Il Parlamento ha eletto i nuovi presidenti di Camera e Senato: sono Lorenzo Fontana e Ignazio la Russa

Redazione Attualità
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Il 25 settembre gli italiani sono stati chiamati alle urne per il rinnovo dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Le elezioni politiche 2022 si sono concluse con la netta vittoria della coalizione di centrodestra, trainata da Giorgia Meloni e dal suo partito Fratelli d’Italia, prima forza politica con il 26% dei voti. Primo impegno per la XIX legislatura e banco di prova “politico” per la coalizione, è stata l’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento. Camera e Senato si sono riuniti per la prima volta ieri 13 ottobre per il primo passaggio istituzionale necessario per consentire l’avvio delle successive consultazioni al Quirinale e la formazione del prossimo esecutivo.

 

Liliana Segre apre la seduta al Senato nel ricordo del passato come ausilio per il presente

«Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la Presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica».

Queste le parole di Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta all’Olocausto, chiamata a presiedere la prima seduta del Senato. Quella bambina che in un giorno nell’ottobre del 1938 è stata costretta dalle leggi razziali a lasciare la scuola, oggi invece si trova «sul banco più prestigioso del Senato». Accolta con grandi applausi ha rivolto un saluto a Mattarella, Papa Francesco e Giorgio Napolitano che sarebbe dovuto essere al suo posto ma assente per motivi di salute. L’intervento della senatrice è stato definito come fortemente politico, antifascista, partigiano e repubblicano. Ha affermato quanto «le grandi democrazie mature dimostrano di essere tali, al di sopra delle divisioni, poiché sanno ritrovarsi unite in un nucleo di valori condivisi. In Italia l’unità deve manifestarsi sulla Costituzione, che non è solo un pezzo di Carta, ma il testamento di centomila caduti nella lunga lotta per la libertà». Il buon augurio della senatrice è quello «di lasciare fuori da questa Assemblea la politica urlata che tanto ha contribuito a far crescere la disaffezione dal voto, interpretando invece una politica alta e nobile. Si apra sinceramente all’ascolto e si esprima con gentilezza».

Una grande testimonianza di pace e giustizia quella di Liliana Segre, per la lotta contro la diffusione del linguaggio dell’odio, la violenza dei pregiudizi e delle discriminazioni. Tutti hanno applaudito, ma la destra però sembrerebbe lo abbia fatto troppo timidamente, quando la senatrice ha fatto riferimento all’uccisione di Giacomo Matteotti e al 25 aprile.

 

Il neoeletto presidente del Senato Ignazio La Russa porge un mazzo di rose alla senatrice a vita Liliana Segre, fonte: Micromega

 

Ignazio La Russa nuovo presidente del Senato

Con 116 voti, su una maggioranza di 104, Ignazio Benito Maria La Russa è stato eletto nuovo presidente del Senato. Ha raggiunto i voti necessari per l’elezione ancora prima che terminasse la votazione e lo ha fatto nonostante il non voto deciso da Forza Italia. «La senatrice a vita Segre ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità».

Queste le parole del neo eletto presidente nonché esponente di punta di Fratelli d’Italia con alle spalle una lunga storia politica. A partire dal Fronte della Gioventù, la sezione giovanile del Movimento Sociale Italiano, fino alla vicepresidenza della Camera dal 1994 al 1996 e il Ministero della Difesa nel 2008, incarichi ricoperti prima di fondare, insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto, Fratelli d’Italia nel 2012.

«Il mio è un compito di servizio, oggi non devo cercare applausi o captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno con i miei atti. Non c’è bisogno di parole che suscitino un applauso, ma solo di una sincera promessa, vi giuro che cercherò con tutte le mie forze di essere presidente di tutti».

L’elezione è avvenuta in un clima tesissimo tra gli alleati di centrodestra. Forza Italia non ha partecipato alla votazione, come segnale di protesta per il poco peso nel futuro governo. Solo Berlusconi ha votato perché da fondatore della coalizione ha voluto dare un segnale di apertura, nonostante la posizione contraria del gruppo.

 

Lorenzo Fontana nuovo presidente della Camera dei Deputati

Contestualmente all’elezione di La Russa, nella Camera dei Deputati dopo tre scrutini non è stato raggiunto nessun quorum. Oggi, per il quarto scrutinio, è bastata una maggioranza assoluta dei votanti, cioè più della metà, per giungere all’elezione del nuovo presidente della Camera: Lorenzo Fontana. Il vicesegretario della Lega ha vinto sulle candidature di Maria Cecilia Guerra, proposta dal PD, di Matteo Richetti, proposto dal Terzo Polo, e Federico Cafiero de Raho, candidato del Movimento 5 Stelle. Membro della Lega e particolarmente vicino a Matteo Salvini, nel suo discorso di ringraziamento ha ricordato il Capo dello Stato, il suo predecessore Fico, il Papa e persino Umberto Bossi.

“Onorevoli colleghi, è con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il Parlamento”.

Di riconosciute posizioni conservatrici e cattoliche, ha voluto però rassicurare immediatamente che nelle sue nuove vesti di presidente della Camera si metterà fin da subito al servizio della stessa. “La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità”

 

Lorenzo Fontana (Lega), presidente della Camera dei Deputati, fonte: L’Arena

Marta Ferrato