Yana Malayko scomparsa nel nulla: accusato l’ex fidanzato

Redazione Attualità
REDAZIONE ATTUALITÀ
Attualità
#scomparsanelnulla #femminicidio #gelosia #gestosolidale #omicidio #occultamentodelcadavere
Fonte: Milano. Corriere

 

Yana Malayko, ucraina di 23 anni è scomparsa da giovedì sera in provincia di Mantova. La ragazza lavorava in un locale di Castiglione delle Stiviere di proprietà della sorella dell’ex ragazzo. L’ipotesi è che la ragazza sia stata uccisa dal suo ex, 33enne moldavo in stato di arresto con l’accusa di omicidio e di occultamento del cadavere.

Un ennesimo caso di femminicidio? Ancora non si hanno certezze, se lo fosse siamo davanti a ben due omicidi, avvenuti nel giro di pochi giorni, per il medesimo movente e per mano dell’ex compagno. Ricordando quanto avvenuto circa dieci giorni fa fuori da un ristorante in via Amelia, nel quartiere Appio-Latino di Roma dove Costantino Bonaiuti ha ucciso con una pistola Martina Scialdone, avvocato di 34 anni dopo una lite scoppiata all’interno del locale.

Castiglione delle Stiviere: le ricerche

Le ricerche del corpo, che vedono impegnati vigili del fuoco, carabinieri e protezione civile,  si concentrano nelle campagne umide in località Valle. In particolare in un laghetto naturale che si trova a nord di Castiglione delle Stiviere dove si pensa possa aver gettato il corpo.

Le indagini, iniziate venerdì proseguono senza sosta ma al momento non hanno portato ad alcun risultato. Del corpo di Yana Malayko non c’è traccia così come dell’eventuale arma del delitto. Gli investigatori sono, però, fiduciosi nella possibilità di trovare il cadavere in breve tempo.

Ricostruzione dei fatti e ipotesi accusatoria

L’ ex fidanzato, Dumitru Stratan, 33 enne moldavo, nella notte tra venerdì e sabato, è stato condotto nel carcere di Mantova con le accuse di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Cosi ha deciso il GIP dopo l’udienza di convalida del fermo.

Dinanzi al giudice, Stratan si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Dietro la vicenda ci sarebbe una storia di forte gelosia da parte del moldavo. Il quale non era rassegnato alla fine del rapporto con la giovane ucraina né all’idea che questa avesse iniziato a frequentare un’altra persona. I due si sono conosciuti a seguito dell’arrivo di Yana a Castiglione, quando aveva iniziato a lavorare al bar, Event Coffee. Locale gestito dalla sorella del giovane moldavo. Una storia d’amore che Yana aveva deciso di interrompere proprio a causa della gelosia e della possessività di lui. Il 33enne, però, aveva più volte insistito tentando di riappacificarsi con la ragazza, ma invano. La fine di questa insistenza arriva giovedì sera nell’appartamento, dove prima convivevano, situato sopra il bar.

A seguito dell’ennesimo litigio si sarebbe consumato il delitto. Secondo le indagini dei militari del nucleo investigativo, condotte con i colleghi della compagnia di Castiglione, la 23enne sarebbe stata uccisa a colpi di coltello. Al riguardo si aspetta di trovare il corpo per avere certezza in ordine alle modalità.

A rafforzare tale tesi c’è il fatto che, Dumitru Stratan, sarebbe stato inquadrato dalle telecamere della zona, giovedì sera, mentre usciva dal palazzo con un ingombrante sacco nero. L’ipotesi è che ci fosse, al suo interno, il corpo della giovane ucraina.

A lanciare l’allarme per la scomparsa è stato un parente di Yana non riuscendo ad entrare in contatto con lei. I carabinieri, avvisati, hanno preso subito visione dei video delle telecamere, dalle quali è inoltre emerso che il giovane moldavo caricava nella sua auto il pesante sacco. La targa del veicolo è stata inserita nel sistema di sorveglianza comunale e guardando anche le celle dove il suo cellulare si è agganciato, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire alla possibile zona dove si sospetta abbia occultato il cadavere. Vicino alle campagne in località Valle dove subito sono iniziate le ricerche. Ed è in questa vasta zona che il 33enne sarebbe stato avvistato da un agricoltore, che l’avrebbe aiutato, con il suo trattore, ad uscire dal fango in cui l’auto si era impantanata. La stessa auto che le forze dell’ordine hanno poi ritrovato abbandonata tra i campi.

Le dichiarazioni del padre di Yana

Il padre di Yana ha affermato che Dumitru non gli era mai piaciuto e che, nonostante questo, non si era mai permesso di condizionare sua figlia.

Il padre ha infine lanciato un appello:

“Vorrei incontrare il suo ex fidanzato, guardarlo negli occhi, vorrei che mi dicesse dov’è mia figlia, dov’è il suo corpo. Sappiamo che probabilmente è morta, chiedo a tutti una mano per poterla ritrovare. Era la mia unica figlia, una persona sana, bella in tutto: era in Italia per trovare una vita migliore”.

Un gesto solidale

Sabato si terrà una manifestazione in Piazza San Luigi a Castiglione. Un gesto solidale di vicinanza e di sensibilizzazione. Gesti che possono diffondere un messaggio di speranza e di giustizia ma che da soli non sono sufficienti per sradicare un fenomeno sempre più ricorrente. Un grido di aiuto si alza a gran voce e un cambiamento si rende sempre più necessario. Un cambiamento che deve partire dal modo in cui siamo abituati a vivere le relazioni, riconoscendo i campanelli di allarme di una relazione tossica. Campanelli di allarme davanti ai quali ,però, non ci può essere omertà da parte di chi che è vicino e lentezza da parte di coloro ai quale la vittima spesso si rivolge prima che la situazione si aggravi.

È soprattutto necessario, oltre ad un cambiamento di tipo culturale, un anticipo delle forme di tutela previste dalla legge.

Meglio intervenire prima “ sbagliando” che quando è troppo tardi.

 

Marta Zanghì