Le iniezioni di botox influiscono sul funzionamento del cervello

Scienza & Salute
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Il botox è una cura medica che si può applicare in più modi. Prende questo nome dal primo farmaco a base di tossina botulinica o, meglio dire, botulino.
Questo tipo di trattamento è usato principalmente per ridurre le rughe di espressione, per l’attività dei muscoli che creano le rughe e li indeboliscono.

Indice dei contenuti

  1.  Cos’è il botox?
  2. Con quale meccanismo d’azione agisce il botox?
  3. Quali sono gli effetti collaterali del botox?

Cos’è il botox?

Questo metodo, così come i filler facciali, sono efficaci per correggere i segni dell’invecchiamento. Serve per le rughe di espressione come le così dette zampe di gallina, cioè quelle intorno agli occhi ma anche per le rughe frontali e quelle create dal sollevamento delle estremità del sopracciglio.
Alla base del botox, denominato botulino, abbiamo la tossina botulinica prodotta dal batterio clostridium botulinum, un microrganismo anaerobico responsabile anche nella contaminazione degli alimenti con possibili intossicazioni alimentari. Vengono prodotti diversi sierotipi di tossina botulinica, la denominazione viene data dalle lettere dell’alfabeto che vanno dalla A alla G. Questo tipo di farmaco contiene tossina botulinica di tipo A.

Siringa di Botox. Fonte: aiteb.it

Il Botox è un farmaco miorilassante che viene iniettato in piccole dosi all’interno dei muscoli (principalmente nei muscoli mimici delle regioni interessate dalle rughe) e nel sottocute.  Il botox contiene anche gli eccipienti di albumina umana e sodio cloruro.

 

Con quale meccanismo d’azione agisce il botox?

Agisce a livello delle terminazione nervose colinergiche presinaptiche ostacolando e bloccando la trasmissione neuromuscolare operata dall’acetilcolina, quindi bloccando gli impulsi nervosi in ogni muscolo dove viene iniettato, riducendo le eccessive contrazioni. Inoltre agisce anche sulle ghiandole sudoripare per ridurre la quantità di sudore prodotto.

L’esatto meccanismo d’azione può essere semplificato e suddiviso in:

  • Dopo l’iniezione, il botulino antirughe si lega con elevata affinità a recettori  specifici presenti sulla superficie esterna della terminazione presinaptica.
  • Successivamente la tossina viene trasferita all’interno della cellula nervosa per endocitosi mediata da recettori.
  • Infine viene rilasciata nel citosol dove, attraverso l’interazione con la proteina SNAP25 deputata al rilascio dell’ACh, induce una progressiva inibizione del rilascio di acetilcolina.

Ma il botox può anche non funzionare, questo perché può dipendere dal tipo di pelle che può essere segnata e sottile per cui bisogna fare anche delle iniezioni di acido ialuronico, anche l’uso di una scorretta tecnica, per una conservazione sbagliata del farmaco, può dipendere anche dal suo dosaggio che risulta insufficiente per il paziente.
Per questo è importante fare degli accertamenti prima di effettuare un iniezione di botox, analizzare con il proprio medico di cura le proprie situazioni fisiche.

 

Quali sono gli effetti collaterali del botox?

Il ringiovanimento ipotetico portato dal botox. Fonte: barbaralorenzin.it

Gli effetti collaterali possono essere vari, come il mal di testa nelle 24 ore, ematomi o lividi nelle sedi di iniezione, debolezza muscolare e cedimenti del viso, dovuti alla migrazione della tossina delle sedi di iniezione ai muscoli adiacenti.
Il botox non deve essere usato in casi di malattie neuromuscolari, come la sindrome di Eaton Lambert, infezioni o infiammazione in atto nella zona da infiltrare, allergia alla tossina o ad una delle altre sostanze presenti nel farmaco.

Inoltre, tra gli effetti collaterali fu anche scoperto che, tramite uno studio pubblicato su Scientific Reports, le iniezioni di botox sulla fronte possono cambiare il modo in cui la mente  interpetra ed elabora le emozioni  che vengono espresse sui volti di altre persone. Questo avviene tramite un ipotesi del feedback facciale, cioè imitare l’espressione arrabbiata, triste o felice di un’altra persona. Secondo questa ipotesi esiste una connessione tra la memoria muscolare facciale e l’ elaborazione delle emozioni da parte della nostra mente.
Gli studiosi hanno analizzato un gruppo di donne, tra i 33 e i 40 anni di età, sottoponendole a iniezioni per riprodurre una paralisi temporanea del muscolo glabellare  (è una piccola area depressa mediana dell’osso frontale al di sopra della sutura naso-frontale, tra le arcate sopracciliari) e, misurando l’attività cerebrale, videro che i volti mostravano emozioni diverse. Questo accadeva perché il botox aveva paralizzato  i movimenti muscolari, impedendo così loro di corrugare la fronte e influendo l’elaborazione delle emozioni da parte del cervello.

                                                                                                                                                                                                              Sofia Musca

Bibliografia 
https://www.my-personaltrainer.it/benessere/botulino-antirughe.html#:~:text=e%20ve
https://www.my-personaltrainer.it/benessere/botulino-antirughe.html#224988
https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/b/botox-botulino#:~:te
https://www.guidaestetica.it/domande/botulino/botulino-non-fa-effetto#:~:text
https://www.focus.it/scienza/salute/iniezioni-botox-in-fronte-influiscono-su-emoz