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La Sirenetta (2023): ci si rituffa “In Fondo Al Mar”

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La sirenetta
Un Remake In Live-Action grazioso che, nonostante alcuni difetti e modifiche, mantiene più o meno lo stesso spirito, voto UVM: 4/5

 

La Sirenetta (2023) è un film del 2023 diretto da Rob Marshall (Memorie Di Una Geisha, Chicago, Pirati Dei Caraibi: Oltre I Confini Del Mare). Prodotto dalla Walt Disney Pictures, è il Remake in Live-Action del film d’animazione uscito nel 1989 e l’adattamento della favola scritta da Hans Christian Andersen. Nel cast sono presenti: la cantante Halle Bailey, Jonah Hauer-King, Javier Bardem (Madre!), Melissa McCarthy, Daveed Diggs, Awkwafina e Jacob Tremblay

Trama

La giovane Ariel (Halle Bailey) è una sirena molto incuriosita dal mondo degli umani. Suo padre, il Re Tritone (Javier Bardem), sovrano di tutti i sette mari, considera gli esseri umani dei mostri senza cuore e non vuole che sua figlia si interessi così tanto al loro mondo.

Un giorno, Ariel salva la vita ad un umano di nome Eric (Jonah Hauer-King), un giovane marinaio che ha anche il titolo di principe, e se ne innamora. Dopo l’ennesima lite con suo padre, che vuole solo proteggerla, Ariel arriverà a chiedere aiuto alla Strega Del Mare Ursula (Melissa McCarthy) per poter andare nel mondo degli umani. La strega allora le proporrà un patto: la trasformerà in un’umana, solo se la ragazza le cederà in cambio la sua voce.

Ariel diventerà un’umana ed avrà tre giorni di tempo per baciare il principe se vorrà rimanere un’umana per sempre, altrimenti tornerà ad essere una sirena. Ma in realtà, Ursula ha in mente un piano diabolico: vuole usare Ariel per ricattare Re Tritone ed ottenere così, il suo trono.

La sirenetta
Ariel ed il principe. Fonte: people.com, Walt Disney Studios Motion Pictures


Era necessario questo Remake In Live-Action della Sirenetta?

Ormai si sa che la Disney sta puntando molto sulla riproposizione dei Classici D’Animazione che hanno segnato l’infanzia di tante persone, con delle versioni più moderne e con attori in carne ed ossa. Questa iniziativa da parte della Disney ha diviso le opinioni pubbliche.

Partiamo dal presupposto che, al di là della qualità, questi Remake sono realizzati a fini commerciali. Ma questo non significa che sono tutti dei film pessimi e che non meritano una possibilità. Hanno comunque l’obiettivo sia di far salire la nostalgia alle vecchie generazioni che quello di far scoprire queste storie a quelle nuove. Ma qui, sorge un dubbio: sono necessari?

Perché se completamente uguali, non hanno molto senso. Se invece, risultano troppo diversi dalle versioni animate, rischiano di far storcere il naso a moltissime persone (in particolare, ai vecchi fan).

Dire che sono stati tutti un successo sarebbe una bugia, però non sono neanche stati tutti un fallimento. Al di là della qualità del prodotto in questione, tutti i Remake hanno una cosa in comune: resteranno sempre un passo indietro ai film animati. Però, ci sono stati casi in cui hanno dimostrato che, se ci si lavora con impegno e ci si affida alle mani giuste, anche i Live-Action possono venir su dei prodotti molto interessanti ed anche divertenti. Ora è il turno della Sirenetta e si può benissimo affermare che il risultato è stato sorprendente.

La sirenetta
Ariel in una scena del film. Fonte: vanityfair.it, Walt Disney Studios Motion Pictures

E’ davvero il miglior Remake In Live-Action Disney uscito finora?

Dall’annuncio, ci sono stati un sacco di pregiudizi e commenti fuori luogo, che è meglio non approfondire. Bene, ora che il film è arrivato nelle sale, tutti i pregiudizi si sono rivelati completamente inutili e non vedere questo film per tali motivi, sarebbe assurdo. Addirittura, c’è chi sostiene che La Sirenetta sia il miglior Remake In Live-Action Disney, ma forse dire che sia davvero il migliore sarebbe troppo.

I difetti non mancano, ma non sono assolutamente collegati a quei pregiudizi insensati. Però, si può benissimo dire che La Sirenetta è UNO DEI REMAKE PIU’ RIUSCITI.

Ebbene sì, il Live-Action della Sirenetta ha oltrepassato le aspettative e sta sorprendendo (in positivo) tantissime persone. E’ un film fatto col cuore e in cui si vede sul serio l’impegno che si è messo nella realizzazione del prodotto. Per di più, rispetta più o meno fedelmente la versione animata del 1989, nonostante l’aggiunta e la modifiche di alcune scene ed elementi che non storpiano comunque la storia.

E se si guarda anche il punto di vista tecnico, ci sono degli elementi a loro favore, come la fotografia e i colori che si adeguano alla scena ed al luogo mostrato (un po’ di oscurità nei luoghi più profondi nell’oceano o più luminosità in altri, soprattutto nel mondo degli umani).

Ma un altro elemento a loro favore sta nella colonna sonora composta da Alan Menken (lo stesso compositore di quella del film d’animazione), che comprende le stesse canzoni ed altre quattro inedite (che funzionano).

I fan italiani in particolare resteranno contenti di una cosa: le parole delle canzoni sono esattamente le stesse della versione animata. Le coreografie sono coinvolgenti (In Fondo Al Mar) ed allo stesso tempo, ci sono anche esibizioni che fanno commuovere (Parte Del Tuo Mondo).

Uno dei difetti riscontrati sta nell’eccessiva durata, perché poteva durare benissimo un pochino di meno ed allo stesso tempo, potevano approfondire alcune dinamiche avvenute nel passato, invece di menzionarle a malapena. Questo non ha impedito il buon risultato.

La sirenetta
Fonte: thepinknews.com, Walt Disney Studios Motion Pictures

Halle Bailey è una buona Ariel? 

La critica più grande è stata per la scelta dell’attrice protagonista, ancor prima che uscisse il film al cinema. E’ vero, la protagonista descritta nella favola di Andersen e quella mostrata nel film d’animazione, non hanno la carnagione scura. Però è anche vero che già il cartone animato ha molte differenze dall’opera originale. Ora è arrivato un Live-Action, con un’attrice afroamericana nei panni di Ariel, e si può benissimo affermare che non è assolutamente un problema.

Il cambio etnico è contestualizzato e sensato e c’è da aggiungere che Halle Bailey ha un bellissimo sorriso, è molto graziosa e soprattutto, ha una bellissima voce (caratteristiche importanti del personaggio).

E’ stata carinissima e bravissima nel ruolo, per di più i doppiaggi in italiano di Sara Labidi (dialoghi) e di Yana Cl (canto) danno quel tocco in più. E’ una versione di Ariel più curiosa di quella precedente e con una voglia maggiore d’indipendenza. Se l’Ariel animata voleva andare sulla Terra solo per un uomo, qui invece voleva solo seguire un suo desiderio e l’interesse per Eric è stato solo un contorno.

Il resto del cast è azzeccato?

A proposito di Eric, qui è interpretato da un giovane Jonah Hauer-King ed è una versione abbastanza interessante. La storia tra lui ed Ariel nasce più da interessi in comune che da altro e, nonostante la provenienza da due mondi differenti, vogliono entrambi una cosa: “sfuggire” dalla volontà dei genitori e seguire i loro sogni, insieme tra l’altro. Una lettura nuova di questa storia che rispecchia i tempi moderni e che mantiene comunque lo spirito della storia che si conosce, grazie a Walt Disney.

Oltre i due protagonisti, c’è anche Javier Bardem, di cui può vantarsi di avere un curriculum completo e ha dimostrato di essere degno di tale, calandosi nel ruolo del Re Tritone (un Re Tritone più “duro” di quello animato). Ma un’altra rivelazione è stata Melissa McCarthy nei panni di Ursula. E’stata capace a volte di rubare la scena ed ha interpretato una villain veramente cattiva e subdola, tanto da non far provare alcuna empatia verso di lei (per di più è doppiata da Simona Paticucci, la stessa che ha prestato la voce ad Ariel nel film animato).

Seppur la CGI non sia il massimo, gli amici “animali” di Ariel sono simpatici, soprattutto Sebastian. In italiano, è doppiato dal noto cantante Mahmood che, per essere la sua prima esperienza di doppiaggio, ha fatto il possibile e ci si abitua alla sua voce.

Giorgio Maria Aloi