuosa iniziativa.

Giorgia Fichera

*Ph: Abdul Raouf Mastan 

Corri Forrest corri (e noi proveremo a starti dietro)

In occasione della collaborazione con l’associazione AEGEE-Messina e nell’ambito del Cineforum #socialequity, noi di UniVersoMe siamo lieti di approfondire uno dei film più belli della storia, pieno di spunti di riflessione e di ispirazione.

Voto UVM: 5/5 – Senza alcun dubbio uno dei capolavori del cinema moderno

Celebre film dalla immemore colonna sonora, targata Alan Silvestri, Forrest Gump (1994) è un capolavoro.

Nonostante abbia vinto un’ innumerevole quantità di premi (di ogni tipologia e anche in diversi anni), se c’è una cosa che il film è “riuscito” a fare – e nello stesso modo pochi altri – è darci una consapevolezza. Si parla di filosofia gumpiana, facendo riferimento all’atteggiamento di Forrest, un po’ ingenuo ma profondamente vero; la sua capacità di vivere il sogno americano senza neanche rendersene conto ha incantato milioni di spettatori ed emozionato intere generazioni.

Stupido è chi lo stupido fa

Considerato un “sempliciotto” e un “ragazzino sui generis”, Forrest prende la vita così come gli si presenta. Misurandole  in termini di intelligenza – come si è soliti fare attualmente – le capacità del ragazzo sono minime; un ragazzo un po’ speciale «con dei limiti».

Ma siamo sicuri che quelli fossero realmente dei limiti?

Forrest e Jenny da piccoli – Fonte: artspecialday.com

Forse quella di Forrest è una capacità straordinaria: riuscire ad isolarsi dalle cose che – per lui – non sono importanti per poter arrivare a ciò che invece è essenziale.

E di cosa si potrebbe trattare se non di amore e famiglia, celati dietro i personaggi di Jenny (Robin Wright) e della mamma (Sally Field)? Sembra banale, ma non lo è.

Forrest è sincero, forse è la parte più sincera celata in ognuno di noi; sincero ma determinato. Non è influenzabile, ma indirettamente influenza chi gli sta accanto (e noi che siamo dietro uno schermo anni dopo).

Non sono un uomo intelligente ma so l’amore che significa.

Mamma diceva sempre: devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti

L’ingenuità di Forrest che crede ed esegue – letteralmente – quello che gli viene detto è un masterpiece firmato dal regista Robert Zemeckis (il soggetto è tratto dall’omonimo romanzo di Winston Groom) ed interpretato da Tom Hanks. La bravura di un attore (pluripremiato anche grazie a questo film) che riesce a rendersi semplice ma non scontato.

La storia e la fotografia ci portano nell’America a cavallo tra anni ’40 e ’80, apparentemente senza niente di speciale, e raccontata da una semplice panchina dal nostro protagonista: Forrest Gump, che ha conosciuto i nomi più importanti degli Stati Uniti del 20esimo secolo; lui così semplice ma così indelebile, con estrema semplicità racconta la sua storia. La racconta a persone che neanche conosce (e che potremmo essere noi) e senza pretese ci fa immergere in un flashback di ricordi: ordinati e nitidi.

Gump che corre, fonte: pluggedin.com

Un susseguirsi di scene ci fanno vedere il bambino dello scuolabus che crescerà fino ad andare alla Casa Bianca, il giovane addestrato per la guerra nel Vietnam che finisce a fare l’imprenditore di barche per gamberi; una serie di cose che sembrano sconnesse tra loro, anche se in realtà il fil rouge c’è: mantenere le promesse fatte. Tutto ciò che succede sembra essere stato una conseguenza dell’aver rispettato i desideri e le richieste altrui: a Bubba (soprannome di un suo commilitone e amico, interpretato da Mykelti Willianson) alla mamma non importa, per Forrest sono tutti uguali; e questo involontariamente gli permette di uscire vittorioso dalle situazioni, anche dalle peggiori.

Semplicemente prendersi cura degli altri, incredibile.

Mi manchi tanto, Jenny! Se hai bisogno di qualcosa non sarò molto lontano

La storia d’amore tra due giovani americani che si conoscono a scuola sembra essere un must have di ogni film; qui però è molto diversa. Mentre Forrest corre (letteralmente) per raggiungere i suoi obiettivi Jenny sembra fare di tutto per autodistruggersi.

Ogni loro incontro si conclude con un arrivederci, Forrest la lascia andare via senza rabbia o orgoglio: se lei ha detto così è così che deve essere. Non è accondiscendenza, bensì rispetto. La semplicità e l’intelligenza sembrano essere indissolubili e l’animo di Gump che adesso è più ferito che mai, è talmente nobile da permettergli di accettare e – con molta più intelligenza di altri dal QI elevato – di andare avanti.

Forrest che saluta Jenny, fonte: pinterest.it

Quando raggiungerà la felicità con la donna che ha sempre amato sarà messo a dura prova ma ancora una volta avrà il coraggio di avere rispetto. E noi siamo lì con lui, sotto quell’albero a darci una giustificazione per ciò che è successo:

 non lo so… se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza… ma io… io credo… Può darsi le due cose. Forse le due cose capitano nello stesso momento.

Mamma diceva sempre: la vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!

Forrest, la tua mamma aveva ragione. La profondità di questo film emoziona e l’imprevedibilità degli eventi che narra forse spaventa un po’.

È un film cult che ha fatto la storia e che ha educato generazioni. Senza nessuna remora possiamo dire che Forrest correva leggero, dando peso solo alle cose importanti e riusciva ugualmente a rendersi conto della bellezza del mondo: da una racchetta di ping pong a dei gamberi, tutto era fonte di stupore.

Forrest e la sua scatola di cioccolatini, fonte: edizionideste.it

L’“ingenuità” di un ragazzo con deficit intellettivo si accompagna alla capacità di saper prendere decisioni e di farlo in modo assolutamente originale. Ci insegna a ripartire e a fermarci; in questo mondo ormai sempre più caotico, forse anche a darci un po’ di tregua senza troppe spiegazioni:

Sono un po’ stanchino. Credo che tornerò a casa ora.

Barbara Granata 

Cineforum Universitario: al via le proiezioni

Mercoledì 14 ottobre, alle ore 21:00, presso il Cinema Apollo, i ragazzi dell’associazione universitaria “Orione” vi aspettano per la rassegna “Cineforum Universitario”, con la prima proiezione: Joker.

Il Cineforum universitario è un’occasione di confronto e di aggregazione pensata per tutti gli studenti dell’Università di Messina. Attraverso la visione di varie pellicole, verranno affrontate numerose tematiche di attualità legate al mondo giovanile. In più, ci sarà tempo per un dibattito libero che consentirà a ciascuno di poter esprimere le proprie opinioni sugli argomenti trattati.

Il primo film della rassegna sarà Joker di Todd Phillips, con un’immensa interpretazione di Joaquin Phoenix. Costante durante il film è il suono di una risata isterica e nevrotica, che erompe inquietante e, inutilmente strozzata dal protagonista, si fa più intensa nelle situazioni meno adeguate, quando maggiore è la volontà di reprimerla, allontanando Arthur Fleck da una società già di per sé indifferente alla sua condizione e di chi, come lui, è relegato in un ghetto di Gotham dimenticato dalla politica, della quale Thomas Wayne è il simbolo.

La risata è  sintomo dell’instabilità psichica che porterà alla metamorfosi di Arthur Fleck in Joker ed è tema centrale del film, tant’è che lo stesso Phillips dichiara che l’idea di questo Joker nasce da L’homme qui rit, opera di Vitor Hugo, trasposta in pellicola nel primo dopoguerra. E proprio Phoenix afferma che, con l’obiettivo di rendere al meglio la sua performance, ha studiato dei video di persone affette da risata incontrollata: si tratta infatti di un disturbo assolutamente patologico e reale. Crisi di risa involontarie? Ma di che razza di malattia si parla? Scoprilo cliccando qui.

Nel corso del film assistiamo ad una lenta ma costante evoluzione del personaggio, ed è proprio questo viaggio verso la follia ad interessare realmente lo spettatore. L’attore è riuscito a manifestare il disagio di un uomo tramite piccole azioni, probatorie delle profonde problematiche di Arthur Un esempio emblematico è lo sguardo assunto dal protagonista quando ride in maniera incontrollata, che trasmette tutta la disperazione ed il malessere del personaggio semplicemente con gli occhi. Per leggere la recensione di UniVersoMe del film Joker, clicca qui.

I film in programmazione per i mesi di ottobre e novembre sono: Joker di Todd Phillips , Il Traditore di Marco Bellocchio, The Truman Show di Peter Weir e Quo Vado? di Checco Zelone.

Per ogni proiezione saranno attribuiti o,25 CFU agli studenti spettatori (per ogni dipartimento del nostro Ateneo).

Locandina Evento

Mappa per arrivare al luogo dell’evento:

“Un drive-in alla cittadella universitaria”. La proposta dell’Associazione Chirone

Dopo il 4 maggio, in Italia si ricomincerà (un pezzo alla volta) a tornare alla “normalità”. Il regime di distanziamento sociale tuttavia, resta l’unica soluzione utilizzabile per essere certi di non mettere a repentaglio la salute pubblica. In questa direzione si staglia la proposta presentata dall’Associazione studentesca Chirone, che suona un po’ come ritorno al passato: realizzare un drive-in alla cittadella universitaria. Il campus di zona Annunziata pensato come luogo di incontro “sicuro”, dove organizzare una rassegna all’aperto negli ampi spazi del parcheggio del Cus Unime.

Chiediamo che – si legge nella richiesta protocollata – una volta che l’avvio della cosiddetta “Fase Due” sia considerato rodato e la suddetta ampiamente sperimentata, si possa allestire nei parcheggi del plesso sportivo universitario un cinema all’aperto,  fruibile attraverso i propri mezzi di trasporto, rispettando le misure di distanziamento sociale e di contenimento dei contagi, previste dalle normative vigenti. 

L’evento, pensato come un ciclo di incontri in cui proiettare una serie pellicola relativa ad un tema attuale, ha visto da subito la collaborazione dei destinatari della proposta, che in questi giorni si riuniranno per deliberare, come affermato dal Presidente dell’associazione Giuseppe Mangiapane: «La nostra idea nasce dalla volontà di ripartire promuovendo delle occasioni di vita in comune, nel pieno rispetto delle norme previste dal distanziamento sociale. Da qui l’idea di un drive-in, ovverosia l’allestimento di un cinema all’aperto, da realizzare all’interno della cittadella universitaria, dove ognuno potrà recarsi con la propria auto e seguire il film rimanendo all’interno della propria vettura. Abbiamo così proposto la nostra idea all’amministrazione universitaria ed ai vertici del CUS».  

«Considerata la funzione sociale che ha assunto l’Ateneo durante questa fase emergianziale – ha detto Ludovico Irrera, rappresentante allo C.S.A.S.U. – abbiamo ritenuto opportuno presentare questa proposta. Siamo convinti che si debba ripartire dalla cultura e quale miglior posto dell’università per farlo». All’interno della proposta, viene inoltre chiesto di tenere in considerazione la possibilità di prevedere un riconoscimento di CFU ai partecipanti.