La Polizia fa dei controlli in una scuola di Piazza Armerina, a causa di un dibattito sulla cannabis

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Nell’istituto Majorana-Cascino di Piazza Armerina (provincia di Enna), si stava svolgendo un dibattito sulla legalizzazione della marjuana, tenuto da Meglio Legale, un organizzazione che ha come obiettivo la legalizzazione della cannabis e la decriminalizzazione dell’uso delle altre sostanze”, per mezzo di “lotte politiche e iniziative civili per superare l’approccio repressivo sulla gestione di questo fenomeno, e per ottenere un cambiamento culturale e normativocome espresso dal loro sito.

Gli alunni seguivano il dibattito nelle proprie aule, tramite un collegamento da remoto, con il relatore Pierluigi Gagliardi, quando, circa alle ore 9.40 dei poliziotti vestiti in abiti civili sono entrati nell’istituto chiedendo di poter parlare con la preside.

La dirigente, Lidia Gangi, non trovandosi in loco ha avuto modo di chiarire telefonicamente con l’ispettore, il quale chiedeva conferma dell’autorizzazione del dibattito, avendo ricevuto una segnalazione proveniente da Enna. Tuttavia, nonostante le delucidazioni, i poliziotti hanno identificato i quattro rappresentanti, due dei quali minorenni, che seguivano l’incontro in una sala separata.

“L’assemblea congiunta  è stata richiesta dai rappresentanti di classe sulla base di programmazione con la consulta provinciale e ha visto la partecipazione, attraverso piattaforme meet, degli alunni collegati dalle singole classi e del rappresentante dell’associazione ‘Meglio Legale’, Pierluigi Gagliardi, che ha presentato agli studenti un quadro normativo chiarendo subito che l’obiettivo dell’associazione è quello di argomentare tesi circa l’auspicato utilizzo legale della cannabis per contrastare i fenomeni di criminalità connessi con lo spaccio clandestino“. Ha dichiarato la dirigente.

Nessuna volontà di incentivare il consumo e tutto svolto nelle regole, ma le forze dell’ordine hanno identificato i rappresentanti, senza apparente motivazione.

 

La questura smentisce

pattuglia di polizia fonte: Il fatto quotidiano

Non c’è stata formale identificazione” afferma la Questura di Enna, dando la sua versione dell’accaduto.
Nel resto del comunicato si legge: “Gli agenti in abiti civili hanno preso contatti con i responsabili dell’istituto superiore, e l’assemblea non è stata interrotta e/o ritardata – e poi ancora – Qualsiasi attività condotta presso l’istituto scolastico comunque non avrà alcun seguito“.

Dunque, secondo la Questura parte di quanto riportato non sarebbe accaduto o non, quantomeno, nelle modalità raccontate.

 

Per Meglio legale si tratta di un atto intimidatorio

Fonte: Informazione.it

Antonella Soldocoordinatrice di Meglio Legale e responsabile dell’organizzazione di incontri di informazione nelle scuole superiori e nelle università, esprime preoccupazione ma anche la volontà di andare in fondo alla vicenda:

“Il tema della legalizzazione della cannabis è all’ordine del giorno nel dibattito pubblico e istituzionale, se n’è discusso anche nelle aule parlamentari. Le assemblee di istituto sono un diritto garantito degli studenti, offrono la possibilità di approfondire temi d’interesse generale: l’irruzione si configura come un pericoloso atto intimidatorio nei confronti di ragazzi – molti dei quali minori – che nella serenità delle aule scolastiche si sono visti arrivare gli agenti di polizia. Non si capisce quale possa essere l’imputazione che ha spinto la questura di Enna a mandare il controllo. Andremo fino in fondo per capire cosa è successo”

Nell’ultimo anno, sono cento gli incontri tenuti dall’organizzazione per informare la cittadinanza sull’impatto che la legalizzazione avrebbe per la ricerca, per l’economia, per la giustizia, la salute pubblica, la sicurezza, la lotta alla mafia e ovviamente per le libertà individuali.
Tutte tematiche che riguardano la cosa pubblica e le scuole, che sono il luogo perfetto in cui formare i cittadini di domani che eserciteranno il diritto di voto (in modo consapevole).

Il fatto che questa vicenda si sia verificata in un plesso scolastico potrebbe far scaturire una riflessione, che ci porterebbe a quesiti preoccupanti: con questo esecutivo, è in pericolo la libertà di opinione?

Un accanimento verificatosi anche durante l’ultima fiera della canapa

fiera della canapa nel 2019 fonte: La nuova ecologia

Non è la prima volta che l’attuale governo cerca di ostacolare manifestazioni legate al dibattito sulla legalizzazione della cannabis. L’ultima edizione di Canapa Mundi (la fiera internazionale della canapa) svoltasi a Roma , è stata oggetto di un dispiegamento dalle forze dell’ordine invasivo con un evidente eccesso di mezzi e risorse impiegate. Si sono anche verificati sequestri di merce nei confronti di specifiche aziende (Radici Farm), nonostante l’analisi dei campioni verificatasi il giorno precedente avesse dato un risultato negativo.

Si tratta di un atteggiamento evidentemente discriminatorio verso un’industria che ha 12mila impiegati e che difficilmente si verificherebbe in altri settori.

 

 

Giuseppe Calì