Jackson

Samuel L. Jackson: 75 anni di grande cinema!

Redazione Recensioni
REDAZIONE RECENSIONI
Personaggi e Ricorrenze
George Lucas pulp fiction Quentin Tarantino samuel l. jackson Spike Lee

Cinefilo o meno, sicuramente sarà capitato a tutti almeno una volta di vedere Samuel L. Jackson in una delle sue fantastiche interpretazioni! L’attore, con una filmografia che conta più di centoventi pellicole, ha spesso sorpreso il pubblico con i suoi personaggi, divenendo ormai un tassello della storia del cinema contemporaneo. Con l’avvicinarsi del suo settantacinquesimo compleanno non ci resta che guardare indietro e ammirare la sua carriera.

Samuel L. Jackson: dove tutto ebbe inizio

Samuel Leroy Jackson nasce a Washington il 21 dicembre del 1948, vivendo la propria infanzia solo con la madre e i nonni materni, per via dell’alcolismo del padre. Dopo essersi laureato al Morehouse college ad Atlanta, inizia la sua carriera nel cinema. In questi primi anni, oltre a comparire in qualche spot pubblicitario e a lavorare con la Negro Ensemble, una compagnia teatrale di cui ha fatto parte anche Morgan Freeman, ottiene le sue prime parti in alcune note pellicole, quali Il principe cerca moglie di John Landis.

Ezechiele 25:17: la pluridecennale collaborazione con Tarantino

Jackson
Samuel L. Jackson nel ruolo di Jules in Pulp Fiction. Fonte: variety.com

Successivamente alla partecipazione in importanti opere cinematografiche come Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese e Jurassic park di Spielberg, Samuel L. Jackson trova il suo regista del cuore, con il quale lavorerà in moltissime pellicole. Stiamo parlando di Quentin Tarantino! Che si tratti del protagonista o di un personaggio secondario, Quentin sembra trovare sempre spazio per Jackson nelle sue storie. Ad ogni modo, il ruolo che ha reso l’attore così famoso è il personaggio di Jules in Pulp fiction. Il film, uno dei più noti del regista al grande pubblico, racconta le vicende di due gangster, Jules e Vincent, di un pugile e della moglie di un boss della malavita, Mia Wallace: le storie di questi personaggi finiranno per intrecciarsi in un continuo alternarsi di azione, violenza e comicità.

Altre pellicole di Tarantino che hanno visto Jackson nel ruolo del protagonista sono Jackie Brown, dove interpreta Ordell Robbie, un mercante d’armi, e The hateful eight. Samuel L. Jackson riveste anche dei ruoli secondari in Django Unchained e in Kill Bill- volume 2.

Nick Fury nel MCU e Mace Windu in Star wars

Samuel L. Jackson si afferma da subito per la propria bravura come attore e versatilità nell’interpretazione dei personaggi. Jackson riesce a passare da Jules al maestro jedi Mace Windu con una spontaneità inaudita. La trilogia di Star wars a cui l’attore ha preso parte è un prequel nella serie cinematografica: queste sono le ultime tre pellicole della saga ad essere dirette dall’ideatore del franchise George Lucas.

Negli ultimi anni Jackson è entrato a far parte di un nuovo grande universo, il Marvel Cinematic Universe, nei panni del direttore dello S.H.I.E.L.D.  Nick Fury, un temibile ed impavido agente con un occhio solo. Pur non essendogli stato garantito (ancora) un film o uno show da solista, Fury è un personaggio molto presente in diverse pellicole del MCU, specialmente negli Avengers, fino a Endgame, e in Captain Marvel.

Samuel L. Jackson nei panni del maestro Mace Windu in Star Wars. Fonte: movieweb.com

Spike Lee: il riadattamento americano di Oldboy

Da non dimenticare, nella filmografia di Samuel L. Jackson, è anche la collaborazione con il regista afroamericano Spike Lee. L’attore, soprattutto durante la prima parte della sua carriera, ha infatti preso parte a vari film del regista premio Oscar. Fra i tanti ricordiamo Aule turbolente (School Daze), primo musical diretto da un regista afroamericano, Jungle Fever del 1991, e il più recente Oldboy (2013). Quest’ultimo, remake del film di Park Chan-wook uscito nel 2003 e basato sull’omonimo manga Old Boy, vanta un cast del tutto eccezionale con Elizabeth Olsen, Rami Malek e lo stesso Samuel L. Jackson.

Purtroppo per Samuel e per il resto della banda però, il film-remake di Spike Lee non è riuscito a competere con il cult del 2003 elogiato, tra l’altro, dal sopra citato Quentin Tarantino: “il film che avrei voluto fare io”.

L’alienante (e alienato) Oldboy del 2013 è un film profondamente politico, – come del resto tutta la filmografia di Spike Lee, – in cui tutto si svolge in un “nonluogo”. Politico perché la storia del protagonista si presta benissimo alla parabola americana di quel periodo, tra crisi sociale e governativa. Un “nonluogo” poiché lo spettatore, provando a riconoscere l’America tra i protagonisti della pellicola, rimarrà deluso nell’apprendere che questa potrà essere vista solamente in poche e fredde immagini di telegiornale. Difatti, l’America non c’è. E la sua “crisi”, mostrata solo di riflesso, finisce per rendere il film un mero “exploitation”. Un falsario firmato Spike Lee.

Samuel L. Jackson in Oldboy. Fonte: thefilmgordon.com

Jackson: il sodalizio di una grande star di Hollywood

Samuel L. Jackson ha dato tutto il suo talento a Hollywood, e continua a darlo nonostante i suoi quasi 75 anni d’età. Nel 2022 l’Academy Awards lo ha voluto premiare con quello che forse è il premio più prestigioso a cui un attore può aspirare: l’Oscar alla carriera. Si tratta della prima statuetta che l’attore ottiene dall’Academy, che si va ad aggiungere al premio BAFTA come miglior attore non protagonista in Pulp fiction e a tante candidature sfortunata ai Golden Globe e agli Oscar. Non ci resta che augurargli buon compleanno per il 21 dicembre e ringraziarlo per il grande cinema che ci ha regalato!

Ilaria Denaro

Domenico Leonello