Spagna

Spagna, successo della destra alle amministrative. Sánchez anticipa le elezioni a luglio

Redazione Attualità
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Sono ore di fermento quelle che sta vivendo la Spagna, dopo le elezioni amministrative che hanno visto recarsi alle urne, lo scorso week-end, circa 22 milioni di cittadini sui 35,5 milioni aventi diritto (64% di affluenza), per il rinnovo di più di ottantamila consigli comunali e per i parlamenti di 12 delle 17 comunità autonome.

La sconfitta dei socialisti

Il risultato delle elezioni, che segna forse un punto di svolta nella politica del paese, ha spinto il Premier Pedro Sánchez ad annunciare nella mattinata di lunedì, al Palazzo della Moncloa di Madrid,  lo scioglimento del Parlamento – Las Cortes – per indurre elezioni anticipate il prossimo 23 luglio. 
Il Premier ha anche annunciato le proprie dimissioni ma resterà in carica fino alla data sopracitata.

Il Partito socialista operaio spagnolo (Psoe), espressione del Governo, è stato superato in ben nove regioni e in molti comuni importanti quali, ad esempio, Valencia, Siviglia e l’Extremadura. Stessa sorte è toccata agli alleati di Podemos, il partito della sinistra radicale di Pablo Iglesias, che hanno perso tantissimo consenso.

I risultati delle urne

Gli scrutini hanno evidenziato una netta vittoria della destra con il Partito popolare (PP) che, con il 31,5% dei consensi, ha superato il Psoe fermo al 28,1%, mentre la terza forza in campo è risultata essere Vox, partito di estrema destra, con il 7,2%.  

Pedro Sánchez – fonte: Heraldo.es

La decisione del Premier

In una conferenza stampa, il Premier ha annunciato alla nazione la propria volontà – già comunicata al Re Felipe VI – affermando:

Ho preso questa decisione in vista dei risultati delle elezioni regionali e comunali. […] Il significato del voto veicola un messaggio che va oltre. Assumo in prima persona i risultati e credo sia necessario dare una risposta e sottoporre il nostro mandato alla volontà popolare. Il nostro Paese si appresta a svolgere una responsabilità molto importante in quanto è la presidenza di turno del Consiglio dell’UE. Tutto ciò consiglia un chiarimento degli spagnoli sulle forze politiche che dovrebbero guidare questa fase e sulle politiche da applicare. Esiste un solo metodo infallibile, che è la democrazia. La cosa migliore è che gli spagnoli prendano la parola per definire senza indugio il corso politico del Paese.

Le parole dei vincitori

Se da una parte la delusione tra i socialisti del Psoe e gli esponenti degli altri partiti di sinistra è enorme, dall’altra è altrettanto grande la gioia e la soddisfazione del PP e di Vox che potranno ricoprire ruoli di rilievo nelle più grandi città della Spagna. È il caso, come riportato dal quotidiano El Paìs, di Madrid, dove il PP è stato il più votato in tutti i distretti e il governatore Isabel Diaz Ayuso ha trionfato ottenendo il terzo mandato consecutivo, mentre Vox ha raggiunto il 9% delle preferenze.

La netta vittoria dei partiti di destra esprime, senza mezze misure, i sentimenti della popolazione spagnola che, non soddisfatta delle riforme proposte e attuate da Sanchez e dai suoi ministri, spera in un cambio di rotta riponendo la fiducia nei partiti che finora hanno rappresentato l’opposizione parlamentare.

Feijóo e altri esponenti del Pp – fonte: El Paìs

Il leader del PP, Alberto Núñez Feijóo, si è detto estremamente contento e soddisfatto del risultato ottenuto, dichiarando:

“La Spagna ha iniziato un nuovo ciclo politico, il mio momento arriverà presto, se gli spagnoli lo vorranno”.

Prospettive future per la Spagna

Tali parole preannunciano la volontà della destra di puntare alla vittoria nelle elezioni politiche previste per il 23 luglio e di porre fine al “Sanchismo”. Tuttavia, l’ormai ex Premier non avrà, di certo, nessuna voglia di abdicare in favore degli avversari, ma farà di tutto affinché il popolo spagnolo, in questi pochi mesi, riacquisti fiducia nei confronti dei socialisti e degli alleati, tra i quali ci potrebbe essere Sumar, l’organizzazione guidata da Yolanda Dìaz che ha registrato quest’ultima come “partito strumentale” con l’obiettivo di riunire gran parte delle forze politiche di sinistra.

Mentre si defila il partito Ciudadanos che, ieri, tramite le parole del segretario Adrian Vasquez ha annunciato:

Il messaggio delle elezioni è stato chiaro: il centro liberale in Spagna non ha ottenuto un sostegno sufficiente. Il modo migliore per difendere lo spazio liberale è non partecipare alle prossime elezioni del 23 luglio.

Qualora il Partito Popolare dovesse trionfare anche nelle elezioni previste in estate, il panorama politico europeo prenderebbe una direzione ben delineata, verso destra, alla luce dei recenti successi dei partiti che hanno trionfato in nazioni importanti come l’Italia e la Svezia.
Inoltre, la Spagna dal 1° luglio sostituirà proprio il paese scandinavo alla Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, che viene esercitata a turno dal governo dei vari stati membri dell’UE per una durata di sei mesi.

Tuttavia, in attesa di scoprire quale sarà il verdetto delle prossime elezioni, una cosa è certa: il futuro della Spagna è già iniziato.

Giuseppe Cannistrà