Come Fratelli

Taormina Film Fest 71 – Come Fratelli

Asia Origlia
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Come Fratelli è il film che verrà presentato alla 71esima edizione del Taormina Film Festival, scritto da Martino Coli e diretto da Antonio Padovan. Una storia atipica che nel dramma quotidiano la sua forma più autentica. Presentato in anteprima il 13 Giugno 2025 (fuori concorso), racconta la storia di Giorgio e Alessandro  che verrà proiettata sullo sfondo suggestivo del Teatro Antico di Taormina.

Il dramma della perdita

Una commedia che indaga alcune dinamiche relazionali, sia dal punto di vista familiare che da quello dell’amicizia. Al centro, il dramma di due vedovi alle prese con la paternità e l’elaborazione del lutto dopo la perdita delle loro mogli. Una sfida che grida responsabilità, una storia di un legame non biologico che unisce due uomini durante questo cammino nel dolore e ne celebra la rinascita. Nasce così una famiglia non tradizionale, in cui il dramma è il fulcro della narrazione, anche se inizialmente emergere un clima ben diverso.

I protagonisti di questa tragica vicenda drammatica sono  Giorgio (Francesco Centorame) e Alessandro (Pierpaolo Spollon) che, attraverso un’accurata costruzione dei personaggi e un’intensa interpretazione, riescono a stimolare una riflessione importante sul concetto di famiglia. Come Fratelli si propone come uno strumento per guardare in faccia il dolore, senza scorciatoie né retorica.

Come Fratelli
Fonte: https://www.thinkmovies.it/come-fratelli-in-anteprima-al-71esimo-taormina-film-festival/

Come fenici

La paternità può diventare un atto di costruzione reciproca e un modo per scoprire sé stessi, anche con l’aiuto di un amico e non necessariamente di un parente. A legare i due protagonisti sono l’affetto sincero e il dolore che li accomuna, elementi che li accompagnano in questo percorso di rinascita. Tuttavia, quando sembra esserci una fragile riconquista dell’equilibrio, a rompere nuovamente la stabilità ritrovata, è proprio una donna, Noel (Luovica Martino) . Tra errori e complicità, Giorgio e Alessandro si sostengono a vicenda.  Non si tratta più di famiglia alternativa, ma di un’alleanza affettiva, di una solidarietà maschile. Un film che parla di perdita ma, soprattutto, della possibilità di ritrovare qualcosa.

Il tempo che ci vuole

Giorgio e Alessandro, ci spiega la regia di Antonio Padovan, non sono né eroi né padri modello, ma solo uomini spaesati che trovano nell’altro un confronto e una complicità improvvisa. Il film suggerisce così la forza che la famiglia può assumere anche in forme inedite, da parte di chi, magari, non era neanche previsto arrivasse.

Francesco Centorame e Pierpaolo Spollon parlano a chiunque abbia subito una perdita o si sia trovato a ricostruirsi in ciò che resta. Come Fratelli accompagna, ma non consola. Quando la realtà non lascia alternative, si è costretti a  fare i conti con le regole della vita, non per scelta, bensì per necessità.

Come Fratelli
Fonte: https://filmitalia.org/it/film/204237/

 

Il lutto non è la fine, ma l’inizio di scelte coraggiose, senza soluzioni facili. Le relazioni non sono mai definitive, e ciò che resta di Come Fratelli non è un finale chiuso, ma un epilogo aperto che lascio spazio alla possibilità di immaginare un nuovo futuro, senza morale, solo respiri aperti. Perché il lieto fine non esiste, ma c’è una fragile speranza che rifugge ogni consolazione forzata.

Giorgio e Alessandro non trovano tutte le risposte, perché a volte la vita semplicemente non ne ha.  E forse è proprio questa la cosa più importante: imparare a vivere anche quando non si comprende tutto, e non si ha idea di cosa riservi il futuro.

 

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