M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wrigth Distribuzione: Sky Atlantic

“M, Il Figlio del Secolo”: una serie sulla banalità del male

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M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wrigth Distribuzione: Sky Atlantic
Una meravigliosa serie Italiana. Voto UVM: 5/5

Il Figlio del Secolo, la serie tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, interpretata da un istrionico Luca Marinelli è un’opera spettacolare quanto necessaria. Il racconto dell’uomo, prima che del politico, Mussolini e di uno spezzone della storia più buia dell’Italia.

Una serie spettacolare ambientata in un Italia delirante

Joe Wright, regista tra gli altri anche de “L’ora più buia”, ambienta M. Il Figlio del Secolo in un Italia delirante. Ma il delirio è reale, nel 1919 l‘Italia è sul punto di non ritorno. La classe politica liberale è ormai esautorata, la prima guerra mondiale ha lasciato enormi ferite, il malcontento sempre più spesso sfocia in violenza e non si riesce più a dare un governo stabile al paese. È questo il clima storico fedelmente ricostruito in M. Il figlio del Secolo e che vede Mussolini fondare il 23 marzo 1919 la sua prima creatura politica: i Fasci italiani di combattimento. Lo spettacolo è presente in ogni scena, Wright e gli sceneggiatori riescono a ricostruire uno spaccato storico, che anziché annoiare intrattiene senza mai perdere di vista la vera caratura del male.

M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wrigth Distribuzione: Sky Atlantic
M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wrigth Distribuzione: Sky Atlantic

Il Figlio del Secolo è un inno alla banalità del male

Il più grande merito di M. Il Figlio del Secolo, è senza ombra di dubbio l’aver creato un fedele ritratto del male che in quegli anni c’era in Italia. Un male umano, un male fatto di violenza e olio di ricino, un male tanto presente quanto banale. La serie di Joe Wright infatti, pur romanzandone alcuni tratti, realizza un ritratto dei protagonisti dell’epoca che abbatte quel mito che la storia aveva quasi creato. Mussolini, i leader liberali, il re Vittorio Emanuele III e i gerarchi fascisti vengono raccontanti per quello che sono: uomini banali e pieni di difetti le cui scelte vincenti sono spesso frutto di indecisioni altrui e di una buona dose di fortuna. Il Mussolini di Marinelli ne è il più grande esempio, dietro l’immagine quasi mitologica del Duce si cela un uomo incoerente, infedele, ossessionato e pronto a scappare appena possibile.

Luca Marinelli, una performance attoriale incredibile

Se M. Il Figlio del Secolo funziona e convince gran parte del merito sta nel suo attore protagonista. Luca Marinelli ci regala una performance incredibile, ha anche preso ben 24 kg per il ruolo. Il suo Mussolini è sempre sopra le righe, in grado di passare da momenti grotteschi a momenti fortemente drammatici senza sembrare mai fuori luogo. La somiglianza non è solo fisica, Marinelli riesce infatti a ricreare perfettamente le movenze quasi teatrali che accompagnavano Mussolini nei suoi discorsi. L’interpretazione, seppur volutamente sopra le righe, ricostruisce fedelmente l’importanza storica e politica avuta da Mussolini sia all’interno del Partito Fascista sia nell’Italia degli anni 20. Il Mussolini di Marinelli è uomo, politico e Duce è tutto senza tralasciare nessuna sfaccettatura.

M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wrigth Distribuzione: Sky Atlantic
M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wright Distribuzione: Sky Atlantic

Un comparto tecnico di altissimo livello per M. Il figlio del Secolo

Il comparto tecnico di M. Il Figlio del Secolo è di altissimo livello. La scenografia è curata in ogni dettaglio e ricrea in maniera minuziosa l’Italia degli anni 20, sia nelle scene esterne che in quelle interne. I costumisti hanno svolto un lavoro eccezionale nel ricreare gli abiti e le divise militari di quegli anni dando alla serie una cifra stilistica di altissimo livello. La ricostruzione dell‘Italia degli anni 20 è fedelissima, la colonna sonora scelta accompagna magnificamente la messa in scena. Un plauso va anche al regista, Joe Wright, che con una regia fortemente ispirata regala a M. Il Figlio del Secolo un ritmo serrato che non annoia mai e che tiene incollati allo schermo e che permette di apprezzare la frenesia degli eventi senza mai perdere di vista il loro valore politico e storico. Scelta vincente quella della rottura della quarta parete dove Mussolini si rivolge direttamente allo spettatore.

M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wrigth Distribuzione: Sky Atlantic
M. Il figlio del secolo Regia: Joe Wrigth Distribuzione: Sky Atlantic

Una serie necessariamente politica

Il Figlio del Secolo è una serie necessariamente politica. La scelta del regista Joe Wright e degli sceneggiatori è quella di utilizzare la storia di Mussolini sia per ricordare e criticare l’orrore di ciò che è stato sia per lanciare critiche molto poco velate ad alcune visioni politiche contemporanee. Il Make Italy Great Again detto da Mussolini direttamente allo spettatore è un chiaro riferimento alla politica di Trump e di tutti quei politici che credono di essere l’unica possibilità per il proprio paese. Ma la critica non è solo nei confronti del Fascismo e di altri movimenti politici più o meno pericolosi per la democrazia. Ad uscirne fortemente criticato è anche l’immobilismo politico delle forze democratiche che spesso e volentieri per paura o per troppa superficialità aprono le porte agli estremismi, allo stesso modo di come Vittorio Emanuele III scelse di non firmare lo stato d’assedio durante la marcia su Roma.

 

Francesco Pio Magazzù