Napoleone e la sua Grande Armata in una scena del film

Napoleon: l’uomo oltre l’Imperatore

Marco Castiglia
MARCO CASTIGLIA
Film
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Napoleon
Napoleon è un film che emoziona, dettagliato nonostante qualche imprecisione storica e che senza alcun dubbio lascerà il segno- Voto UVM: 5/5

 

La stagione invernale si è ufficialmente aperta! Ad accogliere calorosamente questo mese di novembre sono state infatti una lunga serie di grandi uscite nelle sale cinematografiche a cominciare col gran successo di Paola Cortellesi al suo esordio alla regia con C’è ancora domani a finire con uno straordinario Pierfrancesco Favino nei panni del messinese Salvatore Todaro in Comandante .E’ certamente il grande ritorno alla regia di Ridley Scott ad aver prodotto il titolo destinato ad essere tra i più attesi dell’anno. Di puro stampo storico e con decise pennellate dall’agro dolce sapore romanzato, Napoleon è riuscito perfettamente ad incollare gli occhi sullo schermo a migliaia di spettatori. Uscito nelle sale il 23 novembre, l’ascesa al potere e la caduta del grande Imperatore di Francia Napoleone Bonaparte non potevano essere riportati con una resa più epica.

Un tuffo nella vita dell’Impero napoleonico

Ci troviamo al capolinea della sanguinolenta Rivoluzione Francese e nel pieno dei tumulti che segnarono pesantemente il territorio francese un giovane uomo d’armi Napoleone Bonaparte, interpretato da uno straordinario Joaquin Phoenix, comincia intrepido la sua lenta scalata al potere che lo porterà nel 1804 a divenire il più potente Imperatore di Francia che la Storia ricordi.

Ciò che ha affascinato maggiormente il pubblico però, che già dal primo giorno ha affollato le sale, è stata certamente la resa scenica dell’opera filmica. Riesce perfettamente a catapultarci nel vivo di quell’atmosfera tanto frizzante quanto cupa della Rivoluzione Francese prima e dell’Impero napoleonico dopo. Ci consente di vivere un vero e proprio viaggio nel tempo, permettendoci di avere l’impressione di trovarci proprio lì, tra le strade affollate delle città francesi o nel boato delle grandi battaglie al fianco di Napoleone. Si tratta di un viaggio nel pieno di uno dei momenti più significativi che le pagine della Storia raccontano.

Ad aumentare il tenore delle suggestioni ci pensa anche la colonna sonora di Martin Phipps, con melodie che sono riuscite a pieno a incorniciare ogni momento del film e a renderlo profondamente emozionante e talvolta anche realmente epico. La componente scenografica è anch’essa riuscita a lasciare profondamente il segno, con la direzione di Arthur Max (già scenografo del capolavoro della regia di Scott Il gladiatore). Qui si presentano allo spettatore una serie di immagini che sono chiari e palesi riferimenti ai grandi dipinti degli innumerevoli artisti che nel tempo hanno immortalato la grandezza dell’Imperatore, primo tra tutti Jacques-Louis David.

Napoleone nella scena dell’incoronazione
Napoleone nella scena dell’incoronazione. Fonte: en-vols.com

L’animo intimo dell’Imperatore

Come in ogni biopic che si rispetti, il cuore pulsante del film non sta tanto nel racconto di un uomo che “è uscito dal nulla per governare tutto” come lo stesso Ridley Scott affermerà. Il vero fulcro non sta nella storia della sua ascesa al potere o della sua caduta, sta bensì nello scoprire chi era l’uomo oltre l’Imperatore e dunque spiare il lato più intimo della sua vita: le ansie, le paure, le ambizioni, ma soprattutto il suo più grande amore, Giuseppina di Beauharnais, l’unica donna che Napoleone amò davvero. È così dunque che l’uomo Napoleone viene rappresentato, mostrandoci anche e soprattutto la sua sensibilità ed emotività, rendendoci testimoni oculari dei momenti più bui e burrascosi della sua vita.

Imprecisioni e mancanze tra Storia e Romanzo

È certamente risaputo che, quando si parla di film di stampo storico, l’aggiunta di una componente romanzata sia necessaria per puntare a raccontare qualcosa di nuovo in merito al periodo o alla figura di cui si intende parlare. Nessun buon film di stampo storico sarà mai dunque incentrato esclusivamente sulle vicende storiche avvenute e qui ci troviamo di fronte all’ennesimo esempio di eccellente film di stampo storico. Ciononostante la critica si è seriamente divisa e gli storici non hanno esitato a storcere il naso.

Il giovane Napoleone in una scena del film
Napoleone in una scena del film. Fonte: 42mag.fr

E’ da riconoscere che il film presenti qualche notevole imprecisione a livello storico così come qualche mancanza. Il film ci mostra con estrema fedeltà il legame che Napoleone aveva con i suoi cavalli che traspare già dalle prime scene di battagli. Ci racconta minuziosamente le Campagne Napoleoniche o le grandi battaglie, dalla gloriosa Austerlitz alla tragedia della spedizione a Mosca e dell’ultimo scontro a Waterloo. Ci vengono mostrati i personaggi che sono entrati nella vita dell’Imperatore: riconosciamo Maximilien de Robespierre e addirittura lo stesso pittore Jacques-Louis David nel momento in cui lo sta per immortalare in uno dei suoi dipinti.

Parlando di imprecisioni, prima tra tutte è la più totale trascuratezza dell’Italia dal contesto delle Campagne Napoleoniche. Si tratta di una grande défaillance considerando che la figura di Napoleone in Italia fu ben nota per aver portato molte novità soprattutto nel campo dell’istruzione.

Altro dato che gli storici non sono riusciti a digerire è stata la totale assenza della figura di  Paolina Bonaparte, sorella dell’Imperatore alla quale egli, sembra sia sempre stato molto legato.  Ultimo fattore è la presenza di un uomo d’arme di colore, inserito nel contesto filmico per questioni di inclusività:  purtroppo una scelta incoerente con il periodo storico che il film racconta.

L’amore tra Napoleone e Giuseppina

Parte della critica negativa si è poi spostata sull’evidente grande calibro che è stato dato all’interno delle vicende filmiche alla situazione sentimentale tra Napoleone e la sua Giuseppina, certamente giustificato non solo dalla necessità di una componente romanzata, ma anche dalla straordinaria esigenza di mostrare il lato più intimo dell’Imperatore. Ad ogni modo è effettivamente da riconoscere che, la trama sentimentale che funge da romanzo rischia notevolmente di sopraffare tutta la componente storica.

Napoleone incita la sua Grande Armata in una scena del film
Napoleone incita la sua Grande Armata in una scena del film. Fonte: sonypictures.ca

Un personaggio illustre raccontato da un film illustre

Inutile negare il fatto che ci troviamo di fronte ad un grande film che lascerà senza alcun dubbio il segno, che ha portato per la prima volta una produzione Apple Studios sul grande schermo. Un film evento lavorato con cura e dedizione da un Ridley Scott che si dichiarerà da sempre profondamente attratto dalla figura di Napoleone. Ciò l’ha spinto  alla realizzazione di un film tanto lungo quanto scorrevole, che racconta di una delle più iconiche e illustri figure che la Storia ricordi e che dunque, nonostante tutto, merita assolutamente di essere visto!

Marco Castiglia