Festival di Venezia 2025: il recap

Rosanna Bonfiglio
ROSANNA BONFIGLIO
Recensioni
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Festival di Venezia.

Si è conclusa il 6 Settembre 2025 la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Questa 82esima edizione, sotto la direzione di Alberto Barbera e il presidente Pietrangelo Buttafuoco, sarà ricordata nella storia del festival come una delle più dense e significative degli ultimi tempi, o per meglio dire “rumorosa”, capace di andare oltre la vetrina cinematografica . L’edizione di quest’anno si è distinta sia sul piano cinematografico sia degli eventi collaterali che hanno accompagnato la rassegna. Tutto è stato un vero e proprio successo: dal punto di vista della partecipazione e della qualità delle pellicole presentate nelle varie sezioni. L’esperienza ha segnato un passaggio rilevante nella storia della manifestazione.

Festival di Venezia: Un’edizione rumorosa

A far discutere è stato il collettivo Venice4Plaestine, che ha introdotto un elemento di forte tensione politica chiedendo alla Biennale e alla Mostra del Cinema esplicitamente di: condannare il “genocidio in corso a Gaza” e la “pulizia etnica in tutta la Palestina” e l’apertura di spazi del festival per artisti/e, registi/e e interventi palestinesi, per dare voce a chi sta vivendo in prima persona questo conflitto. Inoltre inizialmente,  la richiesta di revoca degli inviti a Gal Gadot e Gerard Butler, accusati dal collettivo di aver espresso sostegno alla politica israeliana. A fronte di questo, oltre che una lettera aperta di 1.500 firme, sabato 30 Agosto si è svolto al Lido un corteo, alla quale hanno partecipato anche diversi artisti/e ospiti della rassegna, a far capire che difronte a certe cose nessuno/a di noi può rimanere indifferente e far finta di nulla.

Festival di Venezia
Fonte: Il mattino

Tra grandi nomi e novità

Quest’anno il Lido ha visto sfilare grandi nomi della settima arte, di ieri e di oggi, di chi la storia del cinema l’ha fatta e di chi invece la deve ancora scrivere. Yorgos Lanthimos, Noah Baumbach, Greta Gerwig, Emma Stone, Julia Roberts, George Clooney, Guillermo del Toro, Luca Guadagnino, Jim Jarmusch, Adam Sandler, Tilda Swintonsono solo alcuni dei/elle tanti/e artisti/e internazionali che hanno attraversato il tappeto rosso nell’edizione numero 82. Non mancano però anche grandi nomi del suolo italiano come Barbara Ronchi, Valeria Golino, Marco Bellocchio, Antonio Capuano, Tecla Insolia, Jasmine Trinca, Fabrizio Gifuni, Pierfrancesco Favino e Valeria Bruni Tedeschi.

Un fatto storico che però dicerto ha segnato quest’edizione è sicuramente il passaggio del ruolo di madrina a conduttrice, per la prima volta dopo 82 anni. A rappresentare questo evento storico Emanuela Fanelli, attrice comica di grande talento capace di far ridere e riflettere con la stessa intensità.

Festival di Venezia
Emanuela Fanelli, conduttrice dell’82esima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Fonte: Vanity Fair

I premi di Venezia 82

Tra i premi più importanti di quest’edizione troviamo indubbiamente il Leone d’oro alla carriera 2025 a Werner Herzog, regista di capolavori come Nosferatu, il principe della notte e Fitzcarraldo, premiato da Francis Ford Coppola e all’attrice Kim Nowak (La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock)

Festival di Venezia
Fonte: Skytg24

Riguardo alle varie sezioni il Premio Orizzonti per la migliore attrice a Benedetta Porcaroli in Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli e per il miglior attore a Giacomo Covi in Un anno di Scuola di Laura Samani. Le coppe Volpi per la migliore attrice a Xin Zhilei in Ri Gua Zhong Tian di Cai Shangjun e per il migliore attore a Toni Servillo in La Grazia di Paolo Sorrentino (film di apertura). Migliore sceneggiatura a Valérie Donzelli e Gilles Manchand per À pied d’œuvre, Speciale della giuria a Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi.

Leone d’argento: Premio per la migliore regia a Benny Safdie per The Smashing machine, Gran premio della giuria a The voice of hind rajabe di Kaouther Ben Hania e Leone d’oro per il miglior film a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch.

Fonte: Il mattino

Festival di Venezia: L’arte vince sempre

A rendere questa edizione memorabile non sono stati soltanto i film e i grandi nomi presenti sul tappeto rosso. L’insieme di cinema, arte e impegno sociale ha reso evidente che non è soltanto un appuntamento riservato a chi il cinema (oltre che ad amarlo) lo fa. É uno spazio di scambio capace di coinvolgere la collettività. Un’edizione che, per qualità e intensità, rimarrà unica nella storia del festival.

Rosanna Bonfiglio