L’antimafia toglie i sigilli e rende pubblici i suoi archivi: Paolo Borsellino lamentava l’insufficienza della scorta

La Commissione Antimafia, con una grande operazione di trasparenza, ha deciso di rendere pubblici e digitalizzare centinaia di documenti, audizioni e prove, fin ora top secret, tra cui gli atti secretati dalle inchieste parlamentari fatte dal 1962 al 2001.

Si comincia con le audizioni del giudice Paolo Borsellino, come quella del 1984 mentre stava lavorando al maxi-processo Cosa nostra in cui dice: “La macchina blindata solo la mattina, così posso morire il pomeriggio“.

Il materiale dal 1963 al 2001, viene raggruppato sul nuovo sito http://www.parlamento.it/antimafia che permette di fare ricerche relative a tutte le legislature precedenti: oltre 1.600 documenti.

Il presidente della commissione Nicola Morra spiega: “La commissione Bindi aveva iniziato questo lavoro, noi abbiamo fatto alcuni passi ulteriori“.

Definendola “la più grande operazione di trasparenza mai fatta con la rimozione del segreto funzionale per le sedute di qualunque seduta collegiale“.

Il primo gruppo di documenti desecretati dalla Commissione sono proprio quelli riguardanti il giudice Borsellino.

Si tratta di audio in cui sono presenti le sue audizioni alla alla Commissione, in cui riferiva anche dei problemi organizzativi della procura.

In quel periodo Borsellino era giudice istruttore a Palermo già da 9 anni e il cosiddetto “pool antimafia” era pienamente operativo, istituito dal consigliere Rocco Chinnici (ucciso il 29 luglioo 1983).

I documenti sono risalenti ad un periodo storico molto delicato, Tommaso Buscetta, conosciuto anche con il nome de “il boss dei due mondi” o “don Masino“, mafioso, membro di Cosa nostra e collaboratore di giustizia, era stato da poco arrestato in Brasile (ottobre 1983), ma ancora non estradato.

Inoltre si avvertiva in modo drammatico il problema della sicurezza e della protezione dei magistrati e degli operatori della Polizia giudiziaria, e proprio Borsellino lamentava problemi sulla sicurezza e la gestione delle scorte, in quanto nel suo caso era presente la protezione solo di giorno.

In una delle registrazione si ascolta:”Una buona parte di noi non può essere accompagnata in ufficio di pomeriggio da macchine blindate, come avviene la mattina, perché il pomeriggio è disponibile solo una blindata, che evidentemente non può andare a raccogliere quattro colleghi. Pertanto io, sistematicamente, il pomeriggio di reco in ufficio con la mia automobile e ritorno a casa alle 21 o alle 22. Magari con ciò riacquisto la mia libertà, però non capisco che senso abbia farmi perdere la libertà la mattina per essere poi, libero di essere ucciso la sera“.

Rivendicazione dell’Agenda Rossa – Dopo la decisione di Palazzo San Macuto di desecretare tutti i documenti delle inchieste parlamentari 1962 – 2001, Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio il 19 luglio del ’92, ha inviato una lettera al presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, in cui, in un passo si legge:

E’ necessario che quell’Agenda Rossa che è stata sottratta da mani di funzionari di uno Stato deviato […] venga restituita alla Memoria collettiva, alla Verità e alla Giustizia” – prosegue Borsellino – “Ora, a 27 anni di distanza, io non posso accettare che i pezzi d mio fratello, le parole che ha lasciato, i segreti di Stato che ancora pesano su quella strage non vengano restituiti a me, ai suoi figli, all’Italia intera, ad uno ad uno. E’ necessario che ci venga restituito tutto, che vengano tolti i sigilli a tutti i vergognosi segreti di Stato ancora esistenti e non solo sulla strage di Via D’amelio, ma su tutte le stragi di Stato che hanno marchiato a sangue il nostro Paese“.

Giusi Villa

Le tre mete perfette da visitare a luglio

Quali saranno le mete perfette da visitare a luglio?

 

1. Santa Cristina d’Aspromonte: il torrente Calivi è anche conosciuto come Fiumara Galati ed è uno dei quattro torrenti (o fiumare) che interessano il comune di Santa Cristina d’Aspromonte (insieme al Duverso, al Lago e al Calabretto) e che segna il confine con il comune di Oppido Mamertina.Il Calivi si trova poco più a monte di Santa Cristina, raggiunta la quale è sufficiente proseguire per qualche chilometro sulla strada provinciale 112 fino a raggiungere il “ponte calivi”; lo si riconosce per via dei resti di un ponte più antico, spazzato via dalla furia del torrente.

A quel punto si lascia l’auto e inizia l’escursione!

Un piccolo sentiero al lato del ponte conduce direttamente sul greto del torrente e si puó notare la presenza di una briglia di contenimento, letteralmente sventrata dalla corrente.

Come quasi tutti i torrenti Aspromontani del lato tirrenico, il Calivi è insediato in una forra ricca di vegetazione e apparentemente ostile.

Ad uno sguardo più attento, accompagnato da una buona preparazione fisica e materiale (abbigliamento e accessori per l’escursione), si scopre poco a poco che quella che all’inizio sembrava ostilità è, in realtà, l’ennesima prova di natura pressochè incontaminata che si riscontra in Aspromonte.

La risalita del torrente è un’esperienza entusiasmante, caratterizzata da una totale immersione nella natura, tra la rigogliosa vegetazione e le acque cristalline.

Sul percorso del torrente, infatti, si formano numerosi laghetti dai colori cangianti tra il verde smeraldo e il blu cobalto che durante i mesi estivi sono meta di alcuni gruppi di irriducibili bagnanti. Dopo circa 20-30 minuti di cammino, alternandosi sulle due sponde del torrente e su tratti appena accennati di sentiero, si giunge in vista di un pianoro, c.d. “Piano Calivi“, sul quale insistono le vestigia di un’area probabilmente dedicata ad attività ortive, sulla quale si rinvengono numerosi muretti a secco.

Secondo il glottologo Rohlfs il toponimo “calivi” significa “piccole capanne” (dal grecanico), dunque potrebbe essere che i muretti visibili fossero sovrastati da una copertura in legno della quale, per questo, non è rimasta traccia. Tutta la zona circostante e sovrastante il torrente, in realtà, presenta tracce del passaggio umano: muretti e resti di antiche costruzioni, tra le quali l’antico abitato di Santa Cristina, distrutto dal terremoto del 1783 (Cocuzzolo dei Diavoli). I torrenti aspromontani sono affascinanti ma richiedono attenzione e preparazione. In assenza di un vero e proprio sentiero da seguire, come nel caso del torrente Calivi, è necessario sapersi orientare e procedere con cautela, fissando dei punti di riferimento per il ritorno. La direzione da seguire è quella del torrente, ma non è sempre possibile attraversarne il greto; in alcuni punti la parete rocciosa impedisce il passaggio e bisogna cambiare sponda, in altri ci sono accenni di sentiero che, però, potrebbero portare fuori strada. Mantenete sempre alta l’attenzione e scegliete il punto più facile ed al contempo più vicino al torrente. Dal punto di vista fisico è necessaria una discreta attitudine ai percorsi accidentati ed una buona agilità: alcuni punti richiedono piccole arrampicate e attraversamenti precari sulle rocce del fiume. E’ buona norma dotarsi di scarponi impermeabili.

2. Il santuario di Santa Maria dell’Isola a Tropea.

Riaperta al culto dopo 9 anni, la chiesa di Santa Maria dell’Isola sorge su un bellissimo isolotto che è riconosciuto come simbolo di Tropea nota località turistica della Calabria che si affaccia sul Tirreno calabrese. Probabilmente in passato poiché l’isolotto era staccato dalla terra ferma era divenuto meta di intrepidi eremiti, successivamente a seguito del sisma del 1783 e dell’onda anomala scaturita da esso l’isola di Santa Maria venne allineata all’arenile Tropeano. Sulla chiesa dell’isola che da poco è stata riaperta al culto c’è molto da dire, immersa nella tipica vegetazione mediterranea accompagnata da aiuole e panchine dove ristorarsi e godere di una vista spettacolare, si erge maestosa questa basilica voluta dai Benedettini.

3. Al Castello Ruffo di Scilla si svolgerà il Summer Camp dal titolo “Emisferando: equilibri, ponti, incontri, scoperte”.

Dal 18 al 20 luglio 2019, presso il Castello Ruffo di Scilla (RC), si svolgerà il Summer Camp dal titolo “Emisferando: equilibri, ponti, incontri, scoperte”, su iniziativa del Dipartimento DIGIES dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, diretto dal prof. Massimiliano Ferrara, in collaborazione con il Laboratorio Italiano di Ricerca e Intervento per lo sviluppo del Potenziale, del Talento e della Plusdotazione dell’ Università di Pavia, diretto dalla prof.ssa Maria Assunta Zanetti. L’iniziativa scaturisce dall’esigenza fortemente avvertita sul territorio di valorizzare la sinergia Scuola-Famiglia-Università per sensibilizzare la Comunità educante sul tema dell’alto potenziale cognitivo, incrementare l’inclusione scolastica e la possibilità di gestire l’eterogeneità delle classi attraverso curricola orientati alla formazione dei talenti e strategie didattiche differenziate, adattive e personalizzate, capaci di rispondere alle esigenze di tutti gli studenti e sviluppare il potenziale di ciascuno. Pur essendo quello della plusdotazione un tema assai attuale, il sistema scolastico italiano non prevede delle azioni dedicate al riconoscimento e alla valorizzazione dei bambini ad alto potenziale cognitivo, spesso a rischio di disagio socio-relazionale, noia, distrazione, isolamento e drop-out. Durante il Summer Camp si svolgeranno, in parallelo attività di formazione, offerta sulla piattaforma Sofia del Miur– rivolta a docenti della scuola pedagogisti, educatori; attività di parent training, tre Laboratori specificatamente rivolti a bambini ad alto potenziale cognitivoCompletamente isolato, il castello Ruffo di Calabria, universalmente noto con il nome di castello di Scilla, è situato su uno sperone di promontorio all’imbocco dello Stretto di Messina, in posizione dominante sia verso la costa che verso la città.

Da fonti storiche risulta che il sito fu utilizzato come postazione strategica già dagli Etruschi (VII secolo a.C), per divenire poi oggetto di opere di fortificazione durante il periodo magnogreco quando, come riferisce Strabone, venne munito di strutture difensive da Anassila, tiranno di Reggio, in seguito ampliate nel periodo romano. Le prime strutture murarie rintracciate dagli scavi risalgono all’impianto del monastero di San Pancrazio, edificato intorno alla metà del IX secolo dai Padri Basiliani per difendersi dalle incursioni dei Saraceni provenienti dalla Sicilia.Nel 1060 Scilla fu conquistata da Roberto il Guiscardo, che attestò sulla rocca un presidio militare.

Nel XIII secolo il castello fu ulteriormente fortificato da Carlo d’Angiò e nel 1469 fu concesso da Ferrante I a un cavaliere vicino alla corte aragonese, Gutierre De Nava, che fece eseguire nuovi interventi di ampliamento e di restauro.

Nel 1533 il castello fu acquistato da Paolo Ruffo che restaurò anche il palazzo baronale annesso; nel 1578 i Ruffo ottennero il titolo di principe.

Il 5 febbraio 1783 fu danneggiato da un forte sisma e nel 1810 fu restaurato; subì gravi danni anche dal terremoto del 1908.

Dal 1808 il castello è di proprietà demaniale dello Stato. Negli anni 1970-1980 è stato adibito a Ostello della Gioventù e recentemente è stato nuovamente restaurato ed è un importante centro culturale (Centro regionale per il recupero dei centri storici calabresi) e sede di mostre e convegni. La struttura sorge su un promontorio roccioso che divide le due marine, Maria Grande e Chianolea, e presenta una pianta irregolare con edifici di diverse epoche (tra cui anche il faro), ma che nel suo complesso conserva ancora la configurazione del forte, con cortine, torrioni e feritoie. Attraverso un ponte si accede alla fabbrica il cui accesso principale è costituito da un portale in pietra con arco a sesto acuto sormontato dallo stemma nobiliare dei Ruffo e da una lapide che ne ricorda il restauro cinquecentesco. Quindi, attraverso un androne a volta ribassata, si accede ad un cortile, dove uno scalone esterno conduce all’ingresso della residenza baronale. Poiché il castello era di proprietà di una delle più ricche e importanti casate del regno, è dotato di ampi e bei saloni, un tempo sede di una collezione di quadri voluta da Tiberio Ruffo e di una armeria.

Organizzate una mappa con tutte le mete da visitare e partite all’avventura!

Carmela Caratozzolo

Caos a New York, in 72mila senza luce e metro in tilt

Ha del clamoroso ció che è successo a New York, una delle città più all’avanguardia del mondo.

La notte di sabato 13 Luglio durante lo spettacolo del Manhattanhenge avvenimento che prevede l’allineamento del sole tramontante con le strade e i grattacieli di Midtown si è verificato un colossale black out senza precedenti con Times Square e l’Empire State Bilding rimasti totalmente al buio per parecchie ore, in tilt anche i semafori e le metro, da segnalare anche l’annullamento del concentro di Jennifer Lopez al Madison Square Garden e il relativo intervento di tutte le forze dell’ordine per ristabilire la calma tra i cittadini fino al ritorno della corrente elettrica.

Pietro Inferrera

14 Luglio. Francia festeggia la Presa della Bastiglia

La Francia celebra il giorno della Presa della Bastiglia.

La distruzione della Bastiglia, castello parigino adibito a carcere per gli oppositori della monarchia, avvenuta il 14 luglio 1789, segnò l’inizio della Rivoluzione francese.

A Parigi le celebrazioni sono tradizionalmente aperte da una grande parata militare.

Oltre 4.000 soldati, 197 veicoli, 237 cavalli, 69 aerei e 39 elicotteri sfilano sugli Champs Élysées sotto il segno della cooperazione militare europea.

Sono presenti infatti anche i rappresentanti dei 10 Paesi membri dell’Iniziativa Europea d’Intervento creata nel 2018 e voluta dal presidente francese Emmanuel Macron.

Dopo la parata, Macron riceverà a pranzo all’Eliseo una decina di leader europei, tra i quali la cancelliera tedesca, Angela Merkel e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.

Non ci sarà invece la premier dimissionaria britannica, Theresa May, rappresentata dal vicepremier David Lidington.

Il presidente Emmanuel Macron, alla sua terza sfilata dall’elezione nel maggio 2017, è sceso lungo il famoso viale parigino a bordo di un’auto, prima di salire sul palco presidenziale a Place de la Concorde; ed è stato fischiato, al grido di ”dimissioni, dimissioni”, da un gruppo di manifestanti.

Secondo quanto riporta l’emittente televisiva pubblica France 2, a protestare contro il presidente è stato un gruppo di 20-50 persone che si era mischiato alla folla degli spettatori: il gruppetto ha fatto volare i palloncini gialli, come simbolo della protesta dei jilets jaunes.

Secondo le Figaro, fra loro c’era anche Eric Drouet, uno dei leader dei gilet gialli.

L’uomo volante sugli Champs-Elysees, il campione francese di jet-ski, Franky Zapata, ha volteggiato a diversi metri d’altezza, con il fucile tra le mani, sul suo Flyboard, una piattaforma volante azionata da cinque motori a reazione.

Lo spettacolo mozzafiato ha aperto la parata militare.

Secondo il ministero della Difesa, la Flyboard Air potra’ avere un utilizzo versatile per i militari, ‘come piattaforma logistica volante o d’assalto’.

 

Santoro Mangeruca 

Se ti piace il Make up devi assolutamente conoscere Haus Laboratories

 

Ad oggi le Pop Star americane non si limitano più alle sole canzoni ma si sono riversate anche sulla moda, ad esempio, o sul beauty con Inglot di Jennifer Lopez o Fenty di Rihanna.

Proprio a quest’ultima categoria si è aggiunta l’Hause Laboratories di Lady Gaga.

Proprio qualche giorno fa, infatti, la Germanotta ha pubblicato un video che lanciava la sua prima linea beauty che possiamo dire è veramente WOW! Gaga ha voluto creare una linea di prodotti adatta a tutti per fornire alla comunità LGBQTI uno strumento in cui esprimersi e mostrare la propria creatività.

Il Italia sarà possibile acquistare i prodotti tramite Amazon durante il Prime Day, ovvero il 15 e il 16 luglio, o sul sito ufficiale, ma purtroppo bisognerà aspettare settembre 2019 prima di ricevere l’ordine.

Sul sito www.hauslabs.com è stata pubblicato il video della spettacolare campagna della linea, la quale è stata curata dalla make up artist Sarah Tanno, la stessa che ha curato il make up di Lady Gaga per A Star is Born e che collabora con la cantante dal 2009.

 

Il fashion director del video è invece Nicola Formichetti, il founder di Nicopanda.

Per questo primo lancio sono state pensate tre tipologie di prodotti disponibili in vari set.
Ci saranno 6 Haus Collections che comprenderanno un Glam Attack, un cream-to-powder pigmentato e multiuso, un RIP Lip Liner, una matita labbra dalla texture cremosa come quella di un rossetto, e Le Riot Lip Gloss, un lucidalabbra super scintillante.

Le combinazioni disponibili sono le seguenti e avranno un prezzo di 52 euro.

– HAUS of Chained Ballerina;

– HAUS of Goddess;

– HAUS of Rose B*tch;

– HAUS of Rockstar;

– HAUS of Dynasty;

– HAUS of Metal Head.

Saranno inoltre disponibili nove Limited-Time Duo Set di ciascun prodotto nei giorni del 15 e del 16 luglio.

I Glam Attack Shimmer Powder Duos a un prezzo di 36 euro:

– Glam Attack Shimmer Powder Duo – Speed Queen;

– Glam Attack Shimmer Powder Duo – Give ‘Em Heaven;

– Glam Attack Shimmer Powder Duo – Downtown Punk.

i RIP Lip Liner Duos a un prezzo di 26 euro:

– RIP Liner Duo – Floor It;

– RIP Liner Duo – Royalty;

– RIP Liner Duo – Slay Me.

i Le Riot Gloss Duos a un prezzo di 32 euro:

– Le Riot Gloss Duo – Laced;

– Le Riot Gloss Duo – Seductress;

– Le Riot Gloss Duo – Hypocrite.

Andrea Sangrigoli

Referendum bis in Inghilterra?

Jeremy Corbyn, il leader dell’opposizione britannica, si schiera ufficialmente a favore d’un secondo referendum e si impegna a sostenere l’opzione Remain se il prossimo governo Conservatore si arrenderà all’idea di un nuovo voto popolare, contro qualunque ipotesi di divorzio no deal come pure contro qualunque “dannoso” accordo di uscita dall’Ue di marca Tory.

La decisione, rinviata nelle settimane scorse, è stata ratificata oggi dal governo ombra e annunciata in una lettera aperta.

Nella lettera aperta inviata da Corbyn agli iscritti del Partito Laburista, il leader rompe gli indugi superando buona parte delle esitazioni che il fronte anti Brexit (maggioritario, ma non unanime nelle file della sua formazione) gli aveva finora contestato.

E sollecita chi fra Boris Johnson e Jeremy Hunt sia destinato a subentrare a Theresa May come prossimo primo ministro del Regno ad accettare un nuovo voto popolare sulla separazione da Bruxelles.

«Chiunque diventi primo ministro, deve avere la fiducia di tornare dal popolo e sottoporre a un voto pubblico il suo accordo o un no deal», scrive Corbyn.

Fortunato Grillo

Messina: blitz all’ex Gil

Nella giornata di ieri sono state fatte delle indagini da parte del sindaco di Messina Cateno De Luca che ha fatto visita al plesso dell’ex Gil sito in via A. Salandra.

Lo scopo della visita del sindaco era quello di capire le reali motivazioni sottostanti al degrado a cui è esposto il centro sportivo nonostante recentemente gli interni e anche la parte esterna del campo siano stati messi a nuovo.

Il nostro sindaco è solito fare i cosiddetti Blitz in luoghi dove ritiene che non vi sia abbastanza cura da parte dei lavoratori preposti; tali blitz anno quindi lo scopo di “smascherare” eventuali mancanze e dunque provvedere spostando il personale incapace in altri luoghi o licenziandolo come avvenuto ieri in seguito alla scena a cui De Luca ha assistito.

Appena arrivato la mancanza di personale al Front office l’ha messo in allarme ed è entrando nella stanza del portiere ha sentito dei rumori provenienti da dietro un armadio, quelli di una televisione. Ha quindi visto il custode rilassato davanti alla TV.

Quasi immediato il video di denuncia su Facebook da parte del sindaco che annuncia severi provvedimenti disciplinari.

Dalle prime ore di questa mattina il dipendente comunale si era posto sul tetto dell’ex Gil minacciando di buttarsi.

Quasi subito è intervenuto il personale del comune che ha provveduto a garantire al ragazzo un incontro con il sindaco per chiarire la situazione.

Si aspettano ulteriori aggiornamenti.

Paola Puleio

Universiadi di Napoli, la medaglia d’oro nella ginnastica porta il nome di Carlotta Ferlito

Alle Universiadi di Napoli, quest’anno, c’è una vittoria tutta siciliana.

Ginnasta catanese, classe ’95, Carlotta Ferlito ha firmato per l’Italia la medaglia d’oro della trentesima edizione delle Universiadi nel corpo libero (ginnastica artistica), sbaragliando la concorrenza e lasciandosi alle spalle, sul podio, la giapponese Aiko Sugihara e la russa Uliana Perebinosova.

«La gara è andata molto bene, forse potevo fare qualche arrivo più pulito ma è bastato per vincere la medaglia d’oro. Io sono terrona dentro, mi trovo meglio con le persone espansive. Il pubblico a Napoli è pazzesco, ho gareggiato in palazzetti più grandi ma il calore che ho provato qui non l’ho mai trovato da nessuna parte» così, a caldo, in un’intervista rilasciata da Alanews, la 24enne catanese ha commentato tutto quello che l’ha visibilmente emozionata al termine dell’esibizione.

Sulle note di un mash-up della colonna sonora di La La Land e Smile di Michael Jackson, la performance di Carlotta – che porta anche il nome di Tiziana Pilato, coreografa dell’Accademia di Milano – ha infatti ricevuto l’acclamazione dell’intero palazzetto, facendo esplodere il già caloroso pubblico della città partenopea.

Oltre all’oro, la ginnasta ha anche conquistato un bronzo nella competizione a squadre con Lara Mori e Martina Razzelli.

Le tre ragazze hanno così, per la prima volta, permesso all’Italia di conquistare un podio alle Universiadi.

La popolarità di Carlotta non si limita però solo all’ambito sportivo.

La 24enne vanta su Instagram quasi 700mila follower e una buona fetta della sua celebrità è stata favorita dalla partecipazione al reality “Ginnaste – Vite parallele”.

E anche, forse, dalla varietà dei suoi interessi.

La Ferlito, infatti, oltre ad essere una studentessa di comunicazione e pubblicità allo Iulm di Milano, in passato ha anche dimostrato il suo amore per la scrittura.

Cosa penso mentre volo e Vola sono i titoli di due suoi libri incentrati sullo sport, che per lei, probabilmente, non si circoscrive solo alle competizioni; bensì si estende, come ha fatto capire, ad un significato più profondo: “la ginnastica, e lo sport in generale, è anche questo: cadere ma sapersi rialzare“.

 

Antonino Giannetto

Marò: All’Aja udienza sulla giurisdizione tra Italia e India

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Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono a casa già da qualche anno, i rapporti tra Italia e India sono lentamente tornati alla normalità, ma la vicenda dei due marò, cominciata nel febbraio del 2012, non è ancora finita.

Oggi si è aperta all’Aja l’ultima udienza davanti al Tribunale arbitrale internazionale chiamato a decidere chi, tra Italia e India, abbia la giurisdizione ad accertare le eventuali responsabilità dei due marò accusati della morte di due pescatori indiani, scambiati per pirati, al largo del Kerala.

Si tratta dell’ultima tappa della procedura arbitrale avviata dal governo Renzi nel giugno del 2015.

L’udienza durerà due settimane, fino al 20 luglio, ma la sentenza arriverà, in base alle norme procedurali, entro sei mesi. L’Italia rivendica la giurisdizione del caso. Il team legale italiano, guidato dall’avvocato Sir Daniel Bethlehem, sosterrà la tesi dell’Italia che rivendica la giurisdizione del caso: e cioè che i due fucilieri di Marina godono dell’immunità all’estero che spetta ad agenti dello Stato nell’esercizio delle loro funzioni.

I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone “sono funzionari dello Stato italiano”, ha detto l’ambasciatore Francesco Azzarello aprendo l’udienza al Tribunale dell’Aja, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni “a bordo di una nave battente bandiera italiana” e “in acque internazionali”, e pertanto “immuni dalla giustizia straniera”.

“Agli occhi dell’India – ha proseguito Azzardello – non c’è presunzione di innocenza: i Marò erano colpevoli di omicidio ancora prima che le accuse fossero formulate”. “Ci sono stati ingiustificabili rinvii del processo – ha ricordato – sono state inventate speciali procedure, in violazione con la stessa Costituzione indiana”.

L’ambasciatore ha poi sottolineato come anche “le considerazioni umanitarie sono rilevanti: alla fine di questo arbitrato, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone saranno stati privati, a vari livelli, della loro libertà senza alcuna imputazione per otto anni”. Considerazioni umanitarie definite “rilevanti” anche nei confronti delle famiglie dei due pescatori, Ajeesh Pink e Valentine Jelastine: per questo, ha aggiunto Azzarello, l’Italia si impegna a “facilitare la loro partecipazione e rappresentanza” in qualunque procedimento successivo, nel caso venga riconosciuta la giurisdizione italiana.

“L’Italia sostiene di avere l’esclusiva giurisdizione” sulla vicende dei marò, “ma bisogna tenere a mente che l’India e due suoi pescatori sono le vittime di questo caso”: “due esseri umani a bordo di una barca indiana sono stati uccisi da individui che erano su una nave commerciale”, ha detto il rappresentante di Delhi, G. Balasubramanian, durante l’udienza.

“L’Italia ha infranto la sovranità indiana nella sua zona economica esclusiva” con i due marò che hanno “sparato con armi automatiche contro un peschereccio indiano, il St. Antony, che aveva pieno diritto a operare in quell’area senza” il timore di “essere fermato, essere oggetto di spari e avere due dei suoi membri di equipaggio uccisi”, ha aggiunto il rappresentante indiano in aula.

Il caso “è materia di tribunali nazionali e non dell’arbitrato internazionale” il cui mandato “si limita all’interpretazione e all’applicazione dell’Unclos (la Convenzione dell’Onu sul diritto del mare, ndr)”, ha concluso Balasubramanian.

 

Santoro Mangeruca

Sindaco di Milano Sala condannato a sei mesi

Sei mesi di reclusione per falso, convertiti in una pena pecunaria di 45mila euro.

Sentenza di condanna per il sindaco Beppe Sala, ex commissario unico e amministratore delegato di Expo.

La sua colpa: avrebbe retrodatato due verbali con cui, nel maggio del 2012, vennero sostituiti due componenti della commissione di gara per l’assegnazione del maxi appalto per la Piastra dei servizi dell’Esposizione universale del 2015.

Il verdetto della decima sezione penale del tribunale, è arrivata dopo tre anni di udienze e due ore di camera di consiglio.

Tutti assolti gli altri imputati: l’ex manager Expo Angelo Paris, accusato per il falso in concorso con Sala ma anche di tentato abuso d’ufficio, l’ex dg di Infrastrutture lombarde (Ilspa) Antonio Rognoni, accusato di turbativa d’asta per il maxi appalto sulla Piastra (la spina dorsale tecnologica di Expo) e Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani spa che vinse la gara, accusato di tentato abuso d’ufficio.

Il sindaco ha atteso la sentenza in aula:

“È comunque una condanna, ma questa sentenza non produrrà effetti sulla mia capacità di essere sindaco di Milano”, ha detto a caldo. E ancora: “Assicuro i milanesi che resterò a fare il sindaco per i due anni che restano del mio mandato, lo farò con la dedizione che conoscono”.

 

Piero Cento