Il festival “Amadeus V”

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Amadeus a quota cinque: come Pippo e Mike

Siamo nel vivo della settantaquattresima edizione del festival della canzone italiana, anche quest’anno presentata dalla Rai con il fidatissimo Amadeus. Una volta riconfermato, lo showman e presentatore originario di Ravenna si è trovato ad avere la possibilità di porsi al pari dei grandissimi Pippo Baudo e Mike Bongiorno, come conduttore di 5 festival di Sanremo. Un onore di proporzioni enormi, ma che a detta sua segna il punto di arrivo della sua annuale esperienza in quanto sua ultima conduzione prevista.

Amadeus può però definirsi ormai di casa all’Ariston essendo riuscito a ricollegare le nuove generazioni a una tradizione italiana che aveva bisogno di essere svecchiata.

Sanremo sempre sul pezzo anche nel 2024

L’innovazione radicale che ha saputo portare ogni anno è sempre stata genitrice di polemiche sul web e sui giornali, ma è altresì sempre riuscito a conviverci, e gestirle, conquistandosi il favore di una grandissima parte dello share televisivo serale.

Già da novembre qualche punto del suo Sanremo 2024 era chiaro: tra i 30 “Big” grande partecipazione di giovani promesse esordienti al festival, oltre i tre vincitori di Sanremo Giovani; ospiti di spicco; zero spazio per questioni politiche sul palco. L’importante per Amadeus sono le canzoni e gli artisti, che sceglie senza curarsi di passare chiunque sotto esame ideologico, soffermandosi invece su chi possa avere un bel progetto musicale da proporre.

Tra più di quattrocento canzoni candidate, la selezione delle trenta partecipanti sembra regalare delle potenziali chicche per il pubblico italiano.

Gli ospiti previsti a Sanremo.
Gli ospiti previsti a Sanremo.

Cantanti e canzoni di tutti i colori

I temi che si possono trovare sono molto variegati: dalle solite e italianissime canzoni d’amore come possono essere Un Ragazzo Una Ragazza dei The Kolors e gli importanti ritorni dei Ricchi e Poveri e dei Negramaro con, rispettivamente, Ma Non Tutta La Vita e Ricominciamo Tutto, ma può anche parlare di intime fragilità come Fragili del rapper romano Il Tre, giovane promessa portata per la prima volta sull’Ariston.

Dal tema dei classici amori nati e finiti ci si può subito spostare ad ascoltare canzoni che trattino di autoconsapevolezza come Pazza di Loredana Bertè o rabbia giovanile come La Sad con Autodistruttivo o i Bnkr44, vincitori insieme ai Santi Francesi e Clara, con Governo Punk. È chiaro e più che mai evidente il salto generazionale che l’Ariston ci propone, mettendo in gara giganti del pop italiano addirittura di 40 anni fa e gruppi di giovani artisti ancora nella loro gavetta musicale.

Inoltre, anche dal lato dei generi musicali siamo davanti a una grande tavolata imbastita: rock, punk e pop, pop più tradizionale, anche indie-pop grazie alle partecipazioni di Gazzelle, Maninni, e Diodato; belcanto con Il Volo; hip hop della “nuova scuola” italiana, romana milanese e partenopea più nello specifico con Il Tre, Ghali, e Geolier.

Il migliore dei cinque di Amadeus?

Il Sanremo V di Amadeus è in tutto e per tutto quello che definisce meglio lo scenario musicale attuale e anche generale italiano, scomponendo e mostrando il gusto musicale degli ascoltatori italiani mediante una selezione variegata ma omogenea di artisti e riuscendo a dividere i favori e i giudizi del pubblico e della giuria.

Amadeus, tuttavia, non si limita a rinnovare il festival con una carrellata di nuove facce ancora più imponente degli anni passati, un altro punto del suo “Amadeus V” è un’importante modifica del programma delle serate: la prima serata sarà dedicata a presentare tutte e trenta le canzoni e ciascun loro interprete; durante la seconda e la terza invece si esibiranno solo in quindici partecipanti per ognuna delle due, con i restanti quindici facenti da co-conduttori agli altri concorrenti.

Un’innovazione interessante sul lato scenico, che “non fa fronte a eventuali spese di budget impreviste” a detta del conduttore stesso.

Amadeus sul palco dell'Ariston
Amadeus sul palco dell’Ariston.

Sanremo 2024, una gigantesca campagna pubblicitaria

Arrivano anche i prima e i dopo-festival, grazie a nuovi programmi rai e talk-show come “Incontri sull’Onda Alta” un’idea del duo Tlon, composto da Maura Gancitano e Andrea Colamedici, con la personale collaborazione di Dargen d’Amico, partecipante al festival e già viso familiare all’Ariston grazie alla sua Dove si Balla, portata al festival nell’edizione del duemilaventidue. Un’idea molto originale che prevede discussioni pomeridiane su temi di forte attualità e la distribuzione di un fumetto presso l’Edicola Dargen, aperta da d’Amico per l’occasione, che ospiterà gli incontri.

Insomma, sembra essere stato tirato su davvero un grande progetto in questa edizione, con trovate pubblicitarie che puntano ad aiutare grandemente il festival a trovare un volto sempre nuovo ogni anno, canzoni e partecipanti che possono portare una ventata d’aria fresca anche quest’anno, magari provocando meno polemiche, si spera.

Il ritorno del grande duo di Rai1 per finire in bellezza

Come se tutto ciò non bastasse, si è riusciti a convincere anche Fiorello, almeno per un’ultima edizione, a dare manforte all’amico sul palco dell’Ariston, riottenendo per un ulteriore anno la gioia dei fan del binomio vincente di Rai1, tra improvvisazioni e sketch comici che sanno ormai bene come rubare sorrisi anche a chi Sanremo magari non lo segue più da un bel po’.

Giovanni Calabrò

 

*Articolo pubblicato sull’inserto NoiMagazine di Gazzetta del Sud il giorno 08/02/2024