Grendizer U: un ritorno in pompa magna

Alberto Albanese
ALBERTO ALBANESE
Arte & Cultura Pop
anime Grendizer U recensioni universome
Grendizer U debutta in Italia coi primi quattro episodi. Voto UVM: 4/5

Era il lontano 1975 quando, dal Giappone, arrivò sugli schermi italiani un personaggio destinato a diventare un simbolo per un’intera generazione: UFO Robot Grendizer, in Italia meglio noto come “Goldrake“. Oggi, a distanza di cinquant’anni, quello stesso personaggio ritorna in tv con una nuova serie remake del 2024, prodotta dallo studio Gaina e adattata in italiano dalla Rai, intitotolata Grendizer U. Diamo quindi il bentornato a Duke Fleed, principe del pianeta Fleed, e al suo leggendario robot.

Le origini di Grendizer

Sebbene UFO Robot sia stato uno dei primi anime (ossia i cartoni giapponesi) a venire trasmesso in Italia, esso è, in verità, la conclusione di una lunga trilogia, iniziata pochi anni prima con un’altra serie divenuta iconica, Mazinga Z, e proseguita poi con Il Grande Mazinga; tutti e tre questi robot sono stati partoriti dalla mente di un autore storico per gli appassionati di fumetti e serie giapponesi, ossia il maestro Go Nagai, creatore di serie e personaggi che hanno fatto la storia dei manga e degli anime (come Devilman, una delle sue opere più famose). Con questo trittico di eroi, il maestro Nagai riuscì a creare un intero filone narrativo, destinato a trovare fortuna nei due decenni successivi: sono i cosiddetti “super-robot“, termine col quale si indicano quelle storie in cui una potente macchina difende l’umanità dagli attacchi di giganteschi mostri.

Il maestro Nagai e Grendizer
Il maestro Nagai e Goldrake- fonte: Corriere della Sera

La trama originale…

La storia originale di Grendizer è in realtà molto semplice: Duke Fleed, principe del pianeta Fleed, scappa dalla sua patria, devastata dalle malvagie armate del Re Vega. Nella fuga, il principe esule porterà con sé una formidabile arma, sulla quale le armate di Vega volevano mettere le mani per soggiogare l’intero universo: il temibile robot chiamato Grendizer. Nel suo viaggio tra le stelle, Duke si schianterà sulla terra, dove sarà adottato dal professor Umon (o dottor Procton, nell’adattamento italiano), dirittore di un centro di ricerche sullo spazio. Tuttavia, le armate di Vega troveranno Duke, che ora si fa chiamare Daisuke Umon (Actarus, per noi italiani), e questi sarà costretto, suo malgrado, a tornare ai comandi del potente robot; ma questa volta non sarà solo nello scontro, perché verrà affiancato da Koji Kabuto (adattato in Alcor), già pilota di Mazinga Z, da Hikaru Makiba (Venusia), e dalla sorella ritenuta dispersa, Maria Fleed, la quale entrerà in scena solo in un secondo momento.

La quadra di eroi di Grendizer U
Il team di eroi di Grendizer U- fonte: Wikipedia

…e la trama reinventata

Grendizer U riprende le stesse premesse della serie originale, ma gioca con esse, le reinventa. La serie remake sostituisce il vecchio impianto narrativo, basato sullo schema del “mostro della settimana”, nel quale ogni episodio era sostanzialmente autoconclusivo, e ci presenta una trama lineare con forte continuità narrativa. I ruoli di alcuni personaggi sono radicalmente cambiati: Hikaru, ad esempio, nella serie originale era la giovane figlia di un proprietario di un ranch, mentre ora è la sacerdotessa di alcune misteriose rovine che sembrano legate a Grendizer; il robot stesso, qui, non è più una semplice macchina particolarmente potente, ma è un autentico dio, il “nume tutelare del pianeta Fleed”, come dicono Duke e altri personaggi. Inoltre, scopriamo che proprio Duke è, suo malgrado, l’involontario responsabile della distruzione del suo pianeta, e il protagonista sente, come anche nella serie originale, tutto il senso di colpa per essere stato l’autore del disastro; così facendo, Grendizer U presenta una mitologia tutta nuova che orbita intorno al potente robot, ma questa ha al suo cuore un tema già presente in altre opere di Nagai: la possibilità, per l’uomo, di diventare dio o demone, dicotomia intorno alla quale ruota la storia di Mazinga Z, di Devilman, ed altre.                                                                                                                                                     Ma la serie non si limita a reinventare personaggi già noti, anzi ne aggiunge di nuovi, andandoli a riprendere da altre versioni di Grendizer: è un esempio la principessa Rubina, promessa sposa di Duke, che altri non è se non la principessa Teronna del mediometraggio UFO Robot Gattaiger, una “forma embrionale” di Goldrake.

Grendizer distrugge il pianeta Fleed
Grendizer, fuori controllo, distrugge Fleed- fonte: Rai 2

Il design

Anche il design è stato modificato e aggiornato, pur restando fedele ai modelli originali. I personaggi umani o umanoidi sono slanciati, mentre il robot è magnifico nel suo aspetto. Alto e massiccio, trasmette quella sensazione di potenza e reverenziale timore che si addice a un “nume tutelare”.

Il potente Grendizer
Grendizer sfoggia un rinnovato aspetto che incute timore- fonte: MegaNerd.it

I primi quattro episodi

Lunedì sei gennaio, alle nove e venti di sera, sono andati in onda i primi quattro episodi adattati e tradotti in italiano. A portare la serie in Italia è stata, come già nel 1975, la Rai. Queste prime puntante fungono da introduzione alla storia, presentano i personaggi principali e i primi scontri tra robot. Bisogna dire, purtroppo, che la qualità delle animazioni non è sempre al meglio, pur restando molto valida. Nel complesso, la serie merita una possibilità. Sia da parte degli affezionati sia di chi non si è mai avvicinato a questo affascinante universo narrativo.