Daredevil: Rinascita – La serie Marvel di cui avevamo bisogno

Pietro Minissale
PIETRO MINISSALE
Recensioni
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I primi episodi della nuova serie Marvel sono promettenti, Charlie Cox e Vincent D’Onofrio offrono prove convincenti, con interessanti prospettive per i rispettivi archi narrativi, ma aspettiamo conferme dagli episodi successivi. Voto UvM: 3/5

Daredevil: Rinascita è una delle serie più attese del Marvel Cinematic Universe (MCU), segnata dal ritorno di Charlie Cox nei panni di Matt Murdock/Daredevil e di Vincent D’Onofrio come Wilson Fisk/Kingpin. La serie, destinata a Disney+, promette di rilanciare il personaggio dopo la popolare serie Netflix Daredevil (2015-2018).

1. Il ritorno di Matt Murdock

2. La trama dei primi episodi

3. Una serie in cerca di conferme

4. Quale futuro?

5. Conclusioni

Il ritorno di Matt Murdock

Annunciata inizialmente come serie di 18 episodi, la nuova avventura televisiva di Matt Murdock nasce come tentativo di portare all’interno del MCU i personaggi del franchise di Netflix. I Marvel Studios tuttavia, non soddisfatti del risultato, hanno deciso di resettare la produzione e di riscrivere il progetto.

La serie, che ha debuttato su Disney+ il 5 Marzo con i primi due episodi è a tutti gli effetti la prima parte di un progetto diviso in due stagioni da 9 episodi, con una struttura narrativa a metà tra narrazione episodica e macro-trama orizzontale. E la puntata pilota sembra quasi un’estensione dell’ultima stagione dello show targato Netflix non solo per quello che succede ma per il suo valore produttivo, per la regia audace, per le scelte visive coraggiose. Sia perciò chiaro che questo vecchio-nuovo Daredevil è un soft-reboot che vuole apertamente citare le atmosfere mature e violente del franchise di Netflix.

Daredevil
Matt Murdock a.k.a. Daredevil – © Disney Plus

 

La trama dei primi episodi

Sicuramente l’intento di questa serie è sfruttare quanto di buono fatto dalla serie Netflix e sembra che i presupposti siano molto buoni. La serie riprende dunque le fila di un discorso interrotto anni fa e continua a farci seguire le avventure di un avvocato non vedente con abilità potenziate in quel di New York. E la storia, anche fumettistica se volete, del personaggio è proprio questa: una carriera professionale e uno studio legale da portare avanti e una lotta per la giustizia che va combattuta anche fuori dalle aule di un tribunale.

Tutto converge nell’incontro-scontro, inizialmente dialettico, tra Matt Murdock e il suo arcinemico storico, Wilson Fisk. Ottimo in tal senso il lavoro di entrambi gli interpreti, di Cox come di Vincent D’Onofrio, che danno solidità emotiva ai rispettivi archi narrativi.

Daredevil
Matt Murdock (Charlie Cox) e Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) in una scena del primo episodio – © Disney Plus

 

Una serie in cerca di conferme

Anche l’azione è in linea con il precedente in casa Netflix. Non si è commesso l’errore di ridimensionare la solida componente action, né di annacquarne lo spirito crudo e cupo con un approccio più leggero. Non nei primi episodi almeno, in cui abbiamo almeno un’ottima sequenza di combattimento: è azione dura, solida, tangibile, che mette i personaggi al centro e fa sì che lo spettatore possa partecipare emotivamente.

Insomma un inizio più che promettente, che però ci riserviamo di valutare di settimana in settimana, tenendoci per ora cauti sul giudizio complessivo. Infatti, salvo poche eccezioni, sono poco le serie tv del MCU ad aver mantenuto i buoni propositi mostrati coi primi episodi. Se la qualità dovesse confermarsi quella dei primi episodi, saremmo senza ombra di dubbio di fronte ad uno dei migliori prodotti Marvel degli ultimi anni. L’obiettivo dev’essere quindi mantenere la qualità narrativa e l’approfondimento dei personaggi.

 

Quale futuro?

L’integrazione di Daredevil nel MCU apre a numerose possibilità narrative. Matt Murdock potrebbe apparire in altri progetti legati a New York, come Spider-Man 4 o i futuri film dedicati agli Avengers. Inoltre, il ritorno di Kingpin potrebbe portare a una rivalità su scala più ampia, magari collegata a un adattamento di Shadowland o altre storie del lato più urbano e “grounded” dell’MCU.

Certo è che i Marvel Studios stanno puntando molto su questa serie tv, il cui obiettivo è evidentemente risollevare le sorti del franchise dopo il fenomeno della Marvel Fatigue, che potremmo spiegare come un periodo in cui i Marvel Studios hanno anteposto la quantità alla qualità dei prodotti. Chiara conseguenza di ciò è stato un allontanamento di molti fan di lunga data ed una perdita di appeal di questi prodotti.

Daredevil
Charlie Cox, Deborah Ann Woll e Elden Henson in una foto dal set – © Disney Plus

 

Conclusioni

Questa serie ha tutte le carte in regola per riportare in auge uno dei personaggi più amati della Marvel, offrendo una nuova prospettiva sulla sua vita e le sue battaglie. Tuttavia, le sfide produttive e il cambio di rotta creativo avvenuto nella scrittura della serie rappresentano un’incognita significativa.

Se i Marvel Studios riusciranno a trovare il giusto equilibrio tra innovazione e rispetto per il materiale originale, questa serie televisiva potrebbe diventare una rinascita per Daredevil che va oltre il titolo, un punto di riferimento per le future serie TV del MCU. Anche i fan sperano in un prodotto che sappia coniugare azione, dramma e quel tocco di realismo crudo. Insomma, tutto ciò che ha reso il Diavolo di Hell’s Kitchen un’icona della televisione e dei fumetti.

Questi primi episodi lasciano quindi soddisfatti per come la serie si ricollega, narrativamente e tematicamente, a quanto visto in passato. Allo stesso tempo traccia una linea per poter costruire anche qualcosa di nuovo. Siamo ancora cauti nel giudizio complessivo, ma speranzosi per i segnali positivi sia sul fronte delle interpretazioni, che della scrittura dei personaggi e la costruzione delle sequenze d’azione. Potrebbe essere la serie Marvel di cui avevamo bisogno?

 

Pietro Minissale