Maria: Angelina Jolie interpreta il “ruolo della vita”

Il “Ruolo Della Vita” di Angelina Jolie trascina lo spettatore in un viaggio all’interno della mente di Maria Callas, tra realtà e finzione. Voto UVM 3/5.

“Maria” è un film del 2024 scritto da Steven Knight (sceneggiatore di alcuni episodi di “Peaky Blinders” e di “Spencer”) e diretto da Pablo Larraín (regista di “Spencer” con Kirsten Stewart e di “Jackie” con Natalie Portman). La protagonista è Angelina Jolie, che ha avuto una Candidatura per La Migliore Attrice In Un Film Drammatico ai Golden Globes 2025 dello scorso 5 Gennaio. Insieme ad Angelina Jolie, nel film sono presenti Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher e Valeria Golino.

Il film è stato proiettato in anteprima all’81° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, tenutasi tra la fine dello scorso Agosto e i primi dello scorso Settembre e dov’era in concorso per Il Leone D’Oro, e poi successivamente allo scorso Telluride Film Festival. Il film è nelle sale dal 1° Gennaio 2025.

Maria: Trama

Il film ripercorre gli ultimi giorni di vita della nota soprano di origini greche Maria Callas (interpretata da Angelina Jolie). A distanza di anni dal suo ritiro delle scene, Maria vive nel suo appartamento assieme ai suoi due domestici Ferruccio (Pierfrancesco Favino) e Bruna (Alba Rohrwacher).

Maria passa le sue giornate a fare lunghe passeggiate tra le strade di Parigi, esercizi canori e i ricordi passati. Ad una settimana prima della sua morte, avvenuta all’età di 53 anni il 19 Settembre 1977, Maria inizia un viaggio nella sua mente e da lì iniziano una serie di flashback, sequenze oniriche ed interviste immaginarie, per ripercorre alcuni momenti della sua vita e della sua carriera e altri scenari immaginari.

Lo stile delicato di Pablo Larraín in Maria

Pablo Larraín ha sempre avuto un tocco particolare ma anche molto delicato nel genere del biopic, seppur rimanga lo stile romanzato spesso adottato in questo tipo di film. Ha sempre avuto la capacità di adottare un registro differente, cercando di curare in maniera dettagliata e a tratti maniacale, l’estetica più adatta al genere cinematografico che intende affrontare e calando i suoi personaggi e gli spettatori in un contesto quasi onirico (e “Maria” ne è l’ennesima conferma)

La sua regia comprende movimenti di camera che oscillano da movimenti fluidi a movimenti bruschi per poi  mettere in scena l’aspetto emotivo dei suoi protagonisti, il fulcro principale dei suoi film. E lo fa con un tocco ben consolidato e senza mai aderire a un unico punto di vista. La prospettiva è sempre originale e, spesso, certe inquadrature giocano con l’asimmetria, aumentando il progressivo confronto e contrasto tra i vari personaggi-chiave della storia.

Negli ultimi anni, si è dedicato a raccontare di donne famose che hanno lasciato un segno nella storia e qui, ha avuto un tocco molto più delicato. Ad esempio, basti pensare a “Jackie” con Natalie Portman (nei panni della first lady Jacqueline Kennedy) o “Spencer” con Kirsten Stewart (nei panni di Lady Diana). Con quei film è riuscito ad offrire al pubblico una prospettiva piuttosto interessante, tanto da riuscire ad entrare in empatia con loro. “Maria”, però, appare essere un po’ una spanna sopra tutti gli altri lavori.

Un viaggio all’interno della mente di Maria Callas

“Maria” non narra tutta la vita di Maria Callas, ma si concentra su un momento specifico e da lì inizia a trasportare lo spettatore in un viaggio all’interno della sua dimensione interiore.

Il film parte una settimana prima della sua dipartita (il 19 Settembre 1977) e da lì, con una regia calma e delicata e un montaggio reso volutamente confusionario, il pubblico si ritrova catapultato all’interno della mente di lei: una sorta di teatro pirandelliano, in cui avviene l’alternanza tra realtà e finzione tanto da mischiarsi tra loro.

I flashback, le sequenze oniriche e le interviste immaginarie, tutto nella mente di Maria, permettono di ripercorre alcuni momenti della sua vita e della sua carriera, con un ritmo piuttosto lento, e ad un certo punto, si ha il dubbio se alcune scene siano reali o legate alla sua immaginazione. Da una parte si entra in empatia con lei, ma dall’altra, invece, ci si chiede cosa sia reale o cosa no.

Maria ha lasciato fisicamente il palco, ma il palco non ha mai abbandonato Maria ed è fermo nella sua mente e anche se la sua carriera si è interrotta tempo prima. Il palco è l’unica dimensione dove Maria ha raggiunto il suo equilibrio ed è lì che vive un viaggio mentale, che come tutto ciò che inizia, è destinato a finire. Ed è Maria stessa che vuole mettere la parola “fine”, a modo suo.

Maria: il “Ruolo Della Vita” di Angelina Jolie

Angelina Jolie ha avuto una carriera piuttosto longeva, poliedrica e anche variegata. Si è vista in ruoli action come Lara Croft in “Tomb Raider” e “Mr e Mrs. Smith”; ruoli drammatici come “Ragazze Interrotte” e Changeling”; ruoli fantasy come “Maleficent” e persino regista nel film “Unbroken” e doppiatrice nella versione originale di Tigre nella saga di “Kung Fu Panda”

Stavolta, ha avuto la possibilità di interpretare Maria Callas in un film commovente e struggente ed è stata bravissima, tanto che si meriterebbe una Candidatura agli Oscar 2025 come Migliore Attrice Protagonista (ce la farà? Si saprà il 23 Gennaio). Si può considerare a mani basse il “Ruolo Della Vita”, perché Angelina Jolie lascia un’interpretazione straordinaria e divina, risultando anche capace di far entrare il pubblico in empatia con il suo personaggio.

Un film da vedere assolutamente in sala.

Giorgio Maria Aloi

Altri 60 di questi, Brad Pitt!

William Bradley Pitt, megli noto come Brad Pitt, nasce a Shawnee (Oklahoma) il 18 Dicembre del 1963 dai coniugi Bill Pitt (dirigente di trasporti) e Jane Etta Hillhouse (consigliere scolastico).

Dopo una brillante carriera da atleta nell’adolescenza, decise di frequentare l’Università del Missouri in giornalismo e grafica pubblicitaria. Abbandonò il mondo universitario a pochi esami dalla laurea per seguire il suo sogno di recitare nei film di Hollywood. Prima di iniziare a recitare ha fatto gavetta lavorando come autista per spogliarelliste in limousine, il trasportatore di frigoriferi e addirittura travestendosi da pollo per promuovere una catena di ristoranti.

Le serie tv come trampolino di lancio

Ad aiutare la sua ascesa nel mondo dello spettacolo sono state principalmente delle parti prese in varie soap opera quali Destini (1987), Dallas (1987), 21 Jump street e Genitori in blue jeans (1987-1989). Raggiunge il successo nel ’91 nel film Thelma e Louise. Al contrario nel 2001 la sua comparsa in Friends (episodio 10 della stagione 8) permise alla serie stessa di sfruttare la popolarità raggiunta dall’attore. Qui Brad interpretò la parte di un ex compagno di liceo di Ross e Rachel (Jennifer Aniston) che ha un conto in sospeso con loro.

Amori, divorzi e Mr. & Mrs. Smith

Le riprese del film Mr. & Mrs. Smith sono iniziate il 21 giugno 2004 e si sono concluse il 15 dicembre 2004. Qui Pitt ha conosciuto l’attrice Angelina Jolie con il quale inizierà una relazione. Questo portò alla fine del matrimonio durato 5 anni tra Pitt e la Aniston. Infatti nel gennaio 2005 i due annunciarono la loro separazione e a dicembre dello stesso anno il divorzio.

Mr. & Mrs. Smith è un film del 2005 diretto da Doug Liman. Brad Pitt e Angelina Jolie interpretano rispettivamente John e Jane Smith. I coniugi Smith sono una coppia in crisi che confessano i loro problemi coniugali all’analista, omettendo però che entrambi sono delle spie che lavorano per agenzie rivali. Entrambi ignorano la doppia vita dell’altro, ma un giorno durante una missione i due coniugi finiscono per identificarsi. Le rispettive organizzazioni gli ordinano allora di eliminarsi a vicenda, ma il conflitto domestico a colpi di pistola non porterà altro che al rinnovato desiderio tra i due.

Il film che ha fatto incontrare e innamorare Angelina Jolie e Brad Pitt, soprannominati i Brangelina, è diventato un cult per essere stato il calcio di inizio della storia d’amore più bella di Hollywood degli ultimi vent’anni il cui finale però è stato drammatico con la separazione nel 2016.

La scena della sparatoria finale ha permesso a entrambi di vincere un MTV Movie Award per il miglior combattimento.

Il curioso caso di Benjamin Button

Il curioso caso di Benjamin Button è un film del 2008 diretto da David Fincher, basato sull’omonimo racconto breve del 1922 di Francis Scott Fitzgerald. La storia inizia nel 1860, anno di nascita del protagonista Benjamin Button. Il bambino nasce con l’aspetto di un anziano, e viene addirittura paragonato ad un ultraottantenne. Il padre Thomas Button, vergognatosi dell’aspetto inquietante del figlio, lo abbandona davanti ad una casa di riposo. Il bambino è, trovato da Queenie e Tizzy Weders che, nonostante siano disorientati dal suo aspetto, decidono di adottarlo. Il piccolo Benjamin, così chiamato dai nuovi genitori, trascorre la sua infanzia intrappolato nel corpo di un uomo anziano. La cosa strana che gli accade è che invece di crescere, più passa il tempo e più Benjamin ringiovanisce; egli è infatti, un uomo fuori dal comune che non riesce ad integrarsi con nessuna generazione.

L’interpretazione di Brad gli è valso il premio per i Critics’ Choice Movie Award e 3 nomination come miglior attore sia per gli Oscar sia per i Golden Globe.

Brad Pitt : Vi presento Joe Black

 

Susan (Claire Forlani) e La Morte (Brad Pitt) in una scena di Vi presento Joe Black. Fonte: Wired

Cosa succederebbe se sapeste tutto della vita e aveste raggiunto ogni soddisfazione dalla vita? Succede che arriva La Morte a voler conoscere il segreto della felicità. Questo è quello che succede a William “Bill” Parrish (interpretato da Anthony Hopkins), un magnate delle comunicazioni che viene avvicinato dalla Morte stessa. Ciò che ha permesso a questa entità di arrivare al mondo terreno è stato mettere fine alla vita di un uomo (interpretato da Brad Pitt) che si era innamorato della figlia di Bill, Susan, impossessandosi del suo corpo. Seppur la storia non lo dia a vedere, la narrazione ha note dolci e romantiche. Il rapporto tra La Morte e Susan che non sa cosa sia l’amore, permette a entrambi di collidere e conoscere un mondo che entrambi non avevano mai provato.

Questo film è valso a Brad una nomination ai Golden Globe e una al Saturn Ward, vincendo solo quest’ultima.

C’era una volta a… Hollywood

In questa ultima pellicola il nostro Brad non interpreta il protagonista, ma il suo migliore amico. Rick Dalton, interpretato da Leonardo Di Caprio, è un attore d’altri tempi e nel 1969 la sua carriera non riesce a decollare. Rick è grande amico del suo stuntman, Cliff Both (recitato dal nostro Brad) e anche lui non riesce a trovare lavoro dopo alcuni atti illeciti e i sospetti su di lui per la morte di sua moglie. In questo film di Quentin Tarantino la chimica tra Di Caprio e Pitt è stata elogiata dalla critica come “una presenza magnetica” quando si trovano insieme. Oltretutto la parte di Pitt riesce ad essere sia un punto di riferimento per il personaggio di Rick Dalton, ma anche l’artefice di alcune sue sventure. Riesce ad essere sia carismatico ma anche misteriosamente inquietante per la questione della moglie defunta. Per alcuni critici è sembrata la migliore interpretazione di Pitt in assoluto data la complessità del personaggio.

Questa interpretazione è valsa al nostro sex symbol il premio Oscar, il Golden Globe, il BAFTA e il Critics Choice Award come miglior attore non protagonista.

Per Brad Pitt i 60 sono i nuovi 20!

In questo articolo vi abbiamo riportato alcuni dei film più di successo dell’attore che hanno segnato la vita e la carriera dell’attore; se ne potrebbe parlare di molti altri, quali Fight Club di David  Fincher o il più recente Babylon di Damien Chazelle. Ora però ci limiteremo ad omaggiare l’attore per i 60 anni che compirà questo 18 Dicembre. Ci auguriamo che anche in questa sua nuova fase della vita sappia stupirci con nuovi ruoli che vadano fuori dagli schemi del suo passato. Tanti auguri Brad!

Salvatore Donato,

Carmen Nicolino