Museo regionale di Messina, “biglietto sospeso” per i più disagiati

 

Nuovo progetto promosso dal Museo regionale di Messina, che da la possibilità anche alle persone meno fortunate di poter ammirare le opere presenti al suo interno.

Un “biglietto sospeso”, pagato in anticipo da chiunque voglia sostenere questa iniziativa.

Le persone che potranno godere della generosità di chi vorrà offrire un biglietto, verranno scelte da associazioni di volontariato dalla Caritas e dai centri di assistenza sociale.

La novità è stata presentata dal direttore del Museo regionale, Orazio Micali, ed inserita nel nuovo programma triennale per la gestione, fruizione e valorizzazione del museo.

 

 

«Un gesto di solidarietà a beneficio di un visitatore sconosciuto, persona alla quale le condizioni di vita non consentono di poter vivere l’esperienza del museo per ragioni principalmente economiche, ma anche sociali e culturali.»

 

 

 

Benedetta Sisinni

 

Spadafora, 42enne minaccia l’ex moglie poi muore per un malore

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Panico nella notte per una donna che aveva chiamato il 112 per segnalare la presenza minacciosa dell’ex compagno nei pressi della propria casa, ha avuto un epilogo inatteso e tragico per quest’ultimo. L’uomo che si sarebbe recato sul posto con propositi non amichevoli nei confronti della donna, è stato fermato in tempo dall’intervento dei carabinieri di Milazzo con i quali avrebbe avuto una colluttazione prima di essere immobilizzato.

Ma, dopo qualche minuto, lo stesso ha accusato un malore ed è morto mentre gli addetti del 118 cercavano di farlo riprendere. Una vicenda che è comunque oggetto di approfondimento da parte della Procura di Messina che ha avviato indagini per cercare di ricostruire tutti i dettagli di quelle ore che sono state seguite con apprensione anche dai residenti del centro tirrenico.

Tutto è cominciato quando al 112 è giunta la richiesta di intervento di una donna del luogo che, assai spaventata, segnalava la presenza minacciosa nei pressi della propria abitazione dell’ex compagno, che a suo dire mostrava un evidente stato di agitazione psico-fisica. “Intervenite subito – avrebbe urlato la donna – perché qui può accadere una tragedia”. E dopo pochi minuti sul posto sono giunti i militari della pattuglia che hanno cercato di convincere l’uomo a desistere dalle sue cattive intenzioni.

Ma l’uomo, 42 anni, originario di Messina, però da tempo residente a Spadafora, avrebbe reagito anche con i militari dell’Arma, facendo intendere che era una questione che doveva risolvere con colei che era stata la sua donna. A quel punto i carabinieri hanno cercato di bloccarlo e qui sarebbe scaturita la colluttazione che ha provocato il ferimento lieve di un militare che è stato poi refertato all’ospedale di Milazzo. Non senza difficoltà gli uomini dell’Arma sono riusciti a immobilizzare il 42enne. Nel frattempo è stato richiesto l’intervento dell’ambulanza del 118 di Saponara. Improvvisamente però l’uomo – secondo quanto riferito dai carabinieri del comando provinciale – si sarebbe sentito male e dopo qualche minuto è deceduto.

Da quel momento tutto è cambiato e successivamente è stato informato il magistrato che ha ordinato il trasferimento della salma all’obitorio del Policlinico, disponendo l’esame autoptico. Le indagini sono svolte dalla Procura che si avvale del personale del Comando provinciale Carabinieri.

 

Santoro Mangeruca

Neo laureato Unime: «Pagate le tasse ai miei colleghi in difficoltà»

«Il regalo di laurea? Pagate le tasse ai miei colleghi in difficoltà».

È stata questa la richiesta di Piero Dotto per la sua laurea.

Lasicilia.it

 

Studente di Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Messina, il giovane 26enne di Letojanni, ha da poco concluso il suo percorso di studi.

Ad amici e parenti il neo dottore non ha chiesto regali per sé, bensì un’opera di bene per alcuni colleghi in difficoltà.

«Il ringraziamento più bello per il dono che vorrete farmi consiste in un’offerta libera ed anonima da destinare a due ragazzi che, seppur meritevoli, non hanno le possibilità economiche per continuare i loro studi».

Questo il messaggio che Piero ha inoltrato agli invitati.

Una richiesta di aiuto e di sensibilizzazione. Un gesto di altruismo tanto inaspettato, e forse insolito, quanto forte e magnanimo.

Piero in un momento per lui speciale, ha pensato a chi era meno fortunato; si è distinto, prima che per la sua eccellente laurea, per la generosità e la grande umanità.

 

Benedetta Sisinni

 

Musumeci firma il Piano Paesaggistico del Messinese

Nello Musumeci dichiara di aver firmato ieri pomeriggio il decreto per l’approvazione del piano paesaggistico di Messina. 

Ha inoltre affermato che sarebbe sua volontà chiedere al governo nazionale un piano di bonifica e di risanamento ambientale per il territorio.

Musumeci conclude dicendo che vorrà, più in generale, confrontarsi con i vari sindaci delle città dell’isola per evitare che vengano prese delle scelte dannose sia per l’economia sia per l’ambiente.

 

Alberto Cavarra

Messina, Alessandro Magistro contro Halloween

Il Presidente della Assemblea Regionale delle consulte giovanili, Alessandro Magistro, si schiera contro la festa del 31 ottobre, considerandola “un’americanata che richiama alla morte” e scrive agli esponenti locali invitandoli a puntare sulle tradizioni locali.

 

Magistro ha così parlato: «Credo sia necessario dire ‘No’ a tradizioni che nulla hanno a che fare con il nostro territorio, in cui la cultura pacifica, cristiana e tollerante si scontra con la violenza e il senso del macabro celebrati nel giorno di Halloween».

Cita nel suo discorso avvenimenti accaduti gli scorsi anni durante la notte del 31 ottobre a Cava dè Tirreni dove “ragazzi in maschera hanno lanciato sassi, uova e barattoli di vernice contro un bus, seminando panico e ferendo dei passeggeri colpiti alla testa da schegge di vetro”.

Nel rispetto delle vittime e delle loro famiglie Magistro ritiene sia necessario che tutti i giovani diano il buon esempio cominciando dal rifiuto di questa festività così lontana dalla nostra cultura.

 

Dalila De Benedetto

Venerdì 25 Ottobre 2019 – Sciopero dei trasporti

Tra pochi giorni si avvierà un nuovo sciopero generale. Le categorie aderenti sono sia pubbliche che private sul territorio nazionale, i disagi saranno presenti nei comparti ferroviario, aereo, marittimo e mezzi pubblici.

Il solo comparto ferroviario, compreso il personale di Blujet operante sullo stretto di Messina, si fermerà già con qualche ora di anticipo rispetto a tutti gli altri: lo stop avrà inizio alle ore 21.00 di giovedì 24 ottobre alle 21 di venerdì 25 ottobre.

Ricordiamo che un altro dei settori coinvolti dallo sciopero generale sarà quello scolastico, con una protesta da parte di docenti e personale ATA, con conseguenti lezioni a rischio per gli studenti.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sull’operatività dei box vendita e sui diversi servizi gestiti da ATM, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Il servizio sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie:

•dalle ore 6,00 alle ore 9,00

•dalle ore 13,30 alle ore 16,30.

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

 

 

 

Carmela Caratozzolo

Vincenzo Lilla: conferita cittadinanza onoraria dal comune di messina

 

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Alle ore 9.15 di stamattina nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca a Messina, il Sindaco Cateno De Luca ha consegnato nella mani del Sindaco Antonello Denuzzo il documento con cui si è assegnata la cittadinanza onoraria al prof. Don Vincenzo Lilla.

Vincenzo Lilla è stato tra i protagonisti della vita culturale e politica dell’Italia dell’Ottocento.

Nel secolo che portò all’unità, avvenuta nel 1861, egli fu vicino alle idee cattolico liberali di Gioberti, Minghetti, Balbo e Antonio Rosmini.

Nel 1886 divenne docente Universitario a Messina dove ricoprì le cattedre di Filosofia del Diritto e di Istituzioni di Diritto Civile.

Dal 1894 ricoprì l’incarico di preside della Facoltà di Giurisprudenza.

L’opera di Vincenzo Lilla, oltre a fornire contributi importanti per lo sviluppo della filosofia del diritto, si è concentrata anche nel campo del sociale, in particolare grazie all’amicizia con Padre Annibale Maria di Francia a cui dedicò l’opera “Il Canonico Annibale Maria di Francia e la Sua Pia Opera di beneficenza”.

Il Consiglio Comunale di Messina ha conferito la cittadinanza onoraria a Don Lilla per “avere contribuito, da sacerdote e preside della Facoltà di Giurisprudenza della Regia Università di Messina, alla formazione spirituale, etica e culturale di numerosi giovani messinesi. La feconda produzione letteraria e l’estrema sensibilità verso gli ultimi lo avvicinarono per intenti ed azioni a Sant’Annibale Maria di Francia, al tempo Canonico della Città, che di Lilla elogiò le opere umane ed intellettuali”.

La cerimonia di stamane è stata realizzata su iniziativa dell’associazione culturale Annibale Maria di Francia, in occasione del 150° anniversario dell’Intuizione del Rogate.

Alla manifestazione sono intervenuti i sindaci di Messina Cateno De Luca e di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo, l’Assessore alla Pubblica Istruzione di Messina Roberto Vincenzo Trimarchi, il Superiore della Casa Madre di Messina don Andrea Pascucci, la Vicaria Generale di Roma suor Maria Lisa Fineo.

I lavori, moderati dalla giornalista Rachele Gerace, sono stati introdotti da Teresa Schirò, Presidente dell’Associazione Annibale Maria di Francia.

Tra i relatori Antonio Baglio, docente di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi di Messina, Esmeralda Spadaro, esperta in Storia del Mediterraneo moderna e Cosima Proto della sezione francavillese dell’Associazione Annibale Maria di Francia. A concludere monsignor Tavilla, parroco di Santa Caterina Vergine e Martire di Messina. Alla cerimonia tra i presenti anche l’Assessora alla Cultura del Comune di Francavilla Fontana Maria Angelotti.

 

Santoro Mangeruca

Cateno De Luca in maschera. “La casa di Carta” a Messina

Un travestimento atto a promuovere la città, quello del sindaco di Messina, Cateno De Luca, il quale lunedì 23 si era presentato al blitz nella villa Quasimodo indossando una tuta rossa e la maschera di Salvador Dalì, come i personaggi della serie tv spagnola “La casa di carta”.

 

normanno.com

 

Lo stesso sindaco aveva poi condiviso su Facebook alcune foto dove, ancora nei panni di ‘ladro’ controllava l’andamento dei lavori del cantiere presente lì nella villa da qualche giorno. Gesto che aveva suscitato stupore e non poche critiche.

 

strettoweb.com

 

 

Oggi il primo cittadino è volato a Roma dove, ospite de “I Fatti Vostri”, in onda su Rai 2, ha spiegato il vero motivo del curioso travestimento.

De Luca ha infatti prestato il suo volto per un videoclip musicale dal titolo “Messina Hora cero” ad opera della band messinese “Lucky Strike Quartet”, che lo ha realizzato secondo lo stile della fortunata serie.

“Ci siamo mascherati per valorizzare Messina. Sono stato al loro gioco, sia per promuovere l’immagine della città sia per sostenere quattro giovani che hanno alle spalle una bella storia, giovani che rappresentano il presente e il futuro di Messina”.

 

normanno.com

 

 

 

Così ha parlato il sindaco messinese durante la trasmissione condotta da Giancarlo Magalli; presenti con lui in studio anche i quattro giovani artisti Alessio Pagano, Emanuele Feudale, Carlo Briguglio e Gabriele Ruggeri.

 

 

Benedetta Sisinni

Do ut des, La Messina che ci piace – Intervista a Giampiero Alibrandi

Protagonista della scena messinese di fine estate è l’idea green del primo Social Cafe della Sicilia: Casa Peloro . Il locale infatti è stato il primo della riviera a proporre un ‘’compromesso’’ utile e divertente che ha attirato l’attenzione di molti messinesi. Questo do ut des consiste nel portare al locale un bicchiere pieno di mozziconi di sigarette raccolti in spiaggia, affinché venga scambiato con un bicchiere di birra.
L’idea è stata accolta con entusiasmo dai giovani messinesi (esclusivamente maggiorenni) che trascorrono gli ultimi giorni di mare adempiendo attivamente a questa fresca iniziativa.

fonte: @casapeloro

 

Incuriosita dal via vai infinito di gente che entra ed esce felice dal locale con un bicchiere di birra ghiacciata in mano, decido di entrare anch’io e di fare qualche domanda per sapere qualcosa in più a riguardo.
Trovo dietro il bancone ad elencare una serie di vini bianchi Giampiero, vecchio redattore Universome e dipendente del locale.

Da quanto tempo lavori qui?
Lavoro qui da un mese. Sento il locale vicino perché uno dei proprietari è mio fratello, quindi per me è un diretto riferimento alla mia famiglia.

Come mai il nome ‘’Casa Peloro’’?
Affiancati da un gruppo di professionisti del luogo abbiamo deciso di recuperare questo vecchio stabile che era un punto d’appoggio per i pescatori. Principalmente veniva usato per sistemare le reti e per preparare tutta la strumentazione da pesca. Peloro, secondo la mitologia, si dice derivi dal nome del pilota di Ulisse, messo a morte per aver lasciato trasportare dalla corrente la nave che trasportava. Da qui, Casa Peloro.

fonte: @casapeloro

Siete stati il primo locale di Messina a proporre questa idea innovativa, da dove parte tutto?
Purtroppo le nostre spiagge sono inquinate. Provare a dare questo supporto, la birra alla spina in questo caso, poteva fare qualcosa per l’ambiente. Infatti, questo piccolo gesto da parte nostra ha motivato in qualche modo le persone. Casa Peloro è un’attività commerciale sensibile di fronte ad argomenti quali i problemi climatici e ambientali. Pensiamo che sia importante restituire al territorio quello che il territorio ci da. Vorrei che questo messaggio venga sottolineato affinché sia condiviso anche dalle altre attività commerciali. Molte volte non è un problema d’azione , tutti proviamo a fare qualcosa, è il messaggio che cambia.

L’idea sembra piacere alle persone, che riscontro state avendo?
Molto positivo, come puoi vedere dai nostri canali social, le persone vengono ogni giorno e immortalano tutto.

fonte: @casapeloro

Un piccolo gesto che non solo ripaga della fatica con una birra fresca nostrana, ma ci permette di prenderci cura del nostro pianeta.
A testimoniare come questa splendida idea funzioni, oltre la massiccia partecipazione dei bagnanti della zona, è il fatto che altri lidi della riviera come il dirimpettaio ”La Punta Beach Club” hanno iniziato a proporre l’iniziativa all’interno del loro locale.

Cristina Geraci

Sbarco sulla luna, oggi il 50º anniversario

 

Il 20 luglio 1969, esattamente 50 anni fa, passo dell’uomo non fu mai più lungo.

Alle 20:17 UTC (tempo coordinato universale), la missione spaziale Apollo 11 portò i primi uomini sulla Luna, gli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin.

Armstrong fu il primo a mettere piede sul suolo lunare, sei ore più tardi dell’allunaggio, il 21 luglio alle ore 02:56 UTC ( tempo coordinato universale), che commento l’evento con la celebre frase “Questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per l’umanità.”

Aldrin arrivò 19 minuti dopo. I due trascorsero circa due ore e un quarto al di fuori della navicella, e raccolsero 21,5 kg di materiale lunare che riportarono a Terra. Il terzo membro della missione, Michael Collins (pilota del modulo di comando), rimase in orbita lunare mentre gli altri due erano sulla superficie; dopo 21,5 ore dall’allunaggio, gli astronauti si riunirono e Collins pilotò il modulo di comando Columbia nella traiettoria di ritorno sulla Terra. La missione terminò il 24 luglio, con l’ammaraggio nell’Oceano Pacifico.

La lunghissima notte sulla luna, seguita in diretta ti, da 900 milioni di persone in tutto il mondo, di cui 30 milioni solo gli italiani, fu l’epilogo della sfrenata corsa allo spazio tra Usa e URSS, nel più ampio scenario della Guerra Fredda.

Lo sbarco sulla Luna del 1969 fu il primo vero evento mediatico globale e appassionò milioni di persone. Soltanto in Italia lo “Speciale Luna” durò oltre 28 ore.

La lunga diretta fu possibile grazie alla prima grande antenna parabolica, installata al Centro Spaziale del Fucino, vicino a L’Aquila, solo alcuni anni prima.

 

“L’aquila è atterrata”, furono le parole, pronunciate dal comandante Armstrong, che segnarono una svolta epocale nella storia dell’umanità. L’aquila, “Eagle”, era il nome del modulo lunare utilizzato nella missione.

La convinzione che da quel giorno i rapporti Terra-Luna sarebbero stati la regola e sarebbero proseguiti nel corso degli anni a venire, si affievolì nel giro di pochi anni, circa tre, nei quali ci furono altre 6 missioni in tutto. L’ultima missione lunare, fu Apollo 17, con cui il comandante Eugene Cernant, l’11 dicembre 1972 chiuse i battenti, lasciando l’ultima impronta sul satellite terrestre.

L’approdo – I preparativi per la passeggiata lunare iniziarono alle 23:43, richiedendo più tempo del previsto. Tre ore e mezza invece di due. Il portello venne aperto alle 02:39:33. Dodici minuti dopo Armstrong iniziò la sua discesa sul “Mare della Tranquillità”. Sei ore e mezza dopo aver toccato il suolo, alle 2:56:15 (le 4:56 italiane), dopo una breve descrizione della superficie (“Very fine grained… almost like a powder”, cioè “a grana molto fine… quasi come polvere”) e aver pronunciato la sua storica frase, Armstrong fece il suo primo passo fuori dall’Eagle e diventò il primo uomo a camminare su un altro corpo celeste.

Armstrong osservò che muoversi nella gravità lunare, un sesto di quella terrestre, era “forse più facile rispetto alle simulazioni… Non è assolutamente un problema andare in giro”. Aldrin tenne invece fede alla sua fama di eccentrico e testò metodi “alternativi” per muoversi, compreso il cosiddetto “salto del canguro”.

Il rientro – Gli astronauti piantarono insieme la bandiera degli Stati Uniti, ma la consistenza del terreno consentì un affondo di pochi centimetri.

Gli astronauti caricarono i film e due sacchi contenenti più di 22 chili di materiale lunare. Il portello venne chiuso alle 05:01. Dopo circa nove ore e mezzo, alle 17:54, Armstrong e Aldrin decollarono per raggiungere Collins a bordo del Columbia in orbita lunare.

Alle 16:57 del 24 luglio 1969, la Columbia impatta con l’Oceano Pacifico a testa in giù, i paracadute parafreno aperti.

“Tutto va bene, la nostra lista di controllo è completa, aspettiamo i sommozzatori”: è stata questa l’ultima trasmissione ufficiale di Armstrong dal Columbia. L’ultima comunicazione, dell’impresa più grande mai sostenuta dall’uomo.

Giusi Villa