Strage sul lavoro: cinque operai sono morti a Casteldaccia

Francesco D'anna
FRANCESCO D'ANNA
Attualità
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Lunedì cinque operai sono morti a Casteldaccia, comune in provincia di Palermo, durante un lavoro di manutenzione a una rete fognaria. Secondo i Vigili del Fuoco di Palermo, la causa del decesso è stata l’inalazione di solfuro di idrogeno. I manutentori stavano lavorando in una vasca di depurazione di acque reflue a 6 metri sotto il livello del suolo nelle vicinanze di un’azienda vinicola. Gli operai in questione sono Epifanio Assazia, 71 anni, Ignazio Giordano, 57 anni, Giuseppe Miraglia, 47 anni, Roberto Raneri, 51 anni, e Giuseppe La Barbera, di 26 anni. Un sesto operaio è attualmente ricoverato in gravi condizioni al Policlinico di Palermo dopo l’inalazione delle esalazioni tossiche. È rimasto illeso il settimo operaio che è riuscito a chiamare i soccorsi alle 13:48.

I Vigili del Fuoco hanno accertato che il livello del gas si trovasse a una concentrazione dieci volte superiore alla norma e che gli operai non indossassero protezioni. Non sono note le cause per le quali i manutentori non ne fossero provvisti. Un’indagine è stata dunque aperta dalla Procura di Termini Imerese.

(vigilidelfuoco.it)

Le dinamiche dell’accaduto

Gli operai coinvolti facevano parte dell’azienda Quadrifoglio Group di Partinico (ad eccezione di La Barbera che era dipendente di AMAP). La Quadrifoglio Group, di cui Assazia era inoltre uno dei titolari, aveva vinto una gara d’appalto per la manutenzione della rete fognaria. Insieme a quella idrica, a gestire le fogne è AMAP, Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo.

Secondo le prime ricostruzioni, inizialmente sarebbero scesi solo due operai. Gli altri tre, alle prime richieste di aiuto, li avrebbero poi seguiti per soccorrerli rimanendo però uccisi dalle stesse esalazioni, seppur in un soppalco superiore. Un altro operaio, ora ricoverato in gravi condizioni, sarebbe poi sceso rimanendo anch’egli ferito. A chiamare i soccorsi è stato dunque il settimo operaio, rimasto illeso.

(Flickr)

La sostanza che ha ucciso gli operai

Il solfuro d’idrogeno (o idrogeno solforato) è un gas che viene prodotto durante la fermentazioni di alcuni composti organici. Se inalato, risulta estremamente tossico per le vie aeree, con effetti letali. La sua presenza è percepibile per l’odore sgradevole di uova marce che emana, seppur tenda a diminuire man mano che aumenta la concentrazione nell’aria.

Per evitare l’inalazione è sufficiente indossare delle protezioni delle vie aeree: gli operai, al momento dei lavori, non le indossavano. Diverse sono state le irregolarità riscontrate durante il lavoro: oltre alla mancanza di dispositivi di protezione individuale, due degli operai rimasti uccisi non avevano sufficienti competenze e un altro era formalmente pensionato.

(Pexels)

I commenti di AMAP e le reazioni dei sindacati

L’AMAP ha commentato l’accaduto come «assurdo», ritenendo di godere di rigidi protocolli di sicurezza e formazione del personale. Durante la manutenzione era comunque presente il direttore dei lavori e responsabile della sicurezza, che viene ora ascoltato dalla Polizia. Nel frattempo, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero di quattro ore per oggi e organizzato un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo in via Cavour. Un altro sciopero di 8 ore indetto da Fillea, Filca e Feneal si affianca a quello delle maggiori sigle sindacali. Le mobilitazioni sono state organizzate per chiedere maggiori tutele di sicurezza sul lavoro, a fronte del crescente numero di vittime.

Sulla tragedia si sono espressi il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, esprimendo il loro profondo cordoglio. Di Giacinto ha poi affermato in collegamento con RaiNews.it che non si tratta del primo lavoro di manutenzione della vasca, affermando vi si opera «da più di vent’anni». Molto provato dalla tragedia ha poi raccontato ai microfoni lo shock dell’operaio rimasto illeso. Dopo aver chiamato i soccorsi ed essere venuto a conoscenza della morte dei colleghi, avrebbe ricevuto supporto psicologico dai medici giunti sul posto.

(Wikimedia)

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