Vincenzo Consolo: il racconto della Sicilia

Antonella Sauta
ANTONELLA SAUTA
Cultura Locale
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Vincenzo Consolo, celebre autore italiano del Novecento, riveste un ruolo centrale nella storia letteraria italiana grazie alla sua abilità di mescolare una rara complessità stilistica con temi sociali di grande rilevanza.

La vita

Nato il 18 febbraio 1933 a Sant’ Agata Militello, in provincia di Messina, Consolo ha trascorso gran parte della sua vita esplorando e interpretando le complesse dinamiche culturali, sociali e politiche della sua terra d’origine.

L’educazione di Consolo inizia con gli studi in Giurisprudenza all’ Università Cattolica di Milano, per poi concludersi all’ Università degli Studi di Messina. Questo percorso formativo non solo lo ha introdotto al mondo dell’analisi critica e del pensiero giuridico, ma gli ha anche fornito una base solida per la sua futura carriera di scrittore impegnato nella denuncia del contesto sociale in cui si trova.

Dopo la sua formazione, egli ha trascorso un periodo dedicato all’ insegnamento, ma è stato il suo esordio letterario, avvenuto nel 1963 con il romanzo “La ferita dell’ aprile“, a catturare l’ attenzione del pubblico e dei critici. Questo romanzo segna l’ inizio di una carriera letterario prolificamente acclamata.

Nel 1968 Vincenzo Consolo decide di stabilirsi definitivamente a Milano, dove intraprende una seconda carriera come giornalista presso la Rai. Questa fase della sua vita contribuisce a plasmare ulteriormente la sua comprensione di temi sociali e politici dell’ Italia del Novecento.

Uno dei momenti più significativi nella vita di Consolo è stato il suo ruolo come consulente editoriale presso la casa editrice Einaudi a partire del 1977. Questa posizione gli ha permesso di collaborare con alcuni dei più grandi protagonisti de Novecento, quali Italo Calvino, Leonardo Sciascia e Lucio Piccolo.

 

Vincenzo Consolo
Vincenzo Consolo. Foto di ©Giuseppe Leone. Fonte: larepubblica.it

La scrittura

La scrittura di Vincenzo consolo è strettamente intrecciata con il contesto sociale in cui ha vissuto gran parte della sua vita: la Sicilia. Questa Regione, caratterizzata da una profonda contraddizione tra la ricca tradizione culturale e le complesse problematiche sociali, politiche ed economiche che la interessano, è stata una fonte inesauribile di ispirazione per l’autore e la sua opera è intrisa di un profondo senso di impegno sociale. Nei suoi romanzi la Sicilia diventa una protagonista in sé, riflettendo le unicità, le bellezze e le sfide che caratterizzano questa terra unica.

Le opere principali

Tra le opere più significative di Consolo troviamo:

  • Il sorriso dell’ ignoto marinaio” (1976) racconta la storia di un ragazzo siciliano che intraprende un viaggio in nave nella speranza di una vita migliore, e affronta argomenti estremamente delicati come l’emigrazione. 
  • Retablo” (1987) offre una comparazione più ampia tra la Sicilia, L’ Italia e l’Europa, evidenziando le connessioni e le diversità culturali.
  • Le pietre di Pantalica” (1988), romanzo che narra la storia di un giovane siciliano che torna nella sua terra d’origine dopo un’ esperienza a Milano, mettendo in discussione ed esplorando il tema dell’ identità culturale.
  • Nottetempo, casa per casa” (1992) è un romanzo profondamente riflessivo che esamina le trasformazioni sociali, economiche e politiche della Sicilia di quel tempo.

 

 

(Vincenzo Consolo parla di Sciascia)

I premi e i riconoscimenti:

Le opere di Vincenzo Consolo hanno ricevuto riconoscimenti di alto prestigio, tra cui:

  • il Premio Pirandello, nel 1985, con il romanzo “Lunaria
  • il Premio Strega, nel 1992, per il romanzo “Nottetempo, casa per casa
  • il Premio Unione Latina, nel 1994, per il romanzo “L’olivo e l’olivastro
  • la Laurea Honoris Causa in Filologia moderna dell’ Università degli Studi di Palermo nel 2007.

Inoltre si sono tenuti numerosi convegni e incontri dedicati alle produzioni letterarie.

Oggi

Oggi l’eredità culturale di Vincenzo Consolo è più viva che mai. Le sue opere hanno radicalmente segnato la letteratura contemporanea italiana e sono state tradotte in numerose lingue straniere, in modo che lettori di tutto il mondo possano apprezzarne la profondità e la bellezza.

A Sant’ Agata Militello, suo paese d’ origine, è stata a lui dedicata la piazza principale del centro storico e delle sale all’interno del prestigioso Castello Gallego, contenenti una mostra fotografica, degli scritti originali e degli oggetti di vita privata dell’ autore. 

La sua eredità culturale è una testimonianza duratura nel tempo del potere che la letteratura ha nel cogliere la complessità della storia e della società.

 

Antonella Sauta

Fonti:

https://vincenzoconsolo.it/

https://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-consolo_%28Dizionario-Biografico%29/