Dietro il personaggio: Dr. Jekyll e Mr. Hyde

Manuel Mattia Manti
MANUEL MATTIA MANTI
Cultura
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“Ti accorgerai a tue spese che nel lungo cammino della vita incontrerai molte maschere e pochi volti.

Le parole di Pirandello dettano la sceneggiatura nel teatro dell’esistenza. Ognuno aderisce al proprio ruolo, rifuggendo lo sguardo del pubblico. La platea osserva sorpresa i suoi attori.

Lo disse anche Schopenhauer: sul palco “nessuno si fa vedere com’è“. Sembrerà di osservare un novello Dr. Jekyll tentare di nascondere l’impetuoso Mr. Hyde.

Si alza il sipario sulla surreale pièce di cui il dualismo è leitmotiv. Immaginiamo, per qualche istante, di essere parte della folla accalcata sotto il palco.

Un riflesso sotto la maschera

Ecco recitare il primo dei protagonisti. Entra in scena un uomo alto e robusto, dall’aspetto impeccabile. “Liscio in volto“, la sua espressione lascia trasparire “comprensione e bontà“. Jekyll indossa, tuttavia, una grottesca maschera che ne cela l’io recondito. Ad ogni gesto sembra che Hyde chieda a gran voce di essere liberato.

Al centro del teatro, la luce riflette la sua mostruosa ombra sugli spettatori terrorizzati. Sfondo di questa grottesca pièce è la cupa Londra vittoriana.

Al calar del sole, un timido riflesso si proietta sull’ampolla che Jekyll tiene tra le mani. Una figura dall’aspetto “detestabile” compare, mentre il pubblico osserva spaesato. Il rispettabile dottore ha trangugiato in un sorso quella strana pozione, perdendo di colpo se stesso.

“l’uomo non è in verità uno, ma duplice.” La mano trema, lasciando cadere al suolo la fiala. Questa frase risuona nei corridoi della mente di Jekyll. Il rispettabile dottore londinese, ormai smascherato, rivela la sua vera natura.

Hyde, grottesca faccia dell’altra medaglia, prende il sopravvento. Il pubblico guarda disgustato la repentina trasformazione. L’attore al centro del palco, sembra non avere nulla che si possa definire umano.

Basso e pallido, dava una peculiare “impressione di deformità”. Il viso di Jekyll è a malapena coperto da quella maschera esteriore che inibisce ogni suo primitivo istinto. Si riescono a distinguere solo pochi frammenti di quest’anima tormentata.

Se il mondo è teatro, l’austero dottore è interprete d’eccellenza.

In una gelida serata invernale, la fitta nebbia di Londra, fa da contorno a questo lugubre quadro. Intanto i lugubri edifici, appaiono quasi come mostri addormentati. Un silenzio tombale soffoca la città, ma viene rotto dai passi del malvagio Hyde.

In quello stesso momento, sotto lo sguardo di Erebo, qualcosa si muove anche nella lontana Edimburgo. Una figura, con passo elegante ma deciso, si muove nell’oscurità. Un ghigno illumina il suo volto. Sa che ora, col favore delle tenebre, potrà agire indisturbato. Non ha bevuto alcuna pozione, eppure, anche lui partecipa a questa lugubre pièce.

Dalla platea, ad osservarlo, c’è anche Stevenson. Probabilmente, in quel momento, la storia del tormentato Jekyll prende forma tra i suoi pensieri.

Si mormora un nome, ormai dimenticato tra le pagine della storia. La gente lo chiama William Brodie.

 

                                            Poster d’epoca, raffigurante i due protagonisti

“Deacon” Brodie: il vero dr. Jekyll

Immaginiamo, seppure per qualche istante, di trovarci nei panni di un contemporaneo di Brodie. Nella sua Edimburgo, ci accorgiamo che quest’uomo è, in realtà, benvoluto e rispettato.

Mentre Londra, la “metropoli d’incubo”, fa da contorno alle vicende del Dr. Jekyll, ora ci spostiamo in Scozia. Il giovane Brodie lavora come ebanista, professione ereditata dal padre. Inoltre, è lo stimato leader – o Diacono, il soprannome Deacon deriva da questo suo titolo – della “Corporazione di falegnami e scalpellini“.

Nel teatro della vita, tuttavia, anche lui recita inconsapevolmente la sua parte. A stento la maschera aderisce al volto.

Durante il giorno, lavora per quella stessa nobiltà che, durante la notte, è incauta vittima delle sue incursioni. Inizialmente il suo travestimento gli permette di recitare questa parte indisturbato. Al calar del sole, però, l’inganno è svelato.

In una Londra ancora assopita, la furia di Edward Hyde esplode contro Danvers Carew. In quello stesso momento, Brodie, si aggira per i vicoli della sua Edimburgo. La luce della luna, a malapena, ne sfiora l’ombra.

Guardingo, si aggira per Cowgate, nella parte bassa della sua città natale. Gettati gli utensili da carpentiere, eccolo apparire la sua vera natura. “Deacon” Brodie si mescola con mille altri uomini, distratti dal vizio.

Ivi, si abbandona ad uno stile di vita sregolato. Stevenson ne parlerà menzionando la “montagna di contraddizioni” che lo opprime. Ben presto, infatti, sarà la sua “sordida avarizia” a tradirlo.

Brodie, per anni, era riuscito a sfruttare le sue abilità: di giorno installava meccanismi di sicurezza e serrature nelle case dei più abbienti cittadini di Edimburgo; la sera, invece, sfruttava i duplicati delle chiavi che, con altrettanta maestria, produceva.

Aiutato da due complici, George Smith e John Brown, le sue azioni incutono “terrore nei cuori dei ricchi”. La storia di Brodie, tuttavia, ha raggiunto l’atto finale. Il Diacono e i suoi seguaci tentano, invano, di prendere d’assalto l’Ufficio delle Accise. Il tentativo di rapina, si conclude con un nulla di fatto. I colpevoli, in un goffo tentativo di fuga, si disperdono.

Una “fuga per un pelo”, gli permette di raggiungere l’Olanda. Qui, ad Amsterdam, termina la sua epopea. Ricatturato, viene condannato alla forca. Un curioso aneddoto racconta che fu proprio lui a costruire quello stesso patibolo.

Cala, così, il sipario. Tuttavia, anni dopo, c’è chi giura di aver incrociato lo sguardo, per le strade di Londra, con un uomo “alto e ben vestito”. Che si trattasse di un redivivo Brodie?

Un ritratto di William “Deacon” Brodie, ripreso da “An Account of the Trial of William Brodie: And George Smith”

                    Manuel Mattia Manti

Fonti

https://www.historic-uk.com/HistoryUK/HistoryofScotland/Deacon-William-Brodie/

https://archive.org/details/trialofdeaconbro00brod/mode/2up

https://www.britishlibrary.cn/en/articles/man-is-not-truly-one-but-truly-two-duality-in-robert-louis-stevensons-strange-case-of-dr-jekyll-and-mr-hyde/

https://www.forbes.com/sites/abrambrown/2019/10/25/bogeyman-and-gentleman-the-real-life-dr-jekyll-and-mr-hyde/

https://www.undiscoveredscotland.co.uk/usebooks/steveson-edinburgh/chapter04.html

https://archive.org/details/trialofdeaconbro00brod/page/8/mode/2up

Manuel Mattia Manti