Carige: Mattarella firma il decreto

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Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge sull’istituto bancario varato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento è stato trasmesso alla Camera. Ma quali saranno le prossime mosse? Un piano industriale di Carige entro la fine di febbraio, che garantirà «un percorso credibile non solo dal punto di vista della sostenibilità operativa ma anche,e soprattutto, in termini di attrattività in ottica di aggregazione» si legge in una nota dell’istituto ligure che chiarisce le prossime tappe per i manager-commissari che guidano l’istituto dopo il commissariamento della Bce. E assicura che la ricapitalizzazione precauzionale (di fatto, la nazionalizzazione) è solo una «ipotesi residuale».
Il decreto mette in campo un miliardo e 300 milioni di fondi pubblici per salvare la banca, consentendole di emettere 3 miliardi di obbligazioni.
La Sga, la società controllata dal Tesoro che si occupa di recuperare crediti deteriorati, è pronta a scendere in campo per analizzare ed eventualmente rilevare i crediti dubbi che Carige vuole smaltire. È quanto si apprende in ambienti finanziari dopo che l’istituto ligure ha annunciato che verrà avviata una due diligence su una consistente dei suoi crediti deteriorati «a cui – ha spiegato Carige saranno invitati alcuni tra principali operatori italiani e esteri».

Intanto la Commissione Ue «prende nota dell’adozione del decreto» su Banca Carige ed «è in contatto con le autorità italiane, pronta a discutere con loro della disponibilità di strumenti, sempre nel quadro degli strumenti europei»: lo ha detto il portavoce del presidente della Commissione Jean Claude Juncker rispondendo a chi gli chiede un commento sul decreto approvato dal Consiglio dei ministri a sostegno di Carige.
Tale decreto mira a consentire ai commissari iniziative utili per preservare la stabilità e la coerenza del governo della società, completare il rafforzamento patrimoniale già avviato con l’intervento del Fondo Interbancario, proseguire nella riduzione dei crediti deteriorati e perseguire un’aggregazione che consenta il rilancio della banca, a beneficio della clientela. Soddisfazione da parte dei commissari, anche se fonti vicine ai vertici assicurano che non ci sarà bisogno di chiedere un intervento diretto da parte dello Stato.

 

Santoro Mangeruca

E’ tempo dei Golden Globes 2019

Come ogni anno, i Golden Globes aprono la stagione a stelle e strisce dei premi cinematografici (Awards season) che culminerà in primavera con l’attesissima notte degli Oscar.

Nella 76esima edizione del concorso , vedremo i migliori film, americani e stranieri, attori, registi, serie e miniserie tv, premiati dai 90 giornalisti e critici cinematografici della Hollywood Foreign Press Association.

La cerimonia si è tenuta nell’incantevole location del Beverly Hilton di Beverly Hills, che in occasione della sfilata delle celebrità più luminose, sfoggia orgogliosamente un Red Carpet da sogno.

Non a caso, i Golden Globes sono diventati “the best party in town”, la festa numero uno ad Hollywood, merito anche dello Show, più imprevedibile, politicamente scorretto,spigliato ed irriverente rispetto agli Oscar.

All’elegantissimo party presenti tutte le star piu acclamate, comodamente sedute attorno ai tavoli fra pietanze e champagne costosissimi, possono liberamente muoversi e spostarsi, chiaccherare con i colleghi cineasti, a differenza del contesto impettito e rigido degli Academy Awards.

Questa libertà festaiola, dopo circa un’ora di programma, finisce per coinvolgere gran parte dei presenti brilli e divertiti, e per influire positivamente sullo show, sui discorsi di ringraziamento spesso caratterizzati da gaffe comiche.

Protagonisti della serata, presentata dall’attrice Sandra Oh e dall’attore Adam Samberg, le pellicole pluri-nominate “Vice”, “Green Book”, “A star is born”, “Bohemian Rapsody”, “BlacKkKlansman” e “Roma”.

Il film più premiato è stato Green Book di Peter Farrelly, che si è aggiudicato i premi di miglior commedia, miglior attore non protagonista a Mahershala Ali e miglior sceneggiatura.

Leggera delusione per il sei volte nominato Vice di Adam Mckay che ha vinto solo nella categoria di migliore attore in un film commedia grazie alla solita straordinaria trasformazione fisica di Christian Bale.

A sorpresa A star is Born di Bradley Cooper si è imposto soltanto nella sezione miglior canzone originale con Shallow di Lady Gaga su cinque nomination totali.

Bohemian Rapsody di Bryan Singer domina la scena e si porta a casa le statuette di miglior film drammatico e di miglior attore protagonista a Rami Malek rivelazione attoriale dell’anno merito dell’interpretazione ai limiti della perfezione tecnica del compianto leader dei Queen Freddy Mercury.

Pellicola co-protagonista della serata Roma di Alfonso Cùaron, premiata con il miglior film straniero e la miglior regia che confermano la crescita culturale della scuola messicana ( Innarritu, Del Toro, Rodriguez) che negli ultimi anni si sta mettendo in luce nella scena hollywoodiana.

Da segnalare la vittoria a sorpresa della 72enne Glenn Close in The Wife e di Olivia Colman in The Favourite.

Lo stravagante mondo di Hollywood tra polemiche femministe e d’inclusione, gossip e scandali riesce sempre e comunque a far parlare di se, ad attirare le attenzioni di fan e stampa da tutto il mondo.

Prossimo immancabile appuntamento il Red Carpet dell’Accademy madrina degli Oscar.

Sale l’ansia dei fan che intanto hanno avuto un assaggio, spesso anticipatore in termini di premi, della notte più attesa ed esclusiva del mondo.

Unico imperativo: aspettarsi l’inaspettato.

Antonio Mulone

Il Ministero della Salute dice stop alle sigle misteriose sulle ricette

Il Ministero della salute si pronuncia su un argomento, che se pur talvolta oggetto di ilarità, in realtà ha dei risvolti molto importanti che potrebbero incidere negativamente sulla nostra salute. Oggetto delle nuove raccomandazioni sono proprio le modalità di prescrizione delle ricette da parte dei medici. Ad essere messe sotto accusa, in primis, la famosa grafia indecifrabile dei dottori. L’ammonizione viene rivolta anche a tutte le abbreviazioni, agli acronimi, alle sigle, le diciture “al bisogno” troppo generiche e le sbrigative prescrizioni al telefono. Stop a tutto ciò che potrebbe trarre in inganno o ad un errore nella terapia, con conseguenze negative sulla nostra salute. Questa l’allerta lanciata dal Ministero della Salute, che si è prodigato nella pubblicazione di raccomandazioni ben precise per prevenire sbagli nelle terapie dei pazienti, a partire dall‘indicazione di utilizzare lo stampatello in caso di prescrizioni a mano.
Il ministero ha precisato, che “risulta fondamentale, al fine di prevenire gli errori in terapia, che i medici, farmacisti e infermieri adottino un linguaggio comune con acronimi, sigle e simboli standardizzati” e quindi non personalizzati.
A questo scopo, il documento di raccomandazioni, fornisce una serie di indicazioni pratiche proprio per omologare le modalità di prescrizione: oltre allo stampatello si invita a scrivere il nome del principio attivo per esteso, a lasciare uno spazio tra il nome e il dosaggio, ad usare i numeri arabi e non quelli romani e a specificare chiaramente la posologia senza ricorrere a indicazioni generiche come “un cucchiaino”.

Anche dai sistemi di Incident reporting delle Aziende sanitarie appare evidente che abbreviazioni e simboli possono influenzare negativamente la comunicazione.
Inoltre, il ministero rileva che le prescrizioni telematiche abbatterebbero di gran lunga le possibilità di errore, e bisognerebbe quindi disporre di sistemi informatizzati con apposita legenda che aiuti a decifrare, per esempio, gli acronimi.
Si raccomanda quindi alle Regioni, di diffondere tali raccomandazioni e includere nelle valutazioni dei Direttori generali delle aziende sanitarie anche le attività di monitoraggio sulle nuove indicazioni.
Un glossario è stato predisposto dall‘European Society of Clinical Pharmacy (ESCP), proprio per favorire la diffusione di una terminologia standardizzata.

 

Giusi Villa

Ryanair è la peggior compagnia aerea

Ryanair, tra le più famose ed utilizzate compagnie aeree low cost, è stata definita: ‘peggior compagnia aerea a corto raggio nel Regno Unito’.

Così riporta la BBC, in seguito ad un sondaggio su un campione di circa mille persone.

I motivi sono molteplici: tempi troppo lunghi all’imbarco, scarsa qualità del cibo e delle bevande, ambiente poco confortevole all’interno e servizio che lascia a desiderare.

Nonostante questo la compagnia continua ad essere una delle più scelte, sono previsti infatti per il 2019 circa 141 milioni di passeggeri a bordo degli aerei.

Benedetta Sisinni 

Addio ai cotton fioc non biodegradabili dal 2019

Dal primo gennaio 2019 nel nostro Paese sarà vietato produrre e vendere cotton fioc non biodegradabili e compostabili, cioè con il bastoncino in plastica. L’Italia è il primo paese nell’Unione europea a bandirli: lo aveva deciso il governo Gentiloni alla fine del 2017, con la sua ultima manovra. I produttori dovranno anche indicare sulle confezioni le regole per un corretto smaltimento, soprattutto il divieto di gettarli nel wc. È la stessa legge che vieterà, a partire dal primo gennaio del 2020, l’uso nei prodotti cosmetici delle cosiddette microplastiche, particelle di diametro inferiore ai 5 millimetri normalmente usate nei prodotti cosmetici o per l’igiene personale ma che provocano diversi problemi dal punto di vista ambientale. L’Italia è il primo paese dell’Unione Europea a vietare la produzione e la vendita di cotton fioc in plastica, un divieto a cui da tempo sta lavorando anche l’Unione Europea.

I bastoncini di plastica dei cotton fioc rappresentano il 9% dei rifiuti ritrovati sulle spiagge italiane, una media di 60 per ogni spiaggia. Lo dice Legambiente, che ogni estate organizza campagne di monitoraggio e pulizia. Quello che non si può monitorare, sono gli animali marini che muoiono per aver ingerito queste plastiche.

Ma altri divieti ben più pesanti sono in arrivo. L’Unione europea lo scorso 19 dicembre ha deciso che dal 2021 saranno vietati un serie di oggetti in plastica usa e getta non biodegradabile: posate e piatti, cannucce, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso (come le scatole degli hamburger del fast food), bastoncini per palloncini e prodotti in plastica oxo-degradabile (per esempio le buste di plastica che si frammentano se esposte all’aria). In Italia la scadenza potrebbe essere anticipata al 2020. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa (M5S) ha depositato in Consiglio dei ministri il disegno di legge «Salvamare», che a gennaio dovrebbe arrivare in parlamento: e la legge prevede, tra le altre cose, l’anticipo di un anno del bando europeo della plastica monouso. Inoltre autorizza i pescatori a portare nei porti la plastica raccolta con le reti: una previsione importante per salvaguardare il mare, visto che oggi sono costretti invece a ributtarla in mare.

 

Rachele Fedele

Apple, taglio alle stime: in rosso le borse europee

Il taglio delle stime da parte di Apple trascina in rosso le Borse europee. La decisione del colosso tecnologico di Cupertino arriva dopo il rallentamento della crescita in Cina ed una flessione delle vendite di alcuni prodotti.
Apple rivede al ribasso le stime per il primo trimestre dell’esercizio fiscale, puntando il dito sulla debolezza economica della Cina e sul rallentamento delle vendite di iPhone nel paese. Per i tre mesi che si sono chiusi il 29 dicembre – il trimestre delle festività di Natale, uno dei più importanti per Apple – Cupertino stima ricavi per 84 miliardi di dollari, ben al di sotto dei 91 miliardi attesi dagli analisti e degli 89-93 miliardi stimati in precedenza dalla società. Immediata la reazione del titolo in Borsa, che arriva a perdere oltre l’8%. In una lettera agli investitori diffusa dopo la chiusura di Wall Street, Tim Cook parla di un impatto ”significativamente maggiore” alle attese della debolezza di alcune economie emergenti, soprattutto della Cina. L’economia del Dragone – spiega – ha iniziato a rallentare nella seconda metà dello scorso anno. Le tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina hanno poi esacerbato ulteriormente le pressioni negative sull’economia cinese. A pesare è anche il dollaro forte: ”sapevamo che un dollaro forte avrebbe creato venti contrari”, anche alla luce del suo impatto sulla domanda di iPhone. Cook cerca comunque di rassicurare: ”nonostante le difficoltà riteniamo che le nostre attività in Cina abbiano un futuro brillante”. L’annuncio a sorpresa alimenta i dubbi sulla capacità di Cupertino – la maggiore società al mondo, la prima a sfondare quota 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione – e dei giganti tecnologici di navigare un contesto economico sempre più incerto e una prolungata guerra commerciale. A colpire è soprattutto il fatto che il taglio delle stime arriva a soli 60 giorni dalle precedenti previsioni diffuse dall’azienda. ”Quando abbiamo parlato delle stime per il primo trimestre 60 giorni fa sapevamo che i primi tre mesi dell’anno sarebbero stati influenzati da fattori macroeconomici” spiega l’amministratore delegato di Apple nella lettera agli investitori, nella quale si prevedono ricavi per 84 miliardi di dollari, un margine lordo di circa il 38% e spese operative per 8,7 miliardi di dollari. ”Non possiamo cambiare le condizioni macroeconomiche, ma – tenta di rassicurare Cook – stiamo prendendo e accelerando altre iniziative per migliorare i nostri risultati”.

 

Santoro Mangeruca

Scandalo pedofilia e la rabbia di papa Francesco

Gli episodi di pedofilia all’interno dello stato della Chiesa sono ormai purtroppo all’ordine del giorno e trovano in essa tacita complicità.

Papa Francesco esprime durante in discorso di Natale alla Curia il suo disprezzo e la sua rabbia verso tutti coloro che commettono questi terribili atti, e lui stesso li definisce, con un lessico poco adatto al vocabolario papale, “lupi atroci”, espressione molto forte per evidenziare il disgusto e il dolore per questo 2018 segnato profondamente da tali episodi di violenza e abusi.

“La barca della Chiesa quest’anno ha vissuto e vive momenti difficili, ed è stata investita da tempeste e uragani”.

“Convertitevi e consegnatevi alla giustizia umana, e preparatevi alla giustizia divina” ha continuato il pontefice nel suo discorso.

Un appello quindi alla giustizia e alla bontà dell’uomo per lenire questa orrenda piaga.

Benedetta Sisinni

Studentessa messinese precipita all’interno di una botola all’università

Una studentessa di 23 anni cade dentro una botola mentre stava camminando sul marciapiede  della facoltà di biologia. Dopo il terribile impatto è stata colpita dalla stessa grata che si era staccata .

I soccorsi tra cui vigili del fuoco e 118 sono stati tempestivi ad aiutare la ragazza, successivamente portata al Papardo. Ha riportato un trauma facciale e varie lesioni.

Il rettore dell’Ateneo comunica vicinanza alla ragazza e alla famiglia.

È stata avviata un’indagine interna per valutare le cause dell’accaduto.

Emanuele De Luca

Conte, procedura di infrazione evitata: un Premier che si riscopre tale

La Commissione Ue ha deciso di non avviare la procedura per debito eccessivo nei confronti dell’Italia, dopo l’accordo raggiunto con Bruxelles. E’ arrivato l’emendamento del governo che recepisce l’intesa con l’Ue sulla manovra. La proposta di modifica è stata depositata in commissione Bilancio al Senato.

In sostanza, la Commissione avrebbe deciso di soprassedere sull’avvio della procedura in attesa di ulteriori verifiche da compiere nelle prossime settimane per tornare poi a fare il punto della situazione a gennaio una volta che la legge di bilancio sarà stata approvata dal Parlamento.
Dopo il consenso dell’Europa alla Manovra italiana, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si dichiara soddisfatto – attraversare una procedura di infrazione che avrebbe messo sotto controllo i conti dell’Italia per sette anni, inutile negarlo, avrebbe avuto un costo politico molto elevato, e forse non del tutto prevedibile – ha dichiarato il premier. In quanto ai rapporti tra il nostro Paese e l’Unione Europea, ha ribadito – la discussione sulla permanenza dell’Italia in Ue e nell’euro non è né sarà mai un obiettivo politico di questo governo.
Tra gli argomenti portati dal premier a Bruxelles a favore dell’approvazione del Bilancio italiano, anche la stabilità sociale italiana con esplicito riferimento alla situazione della Francia. “La protesta dei gilet gialli in Francia – ha detto Conte al Corriere della Sera – può avere avuto il suo peso, anche se è difficile da quantificare”. E ancora: “Dalla prima cena a Bruxelles sui negoziati  quando mi sono sentito rivolgere alcune critiche contabili, ho invitato i miei interlocutori a considerare che noi avevamo davanti l’esigenza di mantenere la stabilità sociale in Italia. Ho menzionato esplicitamente al commissario Pierre Moscovici la rivolta dei gilets jaunes in Francia”.
Ancora una volta il primo Ministro sottolinea la solidità della squadra al Governo e del rapporto con i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Ci siamo resi conto tutti che questo non giovava all’interesse del nostro Paese – ha spiegato Conte in riferimento ai “toni da abbassare” -. E a quel punto, per evitare che il negoziato si complicasse, ho chiesto e ottenuto una linea di comunicazione più attenta”. “Questo governo – ha concluso il presidente del Consiglio – è frutto di un impegno con gli italiani per realizzare un progetto riformatore che richiede tempo ed energie per l’intero arco della legislatura”.

 

Santoro Mangeruca

Cos’è il rappporto deficit-Pil? Soglia del 2,4% e Def, alcuni chiarimenti

In questi giorni caldi di decisioni e trattative politiche nel nostro Paese e tra l’Italia e l’Ue, abbiamo sentito spesso parlare del rapporto deficit-Pil, e dell’intesa raggiunta con tutto il governo sul deficit del 2,4 per cento stabilita nel Def. Anche se per i non esperti, il significato di questi termini potrebbe essere intuitivo, andiamo con delle spiegazioni più dettagliate a chiarire ogni dubbio o intuizione.
Il deficit rappresenta la differenza tra le entrate e le uscite dello Stato quando queste superano le prime, perciò è anche definito disavanzo. Al contrario, quando le entrate superano le uscite invece parliamo di avanzo, o pareggio di bilancio quando l’ammontare delle spese pubbliche sia uguale alle entrate, ovvero al gettito fiscale.
L’ammontare complessivo dei disavanzi pubblici accumulati ogni anno porta invece alla formazione del debito pubblico, rappresentato dal debito che lo Stato detiene con altri soggetti economici nazionali o esteri, quali individui, imprese, banche o Stati esteri (debito estero), attraverso la loro acquisizione di obbligazioni o titoli di stato, emessi appunto dallo Stato allo scopo di finanziare il proprio deficit.
Rapporto deificit-pil: secondo i parametri stabiliti dall’Ue, il tetto massimo del rapporto di questo disavanzo viene calcolato non in via assoluta ma in relazione al prodotto interno lordo, la ricchezza del Paese: il 3% del Pil. Dato quindi che rappresenta uno dei punti cruciali di ogni politica economica degli stati membri, poiché se non verrà rispettato scatterebbero sanzioni da parte di Bruxelles.
Quindi, se ho 100 miliardi di Pil, il deficit non potrà superare il 103 miliardi.
Nel corso degli anni, i vari stai membri, hanno stabilito in accordo col vertice europeo un percorso graduale di riduzione dei deficit – aumentati molto drasticamente durante gli anni della crisi mentre i Pil scendevano – allo scopo di arrivare al tanto anelato pareggio di bilancio.


L’intesa del 2,4 per cento è stata raggiunta dall’esecutivo e così approvata la nota di aggiornamento al Def, dal consiglio dei ministri all’unanimità nella tarda serata di giovedì 27 settembre 2018.

Il Documento di economia e finanza (Def), è il più importante strumento di programmazione economica      del governo e riporta gli obiettivi di politica economica del paese, le stime sull’andamento delle finanze pubbliche e dell’economia nazionale e le riforme che il governo intende attuare.

Nel documento è previsto che il rapporto deficit/Pil sia, quindi, al 2,4 per cento nel 2019, per poi scendere al 2,1 per cento nel 2020 e all‘1,8 per cento nel 2021.

 

Giusi Villa