Firenze, estremisti di destra aggrediscono due studenti davanti scuola

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Lo scorso 18 Febbraio, davanti al Liceo Classico Michelangiolo di Firenze, alcuni studenti membri di un collettivo di sinistra sono stati ferocemente aggrediti con pugni e calci prima dell’inizio delle lezioni. Fra gli aggressori sono stati identificati sei membri del collettivo giovanile di estrema destra Azione Studentesca.

Il blitz di matrice fascista

Grazie alle testimonianze e alle immagini riprese in diretta dell’episodio, si è potuta ricostruire la dinamica su cui avrebbe avuto origine l’aggressione: tutto sarebbe partito da un volantinaggio in una via adiacente alla scuola da parte dei giovani di Azione studentesca, movimento studentesco italiano di estrema destra, non direttamente affiliato, ma molto vicino al partito di Fratelli D’Italia, proprio perchè, nella sede di Firenze, ne condivide la sede amministrativa con il centro sociale Casaggì. Non solo: Giorgia Meloni è stata anche responsabile nazionale di Azione Studentesca dal 1996 al 2000.

Rappresentanti di Azione Studentesca che presentano il movimento in Emilia-Romagna con la deputata di Fratelli d’Italia Gaetana Russo. Fonte: Facebook.com

 

Qui, alcuni studenti del Sum, collettivo studentesco antifascista, si sarebbero avvicinati invitandoli a gettare via i volantini in un cestino e a sospenderne la distribuzione. Si sono quindi accesi gli animi a causa delle due visioni politiche opposte e dalle parole si è passati ai fatti: sei ragazzi di età compresa tra i 16 e i 20 anni, come dimostrano i video caricati sui social, hanno attaccato due studenti del collettivo sferrando calci e pugni. Identificati poco dopo, tra gli aggressori fisici ripresi in video è presente anche il responsabile locale del movimento di destra.

Mentre alcuni rappresentanti degli studenti in consiglio d’istituto parlano di un “attacco terrificante e premeditato“, la Digos sta facendo gli accertamenti del caso per capire cos’è accaduto prima dell’aggressione e se tutto fosse stato preordinato.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella si è recato nel primo pomeriggio dello stesso giorno al liceo classico per parlare con gli studenti, definendo l’accaduto “un’aggressione squadrista”. Nardella ha poi detto di aspettarsi una condanna “da tutte le forze politiche“, riferendosi in particolare modo a Fratelli d’Italia, il principale partito del governo, con cui i militanti di Azione Studentesca condividono varie posizioni politiche.

Nella giornata del 20 febbraio, alcune centinaia di studenti si sono riuniti in un presidio davanti l’ingresso del liceo Michelangiolo, nel quale si è poi tramutato in corteo. Hanno già aderito numerosi rappresentanti politici, sindacali e centri sociali, quali Firenze città aperta, Anpi, Potere al Popolo, Usb Firenze, oltre ovviamente ai collettivi scolastici di sinistra.

Bloccando il traffico per strada, i manifestanti hanno srotolato e sventolato uno striscione con scritto “il 25 aprile scendi in piazza”, ripetendo a gran voce lo slogan “Firenze è solo antifascista“. Gli studenti sono poi entrati a scuola e si sono riuniti in assemblea. Un altro striscione è apparso davanti al liceo scientifico Castelnuovo, situato di fronte al Michelangiolo, con scritto “Fuori Casaggi dalle scuole“.

La preside del liceo Michelangiolo, Rita Gaeta, ha spiegato che la manifestazione avvenuta nella mattinata non era stata preavvisata. Ha, inoltre, affermato che:

stamattina mi hanno avvisato che c’erano ragazzi davanti al portone con uno striscione, sono andata giù e siccome c’erano megafoni, fumogeni, e assembramento di massa di studenti che impediva anche la circolazione del traffico ho chiamato la Digos che ha mandato degli agenti.

Le risposte dalla politica

A portare la questione sull’agenda politica del giorno è il parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra Nicola Fratoianni, con un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Piantedosi e al ministro dell’istruzione Valditara, condannando l’aggressione violenta davanti al liceo, definendo il gruppo di Azione Studentesca “gruppetto di fascisti“, esortando la destra al Governo a prendere posizione e duri provvedimenti.

Al fronte dell’ulteriore interrogazione parlamentare da parte di Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Cultura della Camera, in cui parla di “scontri” e non di “aggressione squadrista“, Fratoianni ribatte:

Vedo che FdI di Firenze parlando dell’aggressione agli studenti del liceo fiorentino Michelangiolo parla di “scontri”? Ma con quale coraggio dicono queste cose? Se vogliono possiamo rimandargli il video dell’episodio. È stata un’aggressione, non cerchino di confondere le acque.

Prima di questo, però, le dichiarazioni tempestive dei segretari dei partiti d’opposizioni non si sono fatte attendere. Lo stesso Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, di fronte al silenzio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dichiara che “un silenzio prolungato da parte del Governo li fa complici“.

Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi parla di “un atto di violenza squallido e vigliacco compiuto da alcuni militanti di destra nei confronti di alcuni ragazzi del collettivo di sinistra“.

Se dall’alto del partito in questione vige il silenzio stampa, il presidente del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai fa sapere che:

Fratelli d’Italia esprime profondo rammarico per gli scontri avvenuti nei pressi del liceo Michelangiolo e condanna ogni forma di violenza da chiunque esercitata. La politica deve essere strumento di confronto anche aspro e duro ma non può e non deve travalicare mai in scontro fisico e limitazione della libertà di espressione altrui. E nessuno ha nostalgia della stagione della violenza politica che ha segnato troppo a lungo la storia d’Italia. Al contempo auspichiamo che venga fatta chiarezza sull’episodio con la corretta ricostruzione dei fatti e auspichiamo che tutti, soprattutto coloro che rivestono incarichi istituzionali come il Sindaco di Firenze, abbiano accortezza nel commentare l’accaduto senza additare responsabilità prima che le stesse siano acclarate, cosa che rischia soltanto di alimentare ulteriormente un clima già troppo pesante

Victoria Calvo