Il progetto “Arco di Restaurazione”: un impegno strategico per il Brasile

Marco Prestipino
MARCO PRESTIPINO
Attualità
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Cambio di passo per una delle più grandi e popolose Nazioni del Sud America.
Il Brasile sta infatti affrontando la sfida urgente della deforestazione dell’Amazzonia in un modo tutto nuovo attraverso il progetto “Arco di Restaurazione”, il più grande piano di riforestazione del Paese. E’ la Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES) a guidare questa iniziativa, con la previsione di un investimento di 183 miliardi di euro entro il 2050 per ripristinare 24 milioni di ettari di foresta. Questo obiettivo supera di gran lunga il target fissato nell’Accordo di Parigi per il 2030.

Il progetto “Arco di Restaurazione” non mira solo a ripristinare la foresta amazzonica, ma rappresenta anche un’opportunità economica cruciale per il Brasile. Secondo Tereza Campello, direttrice socio-ambientale del BNDES, il ripristino delle foreste è fondamentale sia dal punto di vista ambientale che economico. Il piano non solo ridurrà le emissioni di carbonio, ma creerà anche posti di lavoro sostenibili e rilancerà settori dell’agricoltura e del turismo ecologico, a beneficio delle comunità locali.

Obiettivi a breve termine: 6 milioni di ettari entro il 2030

Nella sua prima fase, il progetto si propone di riforestare 6 milioni di ettari entro il 2030. Questo sforzo contribuirà a rimuovere dall’atmosfera ben 1,65 miliardi di tonnellate di carbonio, aiutando a contrastare il cambiamento climatico e a prevenire la desertificazione della foresta amazzonica. Il successo di questa fase sarà fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo finale di 24 milioni di ettari riforestati entro il 2050.

Sebastião e Lélia Salgado: un esempio di successo nella riforestazione

Mentre il progetto del governo si sviluppa su larga scala, la storia di Sebastião Salgado e sua moglie Lélia Deluiz Wanick dimostra il potere della riforestazione su scala locale e dell’impegno civico.
Nel 1994, i Salgado tornano in Brasile e trovano la loro terra d’origine a Minas Gerais devastata dalla deforestazione. Determinati a fare la differenza, fondano un ente no-profit e avviano un progetto di riforestazione trasformando 600 ettari di terreno degradato in un’area rigogliosa.

Sebastiao Salgado
fonte: VD News

Il progetto dei Salgado: milioni di alberi e biodiversità ripristinata

Il lavoro dei Salgado ha già portato alla piantumazione di 3 milioni di alberi, con l’obiettivo di raggiungere i 4 milioni entro il 2027. La loro iniziativa ha permesso il ritorno della fauna locale, con oltre 172 specie di uccelli e 33 specie di mammiferi che popolano nuovamente l’area. Oltre ai benefici ecologici, il progetto ha un impatto economico positivo sulla comunità locale, migliorando la qualità del suolo e generando occupazione.

Un esempio di sviluppo sostenibile

L’impegno dei coniugi Salgado dimostra che la riforestazione può essere un motore di sviluppo economico sostenibile. Il loro progetto, pur essendo più modesto rispetto a quello del BNDES, è una prova concreta che è possibile rigenerare gli ecosistemi degradati e promuovere la crescita economica locale in armonia con l’ambiente.

Il futuro della riforestazione in Brasile

Il progetto “Arco di Restaurazione” e l’iniziativa dei coniugi Salgado sono due esempi chiave di come il Brasile stia cercando di preservare l’Amazzonia, polmone della Terra, attraverso la riforestazione. Mentre il Paese si impegna a diventare un leader globale nella lotta contro il cambiamento climatico, la combinazione di interventi pubblici e privati si rivela essenziale per garantire un futuro sostenibile alla foresta amazzonica e all’economia brasiliana.

                                                                                                                                                                                           Marco Prestipino