Malattie sessualmente trasmissibili: come prevenirle

Alessandra Napoli
ALESSANDRA NAPOLI
Scienza & Salute
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Le malattie sessualmente trasmissibili (MST)  si trasmettono per contagio diretto tramite contatto sessuale. Vengono anche definite “malattie veneree”, infatti sono associate al nome della dea dell’amore, Venere, proprio perché si trasmettono preferenzialmente durante l’atto sessuale.

Modalità di trasmissione

Per comprendere il significato e l’importanza della prevenzione, è necessario conoscere le principali modalità di trasmissione di queste malattie. Infatti, l’infezione può verificarsi a causa di una trasmissione orizzontale oppure verticale. La trasmissione verticale si verifica tra madre e figlio durante la gravidanza oppure durante il parto, infatti il neonato può acquisire l’infezione sia attraverso la placenta sia durante il passaggio lungo le mucose degli organi genitali della madre al momento della nascita, sia durante l’allattamento. La trasmissione orizzontale, invece, è quella più comune, in quanto legata all’attività sessuale (vaginale, anale, orale) a trasfusioni di sangue infetto, al contatto con aghi e altri oggetti non sterilizzati opportunamente. Il contagio attraverso emotrasfusioni rappresenta ormai un’evenienza rara grazie ai controlli eseguiti sul donatore, al contrario la trasmissione mediante aghi e altri strumenti infetti continua a rappresentare un problema sanitario diffuso.

Agenti eziologici

Gli agenti eziologici responsabili delle IST sfruttano i liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, saliva) o il contatto diretto della pelle nella zona genitale, delle mucose genitali, anali e della bocca per diffondersi da un individuo ad un altro. Tali agenti eziologici possono essere distinti sulla base della loro natura microbiologica in: virus, batteri, protozoi, funghi e parassiti. Tra le principali infezioni batteriche si ricordano la gonorrea, la sifilide, la clamidia; tra quelle virali l’herpes genitale, il papilloma virus, le epatiti e l’HIV, tra le infezioni fungine spicca, invece, la Candida. Infine, possono essere causate anche da protozoi (come nel caso della tricomoniasi) e da parassiti, come nel caso della scabbia e della pediculosi del pube. Le IST non sono trasmesse, invece, da zanzare o altri animali. L’epatite B, C, l’HIV e la sifilide rappresentano alcuni esempi di infezioni che si trasmettono, come detto prima, attraverso lo scambio di sangue. Pertanto, è bene fare attenzione anche all’utilizzo di siringhe, piercing, tatuaggi o semplicemente alla presenza di ferite aperte e sanguinanti.

Esami malattie sessualmente trasmissibili: check up a Roma
I test di screening per le malattie sessualmente trasmissibili (MST) sono fondamentali per la diagnosi precoce e la prevenzione della trasmissione. Fonte

Sintomi e segni di infezione

Generalmente, il sospetto di aver contratto un’infezione sessualmente trasmissibile deve insorgere quando si presentano sintomi come secrezioni anomale dei genitali, prurito, comparsa di lesioni nelle regioni genitali o buccali. Possono comparire anche dolore nella regione pelvica, sanguinamento e dolore durante i rapporti sessuali, oppure alterazioni della minzione, come pollachiuria (necessità di urinare più volte) e disuria (dolore durante la minzione). In realtà, le malattie sessualmente trasmissibili possono anche essere del tutto asintomatiche o manifestarsi con sintomi lievi, favorendo la diffusione dell’infezione attraverso rapporti, soprattutto se non protetti. Tramite esami di laboratorio, tamponi rettali, campioni di urine, di sperma, di saliva, è possibile riconoscere la malattia e diagnosticarla, in modo tale da iniziare una terapia farmacologica specifica e prevenire le principali complicanze.

Complicanze delle IST

Se le malattie sessualmente trasmissibili non vengono trattate adeguatamente, possono comportare complicanze anche gravi. Infatti, possono determinare danni permanenti ai principali organi coinvolti nel concepimento, dando sterilità o difficoltà ad avere figli. Se contratte in gravidanza o prima della gravidanza, possono determinare aborti, morte del bambino, malformazioni, parto prematuro oppure la trasmissione dell’infezione allo stesso feto, come accade nel caso dell’HIV e delle epatiti B e C. Invece, sul neonato che le acquisisce al momento del parto possono determinare infezioni oculari e polmonari gravi. Infine, sul soggetto infetto, possono facilitare l’insorgenza di tumori maligni, come per esempio avviene nel caso del carcinoma della cervice uterina (HPV correlato) e del carcinoma epatico (epatiti B e C). Infatti, l’infiammazione cronica indotta da tali virus sul sistema immunitario e la loro capacità di determinare danni permanenti sul genoma delle cellule, può favorire lo sviluppo di mutazioni che evolvono, infine, in neoplasie.

Come prevenirle

La prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili è fondamentale per evitare la loro insorgenza e diffusione. Infatti, si basa su una serie di interventi di educazione sanitaria, da eseguire soprattutto nelle scuole, oppure sulle campagne vaccinali. E’ consigliabile astenersi dall’attività sessuale a rischio, ovvero bisogna evitare rapporti sessuali occasionali ed usare il preservativo durante tutta la durata del rapporto. Bisogna evitare la condivisione di oggetti (rasoi, spazzolini, aghi); sottoporsi alle vaccinazioni, sia le obbligatorie (epatite B) sia quelle fortemente raccomandate (HPV). Infine, evitare l’uso di droghe e alcol, il cui effetto favorisce l’adozione di comportamenti pericolosi. E’ fondamentale mantenere una buona igiene intima, soprattutto dopo un rapporto. Nel momento in cui si inizia una nuova relazione sessuale, è consigliabile parlare apertamente con il proprio partner di salute sessuale ed eseguire test periodici, in quanto le IST possono essere anche asintomatiche.

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Un po’ di numeri

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni giorno si registrano oltre 1 milione di nuovi casi di IST curabili (clamidia, gonorrea, sifilide e tricomoniasi) e 38,4 milioni di persone al mondo vivono con l’HIV. L’HPV (Papilloma Virus), invece, è responsabile di oltre il 95% dei tumori cervicali e infetta la maggior parte delle persone sessualmente attive almeno una volta nella vita (il rischio dipende dal ceppo di virus che causa l’infezione). In particolare, la distribuzione e l’incidenza di queste malattie varia tra le diverse regioni del mondo e sembra che l’Africa sub-sahariana abbia il più alto tasso di HIV e sifilide congenita, mentre l’Asia e l’America Latina registrano un’elevata prevalenza di HPV ed epatite B, responsabile di oltre 1 milione di decessi ogni anno per complicanze epatiche.

L’epidemiologia delle IST mostra che queste infezioni continuano a rappresentare una sfida globale. L’implementazione di politiche sanitarie efficaci e un’educazione sessuale adeguata sono essenziali per ridurre la loro diffusione.

Bibliografia

Alessandra Napoli