Il Natale nel mondo: tradizioni, riti e celebrazioni globali

Il Natale è una delle festività più diffuse al mondo, ma la sua celebrazione cambia profondamente a seconda del contesto storico, culturale e geografico. Se in alcuni Paesi mantiene un forte significato religioso e familiare, in altri si trasforma in un evento sociale, romantico o spettacolare. Dall’Europa all’Asia, dall’America all’Oceania, il Natale si reinventa assumendo forme sorprendenti.

La casa del presepe e della Befana

In Italia il Natale è una festa profondamente radicata nella dimensione domestica e familiare. Il simbolo per eccellenza è il presepe, nato nel 1223 con la rappresentazione vivente di San Francesco d’Assisi a Greccio. Ancora oggi è presente in moltissime case, con versioni che vanno da quelle essenziali ai celebri presepi napoletani di San Gregorio Armeno, vere opere d’arte artigianale.

Accanto al presepe c’è l’albero di Natale, introdotto nell’Ottocento e tradizionalmente addobbato l’8 dicembre. Un ruolo sempre più importante ha assunto il calendario dell’Avvento che scandisce l’attesa dal 1° al 24 dicembre con dolcetti, piccoli regali o curiosità quotidiane, trasformando ogni giorno di dicembre in un momento speciale per grandi e piccini.

La Vigilia è dedicata all’attesa, spesso con una cena a base di pesce, mentre il 25 dicembre è il giorno del grande pranzo in famiglia. Panettone e pandoro dominano la tavola, insieme a numerosi dolci regionali. Il periodo natalizio si chiude il 6 gennaio con l’Epifania, che “tutte le feste porta via”, nel quale la Befana diventa un simbolo popolare capace di unire magia infantile e tradizione religiosa.

Weihnachten e i mercatini

In Germania il Natale, chiamato Weihnachten (“notti sacre”), è preceduto da un periodo di preparazione molto sentito: l’Avvento. A partire dalla fine di novembre, le città si riempiono di mercatini natalizi, nati nel XV secolo come fiere invernali e oggi diventati uno dei simboli più riconoscibili della festa.

La Germania è la culla del calendario dell’Avvento, diffusosi nel XIX secolo e poi esportato in tutto il mondo. Le domeniche d’Avvento sono considerate Stille Tage, giorni di raccoglimento. Il 6 dicembre si celebra il Nikolaustag, mentre il Natale vero e proprio si vive in famiglia, con piatti tradizionali come l’arrosto d’oca, la raclette e dolci speziati come Stollen e Lebkuchen. Le città si animano con i mercatini che uniscono artigianato locale e gastronomia, creando un’atmosfera calda e festosa anche nelle fredde giornate invernali.

Raffinatezza, presepi e dolci simbolici

Il Natale francese è un intreccio di tradizioni regionali e raffinatezza. Nel sud del Paese, soprattutto in Provenza, il presepe è arricchito dai santons, statuine in argilla che rappresentano non solo i personaggi sacri ma anche mestieri e figure della vita quotidiana.

A tavola il dolce ha un ruolo centrale: la celebre Bûche de Noël richiama l’antica usanza del ceppo natalizio, mentre in Provenza si servono i tredici dessert, simbolo di Gesù e dei dodici apostoli. I mercatini natalizi sono diffusi in tutta la Francia, ma quelli dell’Alsazia, in particolare a Strasburgo e Colmar, sono tra i più famosi d’Europa. I bambini lasciano le scarpe vicino al camino per Père Noël, sperando di trovarle piene di doni al risveglio.

Christmas crackers, pudding e Boxing Day

Nel Regno Unito il Natale è scandito da rituali ben codificati. I bambini scrivono a Father Christmas e appendono le calze vicino al camino, mentre la tavola è decorata con i Christmas crackers, cilindri di carta che contengono piccoli doni e battute.

Molto sentito è il Royal Christmas Message, trasmesso alle 15 del 25 dicembre, che rafforza il senso di unità nazionale. La tradizione culinaria comprende il Christmas pudding e le mince pies, ricchi di frutta secca e spezie. Le festività proseguono il 26 dicembre con il Boxing Day, oggi dedicato allo shopping, agli eventi sportivi e al tempo libero in famiglia.

Dal Rockefeller Center ai quartieri illuminati

Negli Stati Uniti il Natale è una festa spettacolare che trasforma città, quartieri e case in vere e proprie scenografie luminose. Subito dopo il Giorno del Ringraziamento, le strade si illuminano di luci e decorazioni creative che attirano visitatori da ogni parte del Paese.

Tra i simboli più iconici c’è l’albero del Rockefeller Center a New York, ma ogni città ha le sue attrazioni: gare di addobbo tra quartieri, villaggi natalizi e spettacolari installazioni luminose sincronizzate con la musica. Il Natale americano è anche un momento di condivisione comunitaria, tra concerti, sfilate e iniziative solidali, che affiancano il tradizionale pranzo a base di tacchino arrosto e dolci tipici.

Natale in Australia.http://www.aristan.org/wp-content/uploads/natale-australia.jpg
Natale in Australia.
https://www.aristan.org/wp-content/uploads/natale-australia.jpg

Babbo Natale sul surf a Bondi Beach

Il Natale in Australia cade in piena estate e si vive prevalentemente all’aria aperta. Il 25 dicembre è spesso trascorso in spiaggia, al mare o in giardino, con il barbecue come protagonista del pranzo, conosciuto familiarmente come barbie.

Molto sentiti sono i Carols by Candlelight, eventi serali all’aperto in cui le comunità cantano canti natalizi a lume di candela. Non è raro vedere Babbo Natale in costume estivo, talvolta persino su una tavola da surf. Il 26 dicembre, Boxing Day, è dedicato a saldi e grandi eventi sportivi come il cricket e la regata Sydney–Hobart.

Pollo fritto e luminarie

In Giappone il Natale non è una festa religiosa né familiare, ma un evento romantico e commerciale: la Vigilia è considerata il giorno più romantico dell’anno, da trascorrere in coppia tra cene eleganti e passeggiate tra le luminarie.

Il simbolo gastronomico più curioso è il pollo fritto di KFC, diventato il pasto natalizio per eccellenza grazie alla campagna pubblicitaria “Kentucky for Christmas” degli anni Settanta, accompagnato dal kurisumasu keki, una torta soffice con panna e fragole.

Le città si trasformano in scenari luminosi spettacolari, mentre mercatini in stile europeo e intense attività commerciali animano il periodo. Il vero momento familiare rimane il Capodanno, celebrato con rituali tradizionali come il Joya no Kane, durante il quale le campane dei templi buddisti vengono suonate 108 volte per accogliere il nuovo anno.

Nonostante le differenze culturali,  il Natale unisce tutto il mondo nella magia della festa: luci, sapori, tradizioni e momenti condivisi rendono questo periodo speciale, ovunque ci si trovi.

fonti:

https://www.tesoridoriente.com/diario-di-viaggio/natale-nel-mondo-come-si-festeggia-negli-altri

https://www.pordenonetoday.it/social/natale-festeggiamenti-differenze-italia-usa-pasinis.html

https://www.gostudy.it/blg/viaggiare-in-australia/natale-in-australia/

Ilaria Basile