Questi primi giorni di Festival sono volati: giornate ricche di eventi dalle quali è impossibile non trarre emozioni forti. Se vi siete persi qualcosa, non preoccupatevi: ci pensiamo noi! Ecco il nostro recap dei primi quattro giorni della nona edizione del Messina Opera Film Festival.
Sabato 29 Novembre: il primo giorno di Messina Opera Film Festival
Il Messina Opera Film Festival prosegue. La giornata non prometteva molto: pioggia, cielo grigio e quel freddo che ti fa venire voglia di rimanere sotto le coperte, o a casa a leggere con un tè caldo in mano. E invece eccoci qui: è bastato mettere un piede dentro il teatro perché tutto cambiasse: una calda accoglienza, l’atmosfera di un teatro, l’odore di caffè. Pronti per la proiezione di To Rome with Love. Il film intreccia quattro storie surreali di coppie improbabili e divertenti, mentre nella capitale si srotolano equivoci e un po’ di romanticismo da cartolina. Alcune sequenze del film sono accompagnate da Amada Mia, Amore Mio, mentre il finale si chiude con una versione strumentale di Nel blu dipinto di blu, lasciando lo spettatore con un sorriso sospeso tra nostalgia e leggerezza.
Tra gli interpreti spicca Fabio Armiliato, uno dei più grandi tenori italiani che, oltre a prestare la sua voce, compare anche come attore, regalandoci un cameo musicale capace di intrecciare cinema e lirica. La sua presenza si prolunga poi nella presentazione del libro Una vita in canto: l’alchimia della voce, racconto della propria carriera internazionale tra aneddoti e riflessioni sul canto come arte e passione. Un dialogo che, grazie al suo entusiasmo, diventa quasi una chiacchierata tra amici.
L’artista ci ha concesso un’intervista, dalla quale abbiamo tratto spunti interessantissimi sul modo di esprimere e trasmettere emozioni nei modi e nei mezzi dell’arte. (La trovate cliccando qui)

Abbiamo visto poi Enigma in tempo rubato, un Mozart Argentino (2012) in cui figura ancora una volta Armiliato, diretto da Francesco Cordio. A concludere la prima giornata di festival è stato un capolavoro senza tempo del cinema muto: “Il Fantasma dell’opera” (1925) di Rupert Julian, arricchito da un suggestivo accompagnamento musicale dal vivo a cura del ParlaPiano Ensemble. Una performance da brivido che ha valorizzato un’opera iconica della tradizione francese.
Tra scatti rubati, contenuti per i social e tante, tantissime parole scritte, la nostra giornata è finita con dei panini e un kebab, condivisi tra la stanchezza e la soddisfazione di una giornata di lavoro al servizio dell’arte.
Domenica 30 Novembre
Tutto, alla sala Laudamo, parlava di Carmen: U- Carmen, Orso d’oro al festival di Berlino 2005, di Mark Dornford-May, traduce l’opera lirica nella lingua ufficiale del Sud Africa (xhosa) e ambientando la storia a Cape Town. Abbiamo visto poi la più classica Carmen (1984) per approdare infine al mondo dell’animazioone: Carmen Get It! (1962) con Tom & Jerry; Topolino, Paperino e Pippo nei Tre Moschettieri (1970) e Gli Aristogatti (1970).
Domenica pomeriggio abbiamo cominciato con la proiezione di Carmen Story di Carlos Saura (1983), con Antonio Gades e Laura del Sol. Non passano nemmeno pochi minuti sedute in platea e siamo state chiamate a spostarci al Palazzo della Cultura. Lì ci aspetta un’altra interpretazione della Carmen con un salto indietro nel tempo. A Burlesque on Carmen (1916), diretto e interpretato da Charlie Chaplin con Edna Purviance, è una parodia ironica della celebre novella di Mérimée, satura di gag e situazioni comiche (tipiche del cinema slapstick dell’epoca). La proiezione è resa ancor più speciale perché musicata dal vivo dall’Orchestra a Plettro Città di Taormina, diretta da Antonino Pellitteri. Le corde pizzicate accompagnano ogni gesto, amplificano la mimica di Chaplin e restituiscono al film muto un ritmo nuovo, vivace e coinvolgente.

Subito dopo la proiezione, la stessa orchestra ha dato vita a un concerto, impreziosito dalla presenza di Francesca Adamo Sollima, soprano. La voce, accompagnata dagli strumenti a plettro, creava un’atmosfera intensa e raffinata, capace di trasformare la sala in un luogo sospeso tra tradizione ed emozione. È stato davvero emozionante, commovente: momenti che spesso ci fanno meravigliare di ciò di cui può essere capace la nostra voce, di come può diventare strumento di emozione pura.
Lunedì 1 Dicembre
Il Festival ha deciso di accogliere il nuovo mese con una giornata dedicata interamente ad uno dei più grandi compositori italiani di tutti i tempi: Giuseppe Verdi. Primo appuntamento di questa giornata omaggio è stato La forza del destino (2025), diretto da Anissa Bonnefont, per poi proseguire con Giuseppe Verdi nelle pubblicità e il film Giuseppe Verdi (1953) di Raffaello Mattarazzo, che ripercorre gli episodi più importanti e significativi della sua vita. Impossibile non citare il tributo a Claudia Cardinale, scomparsa a settembre di quest’anno, con una clip de La ragazza con la valigia (1961) di Valerio Zurlini in cui l’attrice per alcuni istanti impersonifica Aida con tanto di sottofondo.
Giusto il tempo di condividere un’attimo di convivialità con una merenda nella hall, e poi subito a lavoro per ultimare il comunicato stampa, per scaricare le foto dalla macchina fotografica e per riorganizzarci.
La vera star della serata è stata indubbiamente Barry Purves, animatore, regista alla quale è stato consegnato il Premio Messina CinemaeOpera. In suo onore è stato proiettato il suo Rigoletto (1998) in stop-motion, con tanto di standing ovation e commozione del maestro di fama internazionale.
Anche lui, con grande umiltà, ci ha concesso un’intervista (la trovate cliccando qui).
La giornata si è conclusa con la proiezione del documentario Le Stanze di Verdi (2025) di Riccardo Marchesini con Giulio Scarpati e il film opera Aida (1953) di Clemente Fracassi con Sophia Loren nel ruolo di Aida doppiata nel canto dalla soprano Renata Tebaldi.

Messina Opera Film Festival: Martedì 2 Dicembre
Questa giornata ci ha riservato un pomeriggio ricchissimo, partendo dal film La gazza ladra (2024) di Robert Guédigulan con Ariane Ascaride. La serata è proseguita con la prima italiana del documentario Renato Cioni, la voce dell’Elba (2025) di Stefano Muti. Presenti in sala il regista e la figlia del tenore, Cristina.
Immancabile in un evento che si rispetti l’appuntamento serale. Per il primo martedì di Dicembre il Festival ha deciso di regalarci The Opera – Arie per un’eclissi (2024) diretto da Davide Livermore e <strong>Paolo Gep Cuocco. Prende ispirazione del mito di Orfeo ed Euridice (interpretati da Valentino Buzza e Mariam Battistelli). Nel cast presenti anche Vincent Cassel, Fanny Ardant e Angela Finocchiaro.
Ci riaggiorniamo nei prossimi giorni con altre novità sul Messina Opera Film Festival , restate connessi!
Ilaria Basile e Rosanna Bonfiglio