San Giuseppe

La tavuliata di San Giuseppe, origini e usanze

Alessandra Cutrupia
ALESSANDRA CUTRUPIA
Cultura Locale
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Il 25 Marzo a Malfa, un piccolo comune a Nord dell’isola di Salina, si svolge un corteo dedicato a San Giuseppe. In paese si respira aria di mare, musica e tradizione! Ma che festa siciliana sarebbe senza del buon cibo?

La tradizione prevede che venga allestita una grande Tavuliata in onore del Santo, arricchita da pietanze dolci e salate preparate e portate in dono dagli isolani. Dalle torte salate alle frittate, dalle cotolette agli arancini per poi concludere in bellezza con biscotti, sfinci e crostate!

Non si poteva sfuggire al richiamo di quell’enorme tavolata imbandita a festa e soprattutto non si poteva sfuggire alla tipica pasta coi ceci!

 

San Giuseppe
Preparazione della pasta con i ceci

 

Il piatto tipico in onore di San Giuseppe

La specialità di questa tradizione è la preparazione della classica pasta coi ceci all’interno di enormi pentole.

Una volta pronta la pietanza, le quaddare verranno issate sulle spalle dei cuochi e di alcuni volontari che le porteranno in cima fino al piazzale della chiesa parrocchiale.

Il corteo viene aperto da tre personaggi che raffigurano la Sacra Famiglia: San Giuseppe, Gesù Bambino e la Madonna vestiti con costumi tipici di un tempo.

Le tre figure vengono seguite da donne, uomini e bambini che recano tra le mani i loro doni e da una piccola banda che contribuisce ad abbellire la tradizione con la musica suonata dal vivo!

 

La Quaddara
La Quaddara

 

Origini e storia della Tavuliata

Pare che la tradizione ebbe inizio nel 1835, quando alcuni abitanti di Malfa erano in viaggio per portare a termine alcune attività commerciali.

Avvenuto il commercio con la terraferma in cui i malfitani scambiarono capperi, malvasia e vino, si ritrovarono in mezzo ad una forte tempesta in cui temettero di perdere la vita.

L’imbarcazione non avrebbe resistito alla potenza del mare se non fosse stato per l’aiuto di San Giuseppe.

Lo invocarono, pregando di poter rivedere ancora i propri cari e promisero che se fossero tornati sani e salvi all’isola avrebbero distribuito il carico che portavano ai più bisognosi.

Quando tornarono all’isola tutti interi diedero inizio a questa forma di ringraziamento verso il Santo.

 

La tavuliata
La Tavuliata

 

La celebrazione di San Giuseppe nel comune di Leni

Nel comune di Leni invece, la Tavuliata di San Giuseppe viene allestita l’1 Maggio, analoga a quella di Malfa in quanto a varietà di cibo!

Le origini della festa però differiscono. A Leni si dice che la tradizione abbia avuto inizio alla fine dell’800 attraverso un devoto del Santo: Giuseppe Pittorino.

Egli decise di preparare una tavolata per i poveri ricca di moltissimi cibi, tra cui soprattutto, legumi. Attorno ad essa siederanno, secondo la tradizione, dodici bambini con indosso vestiti multicolori che insieme ai componenti della Sacra Famiglia consumeranno il pranzo dopo la benedizione dei cibi da parte del sacerdote.

Nel pomeriggio poi si svolgerà la processione per le vie del paese, che si concluderà con la celebrazione liturgica e i fuochi d’artificio.

 

La processione
La processione

 

Concludo questo viaggio nella tradizione siciliana sottolineando che le Isole Eolie sono incantevoli d’Estate, dato che i paesaggi sono imparagonabili.

Eppure, non si può fare proprio a meno di vivere una giornata di festa come quella di San Giuseppe. Le nostre isole, infatti, non sono solo ricche di sole e salsedine, ma hanno tante tradizioni, usanze e miti da scoprire!

 

Alessandra Cutrupia