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#EleUnime2023: il grande vincitore di quest’anno è l’assenteismo

Universome Redazione
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#ELEUNIME2023 Quest’anno i rappresentanti degli studenti sono stati scelti da meno del 18% dell’intera comunità studentesca. Un’affluenza ancor più bassa rispetto a quella delle elezioni del 2019, quando il dato sull’affluenza generale ammontava al 26,70%.

 

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Un nuovo modo di votare

I dati si riferiscono alle prime elezioni post-Covid con modalità mista: registrazione puramente in presenza, mentre per votare è stato elaborato un software apposito dal consorzio Cineca che, tramite un log-in su credenziali personalizzate ed assegnate direttamente alla registrazione, ha permesso a ciascun elettore di selezionare comodamente con un click il candidato desiderato – oppure, di lasciare la scheda in bianco con omonimo tasto.

Dopo due giorni di intense votazioni, peraltro in piena sessione estiva, lo scrutinio è avvenuto venerdì pomeriggio ed è stato relativamente.. breve. Infatti, gli scrutinatori hanno conteggiato appena 4602 schede, su una totalità degli aventi diritto di 25720. Ma osserviamo nel dettaglio i dati relativi a quelle giornate e, soprattutto, ai risultati. 

affluenza
© UniVersoMe – Valeria Bonaccorso

La lista

Agli Organi Superiori, O.R.U.M. si riconferma la grande vincitrice di quest’anno – e anche l’unica! Viene meno la seconda qualificata del 2021, Genesi, le cui componenti sono in parte confluite in O.R.U.M. (come Atreju – La compagnia degli studenti e UDU – Unione degli Universitari). 

La lista ha trionfato al Senato Accademico quanto al CdA, nonché allo CSASU (vale a dire, il Comitato Sovrintendente alle Attività Sportive Universitarie), con un totale di 7186 voti. Oltre agli O.S., O.R.U.M. ha conquistato il CdA dell’Ersu. 

Tuttavia, anche per O.R.U.M. l’assenteismo si è fatto sentire: per fare un veloce paragone, il primo eletto al Senato (dell’Associazione Morgana) è salito con 846 voti, 254 voti in meno rispetto all’ultimo eletto del 2021, con 1100 voti. 

Ai Dipartimenti le cose sono andate diversamente, con una ramificazione di candidati che hanno scelto di non unirsi ad O.R.U.M. per correre ai Dipartimenti e ai CdL. Forte la presenza di Morgana, sia con ORUM che senza. 

Il candidato emergente: la scheda bianca

Se da un lato cala l’affluenza, dall’altro aumentano le astensioni: 3060 nel 2023, contro le 1277 del 2019 e le 821 del 2021*. Questa la somma delle schede bianche sul totale delle preferenze esprimibili, nel segno dell’espressa volontà di non scegliere: un voto assolutamente valido, con cui l’elettore dichiara di astenersi dall’esprimere una preferenza e di accettare il risultato che si calcolerà sulla base dei restanti voti positivi. 

Fila per votare, seggio del Rettorato. Fonte: Unime.it

*I dati sulle schede bianche attengono al calcolo delle singole schede bianche nei vari organi collegiali, compresi il CdD di Ricercatori e Specializzandi, ad esclusione dei singoli Corsi di Laurea. I dati attengono ai decreti di nomina dei Rappresentanti degli studenti del 2019 e del 2021, mentre quelli del 2023 attengono allo spoglio avvenuto in diretta tramite la piattaforma Teams.

Rappresentanza di genere

Analizziamo il trend relativo alla rappresentanza di genere negli organi collegiali.

Agli Organi Superiori la rappresentanza femminile si abbassa leggermente rispetto al 2021, arrivando al 22.2% (-11.1%) con due candidate elette su un totale di nove. Si conferma la sottorappresentanza femminile al Senato: nel 2021 e nel 2023 solo una Senatrice su cinque (nell’annata 2021, alla decadenza del Sen. Gullifà era subentrata la Sen. Parisi). Nel 2019, nessuna Senatrice.

Ai Dipartimenti, da un iniziale 44.4% nel 2019 si passa ad un 51.81% del 2021*, ove il genere più rappresentato era quello femminile… ++IN AGGIORNAMENTO++

*I dati attengono ai decreti di nomina dei Rappresentanti degli studenti del 2019 e del 2021. Il calcolo si è basato sul numero di seggi ricoperti da donne rispetto al totale dei seggi complessivi. I dati del 2023 attengono allo spoglio avvenuto in diretta tramite la piattaforma Teams.

#EleUnime2023: la campagna elettorale

La campagna elettorale, ancor prima di iniziare, ha riscontrato alcuni problemi. Come lamentato da UDU Messina in un post di Instagram, il regolamento elettorale di quest’anno non presentava la norma sui 45 giorni di preavviso prima del voto, lasciando solo dieci giorni per la presentazione delle liste a partire dalla data di pubblicazione del decreto. Ciò ha dato il via ad una campagna elettorale flash, estremamente social ed, in certi casi, ad una vera e propria caccia al candidato necessario a raggiungere il minimo per la presentazione della lista. 

La presentazione dei singoli candidati ha avuto formalmente inizio ai primi di giugno, quando i social hanno iniziato ad essere tempestati da foto di candidati e programmi elettorali. 

Iperconnessi, ma distanti

Il sofisticato software segna la prima sperimentazione dell’eredità del periodo pandemico, che ha permesso all’Ateneo di unire alla votazione in presenza – fondamentale presidio di democrazia e legittimità del voto – la modalità online, già adottata nel 2021. Nonostante la sveltezza che si presupponeva portare con sé, non sono mancati i problemi, che hanno generato lentezza generale e lunghe file di persone accaldate e nervose negli atrii dell’Ateneo in attesa di votare. Così, prontamente, è stato disposto l’allestimento rapido di nuovi seggi per permettere alla comunità studentesca di votare più speditamente. 

elettore al seggio elettorale
Registrarsi al seggio elettorale del Rettorato. Sullo sfondo, fila per il voto. Fonte: Unime.it

Ciononostante, il dato sull’affluenza non è cambiato. Si direbbe che l’elettore, dopo aver sperimentato la comodità della votazione da casa, difficilmente sia riuscito a distaccarsene per tornare alla normalità. Ma ciò che ha giustificato una situazione di emergenza non può costituire un annoso precedente, col rischio di allontanare sempre più la comunità studentesca dalla realtà di Ateneo, che è – e dev’essere – una realtà dinamica, solidale e presente

Ma bando alle ciance: la sfida principale dei nuovi rappresentanti sarà proprio quella di riavvicinare lo studente alla realtà universitaria che lo circonda, affinché la volontà studentesca possa ritrovare un’ampia e partecipata rappresentazione. Per questa ed altre ragioni, noi di UniVersoMe non possiamo che augurare: Buon lavoro, Consiglieri e Senatori!

Valeria Bonaccorso