Istanbul

Alessandra Cutrupia
ALESSANDRA CUTRUPIA
Inchiostro
inchiostro Istanbul poesia uvm

La città che odora di spezie
Di tè alla mela e baklava col miele

La città dei canti
all’ora della preghiera due moschee
rispondono al loro dio
La prima con sei minareti blu oceano
La seconda dei musulmani,
Santa Sofia
ricostruita sulle macerie dei cristiani.

Un acquedotto sotterraneo
rapisce i turisti
quanto il palazzo del Sultano
Colonne si estendono sull’acqua in un percorso di luci alla Cisterna

Una via di gioielli, pietre e spezie
è il Bazar egiziano,
più piccolo e più adorato
del Gran Bazar che non ha inizio né fine

La città di un Oriente
maldipinto di paura
Separata dal Bosforo in antica e nuova
Per chi non ha voluto
capirne la cultura
Istanbul rubi l’anima a chi ti assapora

Alessandra Cutrupia

*Immagine in evidenza: Illustrazione di Marco Castiglia