Conferenza Taormina-Messina: 70 anni di Europa Comunitaria

Gaetano Aspa
GAETANO ASPA
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Si sono aperte con una partecipazione internazionale di alto profilo le Celebrazioni per il settantesimo anniversario della Conferenza di Messina e Taormina, snodo storico da cui prese avvio nel 1955 il processo d’integrazione europea. Promossa dalla Regione Siciliana in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Fondazione Taormina Arte Sicilia, i Comuni di Messina e Taormina, e con il supporto della Commissione Europea e l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, l’iniziativa si inserisce nel contesto della XV edizione di Taobuk.

Una memoria volta al futuro

La giornata inaugurale, il 18 giugno, si è svolta a Palazzo Zanca a Messina, sede originaria della Conferenza del 1955. A Messina, la presenza dei Ministri degli Esteri dei Paesi firmatari del Rapporto conclusivo del ‘55 (Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo), dei rappresentanti del Trio di presidenza UE e delle autorità locali ha restituito l’immagine viva di un’Europa che, pur confrontandosi con nuove sfide globali, continua a cercare coesione e dialogo. L’apertura ufficiale delle Celebrazioni è stata scandita dagli interventi istituzionali, tra cui quello del Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, del Ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski, Presidente di turno del Consiglio UE, e della Presidente di Taobuk Antonella Ferrara.

Conferenza
© Marco Castiglia

Tajani: “Sovranismo nazionale non è la risposta”

Nel suo intervento, il ministro Tajani ha ribadito il valore dell’unità europea nel contesto delle sfide contemporanee:

“Sono un sovranista dell’Europa. Se pensiamo di stare da soli, siamo destinati a essere marginalizzati. Nessun Paese europeo, da solo, ha la forza di affrontare India, USA, Cina. L’unica possibilità per tutelare i nostri interessi è unirli a quelli degli altri Stati europei. Chi pensa di rilanciare il sovranismo nazionale in un’epoca globalizzata sbaglia strada”.

Sikorski: “Riforma interna ed allargamento devono procedere insieme”

Il 19 giugno, nella seconda giornata dei lavori, si è tenuta a Taormina la sessione ministeriale a porte chiuse che ha condotto alla firma di una Dichiarazione congiunta sul futuro dell’Europa. Nel documento si afferma:

“un’Europa unificata, democratica, sovrana e prospera rimane il nostro futuro comune”.

I rappresentanti degli Stati membri, candidati e potenziali candidati hanno convenuto che le riforme interne dell’UE debbano procedere in parallelo, ribadendo così l’allargamento come una priorità geopolitica e un investimento strategico per la sicurezza e la prosperità continentale.

Dibattiti e riflessioni: un laboratorio di idee per l’Europa di domani

Nel pomeriggio, Palazzo Corvaja ha ospitato un’intensa serie di panel tematici, trasformandosi in una vera e propria agorà del pensiero politico e culturale europeo. Tra i momenti più significativi: il panel “L’Europa nel Mediterraneo allargato: tra Mare Nostrum e Mare Omnium”, con Salvatore De Meo, Marco Minniti, Maurizio Molinari e Stefano Sannino, e la tavola rotonda “Una difesa per l’Europa o l’Europa indifesa?”, con protagonisti del mondo politico, militare e accademico, tra cui Luigi Gianniti, Stefano Pontecorvo, Sylvie Goulard e Vincenzo Camporini.

Ha suscitato grande interesse il dialogo tra il Ministro Sikorski e il Direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, moderato da Paolo Valentino, incentrato sul ruolo geopolitico dell’Unione nel contesto dei nuovi conflitti e delle tensioni globali.

© Marco Castiglia

Cultura, identità e responsabilità condivisa

“La cultura è fondamento dell’identità europea”, ha affermato Antonella Ferrara.

“In un tempo segnato da crisi e disgregazioni, il pensiero critico e il dialogo sono la vera risorsa strategica per l’Europa che verrà”.

Della stessa linea anche Sergio Bonomo, Commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia. Il commissario ha ricordato come la visione del messinese Gaetano Martino – promotore della Conferenza del ‘55 – abbia acceso il sogno europeo:

“Oggi più che mai tocca a noi cittadini europei rinnovarlo ogni giorno, con coraggio e responsabilità”.

Quindi, settant’anni dopo quella svolta storica, Messina e Taormina tornano al centro del dibattito sul destino dell’Europa. Le Celebrazioni sono state terreno fertile per una riflessione condivisa sul futuro dell’Unione. Tra la memoria di un progetto nato dalla volontà di cooperazione e la consapevolezza delle sfide contemporanee, emerge una convinzione,  l’Europa non è un’entità da difendere, ma un’idea da realizzare. Insieme.

Gaetano Aspa